mercoledì 27 giugno 2012

am_27.06.12/ Belpaese padanino e’ al baratto.===Noi siamo disperati, non sappiamo più dove andare a prendere i soldi. Visto che non possiamo stampare moneta, ci facciano loro proposte realistiche, ha detto Polillo, che non si è sbilanciato sull'eventualità di tagli nel pubblico impiego.---Governo sabaudo: Entro il 28 giugno 2012 i titolari di crediti connessi a transazioni commerciali, relativi alla fornitura di beni e servizi, vantanti nei confronti della pubblica amministrazione, possono presentare domanda di estinzione del credito, mediante l'assegnazione di titoli di Stato.---Azzano X, oltrepadania, Massimo Pighin: Il regolamento prende le mosse da alcuni casi verificatisi anche di recente: spesso gli invitati ai matrimoni eccedono nel lancio del riso benaugurante, situazione che costringe gli addetti alle pulizie agli straordinari. Di qui la decisione della giunta di offrire due possibilità agli sposi e alle loro famiglie: pagare 80 euro e non dover pensare a nulla, oppure prendersi in carico la responsabilità di provvedere alle pulizie, versando comunque una cauzione, sempre pari a 80 euro.

Caldoro: governo distante dal Sud
Spending Review, per evitare aumento Iva servono almeno 8 miliardi
Crediti commerciali, possibile convertirli con titoli Stato
Boom dei giochi online: +400%
Cala in Italia la richiesta di manodopera straniera
Olanda: Fitch conferma rating 'AAA'
Merkel: niente eurobond finché vivrò
In grecia offrono contratti di lavoro bulgari
Parma, padania. Trattori, a Parma sono oltre 20.000. Solo 148 i nuovi
Azzano X, oltrepadania. Matrimoni, chi sporca o pulisce o deve pagare

Caldoro: governo distante dal Sud
Il presidente della Campania punta il dito: «Ci sono distanze rispetto alle emergenze reali, ma il Mezzogiorno è l'unica area del Paese che può davvero crescere»
NAPOLI - «Una certa distanza del Governo dalle emergenze reali». Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, sottolinea, nel corso del suo intervento a un incontro della Cisl, che «si ragiona a soluzioni di medio e lungo periodo» le quali, però, «possono portare risultati tra vent'anni». «Non ci sono, però, misure anticrisi che servono ora», afferma. «Prima c'era un Governo del quale si diceva che non tranquillizzava i mercati, nè faceva diminuire lo spread - spiega - Oggi abbiamo un Governo di tecnici, l'unico possibile, e ugualmente non si è riusciti a fare quelle cose o a evitare di aumentar le tasse». «Non è - aggiunge - che arriva Superman a risolvere i problemi». «Al Sud la disoccupazione è a due cifre rispetto a un Nord che per certi aspetti somiglia più alla Baviera che non al resto del Paese - dice ancora - Il Sud, con i dovuti distinguo, è più vicino alla Grecia con la differenza che il Mezzogiorno non può fallire, ma solo soffrire». «L'Europa non può intervenire come fa per la Grecia - conclude - perchè i regolamenti non permettono di intervenire per una parte soltanto del Paese».
LA CRESCITA - «Solo il Sud può crescere, qui ci sono le condizioni ideali per far crescere la ricchezza», ha aggiunto il presidente della Regione. «In altre parti del Paese ci sono livelli di efficienza che non possono più crescere molto - ha sottolineato - che non producono più ricchezza». Invece nel Sud, «nonostante i livelli standard di produttività e welfare siano ancora bassi, ci sono tutte le condizioni per crescere e investire».
RIFIUTI - «Il Parlamento europeo esprime più o meno una mozione, un indirizzo per la Commissione che deve decidere», ha commentato Stefano Caldoro, in relazione all'atto pubblicato sulla Gazzetta europea in merito alla procedura di messa in mora per l'emergenza rifiuti del 2008. «Non ci nascondiamo che la situazione è difficile - ha affermato -Non entro nel merito perchè il lavoro che stiamo facendo è duro, ci sono difficoltà nell'ambito delle scelte dei Comuni ai quali non possiamo sostituirci». «L'impiantistica primaria compete alla Amministrazioni comunali - ha sottolineato - sono loro che devono definire le aree disponibili per gli impianti primati e secondari». «È una questione che risale a febbraio della quale si è ampiamente discusso - ha concluso -è solo la pubblicazione di una decisone presa a febbraio».
FINCANTIERI - «Abbiamo chiesto la convocazione di un tavolo con il sindaco di Castellammare e il presidente della Provincia di Napoli per fare la verifica della situazione di Fincantieri». «Siamo sottoscrittori di un accordo in cui sono previsti dei passaggi tra cui la convocazione urgente del tavolo - ha affermato -Noi l'abbiamo chiesto formalmente». «Ci sono delle commesse che abbiamo strappato con grande forza - ha concluso - ma sono ancora insufficienti per garantire al cantiere una proiezione pluriennale per le attività».

Spending Review, per evitare aumento Iva servono almeno 8 miliardi
Per evitare l'aumento dell'Iva previsto dal primo ottobre 2012 occorrono almeno otto miliardi di tagli. Lo ha detto il sottosegretario all'Economia Gianfranco Polillo. "Dobbiamo trovare otto miliardi e dobbiamo farlo subito perché più passa il tempo più i tagli da fare aumentano. Se fossimo all'inizio dell'anno, per evitare l'aumento dell'Iva previsto da Tremonti basterebbero quattro miliardi. Visto che siamo aluglio ne occorrono almeno otto", ha risposto Polillo quando gli è stato chiesto a quanto ammonteranno i tagli varati dal prossimo Consiglio dei ministri.
Il sottosegretario si è poi rivolto ai sindacati, dopo le mobilitazioni annunciate dalleorganizzazioni dei lavoratori sull'eventualità di stretta su sanità e pubblico impiego. "Noi siamo disperati, non sappiamo più dove andare a prendere i soldi. Visto che non possiamo stampare moneta, ci facciano loro proposte realistiche", ha detto Polillo, che non si è sbilanciato sull'eventualità di tagli nel pubblico impiego.
"Nell'immediato dobbiamo fare i tagli dove è possibile. Non so se interverremo su sanità o pubblici dipendenti, so che siamo costretti a intervenire in modorapido". L'incontro tra governo e sindacati sulla spending review, che si sarebbe dovuto tenere domani, è stato invece rinviato alla prossima settimana, dopo il Consiglio Ue. Il vertice dovrebbe tenersi lunedì prossimo, 2 luglio, alla presenza del premier Mario Monti.

Crediti commerciali, possibile convertirli con titoli Stato
26 Giugno 2012
Entro il 28 giugno 2012 i titolari di crediti connessi a transazioni commerciali, relativi alla fornitura di beni e servizi, vantanti nei confronti della pubblica amministrazione, possono presentare domanda di estinzione del credito, mediante l'assegnazione di titoli di Stato.
Con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 22 maggio 2012 (G. U. n. 143/2012), sono state stabilite le modalità della conversione, prevista dal decreto “Cresci Italia” (DL n.1/2012 convertito nella legge n. 27/2012).
Fonte: Mef

Boom dei giochi online: +400%
Fabio Felici
 Ma dov'è questa crisi? A leggere in maniera superficiale i dati su quanto gli italiani hanno speso per tentare la fortuna al Lotto, SuperEnalotto, Gratta e Vinci e affini, la crisi sembrerebbe davvero molto lontana.
Solo nei primi 6 mesi di quest'anno il settore del gioco made in Italy ha infatti raccolto ben 44,6 miliardi di euro, vale a dire il 25% in più rispetto ai 35,8 miliardi incassati nello stesso periodo del 2011. Ma anche se può sembrare una contraddizione, gli italiani non hanno tirato fuori dalle tasche un euro in più. La spesa effettiva, cioè la differenza tra la somma totale puntata e quella ritornata ai giocatori sotto forma di vincite, è infatti rimasta uguale. Tra gennaio e giugno la spesa effettiva è stata di 8,9 miliardi di euro (come nel primo semestre 2011), visto che 35,7 miliardi sono stati incassati come vincite. Questa apparente anomalia è stata frutto della scelta di puntare di più sui giochi che garantiscono (per legge) percentuali di vincita molto elevate. Ad esempio il poker cash su internet ed i casinò on line rendono ai giocatori il 97% di quanto incassato. Ed è proprio l'on line a trainare il mercato, visto che in questo primo semestre ha registrato incassi, come segnala l'agenzia Agicos, per 7,4 miliardi, con una crescita di quasi il 400%. Bene anche le videolotterie (+50%), mentre cali generalizzati tra il 5% ed il 7% hanno coinvolto tutti gli altri concorsi, scommesse comprese anche se gli Europei e l'ottima performance dell'Italia hanno frenato l'emorragia di incassi. E dei giochi a più alta redditività per gli appassionati, quindi con aliquote fiscali più basse, ha risentito l'Erario. Nelle casse dello Stato sono infatti finiti finora 4,2 miliardi, vale a dire il 3,5% in meno rispetto al 2011

Cala in Italia la richiesta di manodopera straniera
Resiste la domanda di operai specializzati, nel settore delle costruzioni e nelle aziende di grandi dimensioni. Mantova, Parma e Ravenna, le province con l’incidenza più elevata di assunzioni straniere
Comunicato del 13 settembre 2011
Nel 2011 saranno 138mila le nuove assunzioni di stranieri nelle aziende italiane (il 23,6% in meno rispetto al 2010) e copriranno il 16,3% delle assunzioni complessive. Sono prevalentemente le imprese sopra i 50 dipendenti (40,1%) a ricercare manodopera straniera, da impiegare nelle costruzioni (18,2%), richiedendo operai specializzati (26,9%) soprattutto se maschi (45,3%). Mantova, Parma e Ravenna sono le province con il maggior peso di assunti stranieri rispetto al totale delle assunzioni previste, con incidenze pari, rispettivamente, a 24,5%, 23,1% e 21,1%.
Questi i principali risultati di un’indagine condotta dalla Fondazione Leone Moressa che ha analizzato i dati Excelsior-Unioncamere sulle previsioni di assunzione per il 2011.
Nel 2011 le imprese italiane assumeranno in prevalenza nuova manodopera straniera per ricoprire lavori non stagionali (83mila unità), mentre per le mansioni a carattere stagionale si tratta di circa 55mila nuovi posti. Sono comunque cifre che segnano un andamento negativo dell’occupazione straniera nel nostro paese, soprattutto per i lavori stagionali dove il peso dei contratti a termine sottoscritti saranno appena il 22% del totale, con un calo del -26,6% rispetto al 2010. D’altra parte, le assunzioni non stagionali di stranieri ricoprono il 13,9% del totale delle assunzioni di questo tipo, mostrando una flessione del -21,6% rispetto all’anno precedente.
La propensione all’assunzione di manodopera straniera rimane più elevata nelle aree del Nord e del Centro rispetto al Sud: infatti, se in Emilia Romagna e in Piemonte l’incidenza dei nuovi assunti stranieri supera il 19% del totale (e in Trentino Alto Adige arriva addirittura al 27%), in Puglia, Sicilia e Sardegna appena una nuova assunzione ogni dieci riguarderà uno straniero.
Assunzioni non stagionali. Per quanto riguarda le sole assunzioni non stagionali, prevale la richiesta di manodopera straniera nel settore delle costruzioni, specie in alcune regioni del Sud Italia. In Abruzzo, Campania e Sicilia si prevede che le assunzioni nel settore, che riguarderanno lavoratori stranieri, saranno rispettivamente del 47,6%, 40,3% e 35,6%. Invece, vi è più probabilità di assunzione nelle aziende dei servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone per gli stranieri residenti in Lazio (26,3%), Trentino Alto Adige (22,4%) e Friuli Venezia Giulia (21,2%). In Toscana prevarranno le assunzioni di stranieri nel settore manifatturiero del tessile, dell’abbigliamento e delle calzature (18,9%), mentre in Emilia Romagna, nel settore dei servizi di alloggio e ristorazione e dei servizi turistici (14,3%).
Nel Nord Italia sono le imprese di più grande dimensione a ricercare manodopera di origine stranera, al Centro e al Sud, la maggiore richiesta proviene invece da imprese più piccole (da 1 a 9 dipendenti). In generale non vi sono differenze di genere nella scelta dei nuovi candidati, sebbene in alcune regioni i maschi abbiano più probabilità di essere assunti, come in Campania, Abruzzo e Sicilia dove le aziende preferiscono esplicitamente il sesso maschile in più del 60% dei casi. Nella maggior parte delle regioni italiane, le imprese ricercano principalmente operai specializzati, mentre in regioni come Lazio, Sardegna, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige l’interesse è rivolto a professioni non qualificate.
A livello provinciale. A Roma e a Milano verrà assunto il maggior numero di stranieri (7.180 nella capitale e 7.420 nel capoluogo lombardo) soprattutto nel settore dei servizi di pulizia; seguono le imprese torinesi (con 4.690 nuove assunzioni), impiegate principalmente nel settore delle costruzioni. Ma sono Mantova, Parma e Ravenna le province in cui gli stranieri avranno più probabilità di trovare nuova occupazione rispetto al totale delle nuove assunzioni previste nei singoli territori. Nelle prime due le nuove assunzioni di stranieri avverranno prevalentemente nel settore dei trasporti, mentre a Ravenna, riguarderanno il settore dei servizi turistici, alberghieri e di ristorazione. Nella maggior parte delle provincie italiane, a ricercare manodopera straniera, è comunque il settore delle costruzioni. Non è tuttavia da trascurare le nuova domanda proveniente dal settore dei servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone, come accade in alcune provincie del Nord Italia, e la costante richiesta del settore industriale, nei suoi diversi comparti. Nelle province di Pavia e Lucca, emerge invece la domanda di lavoratori stranieri nel settore della sanità e dell’assistenza alle persone.
“Il calo delle assunzioni di stranieri da parte delle imprese” dichiarano i ricercatori della FONDAZIONE LEONE MORESSA “è un chiaro segnale del periodo di crisi attraversato dal mondo produttivo italiano. L’assunzione di 138 mila stranieri contribuirà solo in maniera marginale ad alleviare le perdite occupazionali che hanno caratterizzato questo ultimo biennio; infatti, la maggior parte dei 304mila disoccupati stranieri registrati nel primo trimestre 2011, con molta probabilità non riuscirà a trovare, in tempi brevi, una nuova occupazione, correndo il rischio di cadere nell’irregolarità solo per il fatto di non riuscire a trovare lavoro (il lavoro è la condizione necessaria per il regolare soggiorno in Italia degli stranieri). E’ quindi auspicabile che nelle strategie per la ripresa possa essere ripensata anche una politica migratoria che, tra le altre cose, privilegi dove possibile l’assunzione di quegli stranieri già presenti nel nostro territorio, ma rimasti senza lavoro a causa della crisi”.

Olanda: Fitch conferma rating 'AAA'
Outlook stabile
26 giugno, 13:40
(ANSA) - ROMA, 26 GIU - Fitch ha confermato per l'Olanda il rating di 'Tripla A', con outlook (prospettive) stabile.
 Il giudizio - spiega Fitch in una nota - riflette un'economia competitiva, flessibile e diversificata e una solida gestione del bilancio. Tuttavia, tenuto conto delle incertezze legate alla crisi europea, Fitch prevede per l'intero 2012 una contrazione dell'economia dello 0,7%, mentre il processo di consolidamento fiscale dovrebbe portare il deficit sotto la soglia del 3% dal 2013.

Merkel: niente eurobond finché vivrò
È un "nein" senza appello quello che la cancelliera tedesca Angela Merkel avrebbe esplicitato, oggi a Berlino, contro gli eurobond. Finchè sarò in vita non ci sarà alcuna condivisione del debito, avrebbe detto Merkel, secondo indiscrezioni riportate dall'agenzia Dapd, durante un incontro con i parlamentari del partito liberale Fdp.
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha inoltre espresso la propria perplessità sul piano di riforma dell'Ue presentato oggi dal presidente del consiglio europeo Herman van Rompuy. Secondo Merkel il documento formulerebbe una troppo rapida condivisione delle responsabilità sui debiti pubblici, di cui la cancelliera si sarebbe detta non contenta.
Il documento che i quattro esponenti di spicco dell'Ue (i presidenti della Commissione europea Jose Manuel Barroso, del Consiglio europeo Herman van Rompuy, della Bce Mario Draghi e dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker) hanno messo a punto in sintesi punta su una maggior integrazione su banche, politiche di bilancio e politiche economiche in Europa, specialmente nell'area euro, da attuare accanto a rafforzamenti della legittimazione democratica sulle decisioni centralizzate, mediante maggiori coinvolgimenti del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali.
 26 giugno 2012

In grecia offrono contratti di lavoro bulgari
L’ultima frontiera della crisi del lavoro consiste nella delocalizzazione non delle fabbriche ma dei contratti: secondo l’agenzia di Stato “BTA” alcune aziende con base a Larissa cominciano ad offrire coltratti bulgari ai propri dipendenti greci.
 Lo schema fraudolento e’ stato rivelato da alcuni sindacati: attraverso alcune aziende bulgare di ”lavoro in affitto” i dipendenti greci vengono fatti passare come “emigranti” e fimano contratti a condizione bulgare (le piu’ basse dell’intera Unione europea) per continuare a lavorare nel loro Paese.
 I sindacati greci annunciano battaglia e continuano a lamentare il calo dei salari,la mancanza di condizioni di sicurezza e la competizione sempre piu’ selvaggia.

Parma, padania. Trattori, a Parma sono oltre 20.000. Solo 148 i nuovi
Cristiano Nesta
Nel 2011 ben 5.146 aziende agricole della Provincia hanno usufruito dell’assegnazione dei carburanti agricoli agevolati, per un ammontare di 43.626.000 litri.
 L’ufficio  Uma (Utenti motori agricoli) di Parma  che si occupa dell’assegnazione dei carburanti agevolati per i lavori agricoli oltre che dell’aggiornamento del parco macchine aziendale e dei controlli sulle autocertificazioni,  ha fornito  i dati che consentono di  fare il  punto della situazione a tutto il 2011.
 Il primo dato emerso riguarda la consistenza del parco macchine per genere.
 Nella Provincia di Parma sono stati immatricolati ad oggi ben 20.700 trattori per un totale di 1.038.622,3 Kw. Il numero di trattrici è simile in tutte le altre province (a parte Rimini con 6.165). In Regione sono presenti complessivamente 174.607 trattori per un totale di 8.591.122,3 Kw.
 Nel periodo dal 1° gennaio 2011 al 31 dicembre 2011 sono stati caricati 148 nuovi trattori per un totale di 12.842,3 Kw. Tranne uno a cingoli, gli altri sono a trazione doppia o sulle sole ruote posteriori. 
 L'unico cingolato puro è  un New Holland Fiat da 62,9 Kw.
 In termini di potenza, la media si aggira intorno agli 85 Kw, ma ci sono eccezioni piuttosto significative. Il trattore più potente venduto a Parma nel 2011 è un  John Deere 8345RT registrato ufficialmente come a doppia trazione in quanto può circolare liberamente sulle strade, ma in realtà fornito di  cingoli gommati. 
 Il super trattore da 269,3 Kw è stato acquistato da un contoterzista di Colorno, Mario Ganazzoli.
 Per quanto riguarda le marche spiccano invece i 22 Cnh (Case e New Holland) -  soprattutto il modello Europe Holding S,  i 19 John Deere e i 18 Sdfi (Same Deutz-Fahr e Lamborghini). Numerosi anche i modelli Agco (Fendt e Massey Ferguson), Argo (Landini e Mc Cormick), Bcs, Monitou e New Holland.
 Il numero di trattori usati passati di proprietà   nel corso del 2011   è invece   molto più numeroso. Se ne contano 581,  per un totale di 47.127,5 Kw.
Azzano X, oltrepadania. Matrimoni, chi sporca o pulisce o deve pagare
Azzano Decimo, il regolamento deciso dalla giunta comunale. Una somma da pagare subito che in caso sarà restituita
di Massimo Pighin
 AZZANO DECIMO. Una tariffa di 80 euro destinata a coprire i costi di pulizia degli spazi antistanti al municipio e una di 150 euro per sostenere le spese delle cerimonie che si svolgeranno il sabato pomeriggio o la domenica: questi gli elementi principali del regolamento per la celebrazione dei matrimoni civili approvato dall’esecutivo comunale.
 Chi decidesse di provvedere in maniera autonoma a togliere riso e coriandoli dall’ingresso del palazzo comunale dovrebbe comunque versare una cauzione di 80 euro, che sarebbe poi restituita una volta verificata l’avvenuta pulizia.
 Il regolamento prende le mosse da alcuni casi verificatisi anche di recente: spesso gli invitati ai matrimoni eccedono nel lancio del riso benaugurante, situazione che costringe gli addetti alle pulizie agli straordinari. Di qui la decisione della giunta di offrire due possibilità agli sposi e alle loro famiglie: pagare 80 euro e non dover pensare a nulla, oppure prendersi in carico la responsabilità di provvedere alle pulizie, versando comunque una cauzione, sempre pari a 80 euro.
 Per quanto concerne invece le giornate di svolgimento delle cerimonie civili, l’amministrazione ha valutato in 150 euro il costo a carico dell’ente per quelle che si tengono il sabato pomeriggio e la domenica, ovvero nei momenti di chiusura totale del municipio.
 Così il sindaco, Marco Putto, spiega il senso del regolamento: «Le novità introdotte sono finalizzate sia a un maggiore rispetto del decoro pubblico sia alla compartecipazione ai costi che l’amministrazione deve sostenere in occasione dei matrimoni con rito civile. E’ inteso che chi decide di pulire da sé o di sposarsi nelle giornate di apertura del municipio non dovrà pagare nulla».

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