martedì 12 giugno 2012

am_12.6.12/ L’autonomia di Sancho Panza. - Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble e il commissario Ue alla Concorrenza, Joaqin Almunia fanno sapere che la troika, formata da Fmi, Bce e commissione Ue vigilera' sugli aiuti che l'Europa concedera' alle banche spagnole.---Cipro ha bisogno in modo "eccezionalmente urgente" di un piano di salvataggio internazionale, a causa della forte esposizione delle sue banche al debito greco.

Gli italiani tirano la cinghia Spesa delle famiglie in un anno -2,4%
Crollano le partite Iva, aprile -25,8%
Expo 2015: Monti, ricadute su sistema economico italiano
Portogallo:record prestiti Bce a banche
Spagna: Commissione Ue, ragionevole tasso interesse 3-4%... (1 upd)
Spagna, Ue: ''Aiuti fino a 100 mld per coprire anche scenari più avversi''
Spagna: Schaeuble e Almunia smentiscono Rajoy, troika vigilera'
Bce: Spagna rafforzi piani per bad bank
Cipro: ministro finanze, abbiamo "urgente" bisogno di salvataggio
Ucraina

Gli italiani tirano la cinghia Spesa delle famiglie in un anno -2,4%
Crollano gli acquisti di beni durevoli: -11,8% nel primo trimestre
11 giugno, 13:24
Allarme commercianti, se aumenta Iva colpo mortale
ROMA - Nel primo trimestre del 2012 la spesa delle famiglie italiane è diminuita del 2,4% rispetto al primo trimestre del 2012 e dell'1% rispetto al trimestre precedente. Lo comunica l'Istat diffondendo i dati sul Pil.Le famiglie italiane risparmiano su tutto. Per i beni durevoli il calo annuo è addirittura a due cifre (-11,8%). Comprendono: auto, articoli di arredamento, elettrodomestici. Calano però anche gli acquisti di beni non durevoli (-2,3% in un anno) e il riferimento è innanzitutto per quelli alimentari ma anche per medicinali, detergenti, prodotti per la cura della persona, per fare alcuni esempi. Nell'ultimo anno dalle famiglie italiane sono stati acquistati anche meno servizi: -0,2%
Gli italiani tirano la cinghia: nel primo trimestre del 2012 gli acquisti di beni durevoli sono diminuiti dell'11,8%, quelli di beni non durevoli del 2,3% e gli acquisti dei servizi dello 0,2%. A diffondere i dati sulla spesa delle famiglie è l'Istat nel comunicato sul Pil.
CODACONS, CROLLO CONSUMI PER TROPPE TASSE  - Il calo del pil "dipende in primo luogo dal crollo dei consumi, dovuto all'aumento dell'Iva e alle troppe tasse che hanno colpito gli italiani indipendentemente dalla loro capacità contributiva". Lo afferma il Codacons commentando i dati Istat in una nota. Per l'associazione di consumatori "é da 10 anni, ossia dall'arrivo dell'euro nel 2002, che salari e pensioni non sono state salvaguardate dall'aumento del costo della vita e questo ha impoverito progressivamente le famiglie, prima costrette ad intaccare i risparmi e poi, finiti questi, a partire dal 2007, a ridurre i consumi, con effetti negativi sulla crescita del Paese. E ora, nel 2012, scendono addirittura gli acquisti obbligati come medicinali e alimentari". "Le manovre hanno dato il colpo di grazia, peggiorando una situazione già drammatica", conclude il Codacons.

Crollano le partite Iva, aprile -25,8%
E' boom solo tra i giovani under 35
Sono state aperte 46.337 nuove posizioni con un calo del 3% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Forte calo rispetto a marzo. In controtendenza le categoria che hanno avuto agevolazioni dall'ultima Finanziaria: +51,3% congiunturale
MILANO - Nello scorso mese di aprile sono state aperte 46.337 nuove partite Iva; in confronto al corrispondente mese dello scorso anno si registra una flessione del 3%, mentre, rispetto al mese precedente, il calo è pari al 25,8%. Lo comunica il Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia.
Il 51,3% delle nuove partite Iva aperte lo scorso aprile è dovuto a giovani fino a 35 anni e tale classe di età è anche l'unica in aumento rispetto al corrispondente mese del 2011: +13,6%. Una crescita legata alle agevolazioni decise nella manovra finanziaria dello scorso luglio. La ripartizione per sesso è stabile, con i maschi cui appartiene il 65% di aperture di partite Iva.
La distribuzione per natura giuridica conferma la netta preponderanza delle persone fisiche nelle aperture di partita Iva (quota del 77%) e, tra le altre forme giuridiche, le società di capitali si attestano al 14,8%. Confrontando tali dati con il corrispondente mese del 2011, si nota - riferisce il Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia - che sono sempre le persone fisiche a sostenere l'andamento generale, poichè il loro lieve aumento (inferiore al 2%) mitiga il sensibile decremento di aperture relativo alle forme societarie.
Riguardo alla ripartizione territoriale delle aperture, il 42,5% di esse è avvenuto al Nord, il 22,6% al Centro, il 34,9% al Sud ed Isole; il confronto con aprile dello scorso anno mostra flessioni più o meno marcate al 
Centro-Nord, con alcune eccezioni (Val   d'Aosta ed
Umbria), mentre al Sud gli aumenti in Puglia e Sicilia riescono a bilanciare il calo delle altre regioni.
La classificazione per settore produttivo evidenzia che il commercio continua a registrare il maggior numero di aperture di partite Iva: il 22,1% del totale, seguito dalle attività professionali con il 14,7%. Nel complesso, al gruppo dei servizi appartiene il 50,5% delle aperture totali, con un calo, rispetto all'aprile 2011, dell' 1,2%; considerando i macrosettori produttivi, solo quello agricolo mostra un aumento di aperture (+4,5%), mentre l'industria accusa, ancora, la diminuzione maggiore (-8,9%).
Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso è stabile, con i maschi cui appartiene il 65% di aperture di partite Iva. Il 51,3% delle aperture è dovuto a giovani fino a 35 anni e tale classe di età è anche l'unica in aumento rispetto al corrispondente mese del 2011: +13,6%.

Expo 2015: Monti, ricadute su sistema economico italiano
11 Giugno 2012
In relazione alla dichiarazione del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia all’assemblea dell’Assolombarda, nella quale si annunciava l’intenzione di rimettere il mandato di Commissario Straordinario per “Expo Universale 2015”, il Presidente del Consiglio Mario Monti, nell’auspicare un opportuno ripensamento di tale intendimento, ribadisce – come già fatto nella riunione della COEM del 9 marzo scorso – la natura strategica dell’evento dell’EXPO, sia per Milano che per l’Italia intera. “L’Expo 2015 sarà un evento universale dal quale ci si può attendere significative ricadute per l’intero sistema economico italiano” ha dichiarato il Presidente Monti “Ciò può avvenire solo con l’impegno collettivo di tutte le istituzioni, centrali e locali, e delle forze sociali. Il Governo ha sempre confermato, anche nell’aggravato contesto economico e finanziario, gli impegni assunti in forma compiuta e le spese previste dal bilancio dello Stato. Io stesso ne ho parlato in tutti gli incontri internazionali ai quali ho partecipato in questi mesi, auspicando una qualificata partecipazione all’evento del 2015 ”.
Per rafforzare ulteriormente l’azione del Governo centrale, in funzione di indirizzo e sostegno all’opera dei Commissari straordinari, viene costituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un Tavolo di coordinamento composto dal Presidente del Consiglio, dal Vice Ministro Vittorio Grilli, dal Vice Ministro Mario Ciaccia, dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Peluffo e dal Sottosegretario agli Esteri Marta Dassù.
Tale azione di coordinamento potrà essere utile quanto più forte sarà l’impegno operativo a livello territoriale da parte degli enti incaricati, veri protagonisti del successo dell’iniziativa.
***
In merito all’azione del Governo sulla predisposizione del contesto normativo e operativo per la realizzazione dell’EXPO affidata ai commissari, la Presidenza del Consiglio rammenta quanto segue:
1. In data 9 marzo 2012 si è tenuta a Palazzo Chigi la Commissione di coordinamento per le attività connesse all’Expo Milano 2015 (di seguito COEM).
In tale riunione, veniva rappresentata l’urgenza sui seguenti punti:a) esigenza di concludere l’Accordo di Sede; b) esigenza di ripristinare i poteri derogatori emergenziali per l’Evento EXPO; c) esigenza di valutare la possibilità della deroga al Patto di stabilità per gli enti locali (Provincia e Comune) coinvolti nell’evento.
2. Dopo circa un mese e mezzo di riunioni tecniche tra uffici (MEF, MAE, MIT, società EXPO), la Presidenza del Consiglio, con lettera datata 27 aprile 2012, ha inviato al Ministero degli Affari Esteri, la bozza dell’Accordo di Sede, che sollecitamente il MAE ha a sua volta inviato al BIE, che lo sta attualmente esaminando.
3. Per ciò che riguarda l’estensione dei poteri derogatori emergenziali, il Governo, nell’ambito del decreto legge n.59 del 2012, all’articolo 3 ha riattribuito i poteri derogatori anche all’Evento EXPO, prima soppressi per via parlamentare. Si è trattato dell’unica significativa eccezione alla soppressione delle deroghe dette “dei grandi eventi”. Ulteriori specificazioni di tali poteri (relativamente ad altre due ordinanze) sono in corso di valutazione per una loro ricezione in sede di conversione parlamentare.
4. Durante la COEM, i rappresentanti degli enti locali avevano confermato la necessità di deroga al patto di stabilità per un importo annuale pari a 130 milioni di euro, per il periodo 2012-2015. Allo stato, la Ragioneria Generale dello Stato, dopo attenta analisi, ha evidenziato non rinvenirsi disponibilità utili al fine della copertura della richiesta deroga.

Portogallo:record prestiti Bce a banche
A maggio rialzo a 58,7 miliardi
11 giugno, 13:22
(ANSA) - ROMA, 11 GIU - Nuovo record dei finanziamenti Bce alle banche del Portogallo: a maggio hanno raggiunto i 58,7 miliardi dai 55,4 di aprile - si legge in una nota della Banca centrale del Portogallo, ripresa da Bloomberg - battendo il precedente massimo di 56,3 miliardi toccato a marzo. (ANSA).

Spagna: Commissione Ue, ragionevole tasso interesse 3-4%... (1 upd)
11 Giugno 2012 - 12:53
 (ASCA-AFP) - Madrid, 11 giu - Un tasso d'interesse tra il 3-4% per il prestito concesso alla Spagna per il suo settore bancario e' ''ragionevole''. Lo ha detto un portavoce della Commissione europea, precisando che comunque ''e' prematuro parlare di tassi d'interesse'' perche' cio' ''dipende dalle condizioni di mercato, ma in realta', le percentuali del 3% o 4% sono ragionevoli in tali operazioni''.
 ''Questo tasso - ha proseguito il portavoce - e' fissato ogni volta che il fondo viene usato per un programma'' ed e' ''fuori dalle condizioni di mercato che la Spagna avrebbe dovuto affrontare se avesse chiesto un prestito da sola''.
Attualmente il tasso d'interesse sui titoli a 10 anni della Spagna e' notevolmente sceso, ma e' rimasto comunque superiore al 6%.
sen/

Spagna, Ue: ''Aiuti fino a 100 mld per coprire anche scenari più avversi''
Bruxelles, 11 giu. (Adnkronos) - L'Eurogruppo ha deciso di mettere a disposizione della Spagna aiuti fino a 100 miliardi di euro "per coprire ogni eventualità, anche gli scenari più avversi". E' quanto ha chiarito il portavoce del commissario europeo agli Affari economici e monetari Olli Rehn, a proposito del prestito che sarà concesso a Madrid dall'Ue per la ristrutturazione del suo sistema bancario.
Con questa cifra, che permette di "avere un margine aggiuntivo di sicurezza", si vuole "dissipare ogni dubbio sulla nostra determinazione a salvaguardare la stabilità dell'eurozona e sulla consistenza della nostra assistenza", ha sottolineato Amadeu Altafaj.
Il commissario europeo alla Concorrenza, lo spagnolo Joaquin Almunia, ha confermato che una troika Ue-Bce-Fmi (ma il Fondo monetario internazionale non parteciperà al finanziamento) verificherà il rispetto delle condizioni per il prestito a Madrid per la ristrutturazione delle banche. "Quando si dà del denaro, si vuole sapere cosa se ne fa"., ha spiegato
Compito della troika, ha spiegato parlando con la radio "Cadena Ser", saràquello di "controllare che si usi beni il denaro dei cittadini europei come dei cittadini spagnoli". Ogni prestito, ha sottolineato ancora, prevede "obblighi e impegni" da parte di chi lo riceve, e "non parlo solo dell'obbligo di restituirlo, ma anche di altri tipi di condizioni".
Il ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schauble, in un'intervista radiofonica, ha spiegato: "Ci sarà una troika come è avvenuto in altri casi. E anche qui ci sarà un monitoraggio per controllare il rispetto del programma".
Il ministro tedesco ha sottolineato come l'iniziativa per salvare le banche spagnole è stata varata sulla base dell'esperienza di quanto è successo dopo lo scoppio della bolla immobiliare in America. "Sulla base della lezione di quella crisi - ha concluso - abbiamo consigliato alla Spagna di capitalizzare le proprie banche , che gli piaccia oppure no".
Sabato, l'Eurogruppo riunito in conference call ha annunciato di essere pronto a sostenere la Spagna, non appena ne farà richiesta, con aiuti fino a 100 miliardi di euro per la ristrutturazione del suo sistema bancario. La concessione di quella che Madrid definisce una linea di credito e non un salvataggio non è condizionata ad un piano di austerity come è avvenuto per Grecia, Irlanda e Portogallo ma è limitata alla riforma del sistema bancario.

Spagna: Schaeuble e Almunia smentiscono Rajoy, troika vigilera'
(AGI) - Madrid/Berlino, 11 giu. - Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble e il commissario Ue alla Concorrenza, Joaqin Almunia fanno sapere che la troika, formata da Fmi, Bce e commissione Ue vigilera' sugli aiuti che l'Europa concedera' alle banche spagnole. Si tratta di un'affermazione che in parte smentisce quanto detto ieri dal premier spagnolo, Mariano Rajoy, secondo cui i soldi alle banche sono semplici linee di credito e non un salvataggio, dunque non dovrebbero essere sottoposti a vincoli del genere. Schaeuble e Almunia dicono invece che, come per altri salvataggi, i finanziamenti saranno sottoposti a sorveglianza. "Certo che ci saranno condizioni - assicura lo spagnolo Almunia - Chiunque concede soldi non lo fa mai gratis".
   Anche il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, ha confermato che la troika vigilera' sugli aiuti che l'Europa concedera' alle banche spagnole, come nel caso di altri finanziamenti concessi da Fmi, Bce e Ue. La differenza, ha spiegato Schaeuble nel corso di un'intervista alla radio, e' che il controllo riguardera' "solo la ristrutturazione del settore bancario". "Mentre Portogallo, Irlanda e Grecia stanno seguendo programmi di aggiustamento macroeconomici ed e' importante che siano monitorati, la Spagna non ha bisogno di questo", ha aggiunto Schaeuble, specificando che la vigilanza sara' circoscritta al programma di ricapitalizzazione delle banche iberiche che "deve essere monitorato per assicurarsi che venga seguito". (AGI) .

Bce: Spagna rafforzi piani per bad bank
Documento di Francoforte citato da Reuters
11 giugno, 17:12
(ANSA) - ROMA, 11 GIU - La Bce ha chiesto alla Spagna di riesaminare e rafforzare i piani per la creazione di una 'bad bank' in cui far confluire - e quindi isolare - gli asset immobiliari a rischio in pancia agli istituti iberici, per poi venderli. Lo scrive l'agenzia Reuters citando un documento dell'istituto centrale di Francoforte in cui si evidenzia che ''rimane non chiaro... se il quadro previsto sia sufficiente a raggiungere una separazione efficace dei rischi delle banche''.
(ANSA).

Cipro: ministro finanze, abbiamo "urgente" bisogno di salvataggio
(AGI) - Roma, 11 giu. - Cipro ha bisogno in modo "eccezionalmente urgente" di un piano di salvataggio internazionale, a causa della forte esposizione delle sue banche al debito greco. Lo ha affermato, secondo quanto riporta il sito del 'Wall Street Journal', il ministro delle Finanze di Nicosia, Vasos Shiarly, parlando con la stampa dopo un'audizione in parlamento. "Non abbiamo mai escluso la possibilita' di chiedere aiuto al fondo salva-Stati, e' una delle opzioni sul tavolo", ha spiegato Shiarly, "Ho gia' detto in precedenza che non bisogna demonizzare il salva-Stati, e' li' per sostenere gli Stati membri". A tenere in ansia l'esecutivo di Nicosia e' la ricapitalizzazione della Banca Popolare di Cipro, il secondo istituto di credito del paese, che ha svalutato titoli di Stato greci per due miliardi di euro in seguito alla ristrutturazione del debito operata da Atene.
   Il piano di ricapitalizzazione, gia' approvato dal parlamento, partira' il 15 giugno e dovra' essere concluso due settimane dopo. Data la riluttanza degli investitori privati a coprire il buco nei conti della banca, dovra' essere lo Stato ad accollarsi quasi tutta la somma. E in un'economia delle dimensioni di Cipro un esborso potenziale di 1,8 miliardi sarebbe sufficiente a far schizzare il deficit al 10% del Pil.
   "Si tratta di un problema urgente, sappiamo che la ricapitalizzazione delle banche deve essere completata entro il 30 giugno", ha sottolineato Shiarly, "mancano solo pochi giorni, quindi si tratta di una questione di eccezionale urgenza". Un salvataggio da due miliardi di euro sarebbe facilmente gestibile per l'Efsf che - in seguito ai salvataggi di Grecia, Portogallo e Irlanda - avrebbe risorse per circa 125 miliardi al netto dei 100 che, nello scenario peggiore, potrebbero essere necessari per ricapitalizzare le banche spagnole. Se dal voto ellenico del 17 luglio non venisse fuori una maggioranza definita e favorevole alle misure di austerita' concordate con i creditori internazionali, si aprirebbero pero' scenari imprevedibili. E' quindi probabile che Nicosia attenda l'esito della consultazione per bussare alla porta del salva-Stati. (AGI) .

Ucraina
Non ha soldi per il gas da riscaldamento alle famiglie, non ha soldi per curare i tumori da radiazione nucleare: manda i suoi bambini ad elemosinare cure e palliativi all’estero. Pero’ il suo governo ha trovato il coraggio di chiedere 5 miliardi di euro per organizzare l’europeo di calcio, una schifezza di prestito: al tasso d’interesse del 10%. Chi fa piu’ schifo, chi ha chiesto al mercato questi soldi - che non potranno essere rimborsati -, chi ha concesso la linea di credito, o chi ha chiuso gli occhi pur di...?
grecanico

       

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