venerdì 13 gennaio 2012

Federali_mattino_13.1.12. SuperMario tira dritto.---Il fondo salva stati dell'Ue deve essere urgentemente messo in opera. E' quanto chiede il presidente della Bce Mario Draghi.---Melfi, Antonella Inciso: Due gioielli dell’arte medioevale restituiti alla comunità. La cultura lucana ritrova due tesori nascosti del suo scrigno. A Melfi, nel cuore di quel Vulture tanto amato da Federico II, sono tornate a nuova vita le chiese rupestri di Santa Margherita e di Santa Lucia.---Spagna: La prospettiva negativa si mantiene anche per le regioni di Paesi Baschi, Galizia, Madrid, Estremadura, Andalusia, Castilla y Leon, Murcia, Catalogna e Castilla-La Mancha. Moody's considera preoccupante che nel 2011 le regioni iberiche abbiano registrato un deficit complessivo del 2,7% del Pil, rispetto all'1,3% atteso.

Melfi, tesori in grotte affrescate
Draghi: Salva-Stati subito operativo
Draghi: mercati apprezzano quanto sta facendo l'Italia
Draghi: da paesi euro in difficolta' progressi rilevanti
Draghi: non penso in futuro si ripeteranno stress test su banche
Banca d'Inghilterra mantiene tassi fermi. Allo 0,5%
Bce: lascia tassi fermi all'1%
Spagna: Moody's riduce provincia Valenzia a bonus spazzatura
Grecia:IIF,nodi irrisolti con creditori
Grecia: Crisi non ferma partiti, si' aumento fondi pubblici
Crisi: Grecia, disoccupazione record al 18.2% a ottobre 2011
Ungheria, Fitch taglia rating di 4 banche
Russia: Putin, Pil 2011 a +4,2%
Ticino/Como, padania. Bancarotta fraudolenta per 5,7 milioni di euro, 5 le ordinanze di custodia
Kosovo: a ministro diaspora impedito ingresso in Serbia esponente Pristina voleva visitare centri con minoranza albanese
FOCUS: Liberta' economica, Italia in caduta libera



Melfi, tesori in grotte affrescate
di ANTONELLA INCISO
Due gioielli dell’arte medioevale restituiti alla comunità. La cultura lucana ritrova due tesori nascosti del suo scrigno. A Melfi, nel cuore di quel Vulture tanto amato da Federico II, sono tornate a nuova vita le chiese rupestri di Santa Margherita e di Santa Lucia (gli interventi di conservazione e di valorizzazione sono stati compiuti dalla Fondazione Zétema di Matera in collaborazione con il Comune e la Soprintendenza per i Beni Artistici della Basilicata) e presentate ieri nel corso di una cerimonia andata avanti per l’intera giornata, prima con il taglio del nastro, poi con un incontro a cui ha preso parte il presidente dell’Acri e della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti. Di grande impatto visivo ed emozionale, ed esempi di arte post svevo-angioina, le due chiese si caratterizzano per i preziosi affreschi che richiamano schemi figurativi influenzati da cultura catalana.
Tra questi, una vera e propria rarità: una probabile immagine di Federico II di Svevia in tenuta da falconiere ed in compagnia della seconda moglie Isabella e del figlio Corrado. Una raffigurazione fatta nella scena del «Monito dei morti» che è una vera e propria rarità se si considera che l’imperatore venne scomunicato dalla Chiesta e ciò rese quasi inesistenti i suoi ritratti. Insomma, due chiese che rappresentano due tasselli di un mosaico molto più complesso e articolato che vede protagonista buona parte del territorio lucano. «Questa iniziativa è un fatto raro di connubio pubblico-privato», spiega il sindaco di Melfi, Livio Valvano. «È la conclusione di un tassello diretto a rafforzare il recupero dei valori identitari di una vasta area. È il segno di un costante ardimento e della tenacia del Sud»: ribadiscono Raffaele De Ruggiero, presidente Fondazione Zetema, e Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo.

Draghi: Salva-Stati subito operativo
Bce lascia tassi fermi
12 gennaio, 14:55
ROMA - "Le previsioni dell'economia sono incerte e esposte a rischi". Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi nella conferenza stampa a seguito della decisione sui tassi
PERMANGONO RISCHI DA CRISI DEBITO SOVRANO - "Permangono rischi dalla crisi del debito sovrano europeo". Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi
URGENTE OPERATIVITA' FONDO SALVA STATI  - Il fondo salva stati dell'Ue deve "essere urgentemente messo in opera". E' quanto chiede il presidente della Bce Mario Draghi
FISCAL COMPACT NON SIA AMBIGUO SU REGOLE  - Il Fiscal Compact in discussione nell'Ue deve essere "chiaro e non ambiguo sulle regole". Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi

Draghi: mercati apprezzano quanto sta facendo l'Italia
12 Gennaio 2012 - 15:09
 (ASCA) - Roma, 12 gen - ''I mercati apprezzano quanto sta facendo l'Italia''. Cosi' il presidente della Bce, Mario Draghi, rispondendo a una domanda nella conferenza stampa dopo la riunione del board.
did/

Draghi: da paesi euro in difficolta' progressi rilevanti
12 Gennaio 2012 - 15:03
 (ASCA) - Roma, 12 gen - I paesi euro in difficolta' ''stanno compiendo progressi molto rilevanti'' nel consolidamento dei conti pubblici. E' quanto ha rilevato il presidente della Bce, Mario Draghi, sottolineando che ''i mercati apprezzano questo impegno''. Se ancora non si scorgono gli effetti in termini di riduzione dei tassi di interesse, Draghi indica che ''dobbiamo fare di piu'. Non solo il consolidamento dei conti pubblici. Risanare le finanze pubbliche e' essenziale e determinante - ha aggiunto - ma comporta una contrazione e per mitigarla occorrono riforme strutturali''. Draghi ha sottolineato la necessita' di ''riforma audaci e ambiziose per rafforzare il potenziale di crescita e la competitivita'.
Allora arrivera' la fiducia dei mercati''.
did/

Draghi: non penso in futuro si ripeteranno stress test su banche
12 Gennaio 2012 - 15:28
 (ASCA) - Roma, 12 gen - Gli stress test sulle banche dell'area euro e' stato ''un esercizio positivo'' ma le condizioni quando e' stato realizzato erano diverse da quelle che poi si sono verificate per cui gli stress si sono ''rivelati un esercizio pro-ciclico''. E' quanto ha indicato il presidente della Bce, Mario Draghi, rispondendo alla domanda se le regole dettate dall'Eba per le banche possono essere ignorate.
 In particolare Draghi ha sottolineato che i governi non avevano i capitali per l'eventuale ricapitalizzazione delle banche e l'Efsf non era operativo. Negli Stati Uniti, ha ricordato, gli stress test sono stati fatti due anni fa ma il governo federale aveva capitali a disposizione per le banche.
''Non penso - ha aggiunto - che in futuro l'esercizio degli stress test potra' essere ripetuto alle stesse condizioni''.
did/

Banca d'Inghilterra mantiene tassi fermi. Allo 0,5%
12 gennaio, 13:03
(ANSA) - ROMA, 12 GEN - La Banca d'Inghilterra conferma il tasso d'interesse di riferimento allo 0,5%.
 Il programma di 'quantitative easing' con cui l'istituto compra attivita' stampando moneta fresca, resta a 275 miliardi di sterline.

Bce: lascia tassi fermi all'1%
Decisione in linea con attese mercato
12 gennaio, 14:06
(ANSA) - ROMA, 12 GEN - Il Consiglio direttivo della Bce presieduto da Mario Draghi ha deciso di mantenere invariato all'1% il tasso di riferimento principale di Eurolandia. La decisione era attesa dal mercato.
 La Bce ha quindi lasciato invariato anche il tasso marginale all'1,75% e quello sui depositi allo allo 0,25%.(ANSA).

Spagna: Moody's riduce provincia Valenzia a bonus spazzatura
Agenzia taglia di due livelli qualifica debito
12 gennaio, 14:01
(ANSAmed) - MADRDID, 12 GEN - L'agenzia di qualificazione Moody's ha tagliato oggi di due livelli la qualifica del debito della comunità valenziana, da Ba1 a Ba3, e minaccia di ribassare anche quelle di altre 9 regioni, per i problemi di liquidità e i dubbi sul raggiungimento degli obiettivi di stabilità di bilancio. L'agenzia mantiene un outlook negativo sul debito della comunità valenziana per un ulteriore possibile riduzione della qualifica del debito, già ribassato a bono spazzatura, dal momento che considera la liquidità della regione "molto precaria" e dipendente in larga parte dall'aiuto finanziario del governo centrale. La prospettiva negativa si mantiene anche per le regioni di Paesi Baschi, Galizia, Madrid, Estremadura, Andalusia, Castilla y Leon, Murcia, Catalogna e Castilla-La Mancha.
 Moody's considera "preoccupante" che nel 2011 le regioni iberiche abbiano registrato un deficit complessivo del 2,7% del Pil, rispetto all'1,3% atteso.

Grecia:IIF,nodi irrisolti con creditori
Dallara, tempo stringe per trovare intesa.Domani nuovo incontro
12 gennaio, 17:14
(ANSA) - ROMA, 12 GEN - ''Restano ancora irrisolti alcuni punti chiave'' nel negoziato per chiudere l'accordo sullo swap del debito greco con i creditori privati su base volontaria. Lo afferma in una nota il direttore generale dell'Institute of International Finance (IIF), Charles Dallara, dopo l'incontro di oggi ad Atene con il premier Lucas Papademos e il ministro delle Finanze Evangelos Venizelos. ''Il tempo stringe'', avverte l'IIF, aggiungendo che domani si terra' un nuovo incontro.

Grecia: Crisi non ferma partiti, si' aumento fondi pubblici
Nonostante gravissima situazione, nel 2011 piu' 6 mln di euro
12 gennaio, 19:35
(di Furio Morroni) (ANSAmed) - ATENE, 12 GEN - "Avere la faccia tosta" - nel senso di "non avere vergogna" - e' un'espressione molto usata anche in Grecia e si adatta perfettamente a quanto denunciato oggi dai media greci.
Nonostante la gravissima crisi economica che attanaglia il Paese - quasi un milione di disoccupati e un quinto della popolazione sotto la soglia di poverta' - e mentre il governo si prepara, su pressioni della troika, a tagliare lo stipendio minimo garantito e i sussidi pensionistici oltre a 13.ma e 14.ma mensilita' nel settore privato, i partiti greci hanno avuto la faccia tosta di aumentarsi i finanziamenti pubblici.
otizia si e' diffusa dopo che il ministro degli Interni, Tassos Gianitsis, ha risposto all'interpellanza fatta sulla questione dal deputato Lefteris Avgenakis del piccolo partito Alleanza Democratica guidato dall'ex ministro degli Esteri Dora Bakoyannis. Il finanziamento pubblico dei partiti per il 2011 - ha detto il ministro - e' aumentato di circa sei milioni di euro rispetto al 2010. In cifre, nel 2011 i partiti politici greci hanno ricevuto finanziamenti ordinari per 54.018.624 euro, mentre per il 2010 erano ammontati a 48.800.000 euro sotto la voce "finanziamenti per ricerche e manifestazioni culturali".
 In particolare, il Pasok, il partito socialista guidato dall'ex premier Giorgos Papandreou, ha avuto in piu' 1.941,547 di euro, Nea Dimocratia (centro-destra di Antonis Samaras), 1.517.818 di euro, il Partito Comunista 466.526 euro, il Laos (estrema destra) 389.063 euro, Syriza (il secondo dei partiti di sinistra) 347.366 euro, e i Verdi 160,769 euro.
 I partiti politici greci, in base alla legge 3023/2002, vengono finanziati dallo Stato per affrontare parte delle loro spese funzionali ed elettorali. Il finanziamento e' di due tipi: ordinario ed elettorale. Quello ordinario viene corrisposto ogni anno ed ammonta all'1,02 per mille del bilancio ordinario dello Stato per l'anno economico in questione. Il finanziamento elettorale viene invece corrisposto ogni volta che ci sono le elezioni nazionali o quelle per il Parlamento europeo ed e' pari allo 0,22 per mille del bilancio ordinario dello stato nell'anno in cui si tengono le elezioni. Sempre in base alla legge, in caso di referendum i partiti hanno diritto ad un finanziamento straordinario.
 Il ministro Gianitsis ha sottolineato che, nel corso del decennio 2000-2011, i partiti greci hanno ricevuto in totale finanziamenti per 655 milioni di euro e che ogni cittadino greco paga ogni anno 10 euro per il finanziamento pubblico dei partiti a fronte degli appena 80 centesimi di euro sborsati per lo stesso motivo da un cittadino tedesco. "I partiti greci - ha spiegato Gianitsis - proprio come hanno fatto prima lo Stato e molti privati, hanno cominciato con il finanziamento pubblico, poi sono passati a quello bancario, si sono super-debitati e oggi si trovano nella stessa situazione problematica in cui si trova lo Stato".
 Per quanto riguarda l'indebitamento dei partiti, il ministro ha spiegato che "essi devono assumersi la responsabilita' delle loro scelte. Lo Stato puo' aiutarli ma non puo' pagare per estinguere i loro debiti perche' i contribuenti non possono pagare due volte per la stessa cosa. Prima per il finanziamento previsto e poi per l'estinzione del debito da parte dello Stato". Il discorso, fin qui, non fa una grinza. Ma - si chiede in Grecia l'uomo della strada - alla fine a chi presenterebbero il conto se, per esempio, il Pasok, che e' pesantemente indebitato con le banche, si spaccasse o si sciogliesse? (ANSAmed).

Crisi: Grecia, disoccupazione record al 18.2% a ottobre 2011
12 gennaio, 19:38
(ANSAmed) - ATENE, 12 GEN - Il tasso di disoccupazione in Grecia ha toccato il picco record del 18.2% a ottobre dell'anno scorso in marcato rialzo dal 17.5% del mese di settembre e dal 13.5% dell'ottobre 2010. Lo ha reso noto il quotidiano online Athens News citando dati diffusi oggi dall'Istituto statistico ellenico Elstat. Precedenti previsioni per il dato di ottobre parlavano del 18%. Secondo l'Elstat, 19.478 persone sono uscite dal mercato del lavoro dall'ottobre del 2010 portando cosi' il numero totale dei disoccupati in Grecia a 903.525. Sempre secondo gli stessi dati, il tasso di disoccupazione fra i giovani tra i 15 e i 24 anni ha raggiunto il 45.5%. I settori piu' colpiti dall'aumento del fenomeno sono quello edilizio, manifatturiero, della vendita al dettaglio e all'ingrosso che solo nell'ultimo anno hanno perso oltre 180.000 posti di lavoro.

Ungheria, Fitch taglia rating di 4 banche
Fitch ha tagliato il rating di quattro banche ungheresi, Cib Bank, Kereskedelmi es Hitelbank, Erste Bank Hungary e Raiffeisen Bank, citando il declassamento della settimana scorsa da A- a BBB della valutazione sul Paese. Fitch precisa che "l'outlook sul settore bancario del Paese rimane negativo" e riflette "gli alti rischi", tra cui "le esposizioni ai prestiti in valuta estera e il contesto recessivo dell'economia" magiara, che dovrebbe "contrarsi dello 0,5% nel 2012".

Russia: Putin, Pil 2011 a +4,2%
12 Gennaio 2012 - 14:18
 (ASCA-AFP) - Mosca, 12 gen - La Russia nel 2011 ha fatto segnare una crescita economica del 4,2%, dopo il 4% dell'anno precedente. Lo ha reso noto il primo ministro russo Vladimir Putin. ''La Russia e' al terzo posto tra le grandi economie del mondo per la crescita, siamo dietro solo a Cina e India'', ha detto Putin, secondo il quale il 2012 sara' piu' difficile, a causa delle turbolenze finanziarie in tutto il mondo.
com/sam/

Ticino/Como, padania. Bancarotta fraudolenta per 5,7 milioni di euro, 5 le ordinanze di custodia
Arrestati cinque responsabili. Sequestrati conti correnti, automezzi, quote societarie e un immobile industriale
COMO - Bancarotta fraudolenta per 5,7 milioni di euro. Per questo motivo i Finanzieri della Compagnia di Erba (CO), nelle prime ore del mattino di oggi, hanno eseguito 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal G.I.P. di Como.
 L'ordinanza è stata emessa nei confronti di Pina Alessandro, di 43 anni, e Pina Gian Luca, di 42 anni, residenti a Erba (CO); di Colombo Paolo di 41 anni, residente in Caslino d’Erba (CO); di Massari Claudio di 35 anni, residente in Longone Al Segrino (CO). Si tratta di imprenditori e/o amministratori, operanti a vario titolo nei settori dell’installazione di impianti idraulici, costruzione di edifici residenziali e compravendita di beni immobili.
 Un'ordinanza è stata emessa pure nei confronti di De Venezia Sabino Roberto di 59 anni, residente in Basiglio (MI), liquidatore della “Pina Impianti Termoidraulica s.r.l.”, società poi fallita, nonché depositario delle scritture contabili delle società coinvolte.
 Tutti i soggetti coinvolti sono accusati di concorso in bancarotta fraudolenta in quanto, attraverso vari artifizi e manovre contabili, avrebbero operato un sistematico svuotamento delle società a loro riconducibili, distraendo e dissipando risorse finanziarie, beni mobili ed immobili, così arrecando grave pregiudizio ai creditori per oltre 5,7 milioni di euro.
 Dalle indagini dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Como – dott.ssa Daniela Meliota – è stato dimostrato che gli imprenditori Pina Alessandro e Pina Gian Luca, pur non ricoprendo formalmente alcuna carica sociale, avrebbero gestito tre delle società coinvolte mediante una fiduciaria di Milano, con l’ausilio anche di Colombo e Massari, i quali non si sarebbero limitati a fungere da prestanome, ma avrebbero avuto un ruolo attivo nel disegno criminoso posto in essere dai due fratelli erbesi.
 In particolare, Colombo Paolo e Massari Claudio, amministratori a vario titolo e in diversi periodi delle società Nuvola Rossa s.r.l., Nemesi s.r.l. e Serit s.r.l. - tutte di fatto riconducibili ai fratelli Pina - ricoprendo cariche dirigenziali nelle predette società, avrebbero concorso attivamente al dissesto delle risorse finanziarie della Pina Impianti Termoidraulica.
 Il De Venezia Sabino Roberto, anch’egli colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere, commercialista milanese e liquidatore della “Pina Impianti Termoidraulica”, durante il suo mandato avrebbe non solo omesso di salvaguardare il patrimonio della
 società, per tutelare i creditori, ma avrebbe anche compiuto atti mirati a depauperare le ultime risorse societarie.
 Inoltre è stato denunciato a piede libero Vatta Matteo, residente in Besana in Brianza (MB), libero professionista, che, cosciente del disegno criminoso in atto, avrebbe emesso fatture false per circa 275.000,00 euro per prestazioni professionali mai eseguite, consentendo in questo modo di nascondere e distrarre somme di denaro che poi faceva riconfluire nelle tasche degli imprenditori.
 Contestualmente agli arresti, le Fiamme Gialle hanno proceduto al sequestro preventivo di un immobile industriale sito in Caslino d’Erba del valore di circa 220.000 euro, in uso ad una delle società brianzole interessate dalle indagini, di conti correnti bancari, contanti e di quote societarie nonché di due autovetture di grossa cilindrata del valore di circa 170.000 euro tra cui una BMW Z8, utilizzate di fatto dai soggetti indagati.
 Gli indagati sono stati tratti in arresto e tradotti presso le Case Circondariali di Como e Milano.

Kosovo: a ministro diaspora impedito ingresso in Serbia esponente Pristina voleva visitare centri con minoranza albanese
12 gennaio, 16:28
(ANSAmed) - BELGRADO, 12 GEN - Le autorita' della Serbia hanno impedito oggi l'ingresso nel paese al ministro kosovaro per i problemi della diaspora, Ibrahim Makolli, che intendeva visitare Presevo e Bujanovac, centri principali della regione del sud della Serbia a maggioranza di popolazione albanese.
 Budimir Mihajlovic, capo del distretto amministrativo di Pcinja, ha detto alla Tanjug che la polizia in servizio al punto di confine di Konculj non ha permesso a Makolli di entrare in Serbia. Non e' stato tuttavia precisato il motivo del divieto.
 Secondo fonti kosovare, le autorita' serbe avrebbero contestato a Makolli il suo status di rappresentante di uno stato indipendente (che Belgrado non riconosce), e che poteva entrare in Serbia solo come cittadino privato serbo. Makolli era atteso al posto di confine dai responsabili locali di Presevo e Bujanovac, e secondo le stesse fonti ha poi incontrato nella zona neutra Riza Halimi, uno dei deputati di etnia albanese al parlamento serbo.
 A Presevo e Bujanovac, localita' non lontane dal Kosovo, nei mesi scorsi la popolazione ha manifestato a piu' riprese contro quello che viene ritenuto un eccessivo centralismo della politica di Belgrado, con la minoranza albanese che chiede maggiore autonomia. (ANSAmed)

FOCUS: Liberta' economica, Italia in caduta libera
12 gennaio, 18:36
di Monica Paternesi
ROMA - Sempre inefficienti, ma soprattutto sempre più corrotti e spendaccioni. Non è un'immagine lusinghiera quella dell'Italia che emerge dall'annuale classifica della libertà economica, stilata dall'Heritage Foundation-Wall Street Journal e riportata dall'Istituto Bruno Leoni: nel 2012 il nostro Paese si ferma al 58,8 per cento, 1,5 punti percentuali in meno dell'anno scorso, conquistando la 92ma posizione (cinque in meno rispetto al 2011).
L'Italia è penultima nella graduatoria dei Paesi europei, davanti alla Grecia. E' il terzo anno consecutivo di calo. Ad incidere negativamente, secondo lo studio, sono soprattutto l'aumentare della corruzione percepita e l'incapacità, nonostante le diverse manovre, di mantenere sotto controllo le finanze pubbliche, incidendo sullo stock del debito. Più in generale, i punti strutturalmente deboli per la libertà economica nel nostro Paese stanno nella spesa pubblica (valutata ad appena il 19,4 per cento, 9,2 punti in meno dell'anno scorso) e la libertà del lavoro (43 per cento), oltre alla più ampia incertezza del quadro normativo e all'insostenibile pressione fiscale. L'Italia, che complessivamente ha un punteggio di 58,8%, deve fare i conti con una media mondiale di 59,5%, con una regionale (Europa) del 66,1% e con il valore medio dell'84,7% delle economie considerate più libere.
La classifica è ancora una volta guidata da Hong Kong, Singapore e Australia, mentre gli Stati Uniti occupano la decima posizione.
All'interno dell'Unione Europea, il Paese più libero è l'Irlanda (76,9 per cento, nona posizione), il meno libero è la Grecia (55,4 per cento, 119ª posizione). L'Indice della libertà economica è costruito in percentuale attraverso dieci indicatori sintetici.
Ecco i punteggi dell'Italia voce per voce, e le variazioni rispetto all'anno precedente:
Diritti di proprietà:                 50%
Libertà dalla corruzione:      39% -4,0
Libertà fiscale:       55%   -0,4
Spesa pubblica:      19,-9,2
Libertà delle attività economiche. 77,4%  +0,1
Libertà del lavoro:   43%        -1,4
Libertà monetaria:    82%            -0,1
Libertà degli scambi:          87,1%       -0,5
Libertà di investimento:    75%
Libertà finanziaria:     60%

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