domenica 27 maggio 2012

pm_27.5.12/ Food galbanino: prima o poi qualcuno avrebbe aperto gli occhi, e se li tengono aperti vien giu’ un casino immane, col “Certificato Belpaese Padanino”. - San Daniele, Udin, oltrepadania, Federica Barella: Diverse categorie di nitrati sono utilizzati come conservanti dall’industria alimentare. E così potrebbe spiegarsi la presenza di nitrati nei prosciutti controllati. Peccato che il disciplinare “dop” preveda che gli unici ingredienti presenti nei prosciutti crudi con questo particolare certificato, debbano essere, oltre alla carne soltanto il sale.

Italiani a caccia di promozioni
Il sud-Europa teme un’estate di violenza
San Daniele, Udin, oltrepadania. Nitrati nel prosciutto. Sequestrati 500 chili

Italiani a caccia di promozioni
Ecco come la crisi cambia la spesa
Secondo una ricerca di Unimpresa nei primi quattro mesi del 2012 sono cresciuti del 73% gli acquisti di offerte speciali, rispetto alla media dello scorso anno. Il fenomeno riguarda alimenti, bevande, prodotti per la casa e abbigliamento ed è forte soprattutto quando gli sconti superano il 20%
Lo leggo dopo
 Sempre più italiani comprano prodotti in offerta
MILANO - Alla ricerca quasi ossessiva del risparmio e delle promozioni. La crisi cambia la abitudini al supermercato: gli italiani fanno economia e così nei primi quattro mesi del 2012 sono cresciuti del 73% gli acquisti di offerte speciali, rispetto alla media dello scorso anno. Dagli alimenti alle bevande, passando per i prodotti per la casa e l'abbigliamento gli sconti fanno gola a tutti e sono la risposta fai-da-te delle famiglie alla recessione. Questo il risultato di un rapporto-flash del Centro studi Unimpresa, che ha condotto un'analisi a campione tra i commercianti associati.
La ricerca di Unimpresa, in via di pubblicazione, mette in luce che nel carrello della spesa degli italiani finiscono con sempre maggiore frequenza rispetto al passato prodotti offerti sugli scaffali con sconti, specie quelli con ribassi dei prezzi superiori al 20-30% sul listino ufficiale.
Non solo. Il dato più rilevante è che l'attenzione alle offerte speciali porta i consumatori a fare "incetta" di beni a basso costo: i cittadini sono diventati veri e propri esperti dei volantini, puntano le promozioni e nelle buste della spesa finisce solo quanto è in offerta, mentre restano sugli scaffali dei supermercati e dei piccoli negozi su strada tutti gli altri prodotti.
Per il segretario generale di Unimpresa, Sergio Battaglia, "i dati della ricerca dimostrano ancora una volta che le famiglie sono sempre più in difficoltà: arrivare alla fine del mese, con gli stipendi fermi da anni, è 
sempre   più difficile. Bisogna poi tener conto dei problemi
finanziari di chi ha perso il posto di lavoro e che fatica a rientrare nel circuito dell'occupazione, senza dimenticare i giovani per i quali la prospettiva di un impiego fisso è ormai un miraggio".

Il sud-Europa teme un’estate di violenza
di Andrea Vogt, Helena Smith, Giles Tremlett – 27 maggio 2012
Pubblicato in: Gran Bretagna
Traduzione di ItaliaDallEstero.info
I paesi dell’Europa meridionale impantanati nei debiti sono sempre più preoccupati dalla prospettiva di un’esplosione d’anarchia sulle strade quest’estate, dal momento che il malcontento contro l’austerity minaccia di trasformarsi in qualcosa di più spaventoso.
Le proteste, gli scioperi e i sit-in sono da tempo all’ordine del giorno in Grecia, Italia e Spagna. Ma alcune autorità mettono in guardia sul fatto che questa rabbia sia sul punto di mutarsi in gravi atti di violenza, con conseguenti effetti sull’afflusso di turisti, una risorsa economica vitale per il sud dell’Europa.
In Italia, esercito, polizia e ufficiali dell’intelligence stanno faticosamente ideando un piano di sicurezza d’emergenza per combattere atti di violenza anarchica che potrebbero nascere sulla scia dei gravi attacchi nei confronti di persone e istituzioni. “Il rischio di un’escalation di violenza esiste”, ha detto il Ministro degli Interni Annamaria Cancellieri, aggiungendo che il governo è pronto, qualora si dimostri necessario, a dispiegare le forze armate per proteggere gli obiettivi sensibili.
Gli esattori di Equitalia sembrano subire questa rabbia collettiva. I lavoratori sospesi di una fabbrica Fiat hanno di recente occupato un’agenzia delle entrate in Sicilia, mentre le proteste inscenate di fronte ad un’agenzia a Napoli hanno preso una piega turbolenta. La settimana scorsa, diverse molotov sono state lanciate contro un’agenzia in Toscana.
Nei giorni scorsi, un piccolo ma violento gruppo di anarchici greci e italiani ha rivendicato la responsabilità per la gambizzazione del capo di Ansaldo Energia, la società di ingegneria nucleare di proprietà di Finmeccanica. Roberto Adinolfi è stato colpito alle gambe mentre usciva di casa lo scorso lunedì. Gli autori della lettera di rivendicazione si sono definiti la cellula Olga della Federazione Anarchica Informale (FAI). Il gruppo ha preso il nome da Olga Ikonomidou, una degli otto anarchici incarcerati in Grecia. Gli attentatori hanno detto che ci saranno altri sette attacchi per vendicare l’imprigionamento degli altri attivisti.
Questa settimana, i governi hanno dunque iniziato un processo di innalzamento dei livelli di sicurezza attorno a 400 aree “sensibili”, istituendo una sorveglianza 24 ore su 24 per le sedi di Finmeccanica e Equitalia, così come per altri individui ritenuti a rischio. Altri 1.500 soldati saranno impiegati per mantenere l’ordine pubblico, portando così il totale degli uomini coinvolti a 4.000. Il Corriere della Sera riporta che questi uomini controllerano anche i cantieri della TAV, altamente contestati, situati tra Torino e Lione.
In Spagna, le proteste sono state per la maggior parte pacifiche, fatta eccezione per la marcia di alcuni estremisti mascherati a Barcellona, che hanno distrutto vetrine e appiccato incendi durante uno sciopero lo scorso marzo. Ma il governo conservatore non vuole correre rischi e promette un inasprimento delle leggi che regolano le manifestazioni pubbliche. La violenza di strada, ha dichiarato, farà innalzare il rendimento delle obbligazioni del Paese, già pericolosamente alto.
Le proposte di modifica includono l’idea di far pagare ai sindacati, alle associazioni e ai partiti politici i danni causati dagli eventuali atti di vandalismo perpretati dai propri membri durante le manifestazioni. “Sono profondamente preoccupato circa queste proposte di modifica”, ha dichiarato Cándido Méndez, capo dell’Unione Generale dei Lavoratori. Saranno inoltre aumentati gli importi delle sanzioni per “disobbedienza alla pubblica autorità” (la Polizia).
In Grecia, esplosioni di anarchia e disobbedienza civile hanno sporadicamente infettato il movimento di protesta contro l’austerity. La situazione è ben lontana dal calmarsi e tutto fa pensare che il malcontento non farà che aumentare, mentre il paese si prepara a tornare alle urne, in un clima di profonda divisione politica e incertezza. “Non ne possiamo più e, naturalmente, stiamo programmando proteste e scioperi contro quelle politiche che non hanno fatto altro che condurci alla povertà e alla miseria,” ha detto Nikos Kioutsoukis, segretario generale del GSEE, la più ampia forza sindacale del paese. “Nel settore privato, gli stipendi sono scesi del 25.4% solo nel 2011. Sovraccarica un mulo e, come si dice, la sua schiena alla fine non potrà che cedere.”
Molto, afferma Kioutsoukis, dipenderà da quale governo emergerà il mese prossimo. “Se decideranno di portare avati misure che ci stanno trascinando sul fondo del mare,” insiste, “l’estate non sarà calda ma bollente”. Questa visione è condivisa nei bar e nei campus universitari in giro per la capitale. “E’ arrivato il momento di mostrare ai quei coglioni del Fondo Monetario Internazionle e dell’Unione Europea che non accetteremo più di star calmi e buoni”, ha detto Tasios, un programmatore informatico che sostiene di essere senza lavoro dall’anno scorso. “Sono stanco di essere trattato come un numero da qualche tecnocrate che non ne sa nulla.”
Le autorità ammettono di essere preoccupate. Atene, un tempo una delle capitali più tranquille d’Europa, assomiglia ora ad una città presidiata, con gruppi di poliziotti in tenuta antisommossa stazionati ad ogni angolo. La polizia è comunque uno solo dei settori della forza pubblica che si sta espandendo. La Grecia, dopotutto, dipende dal turismo, e mai come quest’anno in cui la disoccupazione ha raggiunto la percentuale record del 21.7%.
In un paese con una comunità anarchica vigorosa e blocchi anti-istituzionali, “resistenza” è una parola mai troppo distante: compare nei graffiti, grandi e piccoli, sui muri dei palazzi di tutta la nazione. “Il sistema è marcio e deve essere distrutto,” ha proclamato la settimana scorsa il partito comunista KKE, che si è anche ripromesso di intensificare l’opposizione relativamente al fatto che la Grecia rimanga nella UE, come proclamato la scorsa settimana. “La battaglia deve essere incessante”.
[Articolo originale "Southern Europe fears summer of violence" di Andrea Vogt, Helena Smith, Giles Tremlett]

San Daniele, Udin, oltrepadania. Nitrati nel prosciutto. Sequestrati 500 chili
Le analisi avevano riscontrato conservanti in tranci marchiati “dop”. Nessun rischio per la salute, ma violazione delle norme sull’etichettatura
di Federica Barella
 SAN DANIELE. La Procura della Repubblica di Udine ha disposto ieri, in una azienda di San Daniele specializzata nel confezionamento e nell’imballaggio sotto vuoto di prodotti alimentari, il sequestro di 500 chili di prosciutto crudo di San Daniele, con il marchio “dop”, tutti facenti parte dello stesso lotto di produzione sul quale era stato fatto un primo esame di controllo e dal quale era emersa la presenza di nitrati.
 Le analisi di controllo erano state effettuate per conto del Dipartimento dell’ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agro-alimentari (Icqrf) e realizzate in un istituto specializzato di Catania.
 Diverse categorie di nitrati sono utilizzati come conservanti dall’industria alimentare. E così potrebbe spiegarsi la presenza di nitrati nei prosciutti controllati.
 Peccato che il disciplinare “dop” preveda che gli unici ingredienti presenti nei prosciutti crudi con questo particolare certificato, debbano essere, oltre alla carne soltanto il sale.
 Da qui anche l’individuazione del reato, che è quello relativo alla violazione dell’articolo 517 e 517 bis del codice penale, “vendita di prodotti con segnali mendaci” con l’aggravante, il 517 bis appunto, che si tratta di prodotti alimentari.
 Nessun rischio dunque di tipo alimentare, quanto piuttosto il rischio di una truffa, o frode, di tipo più amministrativa. Inoltre il sequestro dei 500 chili di prosciutto crudo, a quanto pare già pronti per l’export e quindi la vendita sul mercato straniero, non sono avvenuti nello stabilimento della ditta di produzione, anch’essa ovviamente con sede a San Daniele, ma in quella dove il prodotto poi veniva confezionato e sigillato.
 Ora nuovi controlli e ulteriori indagini stabiliranno se il prodotto se la presenza di nitrati nelle confezioni e nei prosciutti possa esser stata magari causata anche da qualche contaminazione “indiretta” o se le cause debbano essere cercate altrove.
 Essendo, la ditta in questione, specializzata nel confezionamento di alimenti anche per la lunga conservazione degli stessi è possibile infatti che i nitrati possano essere giustificati in altro modo.
 Come si è detto i 500 chili di prosciutto crudo sequestrato erano pronti per la spedizione ed erano comunque sottoforma di tranci, del peso variabile, confezionati sottovuoto.


Nessun commento: