lunedì 2 aprile 2012

pm-2.4.12. Piazzista di vacanze romane. - Appena completato il pacchetto di riforme economiche sono volato in Asia anche per dirvi di rilassarvi un po' sulla crisi dell'Eurozona: l'Italia è su un percorso solido.---In Sardegna – ha detto ancora Patta – risultano installate 729 turbine eoliche per una potenza di 1.023 gigawatt che rappresentano l’11,5 per cento del fabbisogno sardo secondo i dati ufficiali 2010 forniti da Terna. Il 90 per cento di queste turbine è in mano a 8 grandi società (2 straniere e 6 italiane), ma neanche è una sarda. Situazione ben diversa in altri paesi europei: In Danimarca, patria della Green Tech, la società che ha realizzato l’impianto del Grighine, l’80 per cento delle energie rinnovabili è in mano a piccoli enti locali territoriali, a cooperative di cittadini e consorzi-gruppi di acquisto di consumatori.

Caso maro': Krishna, la corte decidera' sulla vicenda
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LA NUOVA SARDEGNA - Economia: Le multinazionali dell’energia lasciano solo pochi spiccioli
Monti chiede a partner asiatici di 'rilassarsi': "L'Italia è su un percorso solido"
Disoccupazione al 9,3%, top da 2004 Tra giovani 31,9%

Caso maro': Krishna, la corte decidera' sulla vicenda
ultimo aggiornamento: 02 aprile, ore 11:02
Kochi, 2 apr. (Adnkronos) - "Il governo di Kerala ha agito correttamente ordinando la custodia dei due maro' italiani, la Corte decidera' come risolvere questa situazione di impasse". E' quanto ha dichiarato il ministro degli Esteri indiano, SM Krishna, dopo aver incontrato oggi a Kochi il chief minister dello stato di Kerala, Oommen Chandy. Il capo della diplomazia indiana ha voluto poi aggiungere che questa vicenda "non influisce sulle cordiali relazioni con l'Italia", si legge ancora sui media locali.
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LA NUOVA SARDEGNA - Economia: Le multinazionali dell’energia lasciano solo pochi spiccioli
02.04.2012
l grande business dell’energia ha messo da tempo gli occhi sull’Oristanese: eolico sul mare e su terra, mega impianti fotovoltaici, trivellazioni alla ricerca di pertolio e di gas naturtale. Solo il nucleare sembra per il momento tramontato, ma anche in quel caso la provincia di Oristano era nel centro del mirino. Eppure l’energia elettrica prodotta in questo territorio ha già raggiunto livelli ragguardevoli. Alcune cifre sono state fornite nel corso del convegno dibattito sull’impianto eolico del Monte Grighine e sulle ricadute per il territorio dalle energia rinnovabili. «In provincia di Oristano – ha ricordato il relatore AntiocoPatta, segretario provinciale della Cisl – i 5 impianti nelle rinnovabili (idroelettrico della diga, l’eolico del Grighine, i fotovoltaici di Terralba, Milis-Tramata e Narbolia-San Vero Milis) hanno una potenza teorica di quasi 250 megawatt che equivalgono a quasi 200 milioni di euro annui di fatturato. Una cifra che, se attribuita al territorio, significherebbero 1 milione di euro annui per ogni Comune e 50.000 euro annui ad ognuna delle 2.000 aziende agricole professionali della provincia». Il vero business, però sembra essere non tanto il profitto che deriva dalla produzione di energia, quanto l’accesso agli incentivi pubblici. Il Governo sta pensando di limitare questo tipo di incentivi, anche per ammortizzare il previsto caro-bollette. Dal territorio arriva l’esigenza di una maggiore vigilanza. Anche perché le iniziative imprenditoriali nel campo dell’energia molto di rado arrivano da aziende locali. «In Sardegna – ha detto ancora Patta – risultano installate 729 turbine eoliche per una potenza di 1.023 gigawatt che rappresentano l’11,5 per cento del fabbisogno sardo secondo i dati ufficiali 2010 forniti da Terna. Il 90 per cento di queste turbine è in mano a 8 grandi società (2 straniere e 6 italiane), ma neanche è una sarda». Situazione ben diversa in altri paesi europei: « In Danimarca, patria della Green Tech, la società che ha realizzato l’impianto del Grighine, l’80 per cento delle energie rinnovabili è in mano a piccoli enti locali territoriali, a cooperative di cittadini e consorzi-gruppi di acquisto di consumatori». La Green Tech, ha già ceduto il 50 per cento dell’impianto del Grighine per 63 milioni di euro alla Edf che è il più grosso produttore elettrico mondiale. «Le comunità che possiedono le aree pubbliche nel Grighine sono 7 Comuni – ha ricordato Antioco Patta – per circa 5.800 abitanti. Se questo impianto le banche e le autorità preposte lo avessero finanziato ed attribuito alle comunità locali (come fanno in Danimarca), il solo impianto eolico avrebbe prodotto circa 15.000 di fatturato per ogni cittadino minori compresi». Insomma, forse il modello di sviluppo energetico in Sardegna va riconsiderato.

Monti chiede a partner asiatici di 'rilassarsi': "L'Italia è su un percorso solido"
(Xinhua) ultimo aggiornamento: 02 aprile, ore 09:13
Boao, 2 apr. - (Adnkronos) - "Appena completato il pacchetto di riforme economiche sono volato in Asia anche per dirvi di rilassarvi un po' sulla crisi dell'Eurozona: l'Italia è su un percorso solido". E' l'invito formulato dal presidente del Consiglio Mario Monti alla platea di alti esponenti della politica e dell'economia presenti al Boao Forum for Asia, che si e' aperto oggi nell'isola di Hainan nel sud della Cina.
"La situazione italiana, nel novembre scorso come ora, è solida nei suoi fondamentali economici, molto più di altri paesi dell'Eurozona", ha sottolineato il premier, ribadendo di lavorare "per la crescita non solo attraverso le riforme strutturali italiane ma anche spingendo gli amici europei, in particolare la Germania, a un mix diverso fra le politiche economiche europee".
L'obiettivo, ha sottolineato, non è infatti quello di "abbandonare la disciplina di bilancio, che ora è fissata" nelle regole del fiscal compact, "ma adottare politiche di stimolo maggiore alla crescita". "Crediamo fermamente - ha aggiunto il premier - che per l'Europa una crescita piu' alta non puo' venire tanto da un aumento della domanda generata da bilanci pubblici ma sul fronte dell'offerta, in particolare sfruttando il potenziale del mercato unico europeo, enorme e ancora inutilizzato".

Disoccupazione al 9,3%, top da 2004 Tra giovani 31,9%
Al top dal 2004, tra 15-24enni 31,9% senza lavoro Protesta precari Istat, slittano dati disoccupati
02 aprile, 11:46
Un giovane davanti a una agenzia interinale
ROMA - Il tasso di disoccupazione a febbraio é al 9,3%, in rialzo di 0,2 punti percentuali su gennaio e di 1,2 punti su base annua. E' il tasso più alto da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensili). Lo rileva l'Istat su stime provvisorie. Guardando alle serie trimestrali è il più alto dal IV trimestre 2000.
Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a febbraio e' al 31,9%, in aumento di 0,9 punti percentuali rispetto a gennaio e di 4,1 punti su base annua. Lo rileva l'Istat in base a dati destagionalizzati e a stime provvisorie, aggiungendo che e' il tasso piu' alto da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensili).
Il tasso di disoccupazione nel quarto trimestre del 2011 risulta pari al 9,6%. Lo rileva l'Istat in base a dati non destagionalizzati. Si tratta del tasso più alto dal quarto trimestre del 1999. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni sale al 32,6% nel quarto trimestre del 2011. E' il tasso più alto dal quarto trimestre del 1992, ovvero dall'inizio delle serie storiche. Lo rileva l'Istat.
Un gruppo di precari dell'Istat, circa una quarantina, è entrato nella sala stampa dell'Istituto di statistica, poco prima delle 09,30, ovvero dell'inizio del briefing sui dati relativi a occupati e disoccupati. E' così slittato il comunicato stampa previsto per le 10,00 Dai precari, che hanno riempito la sala stampa, è stato presentato un sorta di 'contro comunicato', intitolato 'Precari: occupati o pre-disoccupati?', in cui viene riportato che: "L'Istat si avvale del contributo di 419 tra ricercatori, tecnologi e collaboratori tecnici a tempo determinato, assunti a seguito di una procedura concorsuale analoga a quella prevista per l'assunzione a tempo indeterminato"..

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