sabato 24 dicembre 2011

Federali_sera_24.12.11. Anna’ schiatta’, togheter al loro partito shit: Oltre 6 milioni e 600 mila euro di risorse a disposizione, undici azioni internazionali innovative, legate a progetti nazionali e internazionali, undici progetti selezionati attraverso manifestazioni di interesse ed anche la realizzazione di quattordici manifestazioni fieristiche regionali. È questo l’impegno della Regione Emilia-Romagna nel 2012 per le politiche di internazionalizzazione.----Puglia: L'agroalimentare pugliese continua ad essere sinonimo di eccellenza e sicurezza alimentare. Lo ha detto il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni, tenendo a Bari la conferenza stampa di fine anno in cui è stato fatto il punto sull'andamento del settore agricolo pugliese.

«Agricoltura pugliese un 2011 positivo»
Vendola: «La Puglia investe sul diritto allo studio»
Fincantieri, gli operai di Castellammare sperano nell'anno nuovo: trattativa da riaprire
Parma, padania. Sostegno all'export: in arrivo oltre 6,6 mln
Natale: Codacons, acquisti mai cosi' in basso negli ultimi 10 anni



«Agricoltura pugliese un 2011 positivo»
BARI - «L'agroalimentare pugliese continua ad essere sinonimo di eccellenza e sicurezza alimentare». Lo ha detto il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni, tenendo a Bari la conferenza stampa di fine anno in cui è stato fatto il punto sull'andamento del settore agricolo pugliese. Dai dati sono emersi alcuni primati produttivi dell’agricoltura pugliese rispetto ai quantitativi nazionali: uva da tavola 68 per cento, pomodoro 35, ciliegie 30, mandorle 35, olive 35, grano duro 21, carciofo 31, mandorle 30 e uva da vino 14.
«Credo il bilancio del 2011 positivo perchè – ha spiegato l'Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari, Dario Stefano - la Puglia agricola è stata capace di tenere testa alla congiuntura internazionale, ma anche perchè mostra una capacità di prospettiva nonostante tardi ancora a venire una politica agricola nazionale. E’ un comparto capace di contribuire da protagonista all’export del sistema Puglia, che continua a registrare un trend straordinariamente positivo».
«Più che ottimo – secondo Stefano – il + 16,2 per cento dei prodotti alimentari e bevande dei primi 9 mesi del 2011, per il quale la parte da leone è svolta dalla produzione e commercializzazione estera delle nostre produzioni vitivinicole di qualità. Straordinariamente significativo il + 7,9 dei prodotti dell’agricoltura, a conferma di un trend tutto in crescita dei prodotti che fanno grande il nome della nostra regione nel mondo».
«Confermati, purtroppo, anche nel 2011 - ha aggiunto il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio – i numeri drammatici del mercato parallelo di prodotti agricoli provenienti da migliaia di chilometri di distanza, spesso sofisticati, spacciati per prodotti di qualità utilizzando il marchio made in Puglia, a danno dell’imprenditoria agricola pugliesi e dei consumatori».
«La Coldiretti Puglia – è detto ancora – ha deciso di costituirsi parte civile in tutti i processi contro frodi, sofisticazioni e fenomeni criminosi». Dall’incontro è emerso inoltre che la produzione lorda vendibile dell’an - nata agraria 2011 risulta pari ad euro 2.355.768.940, in calo del 4 per cento rispetto al dato dello scorso anno, a causa della disastrosa performance dei prodotti orticoli e del comparto olivicolo. Sul fronte occupazionale importanti – secondo la Coldiretti – i dati che raccontano di oltre 45mila imprese agricole che hanno assunto 178mila lavoratori per 14,5 milioni di giornate l’anno. Grande balzo in avanti delle esportazioni che segnano un + 16,2 per cento, nonostante il difficile momento congiunturale.

Vendola: «La Puglia investe sul diritto allo studio»
BARI - «Facciamo di più con meno risorse visto che i tagli sono stati molto generosi nei confronti del diritto allo studio. L’Adisu, l’Agenzia regionale per il diritto allo studio, è quella che in Italia spende di meno e garantisce più servizi di prima». È il tono trionfalistico con il quale il presidente della Regione, Nichi Vendola, ha presentato i risultati del bilancio di un anno di attività dell’ente che garantisce l’accesso allo studio universitario per chi è fuori sede, ha meno possibilità economiche o versa in condizioni disagiate.
«Abbiamo bonificato - ha detto Vendola - un settore opaco e disegnato una strada diritta e credo che l’obiettivo del diritto allo studio oggi sia presente tutti i giorni nelle nostre attività. Quando sono diventato presidente ho trovato cinque enti per la gestione del diritto allo studio uno per ogni ateneo presente sul territorio pugliese. Ognuno di questi enti aveva un consiglio di amministrazione composto da 12 persone e ogni persona prendeva uno stipendio di 3.500 euro. Bene, tutti questi soldi venivano tolti dal diritto allo studio. Noi abbiamo organizzato invece una sola agenzia regionale per il diritto allo studio, un organismo snello, e i soldi che abbiamo risparmiato, tanti, li abbiamo messi a disposizione del diritto allo studio, delle borse di studio, delle ristrutturazioni delle case per gli studenti e del diritto a fruire dei servizi culturali. Uno studente fuori sede – ha continuato Vendola - per essere bravo nel suo percorso di formazione e apprendimento, deve poter frequentare i musei, i teatri, i cinema deve poter crescere culturalmente. Insomma noi ci siamo occupati sul serio di diritto allo studio, recuperando il senso della mission dell’Agenzia per il diritto allo studio e oggi non siamo di fronte ad un annuncio o alla dichiarazione di una buona volontà, bensì siamo di fronte alla presentazione di risultati già ottimamente raggiunti».
Insieme al presidente anche l’assessore al Diritto allo studio e formazione Alba Sasso e il presidente Adisu, Ettore Sbarra.
I dati: pur a fronte di finanziamenti statali passati da 264 milioni di euro del 2009 a 92 milioni nel 2010 e infine a 23 milioni nel 2011 (peraltro a fronte di uno stanziamento previsto di 125 milioni di euro) la Regione Puglia ha «confermato nel bilancio preventivo - è stato ricordato ieri dall’assessore Sasso - lo stesso stanziamento di 4,600 milioni di euro dell’anno precedente, ritenendo da primo posto un investimento per quelle intelligenze che hanno bisogno di sostegno e a fronte di una diminuzione delle immatricolazioni ». Secondo i dati del presidente Adisu, Ettore Sbarra, l’Agenzia costa annualmente tra i 600 e i 650mila euro in meno solo per compensi al consiglio di amministrazione (pagato in gettoni di presenza), eroga 27 milioni di euro per il diritto allo studio (18 milioni per borse di studio, 6 milioni per le residenze e 3,6 per le mense) e 7 per la struttura. Zero spese per consulenze e per il terzo anno consecutivo «bilancio in pareggio - ha ricordato Sbarra - mentre il significativo avanzo di bilancio del 2010 è già stato interamente utilizzato per investimenti sulle residenze e, grazie ad accorte politiche di risparmi e spese, da quello del 2011 sono stati destinati ulteriori 2 milioni di euro all’incre - mento delle dotazioni finanziarie per borse di studio». L'avanzo di amministrazione del 2010 è stato investito nel progetto di riqualificazione di 2 residenze leccesi per 610mila euro, del collegio Petrone di Bari (242mila euro) e del miglioramento qualitativo delle residenze regionali per 180mila euro. A gennaio inoltre è prevista la gara per la ristrutturazione della casa dello studente di largo Fraccacreta a Bari con 300 posti alloggio e sarà inaugurata la Casa dello studente di Foggia con 99 posti.

Fincantieri, gli operai di Castellammare sperano nell'anno nuovo: trattativa da riaprire
di Elefante Maria
Fincantieri, gli operai di Castellammare sperano nell'anno nuovo: trattativa da riaprire La vertenza Brindisi davanti ai cancelli I127 arrivano i veraci della Federazione di Landini Maria Elefante CASTELLAMMARE. Una trattativa da riaprire. Se ne dovrà discutere tra Natale e Capodanno. È la posizione della Fiom sulla vertenza dello stabilimento Fincantieri di Castellammare. Il sindacato non si ammorbidisce. Ieri mattina, dopo il brindisi davanti ai cancelli dell'impianto, gli operai stabiesi si sono dati appuntamento per il 27, giorno in cui ci sarà non solo uno sciopero di due ore per turno, ma anche un'assemblea pubblica a cui parteciperà il delegato nazionale Fiom sulla cantieristica Alessandro Pagano. Ed è proprio lui a raccogliere i malumori delle tute blu, non solo quelle stabiesi. «Le notizie che arrivano dagli stabilimenti del gruppo Fincantieri - afferma Pagano - ci dicono che i lavoratori stanno reagendo negativamente ai contenuti dell'accordo separato relativo alla riorganizzazione aziendale, siglato a Roma il 21 dicembre». L'accordo prevede la cassa integrazione per i prossimi due anni. Ma la certezza del pagamento della tredicesima, dei premi produzione dei buoni pasto e delle ferie è valida solo per il primo anno. Per il 2013 infatti la parola che fa paura è La bocciatura Riorganizzazione: l'intesa non piace ai lavoratori Proteste in tutto il gruppo mobilità. Dall'azienda è stata intesa come una mobilità volontaria che consentirà a chi vorrà, di arrivare alla pensione con i165% circa dello stipendio e il "vantaggio" di andare via servendosi dei vecchi criteri e non di quelli stabililiti nel decreto Salva-Italia del Governo Monti. Un timore che si lega sempre di più agli esuberi. «Abbiamo ribadito, continueremo a farlo nei prossimi giorni, che a Castellammare non ci sono esuberi», spiegano dalla Rsu del cantiere stabiese dove l'età media degli operai è di circa treneanni. «Il testo che non abbiamo voluto sottoscrivere - continua Pagano - è privo di garanzie industriali e occupazionali e determina la fuoriuscita definitiva di 1.243 lavoratrici e lavoratori dal processo produttivo e il sostanziale abbandono di due interi cantieri, sulla traccia del piano di tagli annunciato dall'azienda il 23 maggio scorso». «Il comportamento della Fiom è stato e tuttora è strano - afferma Luigi Scarica, rappresentante sindacale Failms - il fatto di non essere compatti potrebbe giocare a nostro svantaggio. Intanto ieri abbiamo brindato simbolicamente nei pressi del cantiere sperando in un Natale sereno ed in un anno costruttivo». Un brindisi ricco di speranze quello delle tute blu stabiesi. Malgrado senza commesse da oltre due anni, il cantiere potrebbe essere ancora fucina dell'economia locale e regionale.
Ma a quanto pare c'è chi crede poco nel suo rilancio, che potrebbe avvenire con l'ammodernamento dello scalo e con la realizzazione del bacino di costruzione. Giovanni Centrella, segretario generale dell'Ugl, in visita a Napoli, ha dichiarato che lo sviluppo del cantiere potrebbe avvenire «solo se non si fanno compromessi con la criminalità organizzata che costituisce un problema forte». «Ho fatto tanti incontri su Castellammare - ha concluso Centrella - tante cose non si possono dire ma posso dire senza ombra di dubbio che uno dei problemi forti li è la criminalità organizzata» Una dichiarazione che ha allenato il consigliere regionale del Pd Antonio Marciano: «Se Centrella è a conoscenza di eventuali compromessi con la criminalità organizzata a Castellammare di Stabia - ha spiegato il componente della commissione regionale alle attività produttive - lo denunci ai magistrati e non si limiti a comunicarlo ai media. Che la camorra debba essere tenuta fuori dalla Fincantieri e dall'indotto è fuori di dubbio ma in queste ore mi sembra più importante raccogliere le preoccupazioni degli operai». Sì unico invece di tutte le sigle sindacali e dei rappresentati degli enti locali sul coinvolgimento diretto del ministro Passera per uscire dall'incertezza degli investimenti in programma e dare prospettiva agli stabilimenti Fincantieri. Perciò resta fondamentale la trattativa che si dovrà avviare nei prossimi giorni.

Parma, padania. Sostegno all'export: in arrivo oltre 6,6 mln
Oltre 6 milioni e 600 mila euro di risorse a disposizione, undici azioni internazionali innovative, legate a progetti nazionali e internazionali,  undici progetti selezionati attraverso manifestazioni di interesse ed anche la realizzazione di quattordici manifestazioni fieristiche regionali. È questo l’impegno della Regione Emilia-Romagna nel 2012 per le politiche di internazionalizzazione.
 Il programma promozionale 2012, secondo le indicazioni del Comitato export e internazionalizzazione, è focalizzato sui paesi Bricst e prevede la realizzazione di 36 iniziative per un investimento complessivo di 6,61 milioni di euro. Di questi, la Regione Emilia-Romagna ne stanzia 3,13 milioni. I progetti selezionati sono di tre tipologie: «Azioni internazionali innovative« che sono 11 e sono legate a progetti regionali e nazionali tra le quali la partecipazione a Momento Italia-Brasile, frutto dell’accordo fra i due governi, con il coinvolgimento di 16 Regioni italiane e Unioncamere; la partecipazione ai progetti Mae-Regioni per la Cina; l’ampia attività di collaborazione industriale con la Turchia.
 Poi vi sono i «Progetti selezionati attraverso una manifestazione di interesse» a cui hanno aderito le Associazioni imprenditoriali, il sistema camerale e le università, undici anch’essi e rivolti a tutti e 6 i paesi target. Infine sono in programma sedici «progetti di internazionalizzazione» delle manifestazioni fieristiche regionali con qualifica internazionale ospitati presso i tre principali quartieri di Bologna, Rimini e Parma; i progetti sono centrati su azioni di incoming e road show nei Bricst e in alcuni altri paesi strategici (Nord Africa, Israele, Canada, Germania, Svizzera, Francia e Balcani.

Natale: Codacons, acquisti mai cosi' in basso negli ultimi 10 anni
24 Dicembre 2011 - 15:35
 (ASCA) - Roma, 24 dic - Mai cosi' male i consumi degli italiani a Natale negli ultimi dieci anni. Il settore abbigliamento e calzature ha fatto registrare un calo degli acquisti pari al 30%, i prodotti per la casa -25%, elettrodomestici, profumeria ed estetica -20%, cosi' come i viaggi, e un calo del 5% si e' registrato perfino per i giocattoli. Gli unici settori per i quali le vendite hanno retto rispetto agli anni passati sono l'hi-tech e gli alimentari.
 Sono i dati forniti dal Coordinamento delle associazioni dei consumatori (Codacons), che ha monitorato l'ultima giornata di shopping il il giorno della vigilia.
 ''Le vendite sono crollate e mai come quest'anno il settore regali ha subito una contrazione cosi' forte'', ha detto il presidente Codacons, Carlo Rienzi. ''Si tratta del piu' brutto natale degli ultimi 10 anni sia per i consumatori, costretti a ridurre il numero e l'entita' dei regali, sia per i commercianti, che hanno subito una drastica riduzione del giro d'affari. E' evidente - conclude Rienzi - che a partire dal prossimo anno qualcosa deve cambiare sul fronte del commercio, altrimenti migliaia di esercizi commerciali saranno costretti a chiudere nel 2012''.

Nessun commento: