mercoledì 19 settembre 2012

(1) XIX.IX.MMXII/


Ue: bene Irlanda ma cresce rischio contrazione economia
Crisi: Nobel Stiglitz,Spagna chieda salvataggio quanto prima
Spagna: record sofferenze banche, 10%
Croazia: Bei, 100 mln per progetti Pmi ed enti locali
Bozen, oltrepadania. Durnwalder taglia i soldi agli Schützen

Ue: bene Irlanda ma cresce rischio contrazione economia
Rapporto trimestrale della troika Ue-Bce-Fmi
18 settembre, 15:31
BRUXELLES - L'Irlanda sta seguendo con attenzione il programma di riforme, l'economia si sviluppa ''in linea con le aspettative'' ma ''sono cresciuti i rischi di contrazione, riflettendo i venti contrari alla crescita nei paesi suoi partner commerciali''. E' scritto nel rapporto della Commissione europea sul programma di aggiustamento per l'Irlanda. La messa in atto ''rimase forte'' ed il deficit, ''sotto le aspettative'' nei primi sei mesi, rispettera' il target dell'8,6% per rientrare al 3% nel 2015. ''Una fonte chiave del rischio - e' scritto nel rapporto trimestrale della troika, fondato sulla visita di luglio scorso - nasce dalla possibilita' che l'economia irlandese non riesca ad espandersi come previsto, tanto nel breve quanto nel medio termine''.
Il problema, indicano gli esperti della Commissione, e' nel fatto che le previsioni di crescita si fondavano ''sul forte contributo dell'esportazione'', ma il prossimo anno sara' colpito ''dall'indebolimento'' dei partner tradizionali (eurozona, Stati Uniti e Regno Unito). Per di piu' ''il rallentamento della Cina e di altri paesi emergenti potrebbe essere piu' pronunciato di quanto anticipato''. Tra i fattori ''positivi'' per l'Irlanda, la Commissione inserisce ''il deprezzamento dell'euro''. Nel settore finanziario viene registrato un ''considerevole progresso'' ma ''restano fonte di preoccupazione le deboli prospettive di redditivita' delle banche nazionali''.

Crisi: Nobel Stiglitz,Spagna chieda salvataggio quanto prima
18 settembre, 11:59
(ANSAmed) - MADRID, 18 SET - ''La Spagna deve chiedere il salvataggio quanto prima'', perche' altrimenti ''il danaro continuera' ad uscire dal Paese senza tornare'' e ''anche se le condizioni non saranno buone, e' preferibile a che l'economia continui a deteriorarsi a breve termine''. E' quanto sostiene il premio Nobel 2001 per l'economia, Joseph Stiglitz, in un'intervista oggi al quotidiano ABC. Secondo Stiglitz, ''la Spagna non puo' salvarsi da sola'' e non e' in discussione una sua salita dal'euro zona, dato che ''la popolazione capisce che il prezzo sarebbe troppo alto''. L'economista definisce l'annuncio della Banca centrale europea di acquistare debito spagnolo, ''un passo avanti positivo'' , che pero' ''viene con condizioni''. ''Se Bruxelles insiste nella politica di austerita', intanto che l'Europa Salva la Spagna, le stara' dando allo stesso tempo il colpo di grazia, perche' - aggiunge Stiglitz - la forzera' a prendere decisioni che indeboliranno l'economia''.(ANSAmed).

Spagna: record sofferenze banche, 10%
Hanno raggiunto quota 169 miliardi di euro
18 settembre, 16:03
 (ANSA) - ROMA, 18 SET - Nuovo record storico per le sofferenze bancarie in Spagna che hanno toccato un tasso del 9,86% a luglio, superando il massimo del 9,15% del febbraio 1994. I crediti in sofferenza hanno raggiunto cosi' quota 169 miliardi di euro a fronte di attivi per 1.716 miliardi, in crescita di un terzo rispetto a un anno fa. Sono 13 mesi consecutivi che le sofferenze registrano un aumento, di pari passo con l'aggravarsi della crisi, il varo di misure di austerita' e la crescita della disoccupazione.

Croazia: Bei, 100 mln per progetti Pmi ed enti locali
Risorse andranno a industria e servizi, incluso turismo
18 settembre, 17:21
(ANSAmed) - BRUXELLES, 18 SET - La Banca europea d'investimenti (Bei) ha deciso di fornire un prestito di 100 milioni di euro alla Banca per la ricostruzione e lo sviluppo croata (HBOR) per finanziare progetti di piccole e medie imprese ed enti locali in Croazia. ''La Bei - ha affermato Werner Hoyer, presidente dell'istituto finanziario europeo - sostiene progetti in Croazia per aiutare il Paese a rispettare i criteri dell'adesione all'Ue e ad integrarsi rapidamente nell'Unione''. I finanziamenti andranno alle Pmi nei settori di industria e servizi, incluso il turismo, ma anche alle infrastrutture degli enti locali, progetti ad alto contenuto tecnologico e aree di intervento prioritarie come energia, tutela dell'ambiente, salute e istruzione. ''Sono oltre 1.200 i progetti finanziati - spiega Anton Kovacev, presidente della Banca per la ricostruzione e lo sviluppo croata - grazie ai nostri prestiti, che hanno portato alla creazione di migliaia di posti di lavoro, oltre ad aver mantenuto l'occupazione gia' esistente''. (ANSAmed)

Bozen, oltrepadania. Durnwalder taglia i soldi agli Schützen
Finita la tregua con i tiratori: i contributi passano da 180 mila a 85 mila euro. «Ormai sono un partito, io non li finanzio»
di Giuliano Lott
BOLZANO. Dalle parole ai fatti: la polemica fra il presidente della giunta Luis Durnwalder e gli Schützen è sfociata in una decisione clamorosa: La Provincia ha più che dimezzato i contributi anniali ai tiratori piumati.
La conferma arriva da parte dello stesso presidente Durnwalder con il quale sono stati messi a confronto i contributi di Trento e di Bolzano in favore dei tiratori hoferiani. Drasticamente ridotti per altro anche in Trentino.
Presidente, il suo collega Dellai ha erogato negli ultimi tre anni 257 mila euro alle diverse Compagnie Schützen trentine.
«Bravi. Noi invece tutti quei soldi non li diamo più. Ne abbiamo discusso a lungo e abbiamo ridotto di parecchio i finanziamenti alle Compagnie degli Schützen. Dai circa 180 mila euro dell’anno precedente siamo passati a 85 mila».
Colpa della crisi, immaginiamo. In periodi di vacche magre non ci si possono permettere certi lussi, come mantenere il proprio patrimonio folcloristico.
«No. Il problema è che gli Schützen in Alto Adige stanno diventando sempre meno gruppi folcloristici e sempre più partito politico. E noi non vogliamo dare contributi a un partito. Parlano di stato sovrano, di scissione. Se intendono costituirsi come partito, lo facciano pure, si presentino alle elezioni, ma non possono pretendere finanziamenti dalla Provincia».
Significa che non ritenete più gli Schützen parte della vostra storia?
«Del corpo faccio parte anch’io, sono stato nominato Schütze onorario. Ma mi sento comunque libero di dire quello che penso. Ritengo gli Schützen un importante tradizione culturale. Ma quando iniziano a ipotizzare scissioni diventano di fatto un partito politico».
Quindi niente soldi pubblici per le divise?
«No, diamo contributi provinciali solo per limitate manifestazioni di evidente carattere culturale. E per quanto posso conoscere, sulla base dei contatti che ho avuto, mi sembra che gli Schützen più orientati agli aspetti folclorici e culturali legati alla storia del Tirolo. Insomma fanno solo attività culturali».
Insomma il feeling fra Schützen e Durnwalder “ricucito” l’anno scorso in occasione del suo 70esimo compleanno, ora, anche dopo la manifestazione con le magliette nere in consiglio per la discussione sulla legge della toponomastica sembra definitivamente tramontato. E così sarà del tutto improbabile che alla commemorazione di Andreas Hofer a Merano il presidente Durnwalder sfili ancora in divisa da ufficiale dei tiratori piumati.


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