sabato 14 luglio 2012

(3)_XIV.VII.MMXII/ Na sport’ e' vavalic’.===Udin, oltrepadania, Anna Buttazzoni: Il Fvg proporrà delle modifiche al Senato sulla manovra Monti. E se non passeranno ricorrerà alla Corte costituzionale. Il governatore Renzo Tondo è esplicito. Lunedì mattina a Udine ha radunato parlamentari e capigruppo in Consiglio di centrodestra e centrosinistra, mentre il pomeriggio sarà alla Tenuta San Leonardo a Borghetto all’Adige (Trento) dove vedrà i presidenti di Valle d’Aosta, Augusto Rollandin, e delle Province autonome di Trento, Lorenzo Dellai, e di Bolzano, Luis Durnwalder.

A Tavola a ritmo di… lumaca
Mai così in basso. L'impero di Berlusconi soffre con o senza Thiago Silva e Ibrahimovic
Banche: Cgia, calo prestiti a famiglie ma boom acquisti Bot e Btp
Moody's: Codacons organizza mega costituzione di parte civile
Spiegel,da Efsf aiuti Madrid fino a 2028
Udin, oltrepadania. Tondo: modificare la manovra o ricorreremo alla Consulta

A Tavola a ritmo di… lumaca
Origini e ricette: tutti i segreti                                                                      
I “babbaluci” con le loro varianti nel racconto dello storico Gaetano Basile. “In Sicilia tre specie più consumate”. A Palermo, nel giorno del Festino, è abitudine soffriggerli con aglio, olio d’oliva, sale, pepe nero e prezzemolo. Nel Catanese i più diffusi sono i crastuni arrostiti
di AURORA PULLARA
PALERMO. I babbaluci sono il piatto tipico del Festino a Palermo, ma l’uso delle lumachine in cucina è una tradizione che nelle sue varianti coinvolge anche il resto della Sicilia. A Palermo sono consumate soprattutto nel giorno della Santuzza, assieme allo sfincione degli ambulanti lungo corso Vittorio Emanuele, al “melone agghiacciato” sotto Porta Carini, a “calia e semenza” da sgranocchiare illuminati dai fuochi d'artificio e a pane e panelle, “pani ca' meusa” e stigghiole.
Gaetano Basile, palermitano, storico, giornalista, enogastronomo e scrittore, appassionato di cultura siciliana, svela i segreti di questa tradizione sulla quale ha anche pubblicato un trattato. “Il termine scientifico di questa ghiottoneria cornuta – spiega Basile – sarebbe Helix o Theba pisana, piccola e biancastra, raramente tendente al rosa, comune nelle provincie di Palermo e Trapani. Ma i palermitani oltre al classico babbaluciu, consumano anche i babbaluci cilesti, cioè la Jantina communis, dalla conchiglia fragile e di color ceruleo e altre due specie marine: la Natica millepunctata e la Natica castanea. Quella terrestre è la vittima sacrificale per festeggiare il Festino: i babbaluci vengono soffritti con aglio, olio d’oliva, sale, pepe nero e prezzemolo”. In Sicilia ci sono tre famiglie di lumache terrestri. ”Alla prima - spiega Basile -, quella dei classici babbaluci, appartengono i vavaluci, cazzicaddi nel Ragusano e i vucalaci, parola di probabile origine araba. Alla seconda famiglia appartengono gli attuppateddi, scientificamente noti come Helix Naticoides, che si trovano nella terra argillosa dopo le prime piogge autunnali. Anche questi ultimi assumono nomi bizzarri come izzu, scauzzu, scataddizzu e munacheddi. Infine, la terza famiglia è quella dei crastuna, dal colore bruno-verdastro e il cui nome scientifico è Helix vermiculata: conosciuti anche come settesordi o carrinu, ma anche barbaniu o muntuni”. Ma attenzione, spiega ancora Basile: “Il babbalucio spesso si nutre di erbe che per l’animale sono innocue mentre potrebbero risultare tossiche per l’uomo, anche per questo è buon uso farli purgare per tre giorni, aggiungendo della mollica di pane o del pangrattato, in modo che le lumache si nutrano di questo e si sbarazzino di tutto”.
E le ricette non mancano: “Le più note sono i Babbaluci a picchi pacchiu: cotte, a fuoco basso per far uscire le poverette dal loro guscio, in un tegame il cui bordo si ricopre di sale umido e poi bollite per qualche minuto, scolate, e soffritte in olio d’oliva con la cipolla tritata, pomodori pelati a pezzetti, sale, pepe e prezzemolo”. “Nel Catanese - spiega Basile - si preparano Attuppateddi o Crastuni arrustuti e i Crastuni fritti che, dopo la cottura, con l’aiuto di uno stuzzicadenti, si estraggono dal guscio, si passano nella farina e nell’uovo battuto, quindi nel pangrattato, e si fanno dorare nell’olio d’oliva bollente. E infine nella versione più elegante e nobile, i Crastuni del Monsù saltati in padella con burro, aglio e prezzemolo e gli Attupateddi ccu sucu russu, soffritti con la cipolla in olio d’oliva, concentrato di pomodoro ben concentrato, sale e pepe”.
Ma c'è un’altra tecnica per gurstarle: “Succhiarle direttamente dal guscio dopo che coi canini si è creato quel foro che ne permette la fuoruscita – dice lo studioso -. Sicilianità vuole che a ciascuna sia riservato un bacio post mortem. È previsto l’uso delle dita, della bocca e forza aspirante. Ma solo alle educande romantiche di buona famiglia fu consentito l’uso di un uncino d’argento, per evitare quel poco elegante risucchio”.

Mai così in basso. L'impero di Berlusconi soffre con o senza Thiago Silva e Ibrahimovic
Mai così in basso nella storia. Il titolo Mediaset ha perso nell'ultimo anno il 60% a Piazza Affari. E il Milan, che un tempo comprava campioni, si prepara per la prima volta in una sola stagione (dopo i casi distanziati delle cessioni di Schevchenko e Kakà) a cedere in un'unica operazione i suoi due giocatori più rappresentativi: Thiago Silva e Ibrahimovic.
Che cosa sta succedendo all'impero del Biscione? Mentre Silvio Berlusconi prepara la sua nuova discesa in politica (nei vecchi panni di candidato premier) i numeri indicano che l'azienda è chiamata nei prossimi mesi/anni a risollevarsi da un momento delicato. Definito dalla stessa azienda «crisi epocale».
Numeri che rinforzano l'ipotesi che il vero obiettivo del Cavaliere non sia Palazzo Chigi ma una posizione da cui negoziare i suoi interessi con un eventuale nuovo Governo.
Mediaset a Piazza Affari
Nell'ultimo anno le azioni Mediaset sono scivolate da 3,22 euro a 1,26, passando per il minimo storico toccato a metà giugno a quota 1,166. Una flessione del 60% (superiore a quella di Piazza Affari che si aggira intorno al 30%). Le prospettive? Alcuni analisti hanno tagliato il prezzo obiettivo del Biscione. Societé Genérale ha recentemente abbassato il giudizio da "hold" (tenere) a "sell" (vendere) con un target pric a 1,10 euro indicando che il «il profilo rischio/rendimento non è sufficientemente attraente». Tagliate le stime anche per Mediaset Espana. Secondo Bofa-Merrill Lynch è il titolo "underperform" (farà peggio del mercato). Il prezzo obiettivo è fissato a 1,3 euro. Pesa la riduzione delle stime sugli investimenti pubblicitari.
Il lodo Mondadori fa balzare l'indebitamento
Che la situazione sia difficile lo si capisce dalle parole usate dalla casa madre Fininvest che parla di una «crisi epocale» e di «drastica riduzione di consumi e investimenti» che hanno inciso sui conti delle società controllate (e quindi hanno impattato il consolidato). Sul bilancio sono due le voci che hanno pesato: i 546 milioni pagati all'eterno rivale Carlo De Benedetti sul Lodo Mondadori, che hanno fatto aumentare l'indebitamento (sopra quota 2 miliardi da 1,35 dell'anno precedente) e quindi appesantito lo stato patrimoniale. L'altro sono circa 90 milioni di svalutazioni del portafoglio finanziario. Senza questi costi straordinari, Fininvest avrebbe portato a casa 107 milioni di utili, sempre in calo ma non così vistoso.
Il fattore Milan
Non avesse nemmeno il fardello del calcio (l'Ac Milan ha perso 69 milioni), costo trascurabile negli anni passati, la holding farebbe gli stessi utili di sempre. Già, il Milan. Salvo clamorosi ripensamenti la doppia cessione al Paris Saint German di Thiago Silva e Ibrahimovic potrebbe risanare il bilancio rossonero perché tra cessione del cartellino e risparmi degli stipendi l'operazione potrebbe valere nel complesso circa 170 milioni di euro.
Bond greci
In parole povere, la cessione dei due campioni compenserebbe nettamente l'effetto Grecia sui conti di Fininvest. I bond greci in pancia a Mediolanum (partecipata al 35% dal Biscione) che la società è stata costretta a rettificare hanno impattato indirettamente anche su Fininvest (per 30,5 milioni). Altri 60 milioni costata è costata la svalutazione della partecipazione in Mediobanca.
Rinuncia al dividendo
Il prezzo da pagare alla crisi è che per l'ex premier e i suoi cinque figli non ci sarà nessun dividendo: è il secondo anno consecutivo che le sette casseforti di famiglia non incassano l'assegno, storicamente corposo, tra i 150 e i 200 milioni di euro.
Qualche buona notizia
In queste mare agitato, qualche buona notizia c'è. A partire dal disgelo con Sky. Dopo anni di guerre e accuse reciproche i due storici rivali nel settore della pay-tv potrebbero aver trovato un'intesa. Perché sulle partite di Champions ed Europa League si potrebbe «pensare a uno scambio», ha detto a inizio luglio Berlusconi jr, vice-presidente esecutivo del gruppo, riferendosi in maniera generica a una potenziale nuova ripartizione degli incontri, in particolare della Champions. Mediaset avrà infatti in esclusiva assoluta su Italia Uno il match di mercoledì di Champions e in più in esclusiva in chiaro tutta l'Europa League delle squadre italiane, che quest'anno vede in lizza tre squadre nostrane: Napoli, Lazio e soprattutto l'Inter. Un pacchetto che farebbe gola a Murdoch mentre Mediaset potrebbe avere le altre partite di Champions.
L'altra buona notizia è che anche per quest'anno (forte di una solida cassaforta da 5,7 miliardi) Mediaset ha deciso di investire 2 miliardi di euro (di cui 1,5 in Italia), in una fase in cui il pensiero dominante è tagliare.
 14 luglio 2012

Banche: Cgia, calo prestiti a famiglie ma boom acquisti Bot e Btp
14 Luglio 2012 - 13:39
 (ASCA) - Roma, 14 lug - Dopo i 255 miliardi di euro di finanziamenti ricevuti negli ultimi 6 mesi dalla Bce ad un tasso dell'1% le banche italiane hanno ridotto i prestiti alle famiglie (-1,29 miliardi di euro pari ad una variazione del -0,3%) e alle imprese (-7,9 miliardi di euro pari al -0,8%), ma hanno aumentato del +44,3% l'acquisto di titoli di Stato. I prestiti bancari alle famiglie ed alle imprese, per la Cgia di Mestre, sono diminuiti di 9,2 mld, mentre l'acquisto di titoli di Stato ha avuto un boom: +92,89 miliardi di euro.
 Buona parte dei prestiti giunti da Francoforte, riferisce la Cgia, non e' finita nei portafogli di famiglie ed imprese, ma sono stati investiti in Bot, Cct ed in Btp. ''Sia chiaro - esordisce il segretario Giuseppe Bortolussi - cio' non vuol dire che questa tendenza rappresenta l'unica spiegazione della mancata concessione del credito al settore privato italiano. Tuttavia, si vuole porre l'accento sul fatto che, in una determinata situazione come quella che si e' venuta a creare verso la fine del 2011, le banche italiane hanno preferito investire sul sicuro, anziche' rischiare assieme alle famiglie ed alle imprese.
Tuttavia, se le banche italiane hanno acquistato i nostri titoli di Stato in maniera cosi massiccia, non possiamo disconoscere che cio' ha contribuito a immettere una forte dose di liquidita' nel sistema salvando il Paese dalla bancarotta''.
 I numeri, prosegue la nota della Cgia, sono comunque pesanti: tra il dicembre 2011 ed il maggio di quest'anno (ultimo dato disponibile) le famiglie hanno subito una contrazione dei prestiti erogati dalle banche di 1,29 mld di euro (pari ad una variazione del -0,3%). Le imprese, invece, hanno subito una diminuzione dei prestiti pari a 7,9 miliardi di euro (- 0,8%), mentre l'acquisto dei titoli di Stato da parte delle banche italiane e' aumentato di 92,89 miliardi di euro (+44,3%).
 Una tendenza, conclude la CGIA, che comunque e' in atto almeno da quando la crisi ha avuto inizio. Infatti, dal gennaio 2009 al maggio 2012 i prestiti alle imprese italiane sono aumentati, al lordo dell'inflazione, del +2,6%, mentre l'acquisto di titoli di stato da parte dei nostri istituti di credito e' cresciuto del +163%.
com-rba/cam/ss

Moody's: Codacons organizza mega costituzione di parte civile
15:02 14 LUG 2012
(AGI) - Roma, 14 lug. - Dopo le indagini per aggiotaggio e manipolazione del mercato contro Moody's da parte della Procura di Trani, il Codacons organizza una "mega costituzione di parte civile" nei confronti dell'agenzia di rating. "Il comportamento di Moody's, oltre ad essere illecito, ha di fatto apportato un danno concreto e tangibile al nostro paese, ai risparmiatori, alle imprese italiane ma anche ai singoli cittadini, portando ad un crollo delle Borse e dei titoli e aggravando ingiustamente lo stato di crisi economica dell'Italia. Alla luce di cio' - spiega il Presidente Carlo Rienzi - stiamo predisponendo una maxi costituzione di parte civile contro l'agenzia, alla quale possono aderire enti pubblici e privati, imprese e singoli cittadini e risparmiatori, e che servira' ad ottenere un risarcimento nelle varie fasi processuali che si apriranno". Gia' da oggi sul blog di carlorienzi sara' possibile, utilizzando l'apposito modulo, aderire all'iniziativa e segnalare al tribunale di Trani la propria posizione di soggetto offeso. Il Codacons sta anche predisponendo "una diffida nei confronti dell'Avvocatura dello Stato - riferisce l'associazione di consumatori - affinche' anche il Governo si costituisca contro Moody's per gli incalcolabili danni che gli illeciti commessi dall'agenzia di rating hanno prodotto allo Stato".

Spiegel,da Efsf aiuti Madrid fino a 2028
Oltre 100 mld in quattro rate, la prima da 30 mld a fine luglio
14 luglio, 18:35
(ANSA) - BERLINO, 14 LUG - Il programma di aiuti europei per le banche spagnole dovrebbe essere diviso in 4 tranche e le risorse, oltre 100 miliardi di euro, dovrebbero essere versate fino al termine massimo del 2028. E' quello che scrive il prossimo numero di Der Spiegel in edicola lunedi', secondo una anticipazione. Il magazine tedesco cita un documento riservato della direzione del fondo salvastati europeo Efsf. La prima rata di oltre 30 miliardi dovrebbe essere consegnata a fine luglio.

Udin, oltrepadania. Tondo: modificare la manovra o ricorreremo alla Consulta
Lunedì mattina con parlamentari e capigruppo saranno definiti gli emendamenti al decreto Monti. Poi summit con Valle d’Aosta, Trento e Bolzano. Il Pd: chiederemo al presidente azioni rilevanti
di Anna Buttazzoni
 UDINE. Il Fvg proporrà delle modifiche al Senato sulla manovra Monti. E se non passeranno ricorrerà alla Corte costituzionale. Il governatore Renzo Tondo è esplicito. Lunedì mattina a Udine ha radunato parlamentari e capigruppo in Consiglio di centrodestra e centrosinistra, mentre il pomeriggio sarà alla Tenuta San Leonardo a Borghetto all’Adige (Trento) dove vedrà i presidenti di Valle d’Aosta, Augusto Rollandin, e delle Province autonome di Trento, Lorenzo Dellai, e di Bolzano, Luis Durnwalder.
 Una sorta di auto-convocazione che i vertici delle Regioni a statuto speciale hanno deciso mercoledì a Roma dopo il nulla di fatto ottenuto dall’incontro tra i presidenti di Regione e il premier Mario Monti. Perché è bastato uno sguardo ai governatori delle “autonome” per dirsi che le difficoltà, e quindi la soluzioni, rispetto alle Regioni ordinarie sono molto diverse. E che tra “speciali” serve far squadra.
 Lunedì dunque si parte da onorevoli e capigruppo. «Ai nostri parlamentari – dichiara Tondo – chiederemo di presentare alcuni emendamenti al provvedimento di revisione della spesa, che possono essere presentati al Senato fino a martedì. E saranno modifiche che saranno basate sui patti già sottoscritti con il governo e che non possono essere cambiati d’imperio, senza aver concordato con noi le nuove misure, come in questi giorni ha anche confermato la Corte costituzionale in una sentenza». Il passo successivo, ammette il governatore, sarà la difesa in via giudiziaria.
 «Se – conferma Tondo – le modifiche non saranno accettate, allora il ricorso alla Corte costituzionale sarà inevitabile». E quello alla Consulta è un passo immaginato anche da Rollandin. «Con i presidenti delle Regioni a statuto speciale abbiamo deciso di incontrarci per capire quali sono le possibilità operative per chiudere il confronto bilaterale. L’ultima ratio sarebbe il ricorso alla Consulta – dice Rollandin –, che verrebbe intentato con le altre Autonomie del nord».
 Al Fvg come partecipazione alla finanza pubblica la manovra Monti chiede oltre 500 milioni da oggi al 2014: 90 quest’anno, 180 nel 2013 e 230 nel 2014, oltre a 21 milioni per contribuire al Fondo sanitario nazionale.
 In vista di lunedì ieri il Pd ha riunito parlamentari e consiglieri regionali, insieme con la segretaria Fvg Debora Serracchiani. «Il Pd Fvg agirà in tutte le sedi istituzionali a difesa dell’autonomia regionale e in sintonia con le esigenze di razionalizzazione della spesa espresse dal governo. È imprescindibile – fa sapere il Pd in una nota – la necessità di procedere sulla strada dell’abbattimento del debito per evitare il rischio default. A Tondo verrà chiesto di adire rilevanti azioni di esclusiva competenza del governatore».


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