martedì 28 febbraio 2012

News/am.28.2.12/ Siccome sono democratico, comando io (Toto’). - Il Bundestag tedesco ha approvato con un'ampia maggioranza il secondo pacchetto di aiuti per la Grecia. A favore hanno votato 496 parlamentari, contro 90, e 5 si sono astenuti.---Il Consiglio dei Ministri ha approvato misure in tema di semplificazione fiscale, composizione dei Consigli provinciali, lavoro interinale, affari esteri, salute, contenimento della spesa pubblica.---E' fatta: così il ministro degli Esteri francese Alain Juppé ha riferito ai giornalisti che i 27 ministri esteri della Ue hanno concordato di concedere alla Serbia lo status di paese candidato alla Ue.---Il leader di Autodeterminazione, Albin Kurti, ha duramente accusato il premier Hashim Thaci di aver tradito il popolo kosovaro e di aver ceduto alle pressioni di Belgrado. L'intesa di Bruxelles, ha detto parlando ai circa mille dimostranti davanti alla sede del governo, e' stata fatta solo per consentire alla Serbia di ottenere lo status di paese candidato alla Ue.

Consiglio dei Ministri n.16 del 24/02/2012
Lotta all'evasione, "recuperati" 24 milioni in Emilia-Romagna. Quasi mezzo milione nel Parmense
Rifiuti, procedura Ue contro l'Italia
Crisi: S&P porta a negativo outlook Efsf
Merkel: anche con gli aiuti non c'è la certezza al 100% di salvare la Grecia
Bundestag vota si' ad aiuti Atene
Spagna: deficit 2011 all'8,5%. Molto lontano da obiettivo governo 6%
Ue: Serbia e' Paese candidato; Juppe', e' fatta
Kosovo:opposizione nazionalista annuncia'Primavera Kosovara'



Consiglio dei Ministri n.16 del 24/02/2012
24 Febbraio 2012
Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi alle ore 15,35 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Mario Monti.
Segretario il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Antonio Catricalà.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato misure in tema di semplificazione fiscale, composizione dei Consigli provinciali, lavoro interinale, affari esteri, salute, contenimento della spesa pubblica. Di seguito, in sintesi, le novità principali, suddivise per tema:

1. SEMPLIFICAZIONE FISCALE
Il Governo, con l’approvazione del decreto legge sulla semplificazione fiscale, ha introdotto alcune novità che renderanno ancora più marcata l’azione nel campo della semplificazione della normativa tributaria e della lotta all’evasione. Nei 13 articoli del provvedimento, predisposto dal Ministrero dell’economia e delle finanze, sono annunciate diverse misure che permetteranno ulteriori passi avanti verso equità e controllo mirato degli illeciti.
In particolare, tra le semplificazioni in materia tributaria, si segnala quella sulla rateizzazione dei debiti tributari, ovvero la dilazione dei pagamenti in caso di scadenza dal termine ultimo di pagamento. Con il nuovo provvedimento il contribuente, qualora decadesse la rateazione accordata, potrà comunque accedere, una volta ricevuta la cartella di pagamento delle somme iscritte a ruolo, alla rateazione per momentanea difficoltà economica. In proposito, il decreto prevede la Rateazione flessibile. Si interviene sulla rateazione per momentanea difficoltà economica proponendo tre soluzioni:
a) piani di ammortamento a rata crescente fin dalla prima richiesta di dilazione;
b) esclusione della decadenza dal beneficio per mancato pagamento della prima rata ovvero di due rate successive; la decadenza opera solo in caso di mancato pagamento di due rate consecutive;
c) divieto di iscrivere ulteriori ipoteche oltre la prima.
Codice dei contratti pubblici – certificazione dei carichi pendenti.
Fino a ieri, il contribuente ammesso a una rateizzazione del debito tributario veniva considerato dalla legge inadempiente e, pertanto, veniva escluso dalle gare di affidamento delle concessioni e degli appalti di lavori, forniture e servizi. Il provvedimento pone rimedio a questa situazione, e considera il contribuente a tutti gli effetti adempiente (anche se a rate). Saranno gli uffici finanziari a rilasciare le apposite certificazioni e specificare l’effettiva situazione in cui versa il contribuente.
Comunicazioni e adempimenti formali
Oggi è possibile accedere a regimi fiscali speciali o fruire di particolari benefici tributari su presentazione di un’apposita comunicazione, oppure a seguito di un adempimento di carattere formale (per esempio, la tassazione per trasparenza nell’ambito delle società di capitali).
Con l’odierno provvedimento si eviterà che l’inosservanza di adempimenti formali da parte del contribuente (che invece possiede i necessari requisiti sostanziali) lo faccia decadere dal regime speciale prescelto ovvero dal beneficio previsto dalla legge.
Al contribuente viene consentita la presentazione della comunicazione ovvero l’assolvimento del particolare adempimento previsto, anche in ritardo, comunque entro il termine della prima dichiarazione fiscale utile e in ogni caso prima dell’inizio dell’accertamento. Il contribuente pagherà peraltro una sanzione minima di 258 euro. In questo modo si salvaguarda il contribuente in buona fede e vengono sanati quei soli comportamenti che non pregiudicano l’interesse erariale, né l’attività di accertamento.
Semplificazioni degli obblighi di comunicazione delle operazioni rilevanti a fini IVA da parte dei soggetti passivi
Ci sarà una sola comunicazione per ciascun cliente al mese e non più una singola comunicazione per ciascuna operazione. Fino a ieri vigeva l’obbligo di comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini IVA, di importo superiore ai 3.000 euro. Dal 1° gennaio di quest’anno, per le operazioni rilevanti a fini IVA soggette all’obbligo di fatturazione, gli operatori comunicano l’importo complessivo delle operazioni attive e/o passive svolte nei confronti di un cliente o fornitore. Per le operazioni per le quali non è previsto l’obbligo di emissione della fattura, la comunicazione telematica è dovuta solo per le operazioni di importo non inferiore ad euro 3.600, IVA inclusa.
Comunicazione operazioni black-list - Introduzione soglia
Le imprese tenute ad osservare la disciplina black list devono comunicare all’Agenzia delle entrate le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate e ricevute, registrate o soggette a registrazione, nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio in Paesi a fiscalità privilegiata, solo per le operazioni di importo superiore a euro 500.
Facilitazioni per imprese e contribuenti
 Deroga alle norme sulla limitazione del contante per gli stranieri non comunitari residenti fuori dal territorio italiano. La disposizione prevede che per gli acquisti di beni effettuati dalle persone fisiche residenti al di fuori del territorio dello Stato e di cittadinanza straniera non trovano applicazione le disposizioni che pongono il divieto del contante al di sopra della soglia di 1.000 euro, con particolari garanzie anti-riciclaggio.
Case all’estero, modifiche Imu
 L’imposta non è dovuta se il suo importo calcolato non supera i 200 euro. Innovativamente, per valore dell’immobile, ai fini dell’imposta, si assume non più solo il valore di mercato ma quello utilizzato nel Paese estero per le imposte patrimoniali o sui trasferimenti. Inoltre per gli italiani che lavorano all’estero per lo Stato (es. diplomatici) si prevede la riduzione dell’aliquota di 0,4 punti percentuali (ma solo per il periodo in cui si lavora all’estero). Viene anche riconosciuta la detrazione (200 euro) se l’immobile è adibito ad abitazione principale.
Tracciabilità
Viene differito al 1° maggio 2012 il pagamento di stipendi e pensioni di importo fino a 1.000 € tramite strumenti di pagamento elettronico bancari o postali.
Crediti tributari di modesta entità
Viene portata a 30 euro la soglia al di sotto della quale viene abbandonata la riscossione dei crediti tributari erariali e locali; finora la soglia era di euro 16,53. Per evitare elusioni/abusi, il nuovo limite (valido per ogni singolo credito e per ogni singolo periodo d’imposta) non vale in caso di accertate ripetute violazioni degli obblighi di versamento.
Pubblicità dei provvedimenti AAMS
Anche l’Azienda Autonoma dei Monopoli di Stato deve pubblicare i provvedimenti nel proprio sito internet. Tali provvedimenti, come già avviene per le altre Agenzie fiscali, avranno valore legale e non necessiteranno della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Attività estimative svolte dall’Agenzia del Territorio
Il nuovo tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES) è corrisposto, per le unità immobiliari a destinazione ordinaria, sulla base dell’80% della superficie catastale, determinata secondo i criteri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 138, in materia di revisione generale delle zone censuarie e delle tariffe d’estimo delle unità immobiliari urbane.
La norma prevede, in sede di prima applicazione, che sia determinata una superficie convenzionale, dall’Agenzia del territorio, derivata dagli elementi di consistenza in proprio possesso.
Al fine di rendere disponibile ai Comuni la superficie catastale sulla quale determinare la nuova imposta, si applicano le stesse modalità di determinazione di una superficie convenzionale, sempre in sede di prima applicazione, anche per le unità immobiliari a destinazione ordinaria alle quali è stata attribuita la rendita presunta.
Parere del Consiglio di Stato su bandi di gara
Per una migliore garanzia della legittimità dell’azione amministrativa, la norma propone di acquisire sempre il parere del Consiglio di Stato su bandi di gara relativi ad alcune gare (p.es.: giochi ed assegnazione di alcune licenze).
Misure di contrasto all’evasione
Disposizioni in materia di utilizzo da parte della Guardia di finanza dello strumento istruttorio delle indagini finanziarie.
La proposta parte dall’esigenza di un ulteriore rafforzamento delle garanzie dei crediti erariali.
Viene introdotta la possibilità per la Guardia di finanza di istruire indagini di carattere finanziario e quindi trasmettere le proposte all’Agenzia delle entrate per richiedere le misure cautelari dell’ipoteca e del sequestro conservativo.
Estensione dell’obbligo da parte dei destinatari delle disposizioni in materia di prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio di trasmissione delle infrazioni alle norme sulla limitazione all'uso del contante alla Guardia di finanza
La disposizione prevede l’obbligo di comunicazione delle infrazioni in questione non più direttamente all’Agenzia delle entrate, ma alla Guardia di finanza la quale, ove ravvisi l’utilizzabilità di elementi ai fini dell’attività di accertamento, ne dà tempestiva comunicazione all’Agenzia delle entrate.
Partite IVA inattive
L’attuale formulazione prevede la revoca della partita IVA se non si è svolta attività di impresa, arti o professioni o non si sia presentata la dichiarazione annuale per le ultime tre annualità. Il provvedimento di revoca deve essere notificato al contribuente che può impugnarlo davanti alle Commissioni tributarie.
La norma prevede l’invio in modo automatico, da parte dell’Agenzia delle entrate, di una comunicazione ai titolari di partita IVA che, pur obbligati, non hanno presentato la dichiarazione di cessazione di attività, con l’invito al pagamento della sanzione, ridotta ad un terzo. Al contribuente viene data la possibilità di comunicare elementi aggiuntivi a quelli desumibili dall’analisi delle informazioni presenti in anagrafe tributaria affinché l’Agenzia delle entrate non proceda alla cessazione d’ufficio della partita IVA. Per i soggetti che non adducono motivazioni valide, l’Agenzia procede d’ufficio alla cessazione della partita IVA ed all’iscrizione a ruolo delle somme dovute nel caso in cui il versamento non sia stato effettuato spontaneamente.
Il pagamento dell’imposta di bollo delle attività scudate viene prorogato dal 16 febbraio al 16 maggio del corrente anno.
 In conseguenza, fino all’entrata in vigore dell’odierno provvedimento, non si configurano violazioni in materia di versamenti.

2. PROVINCE
Prosegue l’azione di contenimento dei costi della burocrazia, attraverso una delle misure annunciate nei mesi scorsi: la razionalizzazione delle spese di gestione degli enti territoriali provinciali. Il disegno di legge del Governo, esaminato su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro dell’interno, interviene sulla definizione delle nuove modalità di elezione dei Consiglieri provinciali e dei Presidenti delle Province. Al sistema elettorale attuale, basato sull’elezione diretta del Presidente e del Consiglio provinciale, si sostituisce un sistema proporzionale, fra liste concorrenti. La riforma non prevede nuovi oneri a carico della spesa pubblica. Il risparmio presunto per lo svolgimento delle elezioni è di circa 118 mila euro per lo Stato e di circa 120 mila euro per le Province.
Gli aspetti essenziali sono quattro:
1) Si riduce il numero massimo di consiglieri provinciali. Per le province con più di 700.000 abitanti saranno 16, per quelle con popolazione compresa tra i 300.000 e i 700.000 saranno 12, mentre per quelle con meno di 300.000 abitanti il numero massimo di consiglieri previsto è di 10 unità. I nuovi limiti sono stati pensati per consentire l’accesso in Consiglio di tutto l’arco di forze politiche, garantendo la rappresentatività di tutte le opinioni e la tutela delle minoranze.
2) I candidati al seggio di consigliere provinciale potranno essere solo i sindaci e i consiglieri comunali della provincia interessata. Le “elezioni di secondo grado” riducono i costi. Gli eletti, infatti, mantengono la carica di sindaco o consigliere comunale per tutta la durata del quinquennio provinciale di carica. Le elezioni, inoltre, si svolgeranno in un solo giorno (una domenica che verrà fissata con decreto dal Ministro dell’interno in una data diversa da quella del turno primaverile delle elezioni comunali).
3) Il Presidente della Provincia è eletto direttamente dal corpo elettorale composto dai Consiglieri comunali per abbinamento di lista.
4) Per preservare l’equità di genere tra gli eletti, si prevede la presenza necessaria di candidati di entrambi i sessi in ciascuna lista, nel rispetto del principio di pari opportunità.
Il testo sarà ora esaminato dalla Conferenza unificata alfine della definitiva approvazione da parte del consiglio dei Ministri.

3. LAVORO INTERINALE
Parità di trattamento, più facile accesso all’occupazione, equiparazione tra lavoratori interinali e lavoratori dipendenti dall’impresa in cui si presta il servizio.
Con l’approvazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, del decreto legislativo che dà attuazione alla direttiva comunitaria 2008/104/CE, le agenzie di somministrazione italiane cambiano volto.
Il provvedimento, declinato in otto articoli, serve a dotare il nostro mercato del lavoro di una serie di strumenti capaci di garantire trasparenza ed efficienza, favorendo l'inserimento e il reinserimento delle persone in cerca di occupazione, aumentando le tutele per i lavoratori. Il decreto, infatti, modificando le disposizioni del d.lgs. n. 276/2003 (“decreto Biagi”), aggiorna le norme in materia di lavoro interinale.
In particolare, viene ribadito il principio che per tutta la durata della missione i lavoratori dipendenti dell’agenzia hanno diritto a condizioni di base di lavoro e di occupazione che non possono essere complessivamente inferiori a quelle dei dipendenti di pari livello dell’impresa in cui si presta lavoro, a parità di mansioni svolte.
Viene regolamentato anche l’orario di lavoro, lo straordinario, le pause, i periodi di riposo, il lavoro notturno, le ferie e i giorni festivi, nonché la protezione per le donne in stato di gravidanza, la parità di trattamento fra uomo e donna ed altre misure volte ad evitare ogni forma di discriminazione. Si introduce una disposizione che punisce con sanzione penale chiunque esiga o comunque percepisca compensi da parte del lavoratore in cambio di un’assunzione presso un’impresa utilizzatrice. Per questa violazione è prevista anche la cancellazione dall’albo delle agenzie per il lavoro. Viene previsto, poi, che i lavoratori dipendenti dall’agenzia di lavoro siano informati dall’impresa presso la quale svolgono il servizio dei posti vacanti, affinché possano aspirare, al pari dei dipendenti della medesima impresa, a ricoprire posti di lavoro a tempo indeterminato.
Sono introdotte infine norme a tutela di alcune categorie di soggetti deboli o svantaggiati, individuate anche ai sensi del Regolamento comunitario n. 800/2008.

4. MODIFICHE ALLO STATO CIVILE
Su proposta del Presidente del Consiglio e dei Ministri della pubblica amministrazione e semplificazione, dell’interno e della giustizia, vengono introdotte nuove modifiche allo stato civile. Se in passato le domande dei cittadini venivano presentate alle Prefetture, ma poi il provvedimento finale era adottato dal Ministero dell’interno, da oggi il Prefetto diventa l’unica autorità decisionale. Si prevedono risparmi consistenti in termini di tempo (per i cittadini) e incrementi di efficienza (per l’amministrazione).
I cambiamenti riguardano in particolare il cambio di cognome. Le tipologie previste sono tre:
1. Chiunque potrà chiedere di aggiungere il cognome materno a quello paterno. Il numero di questo tipo di domande è in costante aumento (oltre 400 all’anno).
2. Le donne divorziate o vedove potranno aggiungere il cognome del nuovo marito ai propri figli.
3. Infine, per coloro che hanno ricevuto la cittadinanza italiana sarà possibile mantenere il cognome con il quale erano identificato all’estero.

5. ESTERI
Su proposta del Ministro degli affari esteri, sono stati approvati due provvedimenti. Il primo riguarda la Ratifica ed esecuzione del Protocollo aggiuntivo alla Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Singapore. Il protocollo è finalizzato a evitare le doppie imposizioni e prevenire le evasioni fiscali in materia di imposte sul reddito.
Singapore fa parte della lista, stilata dal Ministero dell’economia e delle finanze, dei Paesi a fiscalità privilegiata. A seguito dell’adeguamento di Singapore ai parametri OCSE in termini di trasparenza e scambio di informazioni fiscali, il 24 maggio 2011 è stato firmato il Protocollo aggiuntivo all’Accordo del 1977. Dal Protocollo – negoziato dall’Amministrazione dell’Economia e delle Finanze con la controparte di Singapore – si attendono effetti positivi per il nostro erario. Inoltre, una volta entrato in vigore, il Protocollo allevierà le nostre aziende da aggravi burocratici e conseguenti costi aggiuntivi, favorendo così l’incremento dell’interscambio fra Italia e Singapore (che nel 2011 è stato di oltre 1,7 miliardi di euro) ed allo stesso tempo permetterà l’uscita di Singapore dalla lista OCSE, obiettivo prioritario per quel Paese. Si tratta di risultati particolarmente importanti, anche alla luce dell’impegno italiano volto ad intensificare a tutti i livelli le relazioni bilaterali, che culminerà con la visita che il Ministro Terzi effettuerà a Singapore proprio fra pochi giorni, il 1° marzo.
Il secondo provvedimento è la Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Mongolia per evitare le doppie imposizioni e prevenire le evasioni fiscali in materia di imposte sul reddito.
La ratifica dell’accordo per evitare la doppia imposizione con la Mongolia è ulteriore segno dell’approfondimento in corso dei rapporti bilaterali italo-mongoli. Sebbene l’interscambio sia ancora al di sotto delle potenzialità (48 milioni di euro nel 2010, dato comunque significativo, con un incremento del 76% rispetto all’ anno precedente), la ricchezza di materie prime, le stime di crescita del PIL a doppia cifra (10% per il 2011-15), lo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie e l’intensificazione dell’attività estrattiva costituiscono un grande interesse potenziale per le nostre industrie. L’Italia è il terzo partner commerciale UE della Mongolia ed il provvedimento odierno contribuirà a consolidare le relazioni bilaterali, anche alla luce del grande interesse con il quale la Mongolia guarda al rafforzamento dei suoi rapporti con l’Italia.

6. SALUTE
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della salute, è intervenuto anche sul tema della sanità, recependo due direttive comunitarie, entrambe del 2006, essenziali per attuare la normativa europea in tema di tessuti e cellule umani (cornee, tessuto osseo e tendini, valvole cardiache, gameti ed embrioni, cellule staminali emopoietiche). Dettano infatti prescrizioni inerenti soprattutto i vincoli sanitari per un corretto approvvigionamento dei tessuti, per la selezione dei donatori, per gli esami di laboratorio, per la rintracciabilità.

7. CONTENIMENTO DELLA SPESA PUBBLICA
Il Consiglio dei Ministri ha poi approvato due nuove misure per il contenimento della spesa pubblica. La prima riguarda la soppressione dell’Agenzia del Terzo settore, le cui competenze saranno esercitate dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali. In un successivo decreto della Presidenza del Consiglio si definiranno tutti gli aspetti relativi alla successione nei rapporti attivi e passivi dell’Agenzia.
La seconda misura interessa la prossima tornata elettorale, prevista per il 6 maggio 2012. Per evitare l’apertura degli uffici comunali nei giorni di Pasqua e Pasquetta, è previsto che la presentazione delle liste avvenga in anticipo (dalle ore 8 del 34° giorno alle ore 12 del 33° giorno antecedenti la data di votazione), con risparmi per la finanza pubblica.
Al fine di completare gli interventi straordinari di ammodernamento del tratto autostradale A3 fra Bagnara Calabra e Reggio Calabria, il Consiglio ha prorogato il relativo stato d’emergenza già dichiarato, in base al quale sono garantite adeguate misure di sicurezza per gli automobilisti.
Il Consiglio ha poi deliberato, su proposta del Ministro degli affari esteri, la nomina ad Ambasciatore dei ministri plenipotenziari Paolo CASARDI, Gabriele CHECCHIA (confermato nella posizione di fuori ruolo), Gianpaolo SCARANTE e Carla ZUPPETTI; inoltre è stato disposto un limitato movimento diplomatico.
Infine, su proposta del Ministro dell’interno, il dottor Paolino MADDALONI, già prefetto di Frosinone, viene collocato a disposizione del Ministero e il dottor Eugenio SOLDA cessa dalle funzioni di prefetto di Teramo ed assume quelle di prefetto di Frosinone.
Su proposta del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, il Consiglio, acquisiti i pareri favorevoli delle Commissioni parlamentari, ha altresì nominato il professor Giuseppe ALONZO Presidente del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA).
Infine il Consiglio ha esaminato talune leggi regionali, su proposta del Ministro Gnudi, a norma dell’articolo 127 della Costituzione.
Il Consiglio è terminato alle ore 21,40

Lotta all'evasione, "recuperati" 24 milioni in Emilia-Romagna. Quasi mezzo milione nel Parmense
Maggiori imposte accertate per 24 milioni di euro e 7,5 milioni riscossi, con aumenti percentuali a tre cifre: in Emilia-Romagna, dà frutti la collaborazione anti-evasione fra l'Agenzia delle Entrate e l'Anci (l'associazione dei Comuni). Anche dai Comuni di Parma e provincia sono arrivate segnalazioni all'Agenzia delle Entrate per effettuare controlli: 443 da Parma, 109 da Fidenza. Nel 2011 nel Parmense ci sono maggiori imposte accertate (cioè imposte che qualcuno cercava di evadere) per 499.285 euro: la nostra provincia è ultima in una "classifica" al cui vertice sta Modena con 7,16 milioni di euro di maggiori imposte accertate, seguita da Bologna con 5,5 milioni e Reggio Emilia con 2,7 milioni. 
 Quanto alle somme riscosse, in provincia di Parma sono stati incassati 219.907 euro, su 7,5 milioni recuperati in tutta la regione. Bologna è al vertice, con 2,46 milioni di euro incassati, seguita da Modena (2,21 milioni) e Forlì-Cesena (1,22 milioni).
Altri dati e dichiarazioni nel comunicato dell'Agenzia delle Entrate:
 Una collaborazione sempre più efficace tra Agenzia delle Entrate e Comuni, messa in campo con l’obiettivo di recuperare l’evasione fiscale e promuovere una più diffusa tax compliance. Per rafforzare l’intesa, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, e il Presidente dell’Anci, Graziano Delrio, hanno illustrato a Reggio Emilia le novità della collaborazione. All’incontro hanno partecipato anche il Segretario generale dell’Anci, Angelo Rughetti, ed i vertici regionali dell’Anci, Daniele Manca, e dell’Agenzia delle Entrate, Antonino Gentile.
Il bilancio dell’alleanza in Emilia-Romagna. Positivi i risultati dell’esperienza condotta in Emilia-Romagna. Secondo i dati aggiornati al 31 dicembre 2011 - illustrati dal Direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna, Antonino Gentile - l’alleanza anti-evasione in regione ha restituito a tassazione 110 milioni di euro, con un incremento del 96% rispetto ai 56 milioni del 31 dicembre 2010 e con una maggiore imposta accertata pari a 24 milioni di euro (+108%). I numeri dell’intesa mostrano un incremento sostanziale anche delle segnalazioni inviate dai Comuni, passate dalle 7.274 del 2010 alle 13.662 del 2011 (+87%). È però ancora più significativo il risultato registrato sul fronte delle somme riscosse, ora pari a 7,5 milioni di euro (+138%), segno di una crescente qualità dei controlli: se al riscosso si aggiungono le rate da versare su accertamenti già chiusi, l’incasso complessivo sale a 9,7 milioni di euro.
 Si allarga, infine, la schiera dei Comuni anti-evasione (270 su un totale di 348), che raccolgono una quota della popolazione residente pari al 94% del totale regionale (+ 10% rispetto al dato del 2010).
Dichiarazione del Direttore dell’Agenzia delle Entrate. “I Comuni hanno dimostrato di saper effettuare indagini in grado di scovare fenomeni evasivi o addirittura fraudolenti alcune volte non facilmente individuabili dalle nostre strutture, grazie alla loro conoscenza del territorio e alle informazioni dell'Anagrafe Tributaria che l'Agenzia delle Entrate mette loro a disposizione – afferma il Direttore dell’Agenzia, Attilio Befera. Da queste indagini possono scaturire segnalazioni qualificate in grado di innescare accertamenti fiscali significativi e ridurre la propensione all'evasione”.
Dichiarazione del Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate. “I Comuni  emiliano-romagnoli che hanno inviato segnalazioni appartengono a tutte le fasce demografiche, segno di una partecipazione diffusa – afferma il Direttore Regionale, Antonino Gentile. Questo mi sembra il primo elemento significativo che emerge dai dati al 31 dicembre 2011, insieme a un generale miglioramento dei risultati. Cito tra gli altri il dato del riscosso, incrementato rispetto al 2010 del 138%, e l’indice di definizione degli accertamenti, che raggiunge il 78%: significa che su 100 controlli, 78 sono chiusi con l’accordo del contribuente. Questo livello qualitativo, tuttavia, non si sarebbe potuto ottenere senza la capacità di ‘fare sistema’ nel territorio. Ci avviamo ora verso la definitiva implementazione del sistema di collaborazione, che sarà sempre più uno strumento di supporto per l’equità fiscale e la compliance. Un grazie ai miei collaboratori e ai funzionari comunali”.
Dichiarazione del Presidente dell’ANCI. Per il presidente dell’Anci e sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, “la collaborazione fra Comuni e Agenzia delle Entrate nella lotta all’evasione fiscale, che in Emilia-Romagna ha già dato risultati molto importanti, va estesa e consolidata. E’ una battaglia per l’equità e la giustizia contributiva, che porta in sé il principio costituzionale dell’uguaglianza. Nello stesso tempo, è uno strumento rilevante per il recupero di risorse, che i Comuni possono poi investire sul territorio, per la qualità della vita delle città e delle comunità”.
Dichiarazione del Presidente dell’ANCI Emilia-Romagna. “In una fase come questa è indispensabile, per coniugare il rigore con l’equità, lo sforzo di tutte le amministrazioni dello Stato per contrastare ogni forma di evasione ed elusione fiscale – afferma il Presidente dell’Anci Emilia Romagna, Daniele Manca. E’ questo il presupposto per costruire una nuova fedeltà fiscale nei confronti dei cittadini-contribuenti e per rafforzare la credibilità delle istituzioni nel rapporto con la società. L’esperienza avviata in Emilia Romagna, con la grande partecipazione dei Comuni e la collaborazione stretta e proficua con l’Agenzia delle Entrate, apre la strada ad un lavoro ulteriore, ancora più puntuale, da affrontare nei prossimi anni. Occorre infatti rafforzare le competenze degli uffici Tributi dei Comuni, inserendoli tra le funzioni da gestire in forma associata tra più enti, garantendo loro dotazioni tecniche adeguate ad un lavoro nuovo, in particolare riferito alla nuova Imposta Municipale Unica”.

Rifiuti, procedura Ue contro l'Italia
«Infrazioni in almeno 102 discariche»
Riguarda 14 regioni da Nord a Sud. Tre siti smaltivano scorie pericolose. Non sarebbe stata rispettata la direttiva del '99
BRUXELLES - Bruxelles ha aperto nei confronti dell'Italia una procedura d'infrazione per «almeno 102 discariche, di cui tre di rifiuti pericolosi, non conformi alla direttiva Ue del 1999, in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna e Umbria».

Crisi: S&P porta a negativo outlook Efsf
ultimo aggiornamento: 27 febbraio, ore 19:02
Roma, 27 feb. (Adnkronos) - Standard & Poor's ha portato da 'developing' a 'negativo' l'outlook dell'Efsf, l'European Financial Stability Facility, il fondo salva Stati dell'eurozona. Ad annunciarlo l'agenzia di rating, che ha confermato i rating 'AA+' e 'A-1+'. La decisione di rivedere a negativo l'outlook di lungo termine riflette gli outlook negativi di Francia e Austria.

Merkel: anche con gli aiuti non c'è la certezza al 100% di salvare la Grecia
«Come cancelliera della Repubblica federale posso e devo assumere dei rischi. Ma non posso lanciarmi in percorsi avventurosi. Lo proibisce il mio ruolo». Lo ha detto Angela Merkel al Bundestag prima del voto sul secondo pacchetto di aiuti ad Atene. Un fallimento incontrollato della Grecia, ha sottolineato, sarebbe un «rischio incalcolabile» e anche con gli aiuti ad Atene non viene garantito al 100% il successo del salvataggio. Secondo il Governo però così le «chance sono maggiori dei rischi».
«Nessun potenziamento del fondo salva-Stati»
«Il Governo tedesco non vede per ora la necessità di un dibattito per l'aumento del fondo Esm con il fondo Efsf». Lo ha detto Angela Merkel in Parlamento. La cancelliera Angela Merkel ha sottolineato che i versamenti di Berlino per l'Esm saranno «più veloci» di quanto programmato inizialmente. Berlino verserà «11 miliardi, cioè la metà dell'intera somma, già quest'anno, il resto l'anno prossimo». L'effettiva capacità del fondo sarà operativa «in 2 anni invece che in 5». Per la Bundeskanzlerin presupposto indispensabile è che gli altri paesi dell'euro facciano altrettanto, «di questo parleremo giovedì al Consiglio europeo».
«Con ulteriori misure l'Italia migliorerà la sua produttività»
«L'Italia è la terza economia dell'eurozona, con ulteriori misure di risparmio e raggiungendo un equilibrio di bilancio migliorerá la sua produttivitá». Lo ha detto il cancelliere tedesco, Angela Merkel, parlando al Bundestag, chiedendo l'approvazione per il piano di salvataggio della Grecia.
 27 febbraio 2012

Bundestag vota si' ad aiuti Atene
A favore hanno votato 496 parlamentari contro 90, 5 astenuti
27 febbraio, 17:52
(ANSA) - BERLINO, 27 FEB - Il Bundestag tedesco ha approvato con un'ampia maggioranza il secondo pacchetto di aiuti per la Grecia. A favore hanno votato 496 parlamentari, contro 90, e 5 si sono astenuti.

Spagna: deficit 2011 all'8,5%. Molto lontano da obiettivo governo 6%
27 Febbraio 2012 - 18:52
 (ASCA-AFP) - Madrid, 27 feb - La Spagna ha registrato un deficit pubblico dell'8,5% del prodotto interno lordo nel 2011. Si tratta di un dato molto superiore all'obiettivo ufficiale del 6%, fissato dal nuovo governo conservatore, dopo il 9,3% del 2012. Lo ha annunciato il ministro delle finanze Cristobal Montoro.
 Diventa molto piu' difficile, dunque, raggiungere il target del 4,4% fissato per il 2012. A sforare gli obiettivi per quest'anno sono state le 17 regioni, con un deficit del 2,94% del Pil rispetto all'obiettivo dell'1,3%. Il disavanzo del governo centrale e' stato invece del 5,1% rispetto al 4,8% previsto.
fgl/

Ue: Serbia e' Paese candidato; Juppe', e' fatta
Ministro francese, 'tutte le condizioni sono state rispettate'
27 febbraio, 14:08
(ANSAmed) - BRUXELLES, 27 FEB - "E' fatta": così il ministro degli Esteri francese Alain Juppé ha riferito ai giornalisti che i 27 ministri esteri della Ue hanno concordato di concedere alla Serbia lo status di paese candidato alla Ue.
 La decisione formale spetta domani al Consiglio affari generali e poi l'ufficializzazione ai capi di Stato e di governo della Ue al vertice di giovedì, ma i 27 ministri degli Esteri considerano "che tutte le condizioni chieste alla Serbia sono state rispettate", ha detto Juppé. Per lo status "é fatta", ma ovviamente per l'apertura dei negoziati veri e propri - ha precisato il ministro francese - "c'é ancora molta strada da fare".(ANSAmed).

Kosovo:opposizione nazionalista annuncia'Primavera Kosovara'
27 febbraio, 20:10
(ANSAmed) - PRISTINA, 27 FEB - Il movimento nazionalista radicale 'Autodeterminazione' (Vetevendosje), che oggi a Pristina ha inscenato una movimentata manifestazione di protesta contro l'accordo con Belgrado sulle modalita' di partecipazione del Kosovo ai forum regionali, ha promesso nuove proteste antigovernative annunciando una 'primavera kosovara'.
 Il leader di 'Autodeterminazione', Albin Kurti, ha duramente accusato il premier Hashim Thaci di aver tradito il popolo kosovaro e di aver ceduto alle pressioni di Belgrado. L'intesa di Bruxelles, ha detto parlando ai circa mille dimostranti davanti alla sede del governo, e' stata fatta solo per consentire alla Serbia di ottenere lo status di paese candidato alla Ue.
 'Autodeterminazione' contesta la mancata presenza della parola 'Repubblica' nel cartello con la scritta 'Kosovo' che accompagnera' i rappresentanti di Pristina alle riunioni regionali. In esso un asterisco rimandera' a una nota in calce in cui si dice che 'Kosovo' non fa alcun riferimento allo status del Kosoco ed e' in linea con la risoluzione 1244 dell'Onu e con il parere della Corte internazionale di giustizia sulla proclamazione di indipendenza di Pristina.
 La manifestazione di oggi, ha sottolineato Kurti, e' stata solo l'inizio di un'ondata di proteste in tutto il Kosovo, in quella che sara' una autentica 'primavera kosovara'. La dimostrazione si e' svolta senza incidenti di rilievom con la polizia che si e' limitata a controllare i manifestanti (ANSAmed)

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