Crisi: in 6 mesi 25mila over 50 hanno aperto
un’impresa
Crisi: Ue; aumenta rischio poverta' infantile,
20% in Italia
Crisi: deficit Portogallo a quota 6,8% primo
semestre
Spagna: aumento Iva fa volare inflazione a 3,5%
a settembre
Le banche spagnole hanno bisogno di 59,3 mld
Spagna: sette banche falliscono stress test,
fabbisogno settore a 60 mld
Crisi: in 6 mesi 25mila over 50 hanno aperto
un’impresa
L’ufficio studi
della Camera di commercio di Monza e Brianza sottolinea che queste iscrizioni
crescono in un anno del 6,8%. Una nuova impresa over 50 su quattro nasce nel
commercio
Roma - In Italia nei
primi sei mesi del 2012 sono più di 25mila gli over 50 che si rimettono in
gioco aprendo un’impresa individuale. È quanto emerge da elaborazioni
dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati
Registro Imprese. Complice la crisi, dunque, le nuove imprese individuali
iscritte tra gennaio e giugno con titolare tra i 50 e i 70 anni sono cresciute
del 6,8% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Tra i nuovi
imprenditori cinquantenni e sessantenni, infatti, c’è anche chi lo fa per
necessità dopo aver perso il lavoro e chi lo fa per aiutare economicamente
figli e famiglia. Una nuova impresa over 50 su 4 nasce nel commercio. Tra i
settori più rappresentativi seguono le costruzioni (che rappresentano il 16,8%
del totale) e le attività manifatturiere (8,8%). In Lombardia nei primi sei
mesi del 2012 sono più di 3.600 gli ultracinquantenni che hanno aperto
un’impresa individuale (+2,2% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno).
A Milano sono 1.154, seguono Brescia (514), Bergamo (387), Varese (297) e Monza
e Brianza (291), dove crescono del +11,9%. In Italia, dopo la Lombardia, nei
primi sei mesi dell’anno si registrano più iscrizioni di nuove imprese
individuali con titolare over 50 in Emilia Romagna (2286) e Veneto (2279).
(ilVelino/AGV)
(red/glv) 28
Settembre 2012 13:48
Crisi: Ue; aumenta rischio poverta' infantile,
20% in Italia
Cause: bassi redditi
genitori e sostegno pubblico insufficiente
28 settembre, 18:23
BRUXELLES - La
situazione della poverta' infantile in Europa interessa un numero sempre
maggiore di famiglie a causa dei bassi redditi da lavoro dei genitori e del
sostegno insufficiente alle famiglie con figli. E' quanto si evince dal
Rapporto trimestrale sulla Situazione economica e sociale della Commissione Ue.
La percentuale di bambini a rischio di poverta' (dopo i trasferimenti sociali)
va dal 10% approssimativo della Danimarca e della Finlandia - scrive il
Rapporto - al 20% ed oltre di Spagna, Grecia, Bulgaria, Portogallo, Italia,
Romania, Lettonia, Polonia, Lituania e Lussemburgo.
L'entita' e
l'efficacia delle prestazioni per i figli a carico variano notevolmente
all'interno dell'UE. La disponibilità di strutture per la custodia dei bambini
a prezzi accessibili costituisce un fattore estremamente importante per
consentire ai genitori, e in particolare alle madri, di lavorare.
Crisi: deficit Portogallo a quota 6,8% primo
semestre
28 settembre, 18:27
(ANSAmed) - MADRID,
28 SET - Il deficit del Portogallo nel primo semestre dell'anno e' stato del
6,8% del Pil, corrispondente a 5,597 miliardi di euro, secondo i dati diffuso
oggi dall'Istituto nazionale di statistica lusitano. Il governo di Pedro Passos
Coeho si e' impegnato con la troika a un deficit del 5% per l'intero 2012. Il
premier aveva annunciato nove misure straordinararie, fiscali e di tagli della
spesa, per centrare l'obiettivo di stabilita' per fine anno, fra le quali la
privatizzazione della compagnia Tap. (ANSAmed).
Spagna: aumento Iva fa volare inflazione a 3,5%
a settembre
28 settembre, 18:15
(ANSAmed) - MADRID,
28 SET - L'aumento dell'Iva entrato in vigore all'inizio del mese ha provocato
un incremento dell'inflazione a settembre di 8 decimi rispetto ad agosto, fino
al 3,5%, un livello recors negli ultimi 16 mesi, secondo i dati diffusi oggi
dall'Istituto Nazionale di Statistica. L'escalation inflazionistica avra'
ripercussioni sulle casse dello Stato, che a novembre dovra' procedere
all'adeguamento delle pensioni all'aumento del costo della vita, con un
sovracosto di almeno 5 miliardi di euro per la previdenza sociale, di cui la
meta' per correggere la perdita di potere acquisitivo per quest'anno e l'altra
meta' per consolidare l'aumento del'1% nel 2013.
Le banche spagnole hanno bisogno di 59,3 mld
Resi noti dalla
Banca di Spagna i primi risultati degli stress test sugli istituti di credito
iberici portati a termine dalla società statunitense Oliver Wyman. L’esecutivo
guidato da Rajoy garantisce che basteranno 40 miliardi
Roma - Le banche
spagnole hanno bisogno 59 miliardi e 300 milioni di euro. A renderlo noto è la
Banca di Spagna che ha pubblicato i primi risultati degli stress test su 14
istituti di credito iberici portati a termine dalla società statunitense Oliver
Wyman. Ma l'ammontare finale degli aiuti europei alle banche spagnole potrebbe
essere “significativamente sotto i 59,3 miliardi”, stando a quanto riferiscono
in una nota congiunta la Banca centrale spagnola e il ministero dell'Economia.
E alcuni esponenti del governo guidato da Mariano Rajoy stanno parlando in
queste ore di circa 40 miliardi. Le prove sono state condotte sotto la
supervisione del Fondo monetario internazionale, della Banca centrale europea e
della Commissione europea, in collaborazione con la Banca di Spagna e il
ministero dell'Economia.
UE - “Mi consola il fatto che il deficit
patrimoniale complessivo del settore bancario spagnolo ammonta a meno di 60
miliardi di euro”. Lo annuncia il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude
Juncker spiegando che gli aiuti necessari saranno con ogni probabilità
“inferiori del deficit patrimoniale riferito”. Il 20 luglio scorso l'Eurogruppo
aveva deciso di concedere un aiuto finanziario alla Spagna con un programma di
ricapitalizzazione bancaria fino a 100 miliardi di euro.
BCE - La Banca centrale europea – si legge in
una nota di Francoforte - accoglie con favore la pubblicazione di oggi da parte
del governo spagnolo e del Banco de España dei risultati degli stress test del
settore bancario spagnolo. La Bce – conclude la nota ricordando come4 tutta la
fase dei test sia stata seguita dall’Eurotower - sostiene con forza i piani
delle autorità spagnole per assicurare che siano soddisfatte le esigenze di
capitale in modo tempestivo.
FMI - “Accolgo con favore il completamento
degli stress test del settore bancario spagnolo annunciati oggi dalle autorità
iberiche”. Lo sottolinea Christine Lagarde, direttore generale del Fondo
Monetario Internazionale. Una valutazione “approfondita e trasparente” che
contribuirà a fornire un quadro della situazione creditizia spagnola.
"Sostengo con forza l'impegno delle autorità per assicurare che siano
soddisfatte le esigenze di capitale in modo tempestivo” ha aggiunto Lagarde
facendo intendere che la somma dovrebbe essere più bassa dei 59 miliardi a cui
sono giunti i test. (ilVelino/AGV)
(glv) 28 Settembre
2012 19:25
Spagna: sette banche falliscono stress test,
fabbisogno settore a 60 mld
ultimo aggiornamento:
28 settembre, ore 18:43
Madrid, 28 set. -
(Adnkronos/Dpa) - Sette banche spagnole, sulle quattrordici esaminate, non
hanno superato gli stress test sulla solidita' finanziaria. E' quanto emerge
dall'analisi sui diversi scenari, condotta negli ultimi tre mesi dalla societa'
americana Oliver Wyman, che ha fissato a 57,3 miliardi il fabbisogno pre-tasse
del settore bancario
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