martedì 4 settembre 2012

(3) IV.IX.MMXII/ Bozen, oltrepadania, Francesca Gonzato: Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano garante dell’autonomia. Una figura preziosa in un momento di crisi nei rapporti con Roma. Ne è convinto il presidente provinciale Luis Durnwalder, che domani mattina accoglierà al Kurhaus di Merano Napolitano e il presidente della Repubblica d’Austria Heinz Fischer per la consegna del Grande Ordine di merito della Provincia di Bolzano.


Alcoa: Passera, quasi impossibile trovare nuovi compratori
Fare la spesa in Sicilia costa caro: qui i prezzi più alti d'Italia
Calabria. Edilizia, cala l'occupazione Nel primo semestre -7,2%
Inflazione: Ocse, inflazione luglio 1,9%
Crisi: spread,Slovenia considera emissione titoli in dollari
Crisi: Spagna, numero disoccupati torna a crescere ad agosto
Crisi: Spagna, subito 120 mln a Catalogna per stipendi
Crisi: Grecia, Troika,licenziamenti facili e piu' ore lavoro
Bozen, oltrepadania. Autonomia, appello a Napolitano domani a Merano
Alcoa: Passera, quasi impossibile trovare nuovi compratori
04 Settembre 2012 - 16:21
 (ASCA) - Reggio Emilia, 4 set - Il governo continua a cercare possibili investitori in grado di rilevare l'Alcoa, anche se allo stato attuale trovare dei soggetti interessati a un investimento di questo genere ''e' quasi impossibile''.
L'ammissione arriva dal Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, oggi ospite della Festa Nazionale del Pd in corso a Reggio Emilia.
 In questi ultimi mesi, ha spiegato il Ministro, ''mon ci sono veri stati impegni per possibili acquisizioni''.
Tuttavia ''continuremo a cercare possibili compratori anche non possiamo nascondere che la situazione e' quasi impossibile'' soprattutto perche' ''per eventuali investitori tenere aperto l'impianto e' di scarsissimo interesse''.
Nonostante tutto, ha concluso Passera, il governo intende ''rispettare i patti'' presi con l'Alcoa.
fcz/mau

Fare la spesa in Sicilia costa caro: qui i prezzi più alti d'Italia
I costi annuali di una famiglia catanese tra alimentari, prodotti per l’igiene e la casa è pari a 6.634 euro
CATANIA - Fare la spesa in Sicilia? Un autentico salasso. L’Isola si piazza agli ultimi posti a livello nazionale quanto ai prezzi di supermercati, iper e hard discount. A Catania e Siracusa (rispettivamente seconde e terze in Italia dietro Aosta) va la palma di città più care: la spesa annuale media di una famiglia catanese tra alimentare, prodotti per l’igiene personale e per la casa è pari a 6.634 euro, per una aretusea 6.602.
ALTROCONSUMO - Secondo la classifica stilata da «Altroconsumo» in un’inchiesta che fotografa le dinamiche concorrenziali nella grande distribuzione all’interno di 61 città italiane, c’è un’altra siciliana nella top ten: è Messina, dove servono 6.591 euro. All’undicesimo posto troviamo invece Palermo, con una spesa di 6.532 euro, comunque superiore alla media nazionale che per l’Istat è di 6.372 euro all’anno. A favorire i prezzi alti sono le scarse tensioni concorrenziali tra diversi punti vendita. «Più alta è la sfida tra prezzi a scaffale, più bassi diventano i prezzi - sottolinea Altroconsumo - «Così la possibilità di risparmio, la forbice della spesa tra il punto vendita più caro e meno caro, aumenta per il consumatore».
RISPARMIO - Questo succede in Toscana, Umbria, Veneto ed Emilia Romagna, mentre tra le pecore nere emerge appunto la Sicilia dove, non a caso, sono bassi anche i risparmi massimi calcolati: 241 euro a Siracusa, 469 a Catania ad esempio. Cifre irrisorie, specie se confrontate con quelle di città come Firenze (1.522 euro) e Arezzo (1.468 euro). «Nelle possibilità di risparmiare quando si fa la spesa non gioca solo la tipologia di punto vendita e l’insegna; scegliere se approfittare delle offerte oppure abbandonare il prodotto di marca può portare a risparmi inauditi - sottolinea l’indagine -: 24% di spesa in meno se si scelgono i prodotti di marca in offerta; 38% in meno se si opta per i prodotti col marchio dell’insegna del supermercato; 55% di esborso in meno se i prodotti sono sempre quelli primo prezzo; ben 61% in meno se si abbandonano i prodotti di marca, scegliendo l’hard discount. Sino a ridurre la spesa in un anno di 3.500 euro».
Fonte Italpress

Calabria. Edilizia, cala l'occupazione Nel primo semestre -7,2%
Ancora segnali negativi per l'economia calabrese. Questa volta a portare davanti il segno meno è l'occupazione in uno dei settori strategici del mercato ossia l'edilizia. Nel corso del primo semestre 2012, infatti, i lavoratori nel settore sono diminuiti di più che nel resto d'Italia
Nel primo semestre 2012, gli occupati nel settore delle costruzioni in Calabria sono diminuiti del 7,2% su base annua rispetto ad una media nazionale di -4,8%. La flessione nella regione ha coinvolto sia i lavoratori alle dipendenze (-7,1%), che rappresentano circa il 70% del totale degli occupati del settore, che gli indipendenti (-7,4%). È quanto emerge da un’elaborazione dell’Ance su dati Istat. Nel 2012, dopo il risultato positivo dei primi tre mesi, che ha fatto registrare un +3% rispetto allo steso periodo dell’anno precedente, la tendenza negativa ha ripreso vigore nel secondo trimestre, con un calo tendenziale del 16,5%.   Nel 2011 il numero degli occupati nelle costruzioni nella regione ha registrato una riduzione significativa del 14,7% su base annua (-5,3% la media italiana), accentuando il trend negativo degli ultimi anni (-4,1% nel 2010 e -0,6% nel 2009). Secondo i dati Istat sulle forze di lavoro, in Calabria gli occupati del settore nel 2011 sono circa 51.000 e rappresentano oltre la metà (il 52,6%) dei lavoratori operanti nel totale dell’industria e l’8,8% degli addetti nell’intero sistema economico regionale (per l’Italia le stesse incidenze sono inferiori e rispettivamente pari al 28,2% e all’8%)
04 settembre 2012 15:48

Inflazione: Ocse, inflazione luglio 1,9%
Nel nostro paese tasso piu' elevato tra G7
04 settembre, 12:01
(ANSA) - PARIGI, 4 SET - L'inflazione nell'area Ocse per il mese di luglio e' scesa all'1,9% su base annua, contro il 2% di giugno, a causa principalmente al rallentamento della crescita dei prezzi di energia e alimentari. In particolare, riferisce ancora l'Ocse, l'inflazione a luglio ha rallentato negli Usa (1,4%, contro 1,7% in giugno), e, piu' moderatamente, in Canada (1,3%, contro 1,5%) e in Italia (3,1%, contro 3,3%). Il nostro Paese continua ad avere il tasso di aumento dei prezzi piu' elevato del G7.

Crisi: spread,Slovenia considera emissione titoli in dollari
04 settembre, 15:53
 (ANSAmed) - LUBIANA, 4 SET - Per finanziare le spese e il debito pubblico, il governo sloveno sta considerando di emettere nuove obbligazioni a scadenza decennale, ma denominate in dollari e sul mercato finanziario americano, cercando cosi' di evitare gli alti tassi d interesse, tra il 6 e il 7 per cento in caso di emissione di titoli di stato in euro. Lo ha annunciato il ministro delle Finanze sloveno, Janez Sustercic, al giornale economico di Lubiana Finance.
 Il valore nominale delle obbligazioni, che saranno emesse nella seconda meta' di ottobre o agli inizi di novembre, dovrebbe essere circa 1,5 miliardi di dollari. Dopo che in aprile gli interessi richiesti sui titolo in euro hanno superato il tasso di 5 per cento annuo, il ministero delle Finanze ha rinunciato di piazzare 1,5 miliardi di euro di titoli di stato in attesa di un cambiamento delle tendenze sui mercati internazionali. Nel frattempo pero', a giugno l'interesse richiesto ha per alcuni giorni superato il 7 per cento, ritenuto insostenibile, per scendere poi al 6,2 per cento registrato la settimana scorsa. ''A questo punto ci aspettiamo che il rendimento su titoli denominati in dollari e piazzati negli Stati uniti dovrebbe essere inferiore a quello chiesto in titoli in euro'', ha spiegato il ministro. ''Si tratta di un ottimo piano - ha commentato per il giornale Lutz Roehmeyer, esperto della Landesbank Berlin - i costi saranno minori, i tassi referenziali della Federal Reserve sono inferiori di quelli della Bce, e l'indebitamento anche per somme ingenti e molto piu' veloce''.
 Il governo conservatore di Janez Jansa si e' proposto lo scorso febbraio, al momento dell'insediamento, di ridurre il deficit dei conti pubblici dal 6,4 per cento del 2011 al circa 4 per cento quest'anno, con una serie di misure di risparmio e tagli ai stipendi dei dipendenti pubblici e statali e alle pensioni. Gli alti costi dell' indebitamento e problemi di solvenza delle maggiori banche slovene stanno pero' creando gravi problemi alle finanze pubbliche e da alcuni mesi sono sempre piu' insistenti le voci, smentite in varie occasioni da Jansa, che anche la Slovenia potrebbe chiedere aiuto al fondo salva stati europeo. (ANSAmed).

Crisi: Spagna, numero disoccupati torna a crescere ad agosto
04 settembre, 12:51
(ANSA) - MADRID, 4 SET - Dopo quattro mesi in discesa, il numero dei disoccupati ad agosto in Spagna ha segnato un aumento di 38.179 persone (+0,83%), per complessivi 4.625.634 senza lavoro, secondo i dati diffusi oggi dal ministero del lavoro e della previdenza sociale. L'incremento della disoccupazione ad agosto e' il minore di quelli registrati nel mese dal 2006, quando aumento' di 28.693 persone, ed e' al di sotto della media degli ultimi dieci anni.
Su base annua, dall'agosto 2011, la disoccupazione 'e aumentata di 494.707 persone, pari a un +11,98%. Il numero di iscritti alla previdenza sociale nel mese e' diminuito di 136.762 persone rispetto al mese precedente, fino a un totale di 16.895.977 persone. La disoccupazione e' aumentata nelle 17 comunita' autonome e, in particolare, a Murcia e nei Paesi Baschi. (ANSA) YK8

Crisi: Spagna, subito 120 mln a Catalogna per stipendi
Annuncio della leader del Partito popolare
04 settembre, 14:30
(ANSAmed) - MADRID - Il governo spagnolo anticipera' "in forma imminente" 120 milioni alla Catalogna, perche' facca fronte al pagamento degli stipendi dei dipendenti pubblici. Lo ha annunciato oggi la leader catalana del Partito Popolare, Alicia Sanchez Camacho, in dichiarazioni a TV3. Ieri l'assessore all'economia, Andreu Mas-Colell, aveva reclamato al governo centrale "un prestito-ponte" per assicurare alla Generalitat liquidita', in attesa dell'attivazione del Fondo di liquidita' per le autonomie, al quale la Catalogna ha richiesto 5,02 miliardi di euro, per far fronte a prestiti e pagamenti in scadenza. La Camacho ha assicurato che la regione "ricevera' tutti gli aiuti di cui ha bisogno", perche' l'esecutivo presieduto da Mariano Rajoy sopportera' economicamente e finanziariamente la Catalogna e il resto delle autonomie. (ANSAmed)

Crisi: Grecia, Troika,licenziamenti facili e piu' ore lavoro
Ue-Bce-Fmi chiedono aumento flessibilita' prima di altri aiuti
04 settembre, 15:21
(ANSAmed) - ATENE, 4 SET - Settimana di lavoro piu' lunga, liquidazione ridotta della meta' in caso di altra pensione, licenziamenti piu' facili: queste le richieste della troika ad Atene. Ue-Bce-Fmi vogliono che il governo modifichi la normativa del lavoro prima della prossima tranche di aiuti da 31,5 miliardi.
 Secondo quanto riferisce il quotidiano Athens News citando il contenuto di una e-mail inviata dalla troika al ministero delle Finanze greco, i dipendenti del settore privato greco potrebbero ritrovarsi presto a lavorare sei giorni a settimana invece dei cinque lavorati sino ad oggi. Nel messaggio sono inoltre richieste parecchie modifiche alla normativa del lavoro da applicare prima che Atene possa ricevere dai creditori internazionali la prossima tranche di aiuti da 31,5 miliardi. In particolare, la troika avrebbe chiesto la riduzione dei costi relativi all'assunzione e al licenziamento dei lavoratori ed una maggiore flessibilita' negli orari di lavoro. Nel messaggio, come riferisce il giornale, la troika suggerisce che i datori di lavoro dovrebbero poter licenziare i dipendenti piu' facilmente e, a tale scopo, propone di ridurre della meta' - da 4-6 mesi a 2-3 mesi - la durata del periodo previsto per inviare al lavoratore l'avviso di licenziamento. Sulla stessa linea, la troika propone inoltre che la liquidazione, ovvero la somma di denaro che i dipendenti ricevono alla fine del rapporto di lavoro, venga ridotta del 50% se essi ricevono una seconda pensione. In termini di flessibilita' di lavoro, invece, la troika sostiene la necessita' di una normativa meno rigida riguardo gli orari di lavoro in modo che i dipendenti possano lavorare per sei giorni a settimana con un periodo di riposo minimo di sole 11 ore fra un turno e l'altro. Come pure propone di abolire le restrizioni che impediscono di spostare un lavoratore dal turno di giorno a quello di notte. Le richieste della troika, come fanno notare osservatori locali, non mancheranno di esacerbare la conflittualita' esistente nelle gia' tesissime relazioni fra il governo e la Confederazione generale ellenica del lavoro (Gsee), la maggiore centrale sindacale del Paese.(ANSAmed).

Bozen, oltrepadania. Autonomia, appello a Napolitano domani a Merano
Gnecchi (Pd): «Un suo segnale può essere ascoltato dal governo». Biancofiore (Pdl): «Fermezza sull’unità d’Italia»
di Francesca Gonzato
BOLZANO. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano garante dell’autonomia. Una figura preziosa in un momento di crisi nei rapporti con Roma. Ne è convinto il presidente provinciale Luis Durnwalder, che domani mattina accoglierà al Kurhaus di Merano Napolitano e il presidente della Repubblica d’Austria Heinz Fischer per la consegna del Grande Ordine di merito della Provincia di Bolzano. Alla cerimonia sono stati invitati, tra gli altri, i parlamentari locali oltre a tutti i consiglieri provinciali. Karl Zeller (Svp) ha confermato che con ogni probabilità nei discorsi dei due Capi di Stato verrà inserito un richiamo al valore dell’autonomia e alla necessità di preservarla. Lo stesso Zeller pronostica però una trattativa ancora lunga e complicata con il governo. Cosa ne pensano gli altri parlamentari? Va ricordato che al termine della cerimonia i presidenti Durnwalder, Napolitano e Fischer siederanno a un pranzo riservato con 50 ospiti , tra cui i parlamentari. Sarà l’occasione, cerimoniale permettendo, per un incontro più ravvicinato con i due capi di Stato.
Luisa Gnecchi (Pd) definisce «altamente simbolica» la cerimonia di quest’anno, che la giunta provinciale ha voluto impostare con la consegna della medaglia d’oro ai rappresentanti dei due Stati nel quarantennale del secondo statuto di autonomia e nel ventennale della chiusura della vertenza tra Italia e Austria. «Durnwalder ha voluto fortemente istituire questa onorificenza», ricorda Luisa Gnecchi, «e consegnandola ai presidenti Napolitano e Fischer chiude simbolicamente anche il percorso della sua presidenza, visto che nel 2013 non si ricandiderà. Il significato è ribadire il valore profondo di una autonomia speciale vincolata da accordi internazionali». Quanto può essere importante avere Napolitano e Fischer in Alto Adige nel pieno della crisi con il governo Monti? Risponde Gnecchi: «Napolitano non è Monti. Sono stupita dalla querelle innescata dalla destra tedesca, che contesterà la cerimonia. Quando ero in Provincia avevamo consegnato l’onorificenza al premier Prodi, che aveva rispettato l’autonomia. Sono tra coloro che ritiene la spending review del governo Monti un insulto alla Provincia autonoma. Penso quindi che possa essere importante la presenza del presidente Napolitano, che ha sempre dimostrato sensibilità verso le Province di Bolzano e Trento, come dimostra la sua decisione di accettare l’onorificenza. Un suo richiamo ai valori autonomistici potrà essere raccolto, spero, dal governo». Esserci non è scontato. Parte dei consiglieri della destra tedesca non entrerà al Kurhaus per protesta.
Giorgio Holzmann (Pdl) riassume così il senso della sua presenza: «Parteciperò perché l’autonomia va difesa dai parlamentari di tutto il territorio. È positiva per tutti i gruppi linguistici, anche se a volte l’autonomia è stata usata con spregiudicatezza. Gli ultimi esempi? Il polso pesante dell’assessore Widmann verso il capoluogo sul metrobus e l’imposizione della settimana corta a scuola da parte dell’assessore Kasslatter Mur, una scelta che crea problemi alla scuola italiana. La settimana dopo poi arriverà in consiglio provinciale la legge sulla toponomastica. L’attuale testo è avversato da tutti i consiglieri italiani: vedremo come evolve la situazione». C’è stato un piccolo giallo sull’invito a Michaela Biancofiore (Pdl), eletta fuori regione. Alla fine la deputata annuncia «tutto a posto». Così Biancofiore sul significato della visita: «Il presidente Napolitano ha sempre detto di riconoscere l’autonomia, ma per fortuna è sempre stato fermo sui temi dell’unità d’Italia e della toponomastica».

 

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