venerdì 17 agosto 2012

(1) XVII.VIII.MMXII/ A livello territoriale l'evasione è diffusa soprattutto nel Nord Ovest (31,4% del totale nazionale), seguito dal Nord Est (27,1%). dal Centro (22,2%) e Sud (19,3%). Cinque sono le aree di evasione fiscale analizzate: l'economia sommersa, l'economia criminale, l'evasione delle società di capitali, l'evasione delle big company e quella dei lavoratori autonomi e piccole imprese.


L'UNIONE SARDA - Economia: Più di 110mila i lavoratori assistiti
Fisco/contribuenti.it: evasione fiscale +14,1%. Italia maglia nera in ue.
Bankitalia: cala disavanzo bilancia
Unioncamere: 2012, -27% posti immigrati
Crisi: Grecia, debito pubblico a 303 mld
Crisi: Bankia con acqua a gola, verso anticipo aiuti Ue

L'UNIONE SARDA - Economia: Più di 110mila i lavoratori assistiti
17.08.2012
Il sistema economico sardo chiude la prima parte di agosto in negativo e per la Cisl sarda occorre un cambio di rotta. «Quasi tutti gli indicatori hanno il segno meno», sottolinea il segretario regionale della sigla, Giovanni Matta, «la disoccupazione si mantiene intorno al 16,1%, mentre flette sotto il 52% il tasso d'occupazione». Delle 601.000 persone occupate quasi i due terzi operano nei servizi, di cui circa il 5% in agricoltura e poco più del 18% nell'industria, comprese le costruzioni.
I SETTORI «C'è stato un tracollo del sistema produttivo che ha colpito tutti i settori industriali e interi territori», continua Matta. «L'Istat rivela che dal 2008 a oggi si sono persi circa 10.000 posti di lavoro nell'industria in senso stretto mentre le Casse edili denunciano la scomparsa di 18.000 dipendenti e di quasi 2.000 imprese, anche in conseguenza del blocco delle opere pubbliche». Non migliora la situazione in agricoltura, dove si registrano 14.000 addetti in meno, mentre il terziario «non solo non appare più in grado di assorbire il calo occupazionale degli altri settori, ma mostra evidenti segni di cedimento come conseguenza della duratura diminuzione dei redditi e dei consumi». A rendere più drammatico il quadro sono gli oltre 110.000 lavoratori che usufruiscono degli ammortizzatori sociali, «con oltre 1.700 imprese per circa 20.000 lavoratori che hanno fatto ricorso agli strumenti in deroga». E in questo riprende vigore il fenomeno dell'emigrazione soprattutto per «i più giovani, anche se hanno studiato e acquisito professionalità, tra cui è presente, in sostanza, un disoccupato su due».
LE RICHIESTE Per il sindacato la politica dovrebbe creare le condizioni perché «queste imprese, adesso sotto tutela della Cig, possano tornare alla produzione e a fare profitti», precisa Matta. «Finora non si vedono importanti segnali per un'inversione di tendenza». Matta sottolinea come la Regione voglia usare le risorse sbloccate dal Governo (oltre 500 milioni), «per una serie di progetti territoriali, che così come concepiti tagliano fuori importanti territori, come Ogliastra, Oristanese e Cagliaritano», conclude. «Non si vede un progetto industriale all'orizzonte e neppure un'azione politica destinata a eliminare le storiche diseconomie (come i trasporti o il costo dell'energia) che hanno affossato la Sardegna. Dalla Regione attendiamo progetti, programmi attuabili, calendarizzati e con concreti impegni di spesa». ( an. ber. )

Fisco/contribuenti.it: evasione fiscale +14,1%. Italia maglia nera in ue.
ROMA - Con un'evasione fiscale in crescita del 14,1%, nei primi 6 mesi del 2012, con punte record nel nord dove ha raggiunto il 14,9%, l'Italia si conferma al primo posto in Europa, con un economia sommersa del 21% del prodotto interno lordo pari a 340 miliardi di euro l'anno. Le imposte sottratte all'erario sono nell'ordine dei 180,9 miliardi di euro l'anno conteggiando sia quelle dirette che indirette. E' quanto emerge da una nuova indagine effettuata da Krls Network of Business Ethics per conto di "Contribuenti.it Magazine" dell'Associazione Contribuenti Italiani. L'indagine è stata condotta attraverso l'elaborazione di una serie di dati ministeriali, delle banche centrali, degli istituti di statistica e delle Polizie tributarie dei singoli Stati europei. L'economia sommersa dell'Italia è risultata circa il doppio di quella della Francia e dell! a Germania. Nella speciale classifica delle economie sommerse, l'Italia è seguita dalla Grecia con il 20,8%, Romania con il 19,1%, Bulgaria con il 18,7%, Slovacchia con il 17,2% e Cipro con il 17,1%.
In Italia, in testa nel 2012, tra le regioni, dove sono aumentati numericamente gli evasori fiscali, risulta la Lombardia, con +15,6%. Secondo e terzo posto spettano rispettivamente al Veneto con + 15,1% e la Valle d'Aosta con +14,2%. A seguire il Lazio con +13,9%, la Liguria con +13,5%, il Piemonte con 13,4%, il Trentino con 13,1%, la Toscana con +12,6%, le Marche con +11,9%, la Puglia con +10,8%, la Sicilia con +10,6%, l'Emilia Romagna con +10,1%, la Campania +8,2 % e l'Umbria con +7,1%.
La Lombardia, anche in valore assoluto, ha fatto registrare il maggior aumento dell'evasione fiscale. In percentuale, il dato lombardo aumenta, nel primo semestre del 2012, di circa il 15,9%.
In Italia i principali evasori sono gli industriali (32,7%) seguiti da bancari e assicurativi ! (32,2%), commercianti (10,8%), artigiani (9,4%), professionisti (7,5%) e lavoratori dipendenti (7,4%).
A livello territoriale l'evasione è diffusa soprattutto nel Nord Ovest (31,4% del totale nazionale), seguito dal Nord Est (27,1%). dal Centro (22,2%) e Sud (19,3%).
Cinque sono le aree di evasione fiscale analizzate: l'economia sommersa, l'economia criminale, l'evasione delle società di capitali, l'evasione delle big company e quella dei lavoratori autonomi e piccole imprese.
La prima riguarda il lavoro sommerso. L'esercito di lavoratori in nero si gonfia sempre di più è composto da circa 2,9 milioni di persone, molti dei quali cinesi o extracomunitari. In tale categoria sono stati ricompresi anche 850.000 sono lavoratori dipendenti che fanno il secondo o il terzo lavoro. Si stima un'evasione d'imposta pari a 34,3 MLD di euro.
La seconda è l'economia criminale realizzata dalle grandi organizzazioni mafiose italiane e straniere (Russia e Cina in testa) che, nel no! rd Italia è cresciuta del 18,7%. Si stima che il giro di affari non "contabilizzati" produca un'evasione d'imposta pari a 78,2 MLD di euro l'anno.
La terza area è quella composta dalle società di capitali, escluso le grandi imprese. Dall'incrocio dei dati è emerso che il 78% circa delle società di capitali italiane dichiara redditi negativi o meno di 10 mila euro o non versa le imposte. Molte di queste chiudono nel giro di 5 anni per evitare accertamenti fiscali o utilizzano "teste di legno" tra i soci o amministratori. In pratica su un totale di circa 800.000 società di capitali operative, il 78% non versa le imposte dovute. Si stima un'evasione fiscale attorno ai 22,4 MLD di euro l'anno.
La quarta area è quella composta delle big company. Una su tre ha chiuso il bilancio in perdita e non pagando le tasse. Inoltre il 94% delle big company abusano del "transfer pricing" per spostare costi e ricavi tra le società del gruppo trasferendo fittiziamente la tassazion! e nei paesi dove di fatto non vi sono controlli fiscali sottraendo al fisco italiano 37,8 MLD di euro all'anno. Per il 2012, le 100 maggiori compagnie del paese hanno ridotto del 14,2% gli acconti d' imposta dovuti all'erario.
Infine c'è l'evasione dei lavoratori autonomi e delle piccole imprese dovuta alla mancata emissione di scontrini, di ricevute e di fatture fiscali che sottrae all'erario circa 8,2 miliardi di euro l'anno.
"Per combattere l'evasione fiscale - ha affermato Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani - bisogna riformare il fisco italiano istituendo Lo Sportello del Contribuente presso tutti gli organi diretti ed indiretti della pubblica amministrazione, seguendo ciò che avviene nei principali paesi europei che hanno ridotto le aliquote fiscali, migliorato la qualità dei servizi pubblici e sopratutto eliminato gli sprechi della pubblica amministrazione. Gli italiani sono diventati maestri nell'evasione fisc! ale e la stanno esportando anche negli altri paesi europei. Fino a quando non migliorerà l'efficienza dell'amministrazione finanziaria e si taglieranno le spese della casta, il governo avrà bisogno di far cassa ad ogni costo, incassando i soldi "pochi, maledetti e subito" attraverso l'accertamento con adesione o la mediazione tributaria, un vero e proprio condono permanente. E si premieranno sempre i grandi evasori fiscali, che preferiscono pagare le tasse a forfait e con il massimo sconto".
LA MAPPA DELL'EVASIONE FISCALE IN ITALIA (I SEMESTRE 2012)
Le categorie Le modalità Stima annua
dell'imposta evasa
ECONOMIA SOMMERSA Almeno 2,9 mln di occupati svolgono un'attività irregolare come lavoratori dipendenti ? 34,3 MLD
ECONOMIA CRIMINALE Controllo del territorio ? 78,2 MLD
SOCIETA' CAPITALE Il 78% delle società di capitali dichiara redditi negativi o meno di ? 10 mila ? 22,4 MLD
BIG COMPANY
 Transfer pricing conti off-shore ! e società estere ? 37,8 MLD
LAVORATORI AUTONOMI E PICCOLE IMPRESE Mancata emissione di scontrini, ricevute e fatture fiscali ? 8,2 MLD
TOTALE ? 180,9 MLD
CONTRIBUENTI.IT - ASSOCIAZIONE CONTRIBUENTI ITALIANI
L'ufficio stampa Infopress 3314630647 – 0642828753

Bankitalia: cala disavanzo bilancia
Nel solo mese di giugno avanzo di 1,029 miliardi
17 agosto, 12:08
(ANSA) - ROMA, 17 AGO - Cala ancora, a giugno, il disavanzo della bilancia dei pagamenti. Secondo i dati della Banca d'Italia e' sceso nei 12 mesi terminanti a giugno a quota 30 miliardi di euro contro i 33,6 segnalati nel mese di maggio e i 59,8 di un anno fa. Su base mensile Via Nazionale segnala un avanzo di 1,029 miliardi contro il -2,6 dello stesso mese del 2011.

Unioncamere: 2012, -27% posti immigrati
Excelsior, calo soprattutto in pmi e regioni del nord
17 agosto, 11:53
(ANSA) - ROMA, 17 AGO - La crisi non risparmia i posti dei lavoratori immigrati: quest'anno potranno essere infatti 22.420 in meno (calo del 27%) le assunzioni di manodopera non stagionale di origine straniera nell'industria e nei servizi.
Risulta dall'indagine annuale del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro. Il calo delle entrate si concentrera' soprattutto tra le piccole imprese (-88,5%) e nelle regioni del Nord-Italia (-69%).

Crisi: Grecia, debito pubblico a 303 mld
A marzo era a 280 miliardi
17 agosto, 12:03
(ANSA) - BRUXELLES, 17 AGO - Fra marzo e giugno il debito pubblico della Grecia e' aumentato da 280,29 a 303,52 miliardi di euro. Lo ha reso noto il governo greco con una nota del Ministero delle Finanze. Mentre si e' ridotto il valore dei bond (da 149,55 mld a 136,58 mld), e' cresciuto l'ammontare dei prestiti (da 130,73 mld a 166,94 mld). Sotto quest'ultima voce viene indicato che i prestiti del Fsm sono passati da 111,94 mld a 148,82 mld di euro.

Crisi: Bankia con acqua a gola, verso anticipo aiuti Ue
Wsj, istituti Europa pieni di debito a rischio
17 agosto, 09:57
(ANSAmed) - ROMA - La Spagna accelera sul salvataggio di Bankia. Il governo iberico, secondo quanto trapela da organi di stampa, potrebbe ricevere "a breve" una prima tranche del pacchetto di aiuti da 100 miliardi di euro messo a disposizione dall'Eurogruppo per sostenere il sistema finanziario spagnolo.
 Da Bruxelles la Commissione Europea ha detto "di non aver ricevuto nessuna richiesta formale da parte della Spagna" per attivare gli aiuti, ma fonti della stessa Commissione hanno chiarito che un intervento anticipato per la ricapitalizzazione potrebbe essere deciso nel caso in cui "una banca spagnola non potesse aspettare la prima erogazione prevista a novembre".
 L'obiettivo, infatti, è "proteggere non solo una banca, ma l'intero sistema bancario spagnolo" che verrebbe "messo a rischio in caso di bancarotta di un istituto", hanno sottolineato le stesse fonti. Secondo gli analisti, la Spagna ha bisogno dei fondi Ue per Bankia "al più presto possibile perché l'incertezza sulla vicenda farà lievitare ulteriormente i costi di Madrid per finanziarsi sui mercati internazionali".
 Intanto uno studio di PricewaterhouseCoopers, ripreso dal Wall Street Journal, rivela che è in continuo aumento il debito a rischio (bad debt) delle banche europee. Lo studio della Pwc stima che gli istituti di credito europei hanno portato avanti, nel primo semestre del 2012, finanziamenti no-core per "la cifra record di 27 miliardi di euro" e "potrebbero arrivare a 50 miliardi per l'intero anno, contro i 36 miliardi di euro del 2011". Inoltre, lo studio stima che la quota di crediti che non frutta interesse nel settore delle banche europee è cresciuta più del 10% lo scorso anno ed è più che raddoppiata dalla fine del 2008. Il quotidiano Usa spiega che "per la Grecia, su cui permane il dubbio sulla sua permanenza nell'eurozona, il 20% dei prestiti è a rischio", e sottolinea che un terzo dei finanziamenti è concentrato nelle banche di Spagna, Italia e Irlanda, "Paesi che potrebbero avere difficoltà a restare nell'euro se cominciasse uno sfaldamento". E proprio sul nodo Grecia, ieri la Commissione europea ha detto di non aver ricevuto alcuna richiesta da parte di Atene per l'allungamento dei tempi del programma di austerità. "Resta valido" il memorandum d'intesa concordato in primavera - ha spiegato un portavoce della Commissione - e "prima di discutere di altri aspetti che potrebbero esserci" dovrà essere la Troika, che tornerà ad Atene "ai primi di settembre", a dover valutare come sono state messe in atto le misure concordate nella missione di luglio.(ANSAmed).


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