domenica 1 aprile 2012

am1.4.12. Italian magic moment: stagflazione. – Passera: Quello attuale in Italia noi pensiamo che sia, come hanno detto alcuni, un momento magico da utilizzare fino in fondo per fare cose di cui anche qui, tante volte, all'Ambrosetti ci siamo parlati e che poi solo in parte sono state realizzate negli ultimi anni.---Visco: Negli ultimi giorni la volatilita' e' ancora molto forte. Ci sono stati miglioramenti ma sono legati a valutazioni su posizioni cicliche. Sono - ha osservato Visco - indicatori di stabilizzazione non di recupero. Il 2012 sara’ un anno di recessione per l'Italia e la ripresa arrivera' alla fine dell'anno o all'inizio del 2013.

L’Italia è in stagflazione i consumi sono fermi aumenta il carrello della spesa, cala il potere d’acquisto dei salari
Monti: meglio aumenti che come Grecia
Crisi: Passera, momento magico da utilizzare fino in fondo
Crisi: Visco, siamo fase di stabilizzazione non di recupero
Serbia, arrestati a confine agenti Kosovo
Udin, oltrepadania. Scuola, il friulano diventa materia da curriculum

L’Italia è in stagflazione i consumi sono fermi aumenta il carrello della spesa, cala il potere d’acquisto dei salari
L’Italia è in stagflazione, non ci stancheremo di ripeterlo, a maggior ragione che la situazione peggiora di continuo. In presenza di una grave crisi dei consumi, e della conseguente stagnazione della produzione (che di certo non giova all’occupazione) il costo della vita resta alto, mentre il potere d’acquisto di salari e pensioni perde sempre più colpi. I dati Istat infatti parlano chiaro: a febbraio la forbice tra l’aumento delle retribuzioni contrattuali orarie (+1,4 per cento) e il livello d’inflazione (+3,3), su base annua, tocca una differenza di 1,9 punti percentuali, eguagliando la distanza già raggiunta a dicembre, che rappresenta il divario più alto dall’agosto del 1995. La situazione quindi è tragica.
Il tasso d’inflazione annuo a marzo resta sì stabile rispetto al mese precedente, ma mostra un aumento dei prezzi al consumo su base mensile dello 0,5 per cento. Il tasso d’inflazione acquisita per il 2012 risulta pari al 2,3 per cento. Mentre l’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi (che più “gonfiano” il costo della vita), sale al 2,3 dal 2,2 per cento di febbraio 2012. Al netto dei soli beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo scende al 2,2 per cento (era +2,3 a febbraio). A marzo i più rilevanti effetti di sostegno alla dinamica congiunturale dell’indice generale vanno imputati ai beni energetici non regolamentati (+3,0 per cento). Impatti significativi derivano anche dagli aumenti su base mensile dei prezzi dei tabacchi (+1,6 per cento) e dei servizi relativi ai trasporti (+1,4). Ma questo mese - è il dato più grave - il rincaro annuo del cosiddetto carrello della spesa, cioé dei prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (dal cibo ai carburanti), è del 4,6 per cento, un valore, superiore al tasso d'inflazione (3,3 per cento), che risulta il più alto dall’ottobre del 2008 (quando si registrò lo stesso livello). Il rincaro annuo, quindi, risulta anche in accelerazione su febbraio (quando era pari al +4,5 per cento). E si allarga, così, il divario con il tasso d’inflazione, raggiungendo 1,3 punti percentuali. Anche su base mensile la crescita dei prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori è consistente (+0,6 per cento). Nello specifico, tra i servizi si segnala il considerevole rincaro tendenziale delle spese condominiali (+4,2 per cento). Guardando ai beni energetici, oltre a benzina e gasolio, marcato è anche il balzo messo a segno dal Gpl (+8,8 per cento congiunturale e +7,9 annuo). A marzo il tasso di crescita annuo del prezzo della benzina resta stabile al 18,6 per cento, come a febbraio, mentre su base mensile sale del 3,4. L’Istat aggiunge che il gasolio per i mezzi di trasporto rincara del 22,5 per cento in termini tendenziali (dal 25,5 di febbraio) e sale dell’1,9 sul piano congiunturale. Immediata la reazione dei consumatori. Il Codacons lancia l’allarme: stangata di 670 euro sulla spesa delle famiglie italiane. Ancora peggiori le stime di Federconsumatori e Adusbef, che parlano di ricadute per le famiglie di 1.330 euro all’anno. Coldiretti invece registra un calo dei prezzi di pesce e verdure, effetto della crisi. Si profila pertanto una Pasqua low cost (come del resto è stato per il Natale). Numeri alla mano, il governo deve subito mettere in opera politiche di sviluppo e di sostegno alle famiglie, altrimenti l’Italia resterà nel tunnel della stagflazione per molto tempo. Senza crescita non se ne esce. Ma per crescere si devono abbassare le tasse.

Monti: meglio aumenti che come Grecia
Nuovo blitz notturno alla movida milanese
01 aprile, 06:17
(ANSA) - ROMA, 1 APR - "Mi assumo la responsabilità di aumenti fiscali rozzi ma sarebbe stato peggio finire come la Grecia", afferma Monti dalla Cina. "Non servono nuove norme anti-evasione, avremo buoni risultati", aggiunge il premier, che oggi incontra a Hainan il vicepremier Li e il governatore della banca centrale Zhou. Da oggi la visita di Napolitano in Giordania. Nuovo blitz notturno alla movida milanese: un centinaio di agenti della Municipale ha controllato auto di grossa cilindrata e decine di locali.

Crisi: Passera, momento magico da utilizzare fino in fondo
ultimo aggiornamento: 31 marzo, ore 15:51
Cernobbio (Como), 31 mar. (Adnkronos) - Quello attuale in Italia "noi pensiamo che sia, come hanno detto alcuni, un momento magico da utilizzare fino in fondo per fare cose di cui anche qui, tante volte, all'Ambrosetti ci siamo parlati e che poi solo in parte sono state realizzate negli ultimi anni". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, parlando oggi agli imprenditori, banchieri ed economisti riuniti a Cernobbio per il workshop Ambrosetti di primavera.

Crisi: Visco, siamo fase di stabilizzazione non di recupero
(AGI) - Copenaghen, 31 mar. - "Sul piano degli investimenti e' ancora troppo presto per dire che siamo usciti dalla crisi". Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, al termine dell'Ecofin. "Negli ultimi giorni la volatilita' e' ancora molto forte. Ci sono stati miglioramenti ma sono legati a valutazioni su posizioni cicliche. Sono - ha osservato Visco - indicatori di stabilizzazione non di recupero". Il 2012 "sara' un anno di recessione per l'Italia" e la ripresa arrivera' "alla fine dell'anno o all'inizio del 2013".
   "L'impressione e' che in questa fase non stiamo andando verso un peggioramento della situazione dei mercati ma in direzione opposta". Lo afferma il governatore di Bankitalia Ignazio Visco al termine dell'Ecofin, aggiungendo che "sono discesi i tassi a breve e questo e' stato bene accettato dai mercati".
   "Quello che abbiamo capito nella crisi e' che un 'risk free asset' non c'e' piu'. Questo vuol dire che nelle emissioni di debito nel mondo c'e' chi investe e che quindi bisogna trattare bene chi porta i quattrini in un paese". Visco ritiene sia "evidente che c'e' stato un miglioramento. Questo non vuol dire che abbiamo portato a casa il risultato, ma che abbiamo preso delle decisioni che vanno nella direzione giusta". (AGI) .

Serbia, arrestati a confine agenti Kosovo
Belgrado: 'Violati accordi 1999'. Pristina:'Azione sconsiderata'
31 marzo, 19:36
(ANSA) - BELGRADO, 31 MAR - Due agenti di polizia del Kosovo (Kps) sono stati arrestati dalla gendarmeria serba nella zona di confine di Merdare, in territorio serbo. Secondo il ministro dell'interno serbo Ivica Dacic, i due uomini in divisa avevano armi automatiche e la loro presenza costituisce una flagrante violazione dell'accordo firmato a Kumanovo nel 1999, col quale si pose fine al conflitto armato in Kosovo. Per il ministro dell'Interno di Pristina, Bajram Rexhepi, l'arresto e' ''un'azione sconsiderata''.

Udin, oltrepadania. Scuola, il friulano diventa materia da curriculum
La marilenghe non sarà più trattata come “materia d’ampliamento dell’offerta”, ma a pieno titolo sarà una delle materie da inserire nell’orario complessivo
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 UDINE. Dal prossimo anno scolastico il “friulano” sarà nel piano di studi complessivo delle scuole dell’infanzia e primarie, anche se per le famiglie continuerà a essere una scelta facoltativa. La lingua della nostra regione non sarà più trattata come “materia d’ampliamento dell’offerta”, ma a pieno titolo sarà una delle materie da inserire nell’orario curricolare complessivo.
 Una “promozione” che inciderà, nel limite del possibile, anche nella composizione delle classi. L’Arlef (Agjenzie regjonal pe lenghe furlane) fa festa, così come la Filologica friulana: «Un grande salto di qualità, importantissimo per la nostra identità».
 In Friuli Venezia Giulia, all’atto dell’iscrizione dei propri figli a scuola, il 61 per cento delle famiglie della provincia di Udine chiede l’insegnamento della lingua friulana, percentuale che scende al 46 per cento in provincia di Gorizia e al 30 in quella di Pordenone.
 «La Regione ha voluto corrispondere positivamente alle istanze della maggioranza delle famiglie friulane – spiega l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Molinaro –. Famiglie che iscrivendo i propri figli alle scuole dell’infanzia e primarie chiedono anche l’insegnamento della lingua friulana nell’ambito di un’educazione plurilingue, che comprende anche quelle comunitarie moderne: inglese, tedesco, francese e sloveno».
 Dal prossimo anno scolastico, poi, il fabbisogno di docenti sarà soddisfatto facendo ricorso agli iscritti nell’Elenco regionale a cui hanno aderito, finora, 252 docenti della regione, ma molti altri ne hanno chiesto l’iscrizione. Si tratta di docenti in servizio in possesso di titoli culturali, professionali o scientifici.
 Nell’ultima seduta di giunta, l’assessore Molinaro, ha anche nominata la Commissione di esperti per il coordinamento dell’attività di insegnamento.

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