lunedì 20 agosto 2012

(2) XX.VIII.MMXII/ Un tetto Ue per tutti? Manco compari siamo.


Fumi, veleni e nuvole rosse. Ilva, la verità dei periti. Ecco cosa non è stato fatto
Bundesbank, rischioso piano acquisti Bce
Berlino, problematico tetto Bce a tassi
Crisi: Grecia, da Berlino conferme a linea dura con Atene
Crisi: Grecia; Atene spera in OK creditori a meta' settembre

Fumi, veleni e nuvole rosse. Ilva, la verità dei periti. Ecco cosa non è stato fatto
di MIMMO MAZZA
TARANTO - La nuova Autorizzazione integrata ambientale dell’Ilva conterrà le valutazioni, le indicazioni e le prescrizioni formulate dai consulenti del giudice per le indagini preliminari Patrizia Todisco. Ad annuciarlo è stato venerdì scorso il ministro dell’ambiente Corrado Clini che dopo aver espresso nei confronti del magistrato e dei suoi provvedimenti critiche anche feroci, ha operato una clamorosa retromarcia, ritenendo quelle indicate dai periti del gip misure tecniche necessarie per rendere lo stabilimento siderurgico di Taranto una fabbrica quasi modello, come in altri Paesi (vedi Francia e Germania) dove il gruppo Riva ha stabilimenti in attività.
Le prescrizioni degli esperti chimici erano note alle parti, quindi anche alla stessa Ilva, dalla chiusura dell’incidente probatorio, lo scorso 30 marzo, ma in tutta questa vicenda il tempo perso è una costante, come testimoniato dalle ultime righe della perizia, laddove i consulenti indicano come necessaria «l’adozione dei sistemi di monitoraggio in continuo dei parametri inquinanti». Misura, oltre tutto, prevista da un decreto ministeriale del 5 febbraio 1998 relativa alle «emissioni derivanti da impianti in cui sono trattati termicamente rifiuti». I sistemi di monitoraggio dovevano essere installati dal 17 agosto 1999. Ma nulla è stato fatto.
Così sia il gip che il tribunale del riesame hanno ordinato ai custodi giudiziari di provvedere in tal senso. Dalle prescrizioni dei tecnici, che hanno a lungo visionato il siderurgico, si rileva inoltre un problema concreto di adeguamento delle Bat, ovvero le migliori tecnologie possibili sugli impianti. Alle cokerie, ad esempio, (uno degli impianti sotto sequestro, tra i più inquinanti e già finito sotto sequestro dieci anni fa) le Bat sono in genere adottate ma in alcune aree c’è solo «una parziale applicazione» oppure sono state adottate tecnologie con «minore performance ambientale».
Basta guardare, scrivono i periti, i valori delle emissioni dei tre forni fusori del calcare. E per la fase di cokefazione vengono indicati tre parametri di monitoraggio. Procedure, viene sottolineato, che «non risultano recepite integralmente nello stabilimento». È anche critica la fase di sinterizzazione dell’area agglomerazione. I tecnici qui rilevano «la mancata adozione del trattamento a umido dei fumi», causata dal «fabbisogno di acque necessarie per il trattamento e ai conseguenti impianti di depurazione acque, allo stato mancanti».
Una applicazione differenziata delle Bat viene evidenziata nella fase di colaggio ghisa e loppa dell’area altoforno: andrebbero completati gli interventi di adeguamento dell’area acciaieria, occorrerebbe svolgere al coperto lo stoccaggio di pet-coke. «Quale misura di tutela ambientale di natura gestionale - scrivono i periti - o comunque di potenziamento di quelle già adottate, o da adottare, si deve segnalare anche la necessità di standardizzazione delle procedure di manutenzione, con particolare riguardo alla loro tracciabilità e storicizzazione. Infatti, nel corso delle attività peritali si è rilevato che esistono differenze tra le diverse aree in merito alle procedure di gestione di manutenzione, con una tracciabilità che segue dei criteri differenziati».
Riguardo al fenomeno dello slopping, le nuvole rosse che periodicamente si alzano dall’Ilva, i periti sollecitano che si proceda rapidamente «nell’implementazione dei sistema di regolazione del processo di soffiaggio dell’ossigeno e dell’altezza della lancia nel convertitore». Insomma, gli interventi a cui è chiamata l’Ilva sono imponenti, di lunga durata e certamente onerosi.
Ed è questo cocktail di impegni che rende anche difficile abbozzare lo scenario futuro del siderurgico tarantino, tanto è vero che il presidente Bruno Ferrante non ha saputo quantificare un impegno economico in tal senso. I 146 miloni di euro messi a disposizione dall’Ilva al termine dell’incontro con i ministri Clini e Passera, riguardano interventi già previsti nell’ambito della precedente Aia o iniziative assunte in maniera autonoma dal gruppo Ilva. In settimana, forse anche oggi, il tribunale del riesame depositerà le motivazioni con le quali ha confermato il sequestro dell’area a caldo e gli arresti domiciliari per Emilio Riva, suo figlio Nicola e Luigi Capogrosso, scarcerando invece altri cinque dirigenti del siderurgico. Motivazioni che faranno chiarezza sulla facoltà d’uso degli impianti, esclusa dal gip Todisco, e permetteranno alla difesa del gruppo Riva di ricorrere in Cassazione quanto meno per chiedere la scarcerazione delle tre persone ancora in custodia cautelare.

Bundesbank, rischioso piano acquisti Bce
Eurotower non assuma altri rischi su proprio bilancio
20 agosto, 12:50
(ANSA) - BERLINO, 20 AGO - Il piano Bce per l'acquisto di titoli di Stato potrebbe comportare rischi ''significativi''. Lo afferma la Bundesbank nel bollettino mensile. Secondo la banca centrale tedesca la Bce non dovrebbe assumere ulteriori rischi a a scapito del proprio bilancio. ''La Bundesbank - si legge nel bollettino - e' dell'opinione che l'acquisto di titoli di Stato da parte dell'Eurosistema debba essere vista criticamente e comporti rischi di stabilita' significativi''.

Berlino, problematico tetto Bce a tassi
Portavoce Schauble, non ne sappiamo niente,ma in teoria problemi
20 agosto, 12:56
(ANSA) - BERLINO, 20 AGO - Il governo tedesco ignora eventuali iniziative della Bce per limitare il tetto dei tassi di interessi. ''Il governo tedesco non ne sa niente'', ha detto oggi in conferenza stampa a Berlino Martin Kotthaus, portavoce del ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, aggiungendo di ritenere l'ipotesi ''teoricamente molto problematica''. Secondo indiscrezioni dello Spiegel, la Bce valuterebbe un tetto sui tassi oltre il quale intervenire con l'acquisto dei bond dei paesi sotto attacco speculativo.

Crisi: Grecia, da Berlino conferme a linea dura con Atene
Ministero esteri, no concessioni sostanziali. Settimana decisiva
20 agosto, 12:22
(ANSAmed) - BERLINO, 20 AGO - "Il ministro Westerwelle ha già detto che non ci saranno nella sostanza ammorbidimenti degli accordi presi con Atene". Lo ha detto il portavoce del Ministro degli Esteri tedesco, ribadendo la posizione di Guido Westerwelle espressa nel weekend, in vista dell'incontro di oggi a Berlino con il suo omologo greco.
 Nella consueta conferenza stampa nella capitale tedesca il governo, attraverso il portavoce Steffen Seibert, ha ripetuto di attendere il rapporto della Troika sulla situazione greca.
 Si apre cosi' una settimana cruciale per la Grecia, mentre la Germania non arretra nel suo pressing a tutto campo su Atene.
Dopo le parole del ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, che ha parlato di un piano B in caso di uscita del Paese mediterraneo dall'euro, ieri il ministro dell'economia Roesler ha dato una nuova sferzata al governo ellenico. Biglietto da visita poco invitante prima del colloquio atteso per venerdì fra il primo ministro greco Antonis Samaras - che mercoledì incontrerà il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker - e Angela Merkel: colloquio durante il quale presumibilmente il premier greco cercherà di convincere la cancelliera a concedere due anni in più per le riforme. (ANSAmed).

Crisi: Grecia; Atene spera in OK creditori a meta' settembre
20 agosto, 15:44
(ANSAmed) - ATENE, 20 AGO - Il governo greco spera di ottenere l'approvazione dei creditori internazionali del Paese per un nuovo pacchetto di tagli alla spesa pubblica per il biennio 2013-2014 per complessivi 11,5 miliardi di euro entro la fine di settembre per poter di conseguenza ricevere un rapporto positivo dalla troika (Ue, Bce e Fmi) per la concessione di un'ulteriore tranche di aiuti. Lo riferiscono radio di Atene citando un funzionario del ministero delle Finanze che ha chiesto di restare anonimo. "Il nostro scopo e' quello di raggiungere un accordo con i nostri interlocutori entro il 14 settembre", ha detto la fonte.


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