venerdì 8 giugno 2012

pm_8.6.12/ Invece di esercitarsi nel lamento pietistico e pietoso, perche’ i padani non si rimboccano le loro famose maniche, per darci dentro con olio di gomito? Forse perche’ e’ meno faticoso il paternalismo assitenzialista? O forse perche’ il terremoto vien bene per coprire la crisi con i soldi del contribuente?

Napolitano: 'Marò ingiustamente trattenuti'
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Crolla la produzione industriale: -9,2%
Germania: alza stime Pil 2012 a +1%
Veneto, padania. Sisma, 50 Comuni dichiarano danni

Napolitano: 'Marò ingiustamente trattenuti'
Il capo dello Stato in un messaggio inviato alla Festa della Marina Militare: 'Costretti lontano dall'Italia e dai propri affetti familiari'
08 giugno, 10:20
ROMA  - "Rivolgo un particolare pensiero e incoraggiamento ai marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ancora ingiustamente costretti lontano dall'Italia e dai propri affetti familiari": lo afferma il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato alla Festa della Marina Militare.
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Crolla la produzione industriale: -9,2%
 Borse giù, Milano in perdita
Quello di aprile è il calo più forte dal 2009. Spread in rialzo. Squinzi: basta riflessioni, ora agire. Spagna declassata da Fitch: aiuti Ue nel weekend. La Fed: crisi europea mette a rischio gli Usa, pronti a tutelarci
ROMA - Brutti segnali per l'industria italiana. La produzione industriale ad aprile segna un calo dell'1,9% rispetto a marzo e del 9,2%rispetto allo stesso mese del 2012. Su base annua si tratta dell'arretramento più forte da novembre 2009. Lo rileva l'Istat.

Squinzi. «L'Italia ha un bisogno straordinario di fare, con intelligenza, buonsenso e determinazione. Il tempo delle analisi, delle riflessioni è inevitabilmente scaduto. Il tempo del fare è già partito», afferma il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, al 42mo convegno dei giovani imprenditori di Confindustria. «Dobbiamo agganciarci» alla ripresa «e mettercela tutta. Noi crediamo in questo Paese, dove è bello e si può fare impresa e ritrovare la via della crescita», aggiunge Squinzi. «Dobbiamo ritrovare la capacità di fare impresa, perché la forza di questo Paese sta proprio nel saper produrre: ci aspettiamo che questa sfida venga colta e condivisa, da chi ci governa, da noi imprenditori e da tutta la società civile», evidenzia il presidente di Confindustria.

Borse giù. Borse europee incalo sui timori per la crisi del debito nella zona euro e il disappunto per la Federal reserve dopo che il presidente dell'istituto centrale americano Ben Bernanke ha deluso le attese di nuove misure di stimolo, e la cautela per l'andamento dell'economia cinese. Piazza Affari scivola di oltre il 2%, trascinata in basso soprattutto dalle banche. Madrid, Francoforte e Londra cedono intorno all'1%.

In rialzo lo spread: il differenziale tra Btp e Bund in avvio sale a 447 punti, contro la chiusura di ieri a quota 433.

Pesano le notizie che arrivano dalla Spagna. Madrid, appena declassata dall'agenzia di rating Fitch di ben tre gradini (da A a BBB, con outlook negativo), dovrebbe presentare una richiesta di aiuti all'Ue nel corso del fine settimana È quanto scrive l'agenzia Reuters citando fonti europee. Domani, inoltre, si dovrebbe svolgere una teleconferenza tra i ministri delle Finanze dell'Eurogruppo.

Per Fitch la Spagna dovrà sostenere fino a 100 miliardi di euro, nello scenario peggiore, per ristrutturare e ricapitalizzare le sue banche. L'agenzia di rating nello scenario base si aspetta 60 miliardi di costi. Nella nota l'agenzia di rating prevede che il Paese resti in recessione per il resto del 2012 e anche il prossimo anno.

L'affondo di Bernanke. La crisi del debito europea pone «significativi rischi» agli Stati Uniti, ha affermato ieri il presidente della Fed, Ben Bernanke, in un'audizione alla commissione economica congiunta del Congresso. La crisi in Europa si fa sentire sull'economia americana pesando sulle esportazioni, sulla fiducia di aziende e consumatori e mettendo sotto pressione i mercati finanziari, ha aggiunto Bernanke, mettendo comunque in evidenza come le banche americane sono più forti e solide rispetto agli anni scorsi. «Nonostante questo la situazione in Europa pone significativi rischi al sistema finanziario e all'economica americana e va monitorata da vicino», ha poi detto.

La Fed è pronta a tutelare il sistema finanziario americano e lavora duro per assicurarsi che le banche siano in grado di resistere a eventuali contagi dall'Europa. La Fed ha preso misure per assicurare che il sistema finanziario sia ben preparato, ha concluso Bernanke.

Germania: alza stime Pil 2012 a +1%
Lima previsioni crescita 2013 a +1,6% da +1,8%
08 giugno, 11:37
(ANSA) - ROMA, 8 GIU - La Bundesbank ha rivisto al rialzo le stime sul Pil tedesco nel 2012 portandole a +1% dal +0,6% atteso a dicembre, nonostante la crisi del debito europea presenti un livello di incertezza ''eccezionalmente elevato''.
Ridimensionate invece le previsioni sul Pil 2013 a +1,6% dal +1,8% stimato in precedenza. La Bundesbank - scrive Bloomberg - ha rialzato le stime sull'inflazione al 2,1% (da 1,8%) nel 2012 e all'1,6% (da 1,5%) nel 2013.

Veneto, padania. Sisma, 50 Comuni dichiarano danni
Zaia a Napolitano: «Ci dia soluzioni»
Il governatore: «Vogliamo deroghe al Patto di stabilità per ricostruire». Secondo la Regione sono almeno 150 gli edifici lesionati. Il decreto non soddisfa
VENEZIA — Nel giorno in cui il governatore Luca Zaia incontra a Bologna il capo dello Stato Giorgio Napolitano insieme ai presidenti di Emilia, Vasco Errani, e di Lombardia, Roberto Formigoni, per il post-terremoto, si scopre che il Veneto ha accusato un colpo molto più pesante di quanto si pensasse. Scorrendo i due elenchi elaborati dalla Regione all’indomani delle scosse degli scorsi 20 e 29 maggio, risultano infatti colpiti circa 150 edifici, tra chiese (e campanili), beni culturali e artistici, scuole, palestre, ospedali, municipi e altri uffici pubblici, cimiteri, case, capannoni, aziende agricole e ditte. Da questa doppia ricognizione, alla base delle delibere con cui Zaia dichiara e poi conferma lo stato di crisi, si evince che la natura si è accanita non solo sul Polesine e sui luoghi di culto di Padova, ma anche sulle province di Treviso, Vicenza e Verona, per un totale di 49 Comuni.
Tanto è vero che gli sfollati sono più che raddoppiati dai 31 iniziali agli attuali 64, ospitati in alberghi della regione. L’elenco dei siti feriti è lungo, perchè alle scuole e alle chiese chiuse in venti Comuni del Polesine e nel Vicentino dopo la prima scossa si aggiungono, in seguito al bis del 29 maggio, crolli e relativa inagibilità di asili, elementari e superiori nel Padovano (Este, Codevigo, Montagnana, Ponso, Battaglia, Carceri, Pontelogno, Arre, Rovolon), nel Trevigiano (Montebelluna e Tarzo), nel Vicentino (Sandrigo) e nel Veronese (Casaleone, Concamarise, Gazzo e Legnago), oltre a crepe in luoghi di culto, problemi all’ospedale di Padova e cedimenti al ponte San Francesco e al cimitero di Este. Una realtà che ieri ha spinto Zaia a dichiarare: «Dire che ci ha soddisfatti il decreto firmato da Napolitano con le indicazioni per la ricostruzione è una parola grande. Vorremmo che il presidente intercedesse con il governo affinchè ci liberi dal vincolo del patto di stabilità e ci lasci investire il miliardo e 312 milioni che questa legge inutile impedisce al Veneto di spendere. Servirebbero a mettere a norma scuola e ospedali».
Il governatore risponde poi alla decisione della Lombardia di aprire le strutture sanitarie ai terremotati di Emilia e Veneto offrendo loro prestazioni specialistiche e farmaci senza il versamento del ticket, con la medesima esenzione concessa ai propri cittadini sfollati o danneggiati dal sisma. Quindi cala il tris: l’assessore all’Economia, Isi Coppola, attraverso «Veneto Sviluppo» ha predisposto linee di credito a tasso zero per le imprese che rischiano il blocco delle attività («utilizziamo i fondi di rotazione per artigianato, Pmi, commercio e servizi, oltre al cosiddetto fondo Polesine. Le aziende possono chiedere un finanziamento da 5 mila a 100 mila euro a tasso zero e rimborsabile in 7 anni»); il responsabile dei Lavori pubblici Massimo Giorgetti ha avviato un’altra ricognizione di scuole, monumenti ed edifici lesionati; il referente per la Protezione Civile, Daniele Stival, ieri ha formulato in 10 milioni una prima conta dei danni con i sindaci dei Comuni polesani coinvolti. «La Regione ha stanziato 500 mila euro per le somme urgenze— precisa l’assessore — ma poi ci vorrà l’intervento del governo, al quale invieremo la lista dei danni».
La catena di solidarietà si allunga ai privati, con le imprese veronesi che mettono a disposizione i propri capannoni per dare continuità alle attività produttive dell’Emilia e Confcommercio, che adotta tre campi in Emilia. Sempre in tema di stima dei danni, mentre il governo prolunga lo stato di crisi dal 21 luglio al 31 maggio 2013, il direttore regionale per i Beni culturali, Ugo Soragni, ha istituito l’Unità di crisi deputata a rilevarli e a predisporre interventi urgenti. Il primo, del valore di 100 mila euro, riguarda la messa in sicurezza del campanile di Ficarolo. Da ieri è invece agibile il tunnel che nella basilica di Sant’Antonio a Padova consente di nuovo l’accesso ai fedeli alla cappella delle reliquie dopo il distacco di un pezzo di affresco da una volta.
Michela Nicolussi Moro


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