sabato 21 gennaio 2012

Federali_sera_21.1.12. Senza benzina non si canta la Messa

Palermo. Tir, sospesa la protesta
Crisi: Nyt; Bce inatteso eroe area euro
Grecia: nuovo stop negoziato con banche



Palermo. Tir, sospesa la protesta
Lo ha annunciato uno dei leader del movimento dei forconi, Mariano Ferro, spiegando che «non si puo mettere in ginocchio più di quando già lo è la Sicilia, non era questo il nostro obiettivo».
PALERMO. Forza d'urto ha deciso di sospendere la protesta. Lo ha annunciato all'ANSA uno dei leader del movimento dei forconi, Mariano Ferro, spiegando che «non si puo mettere in ginocchio più di quando già lo è la Sicilia, non era questo il nostro obiettivo». «La protesta non finirà - aggiunge - ma la lotta si trasferirà a Roma. Si è messo in moto il buon senso - scrive Ferro in documento diffuso alla stampa - e la rabbia va governata. I siciliani non possono sopportare oltre il fermo del trasporto. La pressione esercitata sul governo regionale per i provvedimenti di competenza - aggiunge - è approdata a soluzioni parziali che il governatore Lombardo, nel corso di un ulteriore incontro che si è tenuto stamattina, ha garantito di realizzare nel più breve tempo possibile. La Sicilia - annuncia Ferro - rimane in stato agitazione e aggiunge Roma come sede di protesta per rivendicare i diritti di un popolo da sempre bistrattato. Quella che ha visto migliaia di siciliani sulle strade è già una pagina di storia della Sicilia».
IL PREFETTO DI PALERMO: "SITUZIONE VERSO LA NORMALITA'" - La situazione a Palermo e in tutta la provincia sta lentamente tornando alla normalità. Lo dice il Prefetto di Palermo, Umberto Postiglione, commentando la situazione nel capoluogo siciliano all'indomani dello stop allo sciopero degli autotrasportatori dell'Aias, che per cinque giorni hanno manifestato in Sicilia col movimento forza d'urto. "Per strada ho avuto personalmente modo di constatare che ci sono lunghe code di automobilisti e decine e decine di autobotti che stanno rifornendo i distributori - prosegue - Al porto ci sono mezzi in entrata e in uscita". "Sono stato lì questa mattina - prosegue -, ho avuto modo di parlare con alcuni autotrasportatori: riceverò una loro delegazione alle 16 per ascoltare le loro richieste, cercando di dare loro risposte rispetto ad alcune istanze, che riguardano il territorio provinciale". "Da parte mia c'è disponibiltà al dialogo e apertura - conclude - nei confronti di questa categoria". Postiglione aggiunge: "Non posso escludere che durante la protesta possa essere stata notata la presenza di qualche soggetto mafioso, ma non ho notizie precise circa infiltrazioni di appartenenti a organizzazioni mafiose tra i gruppi di manifestanti".
EVADE DAI DOMICILIARI PER FARE BENZINA - Ha violato gli arresti domiciliari per mettere benzina nella propria auto. Per questo i carabinieri hanno arrestato in via Brancaccio a Palermo, Carmelo Giorgio, che invece di essere in casa in cortile Chiovaro stava mettendo
benzina nella sua «Punto». Chiovaro era agli arresti domiciliari per furto. L'uomo, ieri, era riuscito a procurarsi del carburante nonostante i benzinai avessero esaurito le scorte per lo sciopero dei tir
AUMENTATO NUMERO DEI PRESIDI NELL'AGRIGENTINO. La protesta degli autotrasportatori nell'Agrigentino invece di attenuarsi si è potenziata. I presidi, secondo i dati forniti dalla polizia stradale, sono, al momento, sei. Tre lungo la strada statale 115: uno all'ingresso di Licata, uno al bivio per Naro, uno dinanzi la cementeria di Porto Empedocle; al chilometro zero della statale 640 ossia all'uscita del porto di Porto Empedocle; lungo la statale 189, al bivio per Aragona; e un altro lungo la statale 123, ossia la Ravanusa-Naro. Intanto, nonostante i distributori di carburante siano chiusi per esaurimento delle scorte, ad Agrigento, nelle principali pompe di benzina Ci sono dalle 15 alle 20 autovetture incolonnate. Gli agrigentini sperano ancora che possano arrivare le autocisterne di carburante e per questo già dall'alba hanno cominciato a stazionare davanti alle stazioni di servizio.
ESAURITE A AGRIGENTO SCORTE BOMBOLE DI GPL. Sono andate esaurite le scorte di bombole di gas gpl nel più grande deposito provinciale di Agrigento, la Kerogas concessionaria Agip, in contrada San Benedetto. Da Gela, all'impresa hanno fatto sapere che l'approvvigionamento non sarà possibile prima di mercoledì. Dai depositi, da stamani, fanno avanti ed indietro, ma inutilmente, i rivenditori di tutta la provincia.
CAMION ANCORA FERMI A IMBARCADERI CALABRIA. Prosegue anche oggi il blocco agli imbarcaderi di Villa San Giovanni per i camion diretti in Sicilia in conseguenza dello sciopero dei Tir in atto sull'Isola. Oggi sono saliti a 190 i mezzi pesanti costretti a fermarsi nelle aree di sosta per l'impossibilità di traghettare. Molti camionisti si sono sistemati negli alberghi della zona in attesa che il blocco in Sicilia finisca. La polizia stradale non segnala disagi per gli automobilisti.
A GELA, RIAPRONO I BENZINAI. A Gela, le principali vie di accesso alla città restano presidiate dai dimostranti, soprattutto contadini e qualche camion, ma la circolazione degli autoveicoli si svolge speditamente. Si notano i primi segnali di un'apparente ritorno alla normalità: i distributori che avevano ancora scorte di carburanti nelle cisterne hanno riaperto le pompe e al petrolchimico, dopo cinque giorni, è avvenuto regolarmente il cambio turno del personale addetto alla conduzione degli impianti. In città è ripresa la raccolta della spazzatura, ora che gli auto-compattatori possono raggiungere la discarica di contrada Timpazzo. Il lavoro però sarà lungo perché c'é da smaltire l'immondizia accumulatasi in cinque giorni di blocchi. Nei supermercati dagli scaffali ormai vuoti cominciano ad arrivare i primi rifornimenti.
TOLTO BLOCCO SULL'A19 NELL'ENNESE. Da ieri sera, alle 21, l'unico blocco in provincia di Enna, sull'autostrada A19, allo svincolo di Catenanuova, è cessato. Libera, quindi, la sede stradale mentre stamani i manifestanti hanno incontrato il questore, Salvo Patané, che li ha autorizzati a montare un presidio, con un gazebo e un trattore, nel piazzale antistante la sede della Polstrada. "E' gente di grande sensibilità - ha dichiarato il questore al termine dell'incontro con i manifestanti - che ha compreso l'esigenza di cessare il blocco stradale e ora sta attuando un presidio per il quel ha chiesto e ottenuto l'autorizzazione in considerazione della condotta irreprensibile che ha mantenuto durante la manifestazione. Si sono, infatti, comportanti in maniera eccellente durante lo sciopero e, nel rispetto delle regole, ho dato disponibilità ad autorizzare eventuali volantinaggi e sit-in". Sul fronte dei disagi relativi ai generi alimentari, il territorio di Enna, anche perché interessato da un solo blocco, non ha subito grandi problemi. Le strade provinciali sono state sempre percorribili e i prodotti che arrivano dall'Ennese sono stati assicurati. Disagi, invece, per il rifornimento dei carburanti e anche stamani: nell'unica pompa di benzina che ha disponibile il gasolio, si registrano lunghe code.

Crisi: Nyt; Bce inatteso eroe area euro
i suoi sforzi sembrano funzionare, creato circolo virtuoso
21 gennaio, 16:25
(ANSA) - NEW YORK, 21 GEN - La Banca Centrale europea (Bce) diventa ''l'inatteso eroe'' nella crisi dell'area euro.
All'istituto di Francoforte, guidato dal presidente Mario Draghi, vanno dell'allentarsi delle tensioni. Lo afferma il New York Times, sottolineando che la Bce ''sembra aver fatto tutto quello che la sua leadership nel 2011 ha detto che non avrebbe fatto: inondare i mercati finanziari con euro nel tentativo di assicurare che la crisi del debito non si traducesse in uno shock finanziario''.
 Anche se su scala minore, ha imboccato la stessa strada che la Fed aveva preso nel 2008. ''E, almeno per ora, il suo sforzo sembra funzionare. I tassi sui bond a 10 anni della Spagna sono al 7% di novembre e i bond a cinque anni dell'Italia sono vicini al 5%, in calo rispetto al picco dell'8%''. ''Gli incentivi della Bce sembrano aver convinto gli investitori che questa volta e'diverso'' rispetto ai precedenti tentativi disattesi ''e i mercati finanziari in Asia, Europa e negli Stati Uniti hanno risposto con forti guadagni''. ''L'attuale incoraggiante situazione sembrava improbabile in dicembre, quando il panico sulla crisi aveva raggiunto il picco'' evidenzia il New York Times, secondo il quale l'intervento della banca centrale ha dato vita a un circolo virtuoso.

Grecia: nuovo stop negoziato con banche
Fonti governo greco, presidente IIF ripartito per Parigi
21 gennaio, 15:37
(ANSA) - ROMA, 21 GEN - Nuovo stop dei colloqui tra Atene e banche sul taglio del debito ellenico. A sorpresa Charles Dallara, presidente dell'International Institute of Finance che rappresenta le banche creditrici della Grecia, avrebbe lasciato Atene per tornare a Parigi prima di aver raggiunto una intesa finale. Lo dicono fonti del governo greco mentre per la Tv ellenica i negoziati dovrebbero proseguire via telefono se necessario.Nelle ultime ore,l'IIF aveva parlato di importanti progressi nella trattativa.

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