sabato 26 maggio 2012

am_26.5.12/ Roberto Quartarone: A livello nazionale, il Mef sottolinea come la distribuzione per classi di reddito mostra che un terzo dei contribuenti non supera un reddito complessivo lordo di 10 mila euro e circa la metà non supera i 15 mila euro. Il 30 per cento dei contribuenti dichiara redditi compresi tra i 15 mila e i 26 mila euro, il 20 per cento tra i 26 mila ed i 100 mila euro. Solo l’un per cento supera i 100 mila euro.

Caso maro': De Mistura, trasferimeno e' riconoscimento tardivo loro status
Terzi, dignità per militari antipiratia
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Redditi prodotti da persone fisiche. In Sicilia solo poche le “isole felici”
Consiglio dei Ministri n. 30 del 25/05/2012
Crisi: Spiegel, Germania prepara piano crescita per paesi mediterranei
Spagna: la 'ricca' Catalogna chiede aiuto al governo
Spagna: S&P taglia il rating a cinque banche: Bankia è «spazzatura»
Ticino. Continua inarrestabile l'aumento dei frontalieri
Ex Jugoslavia: a Belgrado nostalgici ricordano Tito

Caso maro': De Mistura, trasferimeno e' riconoscimento tardivo loro status
ultimo aggiornamento: 25 maggio, ore 15:46
Roma, 25 mag. (Adnkronos) - Il trasferimento dei due maro' italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone dal carcere di Trivandrum alla Borstal School di Kochi, "e' un tardivo e francamente ancora insufficiente" riconoscimento del loro status. E' quanto ha detto il sottosegretario agli Esteri Staffan de Mistura all'Adnkronos, dopo che i due italiani sono stati trasferiti oggi nella nuova struttura.

Terzi, dignità per militari antipiratia
Marò: "Giurisdizione esclusiva delo stato di bandiera", dice
25 maggio, 19:52
(ANSA) - ROMA, 25 MAG - La pirateria resta un fenomeno gravissimo per cui va introdotta "la giurisdizione esclusiva dello Stato di bandiera e l'immunità funzionale militare di tutti i soldati impegnati in azione antipirateria": lo ha ribadito il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, parlando a Villa Madama in occasione della giornata dell'Africa. Terzi ha aggiunto che proprio perche' la pirateria "resta una piaga gravissima" serve "il rispetto delle regole" e che "il diritto internazionale sia rispettato da tutti".
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Redditi prodotti da persone fisiche. In Sicilia solo poche le “isole felici”
di Roberto Quartarone
I dati, forniti dal ministero Economia e Finanze, si riferiscono all’anno fiscale 2010: 4 comuni siciliani non arrivano a 200 contribuenti. Tra i capoluoghi italiani, Palermo occupa la posizione più alta: è 41^ nella classifica generale
PALERMO – Il Comune più povero della Sicilia, sulla carta, è Mazzarrone. Appena 996 individui pagano l’Irpef (su 3.870 abitanti) per 12.284,46 euro medi.
 In Italia solo a Elva (Cn) e Platì (Rc) si sta peggio. Il più ricco è San Gregorio di Catania che, se fosse un capoluogo di Provincia, si troverebbe in classifica generale tra Padova e Treviso, simboli del produttivo Nord Est. In generale, comunque, i centri dell’hinterland etneo occupano i primi otto posti nella classifica dei Comuni non capoluogo: anche Sant’Agata li Battiati, Aci Castello e Tremestieri Etneo hanno un reddito medio più alto di Palermo, fatte le dovute proporzioni per la grandezza nettamente diversa.
 Tra i capoluoghi, in Italia Palermo occupa la posizione più alta: è 41a nella classifica generale, con oltre 10 mila euro di reddito medio in meno rispetto a Milano e dietro altre città del Sud Italia come Caserta, Salerno, Lecce e Avellino; il totale di contribuenti è di 263.709 unità. Ragusa, invece, precede solo cinque dei nuovi capoluoghi (Andria, Barletta, Olbia, Carbonia e Iglesias) e si situa a oltre 4 mila euro di reddito medio in meno rispetto a Palermo. Catania rappresenta la seconda città siciliana per redditi imponibili complessivi (quasi 2,8 miliardi di euro, contro i 6,7 di Palermo e i 2,5 di Messina), ma per la media tra tutti i contribuenti si situa solo al 77° posto a livello nazionale, superata anche da Enna e Agrigento.
 Quattro comuni siciliani non arrivano a 200 contribuenti: si tratta di Roccafiorita, Gallodoro (nel messinese, rispettivamente 117 e 164 unità), Campofelice di Fitalia e Sclafani Bagni (Palermo, 157 e 194), con un reddito medio che si aggira intorno ai 15.500 euro per i primi tre e supera i 19.000 a Sclafani Bagni. Tra i Comuni non capoluogo, Marsala conta su 28.740 contribuenti (19.665 euro di reddito medio), Gela su 25.424 (20.524), Modica su 22.455 (18.972) e Acireale su 20.209 (21.155).
 Si tratta di numeri che emergono dai dati (riferiti all’anno fiscale 2010) forniti dal Ministero dell’Economia e delle finanze, pubblicati recentemente dal Sole 24 Ore. Non tengono conto, quindi, della crisi generale che si è acuita nel 2011, ma danno un’idea di qual è il peso dei redditi dei singoli cittadini due anni dopo l’inizio della fase più difficile dell’economia mondiale.
 A livello nazionale, il Mef sottolinea come la distribuzione per classi di reddito mostra che un terzo dei contribuenti non supera un reddito complessivo lordo di 10 mila euro e circa la metà non supera i 15 mila euro. Il 30 per cento dei contribuenti dichiara redditi compresi tra i 15 mila e i 26 mila euro, il 20 per cento tra i 26 mila ed i 100 mila euro. Solo l’un per cento supera i 100 mila euro.
 In tutta Italia, sono stati censiti anche 30.590 soggetti che hanno un reddito superiore ai 300 mila euro. Sono questi che dall’anno d’imposta 2011 potrebbero pagare il cosiddetto contributo di solidarietà, pari al 3 per cento del reddito.
Istituita nel 1973, rappresenta un terzo delle entrate tributarie
PALERMO – L’Irpef è l’Imposta sul reddito delle persone fisiche, regolata dal Testo unico delle imposte sui redditi. Rappresenta un terzo delle entrate tributarie italiane ed è stata istituita nel 1973. Si applica sui redditi prodotti in Italia o all’estero per i residenti sul territorio nazionale, mentre chi risiede all’estero paga solo sul reddito prodotto in Italia. Si tratta di un’imposta progressiva perché, attraverso aliquote, scaglioni, addizionali, detrazioni e deduzioni, si adatta in percentuale: più il reddito è alto, più la percentuale aumenta.
 Nel corso degli anni, il calcolo dell’imposta ha subito varie modifiche. Nel 2012 non è cambiato nulla rispetto al 2011. Per i redditi da 0 a 15.000 euro si paga il 23% dell’aliquota; da 15.001 a 28.000 euro, 3.450 euro più il 27% dell’eccedente della prima aliquota; da 28.001 a 55.000 euro, 6.960 euro più il 38% dell’eccedente della seconda aliquota; da 55.001 a 75.000 euro, 17.220 euro più il 41% dell’eccedente della terza aliquota; oltre i 75.001, 25.420 euro più il 43% dell’eccedente della quarta aliquota.
Articolo pubblicato il 26 maggio 2012

Consiglio dei Ministri n. 30 del 25/05/2012
25 Maggio 2012
Si è svolta a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri convocato per l’esame del seguente ordine del giorno:
- DECRETO LEGISLATIVO: Modifiche ed integrazioni al DLG n. 16 del 2010, recante attuazione delle direttive 2006/17/CE e 2006/86/CE sulle prescrizioni tecniche per la donazione, l’approvvigionamento e il controllo di tessuti e cellule umani, nonché sulle prescrizioni in tema di rintracciabilità, notifica di reazioni ed eventi avversi gravi e determinate prescrizioni tecniche per la codifica, la lavorazione, la conservazione, lo stoccaggio e la distribuzione di tessuti e cellule umani (AFFARI EUROPEI – SALUTE);
N. 2 DECRETI LEGISLATIVI (AFFARI EUROPEI – SVILUPPO ECONOMICO) recanti attuazione delle seguenti direttive:
- 2009/136/CE: modifica della direttiva 2002/22/CE relativa al servizio universale e ai diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica, della direttiva 2002/58/CE relativa al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche e del Regolamento (CE) n. 2006/2004 sulla cooperazione tra le Autorità nazionali responsabili dell’esecuzione della normativa a tutela dei consumatori;
- 2009/140/CE: modifica alle direttive 2002/21/CE che istituisce un quadro normativo comune per le reti ed i servizi di comunicazione elettronica, 2002/19/CE relativa all’accesso alle reti di comunicazione elettronica e alle risorse correlate, e all’interconnessione delle medesime e 2002/20/CE relativa alle autorizzazioni per le reti e i servizi di comunicazione elettronica;
N. 4 DISEGNI DI LEGGE (AFFARI ESTERI) recanti ratifica ed esecuzione dei seguenti Atti internazionali:
- Secondo Protocollo aggiuntivo che modifica la Convenzione tra Italia e Belgio in vista di evitare la doppia imposizione e di prevenire la frode e l’evasione fiscale in materia di imposte sui redditi e il Protocollo finale;
- Accordo tra Italia e Stati Uniti sul rafforzamento della cooperazione nella prevenzione e lotta alle forme gravi di criminalità;
- Convenzione delle Nazioni Unite sulle immunità giurisdizionali degli Stati e dei loro beni (GIUSTIZIA);
- Accordo tra Italia ed Ecuador in materia di cooperazione nel campo della difesa (DIFESA);
- DECRETO PRESIDENZIALE: Regolamento concernente le modalità di attuazione del Regolamento (UE) n. 211 del 2011 riguardante l’iniziativa dei cittadini (AFFARI EUROPEI - INTERNO) - ESAME PRELIMINARE;
- DISEGNO DI LEGGE: Disposizioni per la commercializzazione dei prodotti derivanti dal pomodoro trasformato (POLITICHE AGRICOLE);
N. 2 DECRETI PRESIDENZIALI (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI) recanti modifiche al DPR n. 495 del 1992, concernente l’esecuzione e l’attuazione del nuovo Codice della strada in materia di:
- strutture, contrassegno e segnaletica per facilitare la mobilità delle persone invalide;
- variazione dell’intestatario della carta di circolazione, intestazione temporanea di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi e di targhe dei rimorchi;
 - LEGGI REGIONALI;
 - VARIE ED EVENTUALI

Crisi: Spiegel, Germania prepara piano crescita per paesi mediterranei
ultimo aggiornamento: 25 maggio, ore 13:40
Berlino, 25 mag. - (Adnkronos/Dpa) - Il governo tedesco starebbe preparando un piano globale per la crescita e l'occupazione destinato ai paesi in crisi della zona euro, in particolare quelli dell'area mediterranea. Lo riferisce oggi il settimanale tedesco "Der Spiegel", una notizia che il portavoce del Cancelliere tedesco Angela Merkel, Steffen Seibert, non ha voluto confermare ma neppure smentire.

Spagna: la 'ricca' Catalogna chiede aiuto al governo
(AGI) - Madrid, 25 mag. - La Catalogna, una delle regioni piu' ricche della Spagna, chiede aiuto al governo centrale, non essendo piu' in grado di finanziare quest'anno il proprio debito. "Non ci interessa sapere come faranno - ha detto il presidente della regione, Artur Mas - ma dobbiamo effettuare dei pagamenti alla fine del mese. Non si puo' pensare a una ripresa dell'economia se non riesci a pagare i conti". Il Pil della Catalogna e' un quinto di quello spagnolo, ma nel 2012 dovra' rifinanziare debiti per 13 miliardi di euro e rischia di non farcela. (AGI) .

Spagna: S&P taglia il rating a cinque banche: Bankia è «spazzatura»
La scure di S&P torna a calare sulle banche spagnole. L'agenzia americana ha tagliato questa sera il rating di cinque istituti iberici mentre ha confermato il giudizio su altri nove. Le cinque banche colpite dal provvedimento di downgrade sono Bankia, Bfa, Banca Civica, Banco Popular e Bankinter.
Bankia è "spazzatura"
Standard & Poor's ha tagliato a "spazzatura" il rating di Bankia, la banca spagnola nazionalizzata che attende una nuova pesante ricapitalizzazione. Il rating dell'istituto passa a BB+ dal precedente BBB-.
Indebitate per un quarto del Pil
La notizia era nell'area. Nei giorni scorsi l'International Institute of Finance (IIF) ha diffuso un comunicato secondo cui l'entità finale delle perdite che le banche spagnole potrebbero essere costrette a registrare, soprattutto per la loro esposizione al mercato immobiliare, rischia di aggirarsi tra i 218 e i 260 miliardi di euro. Si tratta di quasi un quarto del Pil spagnolo, che stando al Fmi l'anno scorso ha superato di poco i 1.160 miliardi di euro.
Bankia chiede 19 miliardi di aiuti
Intanto Bankia, la quarta banca spagnola, oggi ha rotto gli indugi chiedendo un aiuto record, 19 mld di euro, allo Stato spagnolo. «Chiederemo al Frob una sottoscrizione a un aumento di capitale da 19 miliardi di Bfa», il Banco Financiero y de Ahorros, holding di Bankia, a cui andrebbero 12 mld. È quanto comunica la banca al termine del cda.
In precedenza il ministro dell'Economia Luis de Guindos aveva anticipato che il governo è pronto a iniettare almeno 9 miliardi di euro nella banca a copertura delle perdite nel settore immobiliare.
 25 maggio 2012

Ticino. Continua inarrestabile l'aumento dei frontalieri
Stabile invece il numero di posti di lavoro
di di Davide Adamoli
Stagna il numero di persone che hanno un lavoro e crescono i frontalieri, soprattutto nel terziario. Questo è il dato principale che emerge dal barometro dell’impiego nel primo trimestre 2012, pubblicato ieri dall’Ufficio federale di statistica.
Più addetti nel secondario
Osservando più da vicino le cifre, si nota che rispetto all’ultimo trimestre del 2011, nei primi tre mesi di quest’anno in Ticino il numero di persone impiegate è rimasto stabile a quota 177,6 mila. Nel secondario gli impiegati sono cresciuti di circa 200 unità (ora sono 48,7 mila), nel terziario invece sono calati di circa 300 (a 128.8 mila). Confrontando queste cifre con l’inizio anno del 2011, ne esce che in un anno il secondario ha registrato un incremento di 1000 addetti (+ 2% uno dei tassi più elevati in Svizzera), il terziario di 600 (+ 0.5%). Nei primi tre mesi del 2011 erano infatti attive in Ticino 175,9 mila persone.
Prospettive positive
Secondo i dati federali, in Ticino l’indicatore delle prospettive d’impiego resta in zona positiva (1,03), con il 68,1 % delle imprese che pensa di mantenere gli attuali posti di lavoro (un anno fa era il 66,4%), il 10,0% che pensa di aumentarli (erano il 13,3%) e il 4,2% di diminuirli (3,1%).
Crescono i frontalieri
In questo quadro di sostanziale stabilità spicca il nuovo importante aumento dei lavoratori frontalieri, passati da 52’468 unità nell’ultimo trimestre del 2011 (una stima rivista al ribasso rispetto alle cifre pubblicate l’ano scorso) a 53’417. L’aumento maggiore è stato registrato nel settore terziario (da 27’768 a 28’585), e in particolare nei sotto-settori del commercio (+ 150 circa, per un totale di 8’904 persone), dei trasporti (+ 100, 2’070), dell’albergheria e ristorazione (+ 130, 2’902), delle attività specializzate in campo tecnico (+ 200, 3’459). Più modesti gli aumenti in altri campi ritenuti sensibili, come le attività finanziarie (+ 6, 660), l’insegnamento (+ 28, 940), le attività amministrative (+ 43, 1’610). Nel secondario invece sono stati registrati 124 frontalieri in più, un dato che porta il totale a 24’381. Rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso, i frontalieri sono così fatto aumentati di circa 2’800 unità.
Nel resto della Svizzera
Percentualmente, l’aumento dei frontalieri in Ticino è stato leggermente superiore al resto della Svizzera (+ 1,8% in Ticino, + 1,7% in Svizzera rispetto all’ultimo trimestre del 2011 e + 5,5% in Ticino, + 5,2% in Svizzera rispetto ai primi tre mesi del 2011). Le regioni che hanno fatto segnare gli aumenti percentuali maggiori sono stati la Svizzera centrale (+ 10,0% rispetto alla fine del 2011 e Zurigo, + 2,6%). In Ticino si segnala anche il record negativo di posti liberi (pari allo 0,6% del totale, in Svizzera è dell’1,2%).
26.05.2012

Ex Jugoslavia: a Belgrado nostalgici ricordano Tito
In 120/mo anniversario della nascita
25 maggio, 19:59
(ANSAmed) - BELGRADO, 25 MAG - Centinaia di nostalgici della vecchia Jugoslavia socialista hanno reso omaggio oggi a Belgrado a Josip Broz Tito, nel giorno del 120/mo anniversario della sua nascita.
 Nonostante la pioggia e il clima autunnale, gli ammiratori del maresciallo che guido' per 35 anni la Federazione jugoslava hanno atteso ordinatamente in fila per deporre fiori e corone sulla sua tomba al Memoriale della Casa dei Fiori, sulla verde collina di Dedinje.
 Provenienti anche da altre repubbliche ex jugoslave, ora tutti paesi indipendenti e sovrani, i nostalgici avevano bandiere della vecchia Jugoslavia socialista e ritratti di Tito nei cui anni, a loro avviso, si viveva sicuramente meglio.
 Nato nel 1892 a Kumrovac, in Croazia, Tito - che fu tra i fondatori del Movimento dei Paesi non allineati nel 1961 - mori' a Lubiana (Slovenia) il 4 maggio 1980. (ANSAmed)


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