mercoledì 22 agosto 2012

(1) XXII.VIII.MMXII/ 500L (L sta’ per lusso?)


Spagna: studio, regioni primo rischio per obiettivo deficit
Spagna: tensioni tra ministri su riforma energia
Spagna: aumenta a 450 euro aiuto disoccupati senza copertura
Fiat: Serbia, al via export 500L da porto Bar in Montenegro
Ticino. Siamo un Paese di giovani indebitati

Spagna: studio, regioni primo rischio per obiettivo deficit
Responsabili 70% sforamento 2011, solo tre centreranno obiettivi
21 agosto, 16:42
(ANSAmed) - MADRID, 21 AGO - Le comunità autonome rappresentano "il maggiore fattore di rischio" perchè le amministrazioni pubbliche centrino l'obiettivo del deficit al 6,3% del Pil fissato per questo anno, secondo quanto emerge da un rapporto della Fondazione di Studi di Economia Applicata (Fadea).
 Basandosi sui piani economici e finanziari presentati dalle regioni per il 2012-2014, lo studio indica che, nel migliore dei casi, se le comunità autonome si atterranno strettamente ai programmi e sopprimeranno la tradicesima ai propri dipendenti, il deficit arriverà all'1,92% del Pil, quattro decimi al di sopra dell'1,5% fissato dal governo centrale. Secondo il rapporto, solo tre comunita' - Galizia, Navarra e La Rioja - centreranno l'obiettivo di deficit per il 2012, mentre Castilla-La Mancha e la Catalogna saranno probabilmente quelle che più lo sforeranno.
 "Oggi come oggi esistono seri dubbi che le Comunità autonome siano capaci di attuare i propri piani economici e finanziari e che questi servano a realizzare un consolidamento", si sottolinea nello studio. Nel primo trimestre del 2012, le regioni hanno tagliato solo 136 milioni di euro in spesa sul personale, nonostante la previsione di una riduzione di 3,636 miliardi di euro in tutto l'anno. E ricorda che le comunità autonome sono state responsabili del 70% dello sforamento dell'obiettivo di deficit del 2011. (ANSAmed).

Spagna: tensioni tra ministri su riforma energia
Accuse reciproche tra Montore (Finanze) e Soria (Energia)
21 agosto, 19:19
(ANSAmed) - MADRID, 21 AGO - C'é tensione in seno al governo spagnolo sulla riforma del settore energetico, con scambi di accuse a distanza fra il ministro delle Finanze, Cristobal Montoro, e il titolare del dicastero per l'Energia, l'Industria e il Turismo, Jose Manuel Soria.
 Montoro ha duramente criticato la riforma prospettata da Soria, per azzerare il deficit da 24 miliardi di euro accumulato dal settore, che prevede tasse speciali per finanziare le energie rinnovabili. In un'intervista oggi a Bloomberg, il responsabile delle Finanze ha assicurato che la riforma è discriminatoria e creerà problemi legali: "Ci siamo opposti fin dal primo minuto", ha chiarito Montoro.
 La replica di Soria, nel pomeriggio, in una conferenza stampa a Las Palmas di Gran Canaria, è stata dura: "le competenze in seno al governo sono ben delimitate" e tocca al suo ministero proporre la riforma, sulla quale il governo si pronuncerà in maniera collegiale. Soria non ha risparmiato critiche a Montoro, per l'aumento dell'Irpef e dell'Iva, ricordando che la decisione di dicembre escludeva un incremento dell'imposta sul valore aggiunto, approvata poi quest'anno, su proposta del ministro di Finanze e "collegialmente accettata dal governo". Sull'introduzione del cosiddetto 'centesimo verde' sul consumo di gas naturale, che secondo Montoro il ministero dell'Industria ha 'soffiato' ai media prima che fosse approvato, Soria ha sostenuto che "bisogna differenziare molto bene gli ambiti di competenze". (ANSAmed).

Spagna: aumenta a 450 euro aiuto disoccupati senza copertura
21 agosto, 14:30
(ANSAmed) - MADRID, 21 AGO - Il governo spagnolo aumenterà gli aiuti ai disoccupati senza altra copertura dagli attuali 400 euro a 450 euro per coloro che hanno piu' familiari a carico, secondo quanto hanno annunciato oggi fonti dei ministeri della presidenza e del lavoro e previdenza sociale I disoccupati senza copertura, con il coniuge o il convivente e altri due membri del nucleo familiare a carico avranno diritto all'aumento della prestazione, la cui proroga verrà approvata per decreto nel Consiglio dei ministri di venerdì 24 agosto.

Fiat: Serbia, al via export 500L da porto Bar in Montenegro
Partita per l'Italia prima nave con 412 vetture a bordo
21 agosto, 19:22
(ANSAmed) - PODGORICA, 21 AGO - La prima nave con a bordo 412 vetture 500L prodotte nell'impianto Fiat di Kragujevac (Serbia centrale) e' partita oggi per l'Italia dal porto di Bar, in Montenegro. Con cio' ha preso il via l'attuazione dell'accordo sull'esportazione in Italia e in un altro centinaio di Paesi, attraverso il porto montenegrino, delle auto prodotte da Fiat Serbia.
 A garantire il trasporto e' l'agenzia di navigazione Grimaldi. Le vetture giungono a Bar su ferrovia da Kragujevac, dove la produzione in serie della nuova 500L e' cominciata nelle scorse settimane. La partenza per l'Italia di una seconda nave e' prevista per martedi' prossimo.
 Si prevede che fino alla fine dell'anno dal porto di Bar passeranno non meno di 15 mila automobili Fiat prodotte in Serbia. Quando l'impianto di Kragujevac tocchera' la quota di produzione di 200 mila vetture all'anno, per Bar saranno operativi 12 treni alla settimana per il trasporto delle 500L destinate all'export.
 Il porto di Bar ha investito 650 mila euro nell'operazione, che ha favorito la creazione di 50 nuovi posti di lavoro. Gli operai che lavorano al terminal per il carico delle auto hanno seguito corsi di preparazione al porto di Anversa.
 Grande soddisfazione per l'avvio dell'operazione di export delle vetture Fiat attraverso il porto di Bar ha espresso il ministro dei trasporti e della marina mercantile del Montenegro Andrija Lompar, per il quale vi sono le premesse per la creazione di ulteriori posti di lavoro, a vantaggio dell'economia montenegrina. (ANSAmed).

Ticino. Siamo un Paese di giovani indebitati
Soprattutto a causa di telefonino e internet
di Corrado Bianchi Porro
Una volta che si è caduti nella spirale dell’indebitamento, è difficile venirne fuori. È quanto risulta dal Radar 2012 di Intrum Justitia sull’indebitamento dei giovani in Svizzera. La nuova ricerca, effettuata su 500 mila casi di incasso debiti nelle tre regioni linguistiche della Svizzera, non lascia spazio a dubbi, confermando i dati inquietanti già emersi lo scorso anno. Dopo cinque anni dal primo debito il 37% di coloro che hanno tra i 18 e i 25 anni ha ancora in atto una procedura di rimborso. La faccenda grave è che a questa età il rischio è di replicare uno stile di vita. E questo è confermato non solo tra i ragazzi che si indebitano per acquistare per esempio gli Smartphone e i telefonini più sofisticati con internet, ma anche per le ragazze che lo fanno per sostenere gli oneri della salute o della Cassa malati. Il latino “praestare” significa mettere graziosamente a disposizione, senza considerazione di restituzione o di tassi d’interesse. L’inferno talvolta alberga anche nel linguaggio! Di certo, afferma Thomas Hutter, direttore generale di Intrum Justitia «l’indebitamento dei giovani di 18-25 anni è sproporzionato in rapporto alla loro percentuale sulla popolazione. I settori che generano il loro indebitamento sono le telecomunicazioni, l’e-commerce e, a sorpresa, il settore della salute».
I più giovani, i più toccati
Suddivisi per gruppi di età sono i ragazzi di 18-25 anni che hanno più difficoltà a uscire dal tunnel. Maschi e femmine, cinque anni dopo aver contratto un debito, devono ancora finire di rimborsarlo nella misura del 37%. Solo oltre i 33 anni si delinea una differenza tra i maschi (ancora debitori per il 31%) e le femmine, dove la percentuale si riduce al 26%. Per la ripartizione geografica, sono i ragazzi delle città e delle agglomerazioni urbane ad essere nel circolo vizioso dell’indebitamento rispetto a chi abita in campagna o nei piccoli comuni. I più restii a saldare il debito sono i romandi (43%). Seguono poi gli svizzeri tedeschi (35%) e gli italofoni (34%).
Fatture mediche e internet
Il Radar 2012 mostra che nel ramo della salute, ben il 61% dei giovani debitori dei medici e dei laboratori, sono di sesso femminile. Wolfgang Schibler, direttore di una cooperativa di una Cassa di medici, spiega che l’assicurazione malattia rimborsa le fatture dei medici ai pazienti, ma chi dispone di redditi modesti, non paga i medici e usa il rimborso ottenuto per fronteggiare altri oneri. Se è questo il problema principale delle ragazze, i loro colleghi maschi (nella misura del 60%) hanno difficoltà a saldare i debiti dell’e-commerce. Il montante del debito principale per la classe di età tra 18 e 25 anni nel settore delle telecomunicazioni è di 568 franchi (era 468 l’anno precedente) spesso per apparecchi che conferiscono prestigio tra i coetanei. Il debito medio per il settore della salute è invece sceso a 248 franchi contro 254 nel 2011. Infine, nell’e-commerce, l’onere è sceso a 100 franchi rispetto ai 106 di un anno prima.
22.08.2012


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