giovedì 26 gennaio 2012

Federali_mattino_26.1.12. Son veloci sti’ sabaudi, gia’ alla Fase Tre: parlano o firmano cazzatine per prendere Tempo, ed intanto arrestare qualche ingenuo sprovveduto, cosi’ le agenzie ed i giornali hanno la possibilita’ di mirare sul movimento.---Il Presidente della Repubblica ammette apertamente che il lavoro in Italia e’ un privilegio: Spero che la signora Giorgi possa non considerarsi più privilegiata per avere un lavoro. Lo dico soprattutto come augurio per le giovani generazioni, ha detto ancora il Capo dello Stato.---Angela: Con tutti gli aiuti miliardari ed i meccanismi salva-Stati, noi in Germania dobbiamo stare attenti che alla fine neppure a noi vengano a mancare le forze, perché neanche le nostre possibilità sono infinite e questo non servirebbe a nessuno in Europa.

Protesta pescatori a Montecitorio: tre feriti
Sciopero tir: settore trasporti in perenne crisi
Sciopero tir: Passera, riduzione pedaggi per 170 mln nel 2012
Sciopero Tir, Passera, a breve 400 mln
L'Ue all'Italia: «Sui rifiuti in Campania la situazione non è ancora stabile»
«Avere un lavoro non sia più un privilegio»
Bozen, oltrepadania. Durnwalder ribadisce: «No alla ricostruzione del monumento Kaiserjäger»
Crisi, Merkel: nessun Paese può farsi carico dei debiti altrui
Imprenditori tedeschi sempre più ottimisti: Ifo in crescita per il terzo mese consecutivo
Uk, il debito supera il trilione



Protesta pescatori a Montecitorio: tre feriti
ROMA – Le forze dell’ordine hanno caricato i pescatori che da questa mattina stanno protestando in piazza Montecitorio. Dopo una raffica di bombe carta lanciate verso la camera dei deputati, le forze dell’ordine sono intervenute, creando un cordone in piazza Montecitorio e stanno cercando di contenere la protesta dei manifestanti.
Dopo una prima carica della polizia i pescatori hanno alzato le mani in segno di resa. Due manifestanti sono rimasti feriti, uno è disteso in terra.
Uno dei pescatori che sta protestando davanti Montecitorio è rimasto ferito a seguito degli scontri con la polizia. Un uomo giace infatti dolorante a terra e i suoi compagni sostengono che sia stato colpito dai manganelli delle forze dell’ordine.
I PESCATORI ALLE FORZE DELL'ORDINE: "VERGOGNA"
Durante gli scontri davanti Montecitorio con la polizia i pescatori hanno gridato più volte «vergogna» verso gli agenti in tenuta anti sommossa. Dopo l'esplosione di un’ulteriore bomba carta le forze dell’ordine si sono avvicinate un’altra volta ai manifestanti cercando di spingerli ancora più distanti dalla Camera dei deputati.
Sono al vaglio degli uomini della Questura di Roma le immagini dei momenti di tensione davanti alla Camera, ripresi dalle telecamere della polizia scientifica. Altri manifestanti responsabili dei tafferugli potrebbero essere identificati e denunciati. Secondo quanto si apprende, le bombe carta sono state lanciate verso la Camera dei Deputati ma anche verso le stesse forze dell’ordine.
ANCORA PER TERRA UNO DEI FERITI
E' ancora disteso per terra uno dei due pescatori ferito questo pomeriggio durante gli scontri con le forze dell’ordine in piazza Montecitorio. Al momento sta ricevendo delle cure dal personale paramedico. Un altro dei manifestanti ha riportato delle ferite alla testa e, accompagnato da due suoi compagni, si è allontanato dalla piazza. «Ad un mio amico – ha raccontato uno dei pescatori - gli è arrivata una manganellata sulla mano e si è fatto male ad un dito. Forse si è rotto perchè ha detto che gli faceva davvero tanto male». In piazza Montecitorio è appena arrivata un’ambulanza per soccorrere il ferito.
SALE IL BILANCIO DEI FERITI
Sale a tre il bilancio dei feriti da parte dei manifestanti dei pescatori che, davanti a Montecitorio si sono scontrati con le forze dell’ordine in assetto anti sommossa. Due pescatori, di cui uno visibilmente sanguinante al volto, sono stati trasportati all’ospedale, mentre uno è ancora sdraiato sul selciato. I pescatori stanno adesso protestando contro le forze dell’ordine che li hanno caricati gridando frasi ingiuriose e spiegando che sono qui perchè «non abbiamo i soldi per 'far camparè la famiglia a causa del caro benzina».

Sciopero tir: settore trasporti in perenne crisi
Filadelfo Scamporrino - 25 gennaio 2012
Nel nostro Paese la quasi totalità delle merci viaggia su gomma. La quota è infatti pari al 92%, mentre per la percentuale rimanente il traffico merci se lo dividono gli aerei, le navi ed i treni merci in un contesto caratterizzato nel nostro Paese da bassi livelli di concorrenza. Questo è quanto, tra l’altro, ha messo in evidenza Dario Balotta, il presidente dell’Osservatorio Nazionale delle Liberalizzazioni nelle Infrastrutture e Trasporti (Onlit), nel sottolineare come, in merito allo “sciopero” dei tir, bastino gli aumenti tariffari per mettere in difficoltà un settore che, già in perenne crisi, mostra subito la corda e di conseguenza passa ai blocchi.
Ma non sono solamente i costi elevati a mandare a gambe all’aria in Italia il settore del trasporto merci su gomma; ci sono infatti anche bassi livelli di produttività ed inefficienze legate, tra l’altro, al fatto che in media un viaggio su due per i Tir è a vuoto!
Per questo l’Onlit, nel rivolgersi al Premier Mario Monti, ritiene che nel nostro Paese il nodo dei trasporti non si risolva attraverso nuove infrastrutture, ma con un nuovo sistema logistico, con l’informatizzazione e con nuovi modelli gestionali. Intanto in Sicilia è scattata una nuova mobilitazione del Movimento dei Forconi che a Palermo ha manifestato in Piazza per invitare la Regione a venire incontro alle esigenze ed alle richieste di autotrasportatori, agricoltori e pescatori oppressi dal costo elevato del gasolio, da premi assicurativi spropositati, e da tariffe insostenibili per prendere il traghetto ed attraversare lo Stretto di Messina coi camion.

Sciopero tir: Passera, riduzione pedaggi per 170 mln nel 2012
25 Gennaio 2012 - 16:48
(ASCA) - Roma, 25 gen - Il Governo ha gia' adottato misure in favore dell'autotrasporto. Lo ha ribadito oggi il ministro per lo Sviluppo economico, Trasporti e Infrastrutture, Corrado Passera, intervenuto al question time alla Camera, sulla questione dei blocchi disposti dagli autotrasportatori. In particolare, ha riferito il ministro, l'autotrasporto potra' beneficiare quest'anno ''di una riduzione compensata dei pedaggi autostradali di 170 milioni di euro''. In merito poi alle proteste che stanno continuando in Sicilia, il ministro ha specificato che si tratta di ''movimenti isolati'' e ''associazioni non rappresentative a livello nazionale''. sen/

Sciopero Tir, Passera, a breve 400 mln
Garantire risorse per proroga incentivi ad autotrasportatori
25 gennaio, 16:40
(ANSA) - ROMA, 25 GEN - Il decreto di ripartizione dei fondi a favore del settore autotrasporto, pari a 400 milioni di euro, ''sara' firmato in tempi brevissimi''. Lo ha assicurato il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, nel corso del question time.
 Nel decreto, ha aggiunto, ''saranno garantite le risorse per la proroga degli incentivi agli autotrasportatori per l'utilizzo delle vie del mare - 'Ecobonus', per un importo pari a 30 milioni di euro''.

L'Ue all'Italia: «Sui rifiuti in Campania la situazione non è ancora stabile»
Potockinik: «L'Italia non ha ancora applicato la sentenza della Corte di giustizia europea». Soluzione entro giugno
NAPOLI - «L'Italia non ha ancora applicato la sentenza della Corte sui rifiuti. La situazione non è ancora stabile». A parlare è Janez Potockinik, commissario Ue all'Ambiente, dopo l'incontro avvenuto a Bruxelles con il ministro italiano Corrado Clini. Le sentenza a cui fa riferimento l'Unione Europea è quella della Corte di giustizia europea che nel marzo del 2010 ha condannato l'Italia per non essere riuscita a creare una rete di impianti adeguati a garantire lo smaltimento senza mettere in pericolo la salute umana e l'ambiente in Campania.
UNA «SOLUZIONE» ENTRO GIUGNO - Il ministro dell'Ambiente del governo italiano Corrado Clini e il commissario Ue Janez Potockinik hanno concordato che l'Italia e la Commissione Ue lavoreranno insieme per dare una risposta conclusiva alla crisi dei rifiuti in Campania entro giugno. «È una lotta contro il tempo», ha detto Potocknik, parlando di «tempo non illimitato». La Ue «non sospende alcuna procedura», ha precisato, ma tiene in conto «certi passi che sono stati presi» dalle autorità nazionali e locali.
CLINI: FONDI EUROPEI PER IL RICICLAGGIO E LA RACCOLTA - Al termine dell'incontro la commissione europea si è detta pronta a «scongelare» progressivamente in favore dell'Italia i fondi di coesione «bloccati» in considerazione della procedura in corso relativa alle situazione dei rifiuti della Campania. Il ministro Clini ha precisato che i fondi di coesione che saranno scongelati da Bruxelles dovranno essere finalizzati a «sostenere il riciclaggio, le nuove tecnologie di gestione dei rifiuti e un aumento dell'efficienza della raccolta.

«Avere un lavoro non sia più un privilegio»
Napolitano: «Lo dico soprattutto come augurio per le giovani generazioni»
MILANO - «Avere un lavoro non deve più essere un privilegio». Con questa frase il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al termine della consegna dei Premi Leonardo, cita la manager di Altagamma, Federica Giorgi, che pochi minuti prima si era definita privilegiata per avere un lavoro. «Spero che la signora Giorgi possa non considerarsi più privilegiata per avere un lavoro. Lo dico soprattutto come augurio per le giovani generazioni», ha detto ancora il Capo dello Stato.
INNOVAZIONE - La ricerca e l'innovazione insieme «all'affinamento della qualità» dei nostri prodotti è la «chiave di volta dello sforzo che dobbiamo compiere affinchè l'Italia, nella competizione mondiale, non perda posizioni ma ne guadagni», ha detto ancora il presidente della Repubblica.

Bozen, oltrepadania. Durnwalder ribadisce: «No alla ricostruzione del monumento Kaiserjäger»
BOLZANO. Con sorpresa il presidente della Provincia Luis Durnwalder registra le reazioni di alcuni rappresentanti politici comunali della Svp di Bolzano riguardo alla sua posizione sul monumento ai Kaiserjäger: in una nota, Durnwalder ricorda che non si è mai espresso contro l'ipotesi di riportare alla luce eventuali resti del monumento, quanto invece contro una sua ricostruzione. Dai rappresentanti comunali Durnwalder si aspetta piuttosto il sostegno per completare gli interventi sul bassorilievo di piazza Tribunale.
"Le reazioni della Svp di Bolzano fanno pensare a un equivoco di fondo - sottolinea Luis Durnwalder - perchè non mi sono mai pronunciato contro l'eventualità che vengano riportati alla luce resti del monumento ai Kaiserjäger preesistente in piazza Vittoria. Non avrei nulla da ridire." Il Presidente ribadisce invece di essere chiaramente contrario alla ricostruzione di questo monumento,"in qualsiasi forma lo si volesse fare, perchè non avrebbe alcun senso".
Rivolto alla Svp bolzanina, Durnwalder sottolinea di aspettarsi ancora il suo sostegno per la copertura del bassorilievo di piazza Tribunale. "La Giunta provinciale sarebbe pronta a partire con i lavori, ma serve la concessione edilizia del Comune per poter coprire la struttura con la vetrata opaca."
Riguardo all'argomentazione del Comune, secondo cui non è possibile firmare la concessione senza il consenso del Ministero proprietario dell'edificio, il presidente Durnwalder ricorda che "già nella lettera di Bondi - la comunicazione di un membro del Governo - viene chiarito che il ministro competente aveva già espresso il suo consenso. Credo che questa comunicazione sia sufficiente per il rilascio della concessione edilizia." 25 gennaio 2012

Crisi, Merkel: nessun Paese può farsi carico dei debiti altrui
ngela Merkel alimenta ancora le discussioni circa gli interventi da parte del fondo salva-Stati ribadendo che la Germania è pronta ad aiutare i partner europei ma che "nessun Paese può farsi carico dei debiti dell'altro" e che le possibilità di aiuto tedesche non "sono infinite". La cancelliera tedesca, nella lunga intervista esclusiva rilasciata per il lancio dello speciale ‘Europa’ promosso dalla Stampa insieme ad altre cinque grandi testate giornalistiche europee, ha anche esternata la sua idea di quello che dovrà essere il futuro del Vecchio continente.
Gli aiuti della Germania. "Noi aiutiamo i nostri partner con l'aspettativa che loro stessi compiano tutti gli sforzi possibili per migliorare la loro situazione", ha sottolineato la Merkel nella citata intervista pubblicata domani sulle colonne della Stampa. A proposito dei fondi Efsf e poi Esm, la cancelliera ha rivendicato come idea tedesca la loro promozione ma ha anche chiarito che "nessun Paese può farsi carico dei debiti dell'altro". "Con tutti gli aiuti miliardari ed i meccanismi salva-Stati, noi in Germania dobbiamo stare attenti che alla fine neppure a noi vengano a mancare le forze, perché neanche le nostre possibilità sono infinite e questo non servirebbe a nessuno in Europa".
M.N.

Imprenditori tedeschi sempre più ottimisti: Ifo in crescita per il terzo mese consecutivo
La fiducia degli imprenditori tedeschi continua a migliorare. A gennaio, l'indice Ifo sulle aspettative è infatti salito da 107,3 a 108,3 punti mettendo a segno il terzo rialzo mensile consecutivo e toccando il valore più alto da agosto 2011. Il sottoindice delle attese è cresciuto a 100,9 punti (98,6 a dicembre e 99 le attese), mentre quello della situazione corrente é sceso a quota 116,3 (da 116,7 di dicembre). «Il dato non è sorprendente e ha sostanzialmente confermato che lo scenario attuale rimane particolarmente debole, come hanno confermato anche le stime del Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale nei giorni scorsi», ha commentato Vincenzo Longo, market strategist di Ig Markets Italia.
Imk: sviluppo procede su una lastra di ghiaccio molto sottile
La debolezza dello scenario è stata confermata la settimana scorsa anche dal Governo della cancelliera Angela Merkel che ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita per il 2012 (dall'1% allo 0,7%) fissando all'1,6% quelle relative al 2013.
Pur non correndo pericoli di recessione, lo sviluppo economico del Paese procede però «su una lastra di ghiaccio molto sottile». Così la pensa, almeno, l'Istituto Imk di ricerca congiunturale. Gli indicatori economici scelti dall'Imk (vicino ai sindacati tedeschi) segnalano ancora molta incertezza, anche se in diminuzione rispetto all'autunno dello scorso anno. L'Istituto rimane, comunque, fra le schiere dei pessimisti, prevedendo per il 2012 una decrescita del pil tedesco pari allo 0,1%.
Prezzi alla produzione ai massimi dal 1982
A preoccupare i tedeschi è anche il possibile ritorno dell'inflazione. Nel 2011 i prezzi alla produzione sono infatti cresciuti in media del 5,7% su base annua (+1,6% nel 2010, +4,2% nel 2009), facendo registrare la percentuale più alta dal 1982 (+6%). L'aumento è stato messo in relazione prevalentemente con la crescita dei costi dell'energia (+10,6% rispetto al 2010). Al netto di questo capitolo, l'aumento è stato pari al 3,5%.
Prezzi in salita anche nel comparto all'ingrosso: qui l'aumento 2011 è stato pari al 7,5%, una percentuale che non si registrava dal 1981 (allora +7,7%). L'impennata dei prezzi è stata messa in relazione oltre che con il costo di petrolio e carburanti (+15,3%), anche con l'aumento di sementi, foraggio e cereali (+35%) e metalli (+10%).
Ig Metall chiederà aumenti fino al 6,5%
Buone notizie arrivano invece dal mercato del lavoro. La Germania ha chiuso infatti il 2011 con il massimo record di occupazione dal 1990, anno della riunificazione del Paese (lo scorso anno erano occupate 41,04 milioni di persone, 535mila in più rispetto al 2010). E gli esperti prevedono che il miglioramento continui anche quest'anno, avvertendo però che sará meno pronunciato a causa del previsto rallentamento della crescita.
Il buon andamento dell'occupazione "incoraggia" le richieste dei sindacati. La Ig Metall, che rappresenta i metalmeccanici, ha annunciato oggi che potrebbe chiedere un aumento fino al 6,5% per i 3 milioni di addetti del settore. Si tratta della prima cifra emersa a fronte dei negoziati che cominceranno a metà marzo tra il sindacato e l'associazione degli imprenditori Gesamtmetall. A precisarla é stata la sezione regionale del Baden-Wuerttemberg di Ig Metall, che conta 750mila associati. I vertici sindacali presenteranno il mese prossimo la loro richiesta ufficiale sugli aumenti, che si basa sulle cifre decise dalle sezioni regionali.
Governo conta di ridurre debito al 79% del Pil
Segnali di ottimismo arrivano anche dal ministero delle Finanze che conta di poter ridurre il debito tedesco al 79% del pil (-2,7% rispetto alle valutazioni attuali), allontanando le ombre di possibili declassamenti da parte delle agenzie di rating. A contribuire al miglioramento del dato (dall'81,7% attualmente stimato dall'Ufficio di statistica tedesco), la riduzione dei debiti accumulati nelle 'bad-bank' pubbliche, in cui gli istituti di credito in crisi - Hypo Real Estate e Westdeutsche Landesbank -avevano scaricato i propri titoli tossici.
 25 gennaio 2012

Uk, il debito supera il trilione
Il Pil cresce dello 0,9%
Per la prima volta nella storia del Regno Unito, il debito supera il trilione di sterline. Con il calo del Pil nell'ultimo trimestre, il paese entra di fatto in recessione. L'anno passato l'econoia è cresciuta meno dell'1%
 dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA – Brutte notizie per l’economia britannica. Ieri il ministero del Tesoro ha annunciato che il debito nazionale ha oltrepassato per la prima volta nella storia la soglia del trilione di sterline (1,004 trilioni a dicembre), facendo entrare il Regno Unito nel ristretto club di paesi (Italia, Stati Uniti, Giappone) che misurano il proprio passivo per l’appunto in trilioni anziché in miliardi. Oggi sono usciti i risultati sull’andamento della produttività, rivelando che nell’ultimo trimestre 2011 il Pil si è ristretto dello 0,2 per cento e che dunque il Paese era di fatto già entrato in recessione, come del resto molti indicatori prevedevano. Un duplice campanello di allarme per il premier David Cameron, alla vigilia della sua partenza per il World Economic Forum di Davos dove la crisi economica e l’instabilità dei mercati, a cominciare dall’eurozona, saranno appunto al centro dell’attenzione di leader politici ed economici di tutto il mondo.
“Il 2012 non sarà un anno facile”, avverte Mervyn King, governatore della Banca d’Inghilterra, “perché fosche nubi si addensano sopra l’economia mondiale. Ma non bisogna disperare, perché tutte le crisi prima o poi finiscono e sebbene la Gran Bretagna abbia davanti a sé un cammino arduo, lungo e tortuoso per tornare alla ripresa, una volta che questa sarà raggiunta potremo trovarci nelle migliori condizioni di partenza degli ultimi quindici anni”. Sia pure  temperato di ottimismo per un ancora imprfecisato futuro, un messaggio che conferma le ansie sull’anno appena cominciato.
Un trilione di sterline di debito, commentano i giornali, equivale a 16.400 sterline “in rosso” per ogni cittadino britannico. L’opposizione laburista ha colto l’occasione per criticare di nuovo la severa politica fiscale del governo: “La decisione di aumentare le tasse e tagliare la spesa pubblica non ha dato i risultati sperati e la promessa di pareggiare il bilanco entro il 2015 è a questo punto chiaramente illusoria”, afferma Rachel Reeves, viceministro del Tesoro del governo-ombra del Labour. Ma un portavoce del governo replica che, al contrario, l’indebitamento da record dimostra che era impossibile mantenere i precedenti livelli di spesa e che l’imperativo per il momento rimane quello di ridurre il deficit. Anche l’ex-arcivescovo di Canterbury, lord Carey di Clifton, è intanto intervenuto nel dibattito, osservando che l’eccezionale livello di debito britannico è “il più grande scandalo morale” con cui la nazione deve fare i conti: “Se non riusciremo a controllare il debito e a risanare il bilancio”, sostiene l’alto prelato, “metteremo a rischio il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti”.
Ci si aspettava che i dati sul Pil mostrassero un restringimento dell’economia nell’ultimo trimestree 2011, ma la previsione era di un calo dello 0,1 per cento, invece è risultata il doppio. Per il totale dello scorso anno, l’economia britannica è cresciuta di un anemico 0,9 per cento.
(25 gennaio 2012)

Nessun commento: