sabato 9 giugno 2012

pm_9.6.12/ Basilicata, Schoolnet, giochi innocenti per bambini deficienti.===Il gioco – si legge nel bando - non solo intrattenimento, è formativo sia per il fisico, sia per la mente. Sviluppa, anche nei più piccoli, capacità di apprendimento, conoscenza e relazioni. Raccogli testimonianze dei giochi diffusi nella tua regione, nel passato e nel presente. Rifletti sulla loro importanza per la comunità e su come siano strumenti utili per trasmettere regole e comportamenti corretti.

La delicatezza del gentile
Basilicata a sei zampe
Crisi, si rischia la tensione sociale

La delicatezza del gentile
Con la delicatezza che contraddistingue il gentile dalla gentaglia, i padano-sabaudi hanno impostato la casa, tutte le case, di proprieta’; al fine di rastrellare i soldi per pagare quota parte degli interessi annui sul debito pubblico made in Belpaese galbanino. Quindi, si paga non per elidere quota parte del capitale del monte debito, bensi’ per neutralizzare – piu’ o meno – le varie percentuali d’interesse, di vario tipo. Se la logica basic mi funziona ancora, le famiglie subiscono una doppia tassazione, contemporaneamente: quella “del tappo” e quella del deprezzamento del valore commerciale degli immobili. Non basta, siamo ancora al poco, perche’ non e’ detto, tantomeno sicuro, che i miliardi della tassa del tappo tappino la grande falla. Al contrario, e’ parecchio probabile che, accanto alla certezza della doppia tassazione, si aggiunga il fallimento dello scopo del tappo. E allora? Un mare di milioni, buttati e bruciati, a spese delle famiglie. Che Belpaese, il galbanino. Intanto, in autunno si paghera’ la seconda rata, poi la faccenda Imu diventera’ prassi, e quindi sara’ consolidata dalla maggioranza parlamentare di turno. A quel punto il mercato degli affitti diventera’ inverecondo per le famiglie monoreddito, e quello della compravendita andra’ in mano a chi ha liquidita’ pronto cassa: gli strozzini. Come i padani
grecanico

Basilicata a sei zampe
Oggi su tutti i quotidiani locali  in Basilicata campeggiava a tutta pagina la pubblicità dell’ENI “Schoolnet – crescere insieme è un bel gioco” che vede tra gli sponsor ufficiali accreditati la Regione Basilicata che si conferma sempre più regione a sei zampe, nel tentativo di fondere il destino del futuro della regione a quella della compagnia petrolifera. Un sodalizio che conferma le vocazioni di una regione ove lo Stato viene identificato e confuso con la compagnia privata ed i valori con il marketing. Il gioco – si legge nel bando -non solo intrattenimento, è formativo sia per il fisico, sia per la mente. Sviluppa, anche nei più piccoli, capacità di apprendimento, conoscenza e relazioni. Raccogli testimonianze dei giochi diffusi nella tua regione, nel passato e nel presente. Rifletti sulla loro importanza per la comunità e su come siano strumenti utili per trasmettere regole e comportamenti corretti.

Crisi, si rischia la tensione sociale
 Sabato 09 Giugno 2012 09:12  Adolfo Spezzaferro
Confindustria: il tempo delle analisi e delle riflessioni è scaduto, il tempo del fare è già partito
Siamo allo stremo. Non c’è crescita, non ci sono prospettive occupazionali, non c’è credito e la pressione fiscale è letale. La situazione è talmente grave che è sempre più a rischio la coesione sociale. «L’Italia ha un bisogno straordinario di fare, con intelligenza, buonsenso e determinazione. Il tempo delle analisi, delle riflessioni è inevitabilmente scaduto. Il tempo del fare è già partito».Così il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, al 42esimo convegno dei giovani imprenditori di Confindustria, che si è tenuto come di consueto a Santa Margherita Ligure. «Dobbiamo agganciarci alla ripresa e mettercela tutta. Noi crediamo in questo Paese, dove è bello e si può fare impresa e ritrovare la via della crescita», aggiunge Squinzi. «Dobbiamo ritrovare la capacità di fare impresa, perché la forza di questo Paese sta proprio nel saper produrre: ci aspettiamo che questa sfida venga colta e condivisa, da chi ci governa, da noi imprenditori e da tutta la società civile» evidenzia il numero uno degli industriali. «Per fare è importante sciogliere i nodi e le arretratezze del Paese», spiega Squinzi, dicendo «no agli arroccamenti e alla difesa di posizioni predefinite. Abbiamo bisogno di un Paese normale». «Dobbiamo poter avere un fisco equo, trasparente e certo» (intanto uno studio Uil avverte che tra tasse locali e Imu è in arrivo una stangata da 1.400 euro per famiglia). Squinzi ribadisce anche che«la madre di tutte le riforme è la semplificazione». «Noi sosterremo tutto quello che il governo farà nella direzione giusta di ritrovare lo sviluppo». Così il numero uno di viale dell’Astronomia replica al premier Mario Monti. «Su questo» ossia sullo sviluppo nel Paese, «potrà contare sul nostro pieno supporto nel modo più assoluto» sottolinea Squinzi replicando al presidente del Consiglio che si è lamentato di aver perso l’appoggio dei poteri forti.
 Molto più pesante l’intervento del leader dei giovani di Confindustria: «Disoccupazione che cresce, imprese che falliscono, tensione sociale». L’Italia - avverte Jacopo Morelli - è«ai limiti della frustrazione» e «la protesta civile rischia di esondare in rivoli minacciosi e inaccettabili». La situazione è emergenziale: «42 aziende al giorno chiudono». Per pagare le tasse vengono impiegate 285 ore all’anno»: è«il segno di una disfunzione profonda» che «penalizza»lavoratori e imprese. Al contempo, evidenzia però il presidente degli imprenditori under 40, l’evasione fiscale «fa parte della zavorra di inciviltà che attanaglia l’Italia: le tasse vanno pagate». Le tasse, insiste,«vanno criticate se ingiuste e inique. Ma vanno pagate». L’Italia «ha meno della metà di laureati rispetto alla media Ocse» dice poi Morelli nelle «tesi» presentate al convegno. Colpa, aggiunge, «di un mercato del lavoro che, nonostante sia appena stato riformato, continua ad essere lontano dalle esigenze dei giovani». Ma anche «di una Italia del fisco che non consente margini di manovra nelle politiche retributive» che restano «legate solo all’anzianità». «I partiti sono in difficoltà e speriamo riflettano sugli errori fatti» avverte il leader dei giovani mprenditori di Confindustria. «Il primo passo è una nuova legge elettorale» chiede Morelli, auspicando che la politica superi «lo scollamento tra eletti e elettori». «Come giovani ci preoccupa la demagogia - aggiunge - . I problemi da risolvere non ammettono la scorciatoia dell’urlo e dell’invettiva. Non servono tribuni» ma «proposte serie».
 Intanto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano auspica che dai giovani imprenditori giunga «un serio contributo per contrastare la drammatica diffusione della disoccupazione, specie giovanile, e la perdita di un prezioso patrimonio di risorse e capacità umane». I temi scelti per il convegno dei giovani imprenditori, rileva il capo dello Stato in una lettera inviata al convegno, «sono espressione di un forte e deciso impegno, che si auspica possa essere ampiamente condiviso per uscire dall’attuale crisi economica e finanziaria e rilanciare la crescita del Paese». «Sono certo - aggiunge - che dal convegno verranno indicazioni importanti sui modi e sugli strumenti necessari per valorizzare il più possibile l’energia e le competenze e la carica innovativa delle giovani generazioni, del cui apporto la nostra economia non può fare a meno». È sul fronte di una«drammatica diffusione della disoccupazione, specie giovanile» ribadisce Napolitano, che«è lecito attendersi un serio contributo».

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