mercoledì 18 gennaio 2012

Federali_mattino_18.1.12. Ottusaggini. Emiliano: Sto cercando di vincere le resistenze del presidente Stefano Caldoro a realizzare l'alta velocità tra Bari e Napoli - ha detto Emiliano -. Caldoro sa che Napoli è la 'capitale del regno' e noi della provincia ci terremo molto ad arrivarci in tempi ragionevoli. Caldoro, però, è un po’ freddino - ha aggiunto Emiliano -; vuole vedere i conti per realizzare un'opera che, secondo lui, avvantaggia soprattutto la Puglia. Noi dobbiamo vincere questo tipo di prospettiva, anche per Napoli arrivare in tempi rapidi all'Adriatico e ai Balcani è fondamentale.---La Grecia e' insolvente e fara' default: la previsione e' del responsabile dei rating sovrani europei di Fitch Rating, Edward Parker, secondo cui l'accordo per imporre perdite ai creditori privati e' da considerare default.---Il consigliere della Merkel replica a Monti: l'Italia può fare il lavoro da sola.

Tav Napoli-Bari, Emiliano: «Caldoro freddino». Lui: Puglia ha più benefici
Vendola, per Governo senza Sud non si cresce
Meran, oltrepadania. Comuni, «Nessun taglio etnico»
S&P taglia rating Cdp a Bbb+/a-2
Debito Pubblico: Cannata (Tesoro), dalla Bce acquisti per oltre 100 mld
Crisi: Marcegaglia, siamo ancora su baratro e non c'e' nuova maggioranza
S&P taglia rating Generali e Unipol
S&P taglia rating Poste a Bbb+
Bce, ieri depositi overnight sui massimi storici
Il consigliere della Merkel replica a Monti: l'Italia «può fare il lavoro da sola»
Fitch: Grecia insolvente, sara' default
La Spagna colloca 4,88 miliardi di bond. Richieste per 16 miliardi, tassi in netto calo
Belgio emette 2,96 miliardi di euro di Tc a 3 e 12 mesi
Svizzera. Complotto contro l’Europa? Non lo credo



Tav Napoli-Bari, Emiliano: «Caldoro freddino». Lui: Puglia ha più benefici
Botta e risposta tra il sindaco barese e il governatore campano sull'alta velocità. Il nodo dell'asse adriatico
NAPOLI - I presidenti di regione del Sud hanno incontrato il Governo sui temi più vari. Uno di quelli più «caldi» si è rivelato essere quello dei trasporti da Roma in giù. «Il problema dei treni c'è, esiste e sono disponibile a dare una mano seriamente. Il prossimo passo sarà la convocazione di un tavolo tecnico che affronti la questione in maniera specifica» ha affermato da Corrado Passera, ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti, a margine dell'incontro coi governatori di Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. La questione del taglio dei servizi è stata posta da tutte le regioni che si sentono penalizzate da Ferrovie dello Stato.
EMILIANO E L'ALTA VELOCITA' – Particolarmente sensibile al tema si è mostrato il sindaco di Bari Michele Emiliano, che ha tirato in ballo la regione Campania. «Sto cercando di vincere le resistenze del presidente Stefano Caldoro a realizzare l'alta velocità tra Bari e Napoli - ha detto Emiliano -. Caldoro sa che Napoli è la 'capitale del regno' e noi della provincia ci terremo molto ad arrivarci in tempi ragionevoli. Caldoro, però, è un po’ freddino - ha aggiunto Emiliano -; vuole vedere i conti per realizzare un'opera che, secondo lui, avvantaggia soprattutto la Puglia. Noi dobbiamo vincere questo tipo di prospettiva, anche per Napoli arrivare in tempi rapidi all'Adriatico e ai Balcani è fondamentale». Questo, e il progetto del nodo ferroviario di Bari, sono i temi che la Puglia ha presentato come prioritari, ha concluso Emiliano.
CALDORO: CHI HA PIU' BENEFICI DEVE PAGARE DI PIU'  – Pronta la risposta del governatore campano. «Chi ha i maggiori benefici deve contribuire di più» ha detto il presidente della Regione lasciando Palazzo Chigi al termine della riunione tra il governo e le regioni. «Noi siamo assolutamente interessati e pronti ma abbiamo una perplessità: se l'asse è spostato sull'Adriatico va visto il rapporto costi-benefici e se le risorse arrivano dalle regioni allora non abbiamo alcun timore a dire che chi prende i maggiori benefici deve dare di più».

Vendola, per Governo senza Sud non si cresce
"Il Governo riconosce che senza il Sud l'Italia non si può rimettere in piedi e lo sviluppo del Sud è necessario per il rilancio del Paese", ha detto il Governatore della Puglia, Nichi Vendola che ha puntato l'attenzione sulla necessità di politiche sociali contro la povertà da un lato e di politiche industriali perchè il Mezzogiorno "non può essere solo luogo di turismo".
"Poco alla volta stiamo arrivando", ha aggiunto, "a risultati importanti come ad esempio su infrastrutture ed Università, ora attendiamo le prossime delibere del Cipe".

Meran, oltrepadania. Comuni, «Nessun taglio etnico»
Kompatscher (Consorzio): piccoli senza fondi e Merano recupererà
Giuseppe Rossi
 MERANO. «La nuova legge sul finanziamento degli enti locali non ha nulla a che vedere con l'aspetto etnico. Chi lo sventola, sbaglia e non merita risposta». Arno Kompatscher, presidente del consorzio dei Comuni rispedisce al mittente le accuse.  Le accuse erano state sollevate dall'assessore Nerio Zaccaria, che aveva evidenziato come Merano, con Bolzano e Laives, sarà uno degli unici Comuni a essere penalizzato dalla riforma.  Presidente Kompatscher, a Merano non fanno altro che constatare che i Comuni che ci rimetteranno saranno solo quelli dove si concentra la popolazione italiana.  «Mi dispiace, ma se siamo costretti a scendere a questo livello con la discussione vuol dire che altri argomenti non ci sono».  Se non si sono voluti penalizzare gli italiani allora quali obiettivi avete perseguito?  «Da molti anni i Comuni dell'Alto Adige, in particolare i piccoli, soffrono di mancanza di fondi. La maggior parte dei Comuni non sono più d'accordo con la vecchia procapite. Sono 40 anni che i grandi Comuni sono privilegiati. Con questa riforma abbiamo voluto allontanarci dal vecchio sistema che prendeva in considerazione solo il numero di abitanti e il rapporto con le grandi città».  Penalizzando queste ultime, però.  «Abbiamo verificato oltre centro criteri e abbiamo visto che sei da soli incidono sul 94% dei bilanci. Di questi criteri ne abbiamo scelti dieci e in base a loro abbiamo creato la nuova ripartizione›.  Le grandi città però offrono servizi a cui anche i cittadini della periferia attingono.  «Ha ragione, ma portano anche turisti e quattrini. Pensi solo a quanti soldi Bolzano incassa dai parcheggi delle auto dei pendolari o di chi arriva dalla periferia».  In cinque anni Merano perderà 5,5 milioni di euro.  «La riforma è solo il primo punto del nostro programma d'azione. Tra cinque anni puntiamo con forza ad aumentare il fondo provinciale che oggi è di 270 milioni. Gli abitanti di Merano, se avranno pazienza, vedranno che quella perdita di 5,5 milioni nel 2016 non l'avranno».  L'aspetto etnico allora non c'entra.  «Centra il rapporto tra grandi e piccoli Comuni. Potrei anche risponderle dicendo che Bronzolo e Vadena, Comuni a maggioranza italiana, da questa riforma ci guadagneranno. Ma la deriva etnica non merita risposte».  È disposto a fare marcia indietro oppure quel che è scritto è definitivo?  «Sin dall'inizio ho detto che sono pronto a incontrare gli amministratori di Merano. Ma devono dimostrarmi quali sono i criteri che ci siamo dimenticati e che secondo loro dovrebbero essere considerati nella riforma. Mi portino questi elementi nuovi e li valuteremo. Senza quei criteri inutile parlare». 

S&P taglia rating Cdp a Bbb+/a-2
Con outlook negativo
17 gennaio, 19:29
(ANSA) - ROMA, 17 GEN - L'agenzia di rating Standard & Poor's ha ridotto il rating di lungo e breve termine di CDP da A/A-1 a BBB+/A-2, con outlook negativo. Lo comunica in una nota la stessa Cassa depositi e prestiti Spa (CDP). La decisione fa seguito al medesimo intervento compiuto dall'agenzia sul rating della Repubblica Italiana il 13 gennaio 2012.

Debito Pubblico: Cannata (Tesoro), dalla Bce acquisti per oltre 100 mld
17 Gennaio 2012 - 14:05
 (ASCA) - Roma, 17 gen - ''la Bce da' un'informazione scarsa di quello che fa ex post; la settimana successiva dice quanto ha comprato ma non chi e quali scadenze. Sicuramente la Bce e' intervenuta consistentemente ad agosto e settembre, poi ha ridotto moltissimo. Il quantitativo impegnato e' cospicuo: sicuramente sopra i 100 miliardi, forse vicino ai 200 miliardi''. Cosi' Maria Cannata, dirigente generale capo della Direzione Debito Pubblico del Mef, rispondendo ai parlamentari nel corso di un'audizione alla Camera.
ram/lus/ss

Crisi: Marcegaglia, siamo ancora su baratro e non c'e' nuova maggioranza
17 Gennaio 2012 - 17:55
 (ASCA) - Roma, 17 gen - La crisi non e' passata, i pericoli per l'Italia ancora ci sono: il paese e' sempre vicino al baratro. Lo afferma il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia parlando con i cronisti prima di parlare a un covegno della Anm, aggiungendo che comunque, in questo momento e con il governo tecnico guidato da Mario Monti, non c'e' certo una nuova maggioranza politica.
 La Marcegaglia viene sollecitata innanzitutto sull'incontro che ieri i leader di Pdl, Pd e Udc - le forze che sostengono l'attuale governo - hanno avuto con il premier Monti sulla crisi e su come l'Italia e l'Europa debbano affrontarlo. ''Quella di ieri a Palazzo Chigi - sottolinea l'industriale - non e' una nuova maggioranza. Poi - aggiunge - non siamo fuori da pericoli, siamo ancora vicini al baratro''.
 In ogni caso, continua la presidente di Confindustria che ''le nostre tre principali forze politiche lavorino sulla questione mi sembra un passo in avanti rispetto ad anni di continui conflitti''.
fdv/mau/bra

S&P taglia rating Generali e Unipol
Rivista anche Cattolica, outlook negativo per tutti
17 gennaio, 19:46
(ANSA) - ROMA, 17 GEN - Standard & Poor's ha tagliato il rating di Generali Assicurazioni (da AA- ad A+), di Unipol Gruppo Finanziario (da BBB a BBB-) e di Cattolica Assicurazioni (da A- a BBB+), ponendo tutti i giudizi in CreditWatch Negativo.
E' quanto si legge in una nota dell'agenzia.

S&P taglia rating Poste a Bbb+
Con outlook negativo
17 gennaio, 19:45
(ANSA) - ROMA, 17 GEN - Standard & Poor's ha tagliato a BBB+ dal precedente A- il rating a lungo termine su Poste Italiane.
Lo comunica l'agenzia di rating. Il taglio fa seguito al declassamento del debito sovrano dell'Italia deciso venerdi' sera. L'outlook sulla societa' e' negativo, mentre il rating a breve termine passa da A-1 a A-2.

Bce, ieri depositi overnight sui massimi storici
Gli istituti di credito dell'Eurozona ieri hanno effettuato depositi overnight presso la Banca centrale europea per 501,93 miliardi di euro, in rialzo rispetto ai 493,27 miliardi di euro di venerdì, aggiornando nuovamente i massimi storici. Lo ha reso noto la stessa Bce, aggiungendo che, sempre lunedì, le banche hanno ricevuto liquidità in operazioni di rifinanziamento marginale per 1,64 miliardi di euro, in calo rispetto al dato di venerdì a 2,386 miliardi di euro.
Il livello elevato dei depositi riflette l'eccesso di liquiditá nel sistema finanziario e la fine del periodo di riserva. I depositi overnight si attestano a livelli elevati da quando la Bce ha fornito alle banche 489,1 miliardi di euro di liquidità con l'operazione di rifinanziamento di lungo termine (Ltro) a 3 anni di dicembre. Una seconda Ltro è prevista per fine febbraio.
Giovedì scorso, durante la conferenza stampa seguita all'annuncio del mantenimento del tasso di riferimento all'1%, il presidente della Bce, Mario Draghi, ha affermato che le Ltro hanno permesso di prevenire una seria stretta del credito nel settore bancario.
Tuttavia alcuni analisti ritengono che l'elevato ammontare dei depositi overnight dipende dal fatto che le banche stanno accumulando i loro fondi in eccesso, di cui una buona parte deriva proprio dalla Ltro a 3 anni della Bce, proprio presso l'Eurotower.
Draghi ha però respinto questa ipotesi, sottolineando che le banche che hanno ricevuto i fondi della Bce durante l'operazione di rifinanziamento a 3 anni sono "in linea di massima" differenti da quelle che stanno effettuando i depositi overnight presso l'Istituto di Francoforte.

Il consigliere della Merkel replica a Monti: l'Italia «può fare il lavoro da sola»
L'Italia «può fare il lavoro da sola»: a dirlo, dopo l'appello del premier Mario Monti rivolto a Berlino, è Wolfgang Franz, capo dei consiglieri economici della cancelliera Angela Merkel. In un'intervista a Bloomberg Television Franz boccia gli interventi Bce sui bond. Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/j0by
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-01-17/consigliere-merkel-replica-monti-125916.shtml?uuid=AaeFD8eE

Fitch: Grecia insolvente, sara' default
Buone possibilita' taglio rating Italia
17 gennaio, 12:41
La Grecia e' insolvente e fara' default: la previsione e' del responsabile dei rating sovrani europei di Fitch Rating, Edward Parker, secondo cui l'accordo per imporre perdite ai creditori privati e' da considerare default. Anche per questo la crisi europea - dice Parker in un'intervista alla Bloomberg - sara' prolungata.
 ++ (ANSA) - ROMA, 17 GEN - ''Ci sono buone possibilita' che ci possa essere un downgrading da qui a fine gennaio''. E quanto ha affermato il senior director di Fitch Italia, Alessandro Settepani, interpellato dai giornalisti a margine di una audizione alla Camera sul giudizio che l'agenzia potra' dare al Paese. Ora il rating e' A+ con rating watch negativo

La Spagna colloca 4,88 miliardi di bond. Richieste per 16 miliardi, tassi in netto calo
Rendimenti in netto calo sui titoli di Stato a breve scadenza emessi oggi da Madrid. Il ministero del Tesoro spagnolo ha collocato sul mercato titoli per complessivi 4,88 miliardi (a fronte di una domanda di 16 miliardi) nelle due aste - a dodici e a diciotto mesi - in calendario oggi, con tassi nettamente in ribasso rispetto alle precedenti analoghe operazioni.
Nell'emissione a un anno ha piazzato effetti per 3,007 miliardi, rendimenti al 2,049% contro il 4,050% dell'asta precedente. In quella a 18 mesi ne ha collocati 1,873 miliardi a un tasso del 2,399% contro 4,226% della precedente. Nel primo ha raccolto una domanda per 10,659 miliardi (con una copertura di 3,5 volte contro le 3,1 della precedente) e nella seconda per 6,055 miliardi (con una copertura di 3,2 volte contro 5 volte).
 17 gennaio 2011

Belgio emette 2,96 miliardi di euro di Tc a 3 e 12 mesi
Il Tesoro belga ha emesso 2,96 miliardi di euro di Tc a 3 e 12 mesi, pagando rispetto alla precedente emissione un rendimento più alto per il titolo a 3 mesi e in calo per quello con la scadenza più lunga. Il Paese intendeva collocare un ammontare compreso tra 2,7 miliardi di euro e 3,3 miliardi di euro.

Svizzera. Complotto contro l’Europa? Non lo credo
di Mauro Baranzini
Sul Giornale del Popolo di martedì mattina il bravo ed energetico direttore Claudio Mésoniat si chiedeva se le agenzie di rating americane (in particolare la Standard & Poors) stessero complottando contro l’Euro, l’Unione Europea e tutta l’Europa in generale. Con tutta modestia, anche se non ho letto in dettaglio i rapporti tecnici in questione, penso proprio di no. Mi spiego: è un po’ prendersela con il medico (o il termometro) se la diagnosi non è favorevole. Il declassamento della Francia, dell’Italia, dell’Austria e del fondo Salvastati riflette i fondamentali economici e le previsioni di queste nazioni rispetto al livello sproporzionato del debito pubblico, al loro cronico deficit pubblico (e non solo quello primario, cioè al netto degli interessi), all’andamento negativo della loro bilancia commerciale e delle partite correnti, e al loro basso o negativo tasso di crescita economica. Su questo non ci piove. Certo, ci si potrà chiedere se la tempistica di questo declassamento sia appropriata; e si potrà dire“da che pulpito!” dato che gli USA, Giappone e Regno Unito non sono proprio degli stinchi di santo. E si potrà anche dire che questo è un colpo basso agli enormi e valorosi sforzi del nuovo Governo italiano. Ma i nodi al pettine vengono da lontano, da molto lontano, e occorreranno anni di lacrime e sangue per rimettere la nave sulla giusta rotta.
Le agenzie di rating, con tutti i loro difetti (ad esempio non hanno saputo prevedere il crack finanziario del 2008) cercano di mettere a disposizione dei loro clienti strumenti in base ai quali decidere i loro investimenti. E non possono guardare in faccia a nessuno! E il mercato, questo brutto mercato, infatti aveva solo anticipato questo declassamento; infatti non vi è stata, per ora, nessuna svolta verso il basso. (Il “mercato” non è poi in questo caso, il brutto “uomo nero”, ma è costituito dai risparmiatori e dalle casse pensioni alla ricerca di un investimento sicuro e redditizio.)
Perché mai gli Stati Uniti, e le loro agenzie di rating, dovrebbero cercare di mettere al tappeto l’Euro? Gli svantaggi per loro supererebbero di molto i vantaggi. Ne sono sicuro. Un crollo dell’Euro non farebbe che rendere le esportazioni americane verso l’Europa più difficili. E un’Europa allo sbando non servirebbe di certo, né nel caso della rielezione di Obama o di un repubblicano.
L’Europa è da numerosi decenni l’alleato più importante degli Stati Uniti. Il suo destino è sempre stato il loro destino. Perché mai avrebbero lasciato centomila dei loro soldati sui campi di battaglia europei durante la I e la II guerra mondiale? Nonostante le forti esitazioni iniziali, fino a Pearl Harbour, del presidente Roosewelt.
Concludo. Sono convinto che alla politica USA, alla loro industria di esportazione e anche al loro settore finanziario serva di più un’Europa unita piuttosto che allo sbando. Il segnale è comunque forte: dobbiamo rimboccarci le maniche, alzarci un’ora prima, e lavorare sodo per recuperare il terreno perso con politiche economiche disastrose.

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