venerdì 17 agosto 2012

(2) XVII.VIII.MMXII/ Cossiga – forse – l’apostroferebbe come “La guerra degli Anto’” (film del 1999 - regia di Riccardo Milani - che mi piace parecchio).===La regione Puglia sollecita un intervento di presidenza del Consiglio dei ministri, Protezione civile e ministero dell’Interno e avverte: «Quest’emergenza idrica non avrà effetti solo sulla Puglia, ma anche su Basilicata e Campania». Ma perché tanta animosità sul laghetto artificiale di San Pietro? Oggetto di tanta sollevazione una festa di paese. Li chiamano «Giochi d’acqua», meglio «Spettacolo dell’acqua» e, sempre a detta degli avellinesi, fanno parte di un pacchetto di iniziative estive a favore dei bambini più bisognosi.


L'UNIONE SARDA - Politica: «Vi spiego l'Italia di Monti»
«Acqua e crisi idrica» Guerra PugliaCampania per il lago di San Pietro
Spagna: morosità crediti bancari al livello record 9,4%
Crisi: regione Murcia conferma richiesta salvataggio
Crisi: Grecia; governo considera strategia in tre fasi


L'UNIONE SARDA - Politica: «Vi spiego l'Italia di Monti»
17.08.2012
Alle 13.18 del 17 agosto 2010, dopo un'agonia durata qualche giorno, il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga terminava la sua esperienza terrena. Se ne andava così il grillo (rigorosamente con la g minuscola) parlante della politica italiana, amato e odiato, con la stessa intensità, da amici e nemici. Dopo 32 anni di rigorosa vita istituzionale (dal 1958, alla prima elezione in Parlamento, al 1990, al quinto anno da presidente della Repubblica) era diventato Picconatore. E così per vent'anni televisioni e giornali si trovarono a celebrare il rito quasi quotidiano della sua esternazione. Perché Cossiga diceva la sua, senza nessuna inclinazione alla diplomazia e in maniera tranchant, su tutto. Magistrati, classe politica, giornalisti, imprenditori, banchieri: nessuno poteva sentirsi al riparo. Cos'avrebbe detto di quest'Italia governata dai tecnici e in preda alle tempeste finanziarie, di Berlusconi che pensa a ricandidarsi, dei magistrati che indagano sulla trattativa Stato-mafia? Secondo noi pressappoco così. «Marco Travaglio dice che Napolitano non può parlare al telefono con il mio amico Nicola Mancino, che per anni ha servito lo Stato nelle più alte funzioni? Sarebbe come se dicessimo che il magistrato Ingroia, che pure qualche volta al telefono con Travaglio parlerà pure, non può partecipare alle manifestazioni di piazza nelle quali si fa l'esegesi della lotta di classe, al di fuori della Costituzione. Non c'è stata nessuna trattativa tra lo Stato e la mafia, semplicemente perché lo Stato è un'entità che ha lavorato per mettere in galera i mafiosi, vendicando le sue tante vittime. Chi dice il contrario è un pericoloso sovversivo. E ora Ingroia e Travaglio vengano pure ad arrestarmi». «Perché i molto reverendi Bersani, Pierfurby Casini e Angelino Alfano (previa richiesta di autorizzazione al suo dante causa Silviotto Berlusconi) non chiedono al presidente del Consiglio dei ministri di essere esentati dal partecipare ai dibattiti in Parlamento? La trentraquattresima, o forse quarantesima, fiducia richiesta alle Camere dimostra che questo sistema di rappresentatività è ormai inutile. Io chiuderei Montecitorio e Palazzo Madama e farei approvare direttamente le leggi al Consiglio di amministrazione della Goldman Sachs. O, se lorsignori fossero impegnati, si potrebbe chiedere udienza alla Bocconi. Deputati e senatori, già che sono pagati, potrebbero essere utilizzati per lavori socialmente utili». «Posto che non avevo mai creduto che Angelino Alfano, che è stato un ottimo chierichetto di Santa Romana Chiesa, potesse essere il candidato premier del Pdl, leggo sulle agenzie di stampa che il cavalier Silvio Berlusconi, già presidente del Consiglio, starebbe pensando di riproporre la sua candidatura a Palazzo Chigi. Dopo aver controllato che non si trattasse del primo aprile, ho deciso di scrivergli una lettera, per consigliargli di chiedere al nuovo primo ministro libico se siano ancora disponibili le amazzoni che prestavano servizio presso il suo antico amico Gheddafi. Sarebbe un bel risparmio, non ci sarebbe così da fare avanti e indietro con gli scantinati di Arcore. E poi potrebbe chiedere al suo amico Putin di fornirgli un nuovo materasso due piazze e mezzo, di quelli morbidi e accoglienti. Così quando il cavaliere cadrà nuovamente da cavallo, potrà fare un atterraggio più consono al suo rango». «Non capisco perché la Sardegna chieda con il cappello in mano le entrate che non gli sono state riconosciute da Prodi, Berlusconi e ora Monti: fossi io il presidente della Regione marcerei su Roma e cercherei di espugnare Palazzo Chigi, per riprenderci con qualche anno di ritardo ciò che è nostro. E ai professori che oggi vorrebbero rivedere la nostra autonomia, ricordo che quando la Sardegna aveva un suo Statuto speciale loro, Monti in testa, ignoravano ancora quanto facesse due più due. Posto che almeno oggi lo sappiano». Anthony Muroni

«Acqua e crisi idrica» Guerra PugliaCampania per il lago di San Pietro
di GIUSEPPE ARMENISE
Uno stato di preallarme in vita di una possibile crisi idrica, che invece di stemperare, acuisce il clima elettrico instauratosi da qualche tempo nei rapporti tra Campania e Puglia quanto alla risorsa acqua. L’ultima «querelle» in ordine di tempo riguarda il lago artificiale di San Pietro, nell’avellinese, ricadente nell’area del bacino idrografico della Puglia e sul quale è competente la nostra autorità di bacino (Adp). «Quel lago non si tocca» è l’urlo dietro il quale hanno fatto muro, impedendo l’accesso ai tecnici del Consorzio di bonifica di Capitanata e Foggia, alcuni abitanti dl Comune di Monteverde.
«Pochi facinorosi » secondo l’assessore regionale ai Lavori pubblici della regione Puglia, Fabiano Amati. «Cittadini che hanno manifestato pacificamente», secondo la stampa irpina che riporta l’accaduto. Quale che sia la verità, il risultato non cambia: niente accesso a San Pietro, niente alleggerimento del carico di prelievo da Conza.
La regione Puglia sollecita un intervento di presidenza del Consiglio dei ministri, Protezione civile e ministero dell’Interno e avverte: «Quest’emergenza idrica non avrà effetti solo sulla Puglia, ma anche su Basilicata e Campania». Ma perché tanta animosità sul laghetto artificiale di San Pietro? Oggetto di tanta sollevazione una festa di paese. Li chiamano «Giochi d’acqua», meglio «Spettacolo dell’acqua» e, sempre a detta degli avellinesi, fanno parte di un pacchetto di iniziative estive a favore dei bambini più bisognosi. La questione è talmente sentita che, visto il carattere pacifico - dicono - della protesta, si potrebbe addirittura decidere di mantenere un presidio fisso a difesa di San Pietro e dei «Giochi d’acqua».
Resistenza passiva, insomma, pur di non cedere il passo allo «straniero». Il fatto è che «l’utilizzo del lago San Pietro - spiega Amati - come invaso per sversarvi l’acqua della diga di Osento, ci serve per conseguire risultati di risparmio idrico, oggettivamente più importanti dello svolgimento dei giochi. Tutto era pronto per eseguire le disposizioni, quando un gruppo di facinorosi ha impedito al gestore della diga di eseguire le manovre, e anche il richiamo delle forza pubblica è risultato vano».
A questi anonimi manifestanti pare poi si sia aggiunto un’altrettanto anonima autorità amministrativa della Regione Basilicata la quale, verbalmente (quindi senza lasciare traccia di documentazione ufficiale), avrebbe suggerito di lasciar perdere agli operatori chiamati a effettuare le operazioni previste. «Ne deriva - dice Amati - una somma di irresponsabili iniziative», che rischiano di far saltare l’approvvigionamento idrico di tre regioni.

Spagna: morosità crediti bancari al livello record 9,4%
17 agosto, 13:58
(ANSAmed) - MADRID, 17 AGO - La morosità dei crediti concessi da banche, casse di deposito, cooperative ed enti finanziari a famiglie e imprese ha battuto a giugno un nuovo record in Spagna, attestandosi al 9,42%, il livello più alto dal febbraio 1994, quando raggiunse il 9,15%. Il totale dei crediti insoluti, secondo i dati pubblicati oggi dalla Banca di Spagna, ha superato a giugno per la prima volta i 160 miliardi di euro, per toccare quota 164,361 miliardi.(ANSAmed).

Crisi: regione Murcia conferma richiesta salvataggio
17 agosto, 17:12
(ANSAmed) - MADRID, 17 AGO - La regione di Murcia chiederà a breve al governo spagnolo un salvataggio da 300 milioni di euro, dei quali 80 milioni corrispondenti a crediti in scadenza ad ottobre e il resto pari alla metà del deficit del 2012. E' quanto ha assicurato oggi l'assessore all'economia della comunità autonoma, Juan Bernal in dicharazioni ai media. Bernal ha assicurato che prima della fine dell'anno Murcia potrebbe presentare un'ulteriore richiesta di 400 milioni al Fondo di liquidità delle autonomie (Fla), per coprire i crediti in scadenza a dicembre e l'altra metà del deficit regionale. Bernal ha chiarito che l'amministrazione regionale ha pagato tutti i fornitori e saldato nell'ultima settimana crediti con le imprese per 1,05 miliardi di euro. Secondo l'assessore "intellettulmente non si può chiamare salvataggio", dal momento che il Fla è stato istituito proprio per garantire liquidità alle regioni che non riescono più a finanzarsi sui mercati. Prima di Murcia, le regioni di Valenzia e della Catalogna hanno annunciato il ricorso al Fla. Lo scorso 22 luglio era stato il presidente della comunità di Murcia, Ramon Luis Valcarcel, del Partito Popolare, a anticipare che la regione avrebbe sollecitato gli aiuti, approvati dal governo lo scorso 13 luglio.

Crisi: Grecia; governo considera strategia in tre fasi
Per ottenere proroga di due anni per risanamento conti
17 agosto, 11:50
 (ANSAmed) - ATENE - Il governo ellenico sta considerando la possibilita' di mettere in atto una strategia negoziale in tre fasi nelle consultazioni in programma nelle prossime due settimane con i partner europei il cui scopo finale e' quello di ottenere una proroga di due anni nella tabella di marcia per abbattere il deficit al di sotto del 3% del Pil e ottenere un ulteriore pacchetto di finanziamenti per il biennio supplementare.
 Lo riferiscono oggi i giornali ateniesi secondo i quali molto probabilmente il ministro delle Finanze Yannis Stournaras accompagnerà il primo ministro Antonis Samaras nei suoi incontri con la cancelliera tedesca Angela Merkel a Berlino il 24 agosto e con il presidente francese Francois Hollande a Parigi il giorno seguente. Secondo le fonti, il piano in tre fasi del governo di Atene prevede: 1) La presentazione di un pacchetto "credibile" di misure tese a risparmiare 11,5 miliardi di euro nei prossimi due anni. L'elenco di tali misure, secondo i giornali, sarebbe ormai quasi completo e nei prossimi giorni l'esecutivo si riunira' a tappe forzate per finalizzarlo. 2) Approvazione del versamento della prossima rata di aiuti per 31 miliardi di euro. A meno di sconvolgimenti per quanto riguarda il pacchetto, la questione verrà discussa nella riunione dell'Eurogruppo il 14 settembre.
 L'approvazione dipende soprattutto da un rapporto positivo da parte della troika dei creditori internazionali (Fmi, Bce e Commissione europea). Si prevede che Stournaras sosterra' che una risposta positiva da parte dell'Europa nei confronti del pacchetto di aiuti dovrebbe porre fine alle speculazioni di un'uscita della Grecia dall'eurozona e migliorare il clima degli investimenti nell'economia locale. 3) La proroga di due anni del programma di stabilizzazione fiscale. Fonti vicine all'esecutivo hanno riferito che il governo ha elaborato uno scenario per dimostrare che il piano è realistico e porterà a risultati migliori.(ANSAmed).



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