venerdì 17 agosto 2012

Fincantieri ha varato, proprio ieri, la sua piu’ grande nave, a Monfalcone, oltrepadania. E questo e’ un documento del Consiglio regionale della Campania, dello scorso giugno: oggetto, pattugliatori e tartufi freschi.


Campania. L'ordine del giorno del Consiglio regionale sulla crisi di Fincantieri




14/06/2011 - La vicenda della crisi di Fincantieri è stata al centro del dibattito in Consiglio regionale della Campania, presieduto da Paolo Romano, con l'intervento del Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, di diversi consiglieri regionali e l'approvazione, a maggioranza (si sono astenuti i consiglieri dei Popolari per il Sud, Ugo De Flaviis e Sandra Lonardo, "perchè - ha spiegato il capogruppo - la vicenda Fincantieri è il simbolo della grave disattenzione del Governo nazionale rispetto alle problematiche del nostro territorio") di uno specifico ordine del giorno.

Il documento, promosso inizialmente dai consiglieri Luciano Schifone e Domenico De Siano, e, successivamente, arricchito a seguito del dibattito consiliare e firmato dai capigruppo consiliari, ribadisce l'importanza strategica del cantiere navale di Castellammare di Stabia nel panorama del sistema produttivo regionale e chiede al Governo nazionale il varo di un piano di commesse, a partire dall'assegnazione dei due pattugliatori già annunciati e un pacchetto di incentivi per spingere gli armatori privati a costruire navi in Italia. L'ordine del giorno, inoltre, impegna la Giunta regionale a concorrere al finanziamento del bacino di costruzione funzionale a garantire la continuità per la realizzazione delle navi oggetto delle nuove commesse. Analogamente, l'assemblea chiede il forte impegno del presidente della Giunta a sostenere nelle sedi competenti il varo di misure europee per avviare il "processo di rottamazione delle navi", a richiedere la convocazione del Tavolo nazionale preannunciato dal Ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani ed a predisporre ogni provvedimento utile ad assicurare con tempestività, attraverso gli ammortizzatori sociali, il sostegno ai lavoratori e alle famiglie.

Nel prosieguo dei lavori, il Consiglio ha approvato la proposta di legge, presentata e introdotta all'esame dell'aula dalla consigliere del Pd, Rosa D'Amelio, che modifica la legge regionale 13/2006 sulla disciplina della raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi freschi o conservati destinati al consumo e tutela degli ecosistemi tartufigeni.
A tale proposta di legge, sono stati presentati diversi emendamenti, tra i quali un emendamento di maggioranza e opposizione, presentato all’Aula dal presidente della Commissione Bilancio, Massimo Grimaldi, e approvato all'unanimità, tendente a risolvere la questione occupazionale e retributiva degli operai idraulico forestali delle Comunità montane, impegnandoli nella realizzazione di progetti a valere sulla programmazione unitaria, nelle attività di antincendio boschivo finanziate dalla Regione per l'anno in corso e nelle attività di prevenzione previste dal piano di forestazione.

Un provvedimento molto atteso dai lavoratori interessati e dai presidenti delle Comunità montane e dai sindaci dei territori, che hanno presenziato alla seduta consiliare e sul quale è intervenuto anche l'assessore al Bilancio Gaetano Giancane che ha evidenziato "che grazie alle risorse comunitarie si è potuto dare corso alla approvazione di tali progetti per i lavoratori delle comunità montane".

Nella seduta odierna, infine, il Consiglio ha approvato ato all'unanimità la proposta di legge "bipartisan" di ripristino degli orari e dei turni delle farmacie (che erano stati aboliti con una norma inserita nella legge regionale 15/2010).

Nell'ambito della proposta di legge, è stato approvato all'unanimità un emendamento proposto dal presidente della Commissione Sanità, Michele Schiano di Visconti (PdL) e dal capogruppo del PdL, Fulvio Martusciello, in cui si prevede che "al fine di garantire il pubblico servizio, in casi di necessità e di urgenza, per comprovati eccezionali motivi, la Giunta regionale, sentiti il Comune e l'Ordine provinciale dei farmacisti di competenza, autorizza il trasferimento dei locali di una farmacia anche al di fuori, purchè nelle immediate adiacenze, del perimetro della sede per la quale fu concessa l'autorizzazione".

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