mercoledì 5 settembre 2012

(3) V.IX.MMXII/ Massimo Levantaci: «Il prezzo pagato agli agricoltori si mantiene basso perchè le industrie hanno fatto cartello, impedendo quelle normali oscillazioni di prezzo che in altri tempi ci sono sempre state», dice Giovanni Cera vicepresidente della Confederazione italiana agricoltori. «Il consumo al dettaglio segue altre logiche - aggiunge - e comunque se anche c’è stato un calo di vendite le dinamiche non sono così immediate da obbligare gli industriali a non riconoscere un prezzo maggiorato ai produttori. La verità è che gli accordi si fanno a marzo e non possono essere modificati in corso d’opera se non a fronte di pesati penali. Quasi sicuramente - anticipa Cera - il prezzo pagato agli agricoltori aumenterà sui prodotti non contrattati prima che le aziende chiudano».---Sergio Vetrella: «È stato emanato il decreto del presidente del Consiglio dei ministri che dispone l'assegnazione alla Regione Campania di 25,5 milioni di euro». Si tratta di somme dovute dallo Stato per il periodo 2003-2007 per l'adeguamento all'inflazione e l'attivazione di nuovi servizi di trasporto regionale su ferro, come quelle del gruppo Eav (Circumvesuviana, Metrocampania Nordest e Sepsa), fino al 2000 gestite dal Ministero dei Trasporti.


La crisi taglia pure i consumi di pomodoro
Napoli. Trasporti, Roma sblocca 25,5 milioni
Inps: Cig agosto vola, +18,7% anno
Fisco: in primi 7 mesi entrate a 232 mld
Squinzi: ''Autunno? Lo vedo meno caldo dopo incontro con governo''
La visita del presidente Napolitano a Merano: "L'autonomia non sarà svuotata"

La crisi taglia pure i consumi di pomodoro
Solo il «cieligino» regge
di MASSIMO LEVANTACI
Pelati e conserve, a quanto pare, non fanno più gola ai consumatori. Così almeno si difendono gli industriali della passata per giustificare il prezzo «basso» corrisposto agli agricoltori nonostante il crollo dei raccolti «fino al 50%», come ha certificato qualche giorno fa l’Ispettorato provinciale agricoltura. Può sembrare una scusa risibile, ma forse non lo è a sentire venditori e distributori di alcuni supermercati cittadini.
Che fosse una stagione strana per il pomodoro da industria in Capitanata (un’economia da 300 milioni di euro) lo si sapeva, ma non fino a questo punto. Possibile che la spesa per la passata (0,59 centesimi al chilo) sia diventata sconveniente per le famiglie pur provate dalla crisi economica? Lo abbiamo chiesto agli addetti ai lavori, ma le risposte che abbiamo ricevuto lo confermano. «In quarant’anni di attività - dice Giuseppe Grasso, presidente dell’org anizzazione di produttori Apo Foggia - non mi era mai capitata una cosa del genere. Pomodoro in giro non ce n’è molto, eppure le industrie si ostinano a non pagarlo come chiedono gli agricoltori. E inevitabilmente questa situazione si riverbera a cascata sul consumo diretto, lo stiamo verificando in questi giorni. Se viene confermato l'abbattimento del 50%, c’è almeno da augurarsi che gli industriali arrivino l’anno prossimo con i magazzini azzerati così avremo condizioni di mercato più favorevoli agli agricoltori e di conseguenza anche al mercato».
Ma con queste condizioni di prezzo i consumatori dovrebbero essere già avvantaggiati. E invece le vendite nei supermercati si mantengono al di sotto della media anche perchè le famiglie - altro fenomeno da analizzare - si indirizzano di più su altri prodotti. La tesi è di Michele Tridentino, foggiano, produttore di pomodoro e consulente d’azienda di alcuni marchi. «Le considerazioni da fare sono almeno un paio. Sì, è vero che le famiglie non comprano più pomodoro come un tempo, ma non diamo solo colpa alla crisi economica altrimenti non si spiegherebbe perchè si spende di più per acquistare prodotti di alta tecnologia, come l’I-pad, che non gli alimentari. Sul calo di consumi di pomodoro - aggiunge - è bene però che anche le industrie si prendano la loro fetta di responsabilità perchè in questi anni lo hanno trasformato in un prodotto banale, vendendolo in aste al ribasso senza che nessuno ci metta valore aggiunto. Così abbiamo sul mercato prodotti tutti uguali, un appiattimento che il consumatore finisce per punire».
A proposito del ruolo delle aziende e del prodotto che non si vende più come un tempo c’è però chi la pensa molto diversamente. «Il prezzo pagato agli agricoltori si mantiene basso perchè le industrie hanno fatto cartello, impedendo quelle normali oscillazioni di prezzo che in altri tempi ci sono sempre state», dice Giovanni Cera vicepresidente della Confederazione italiana agricoltori. «Il consumo al dettaglio segue altre logiche - aggiunge - e comunque se anche c’è stato un calo di vendite le dinamiche non sono così immediate da obbligare gli industriali a non riconoscere un prezzo maggiorato ai produttori. La verità è che gli accordi si fanno a marzo e non possono essere modificati in corso d’opera se non a fronte di pesati penali. Quasi sicuramente - anticipa Cera - il prezzo pagato agli agricoltori aumenterà sui prodotti non contrattati prima che le aziende chiudano».
Ma le aziende agricole in queste condizioni riusciranno mai a liberarsi dal giogo delle industrie? «Non credo - risponde Giuseppe Doria presidente del Conapo (l’org anizzazione di produttori ortofrutticoli di Confagricoltura) - il mercato oggi viene gestito soprattutto dai commercianti che fanno il bello e cattivo tempo. In giro per le campagne c’è sempre tanta gente che anticipa quattrini agli agricoltori, convincendoli a investire anche su annate non favorevoli qual è questa anche se nessuno in primavera poteva saperlo. E’ un mercato strano quello del pomodoro, condizionato da un sacco di fattori: ci sono commercianti che devono recuperare ancora le perdite del 2010 e che hanno in pugno i produttori e non si tratta di casi isolati. Se ora anche il consumo cala di certo non è colpa degli agricoltori che della catena continuano a essere l’anello più debole».

Napoli. Trasporti, Roma sblocca 25,5 milioni
Monti si ricorda dei treni campani. Vetrella: soddisfatto
NAPOLI - Roma sblocca 25 milioni e mezzo di euro per l'agonizzante settore dei trasporti campano. A riferirlo è l'assessore regionale ai Trasporti Sergio Vetrella: «È stato emanato il decreto del presidente del Consiglio dei ministri che dispone l'assegnazione alla Regione Campania di 25,5 milioni di euro». Si tratta di somme dovute dallo Stato per il periodo 2003-2007 per l'adeguamento all'inflazione e l'attivazione di nuovi servizi di trasporto regionale su ferro, come quelle del gruppo Eav (Circumvesuviana, Metrocampania Nordest e Sepsa), fino al 2000 gestite dal Ministero dei Trasporti.
ANTICIPAZIONE - Lo scorso aprile la Giunta aveva disposto un'anticipazione urgente di queste risorse con fondi regionali, al fine di evitare l'aggravarsi della situazione disastrosa delle società di trasporto regionale su ferro, esposta con le banche. «L'anticipazione di questi fondi, che ora ci vengono erogati dal Governo e che vanno così a rimpinguare le purtroppo non ingenti casse regionali - sottolinea l'assessore Vetrella - si è rivelata una scelta vincente, in quanto ci ha consentito di dare una risposta rapida e decisiva alla grave crisi dello scorso aprile con i treni che restavano fermi in deposito giorno dopo giorno per mancanza di manutenzione». L'auspicio della Regione è che le aziende di trasporto «dopo anni di confusione, bilanci incerti e sprechi» possano essere risanate e rilanciate. Per la gioia di un milione di viaggiatori.

Inps: Cig agosto vola, +18,7% anno
706,5 milioni le ore autorizzate
05 settembre, 15:57
(ANSA) - ROMA, 5 SET - Nei primi 8 mesi del 2012 le ore di cassa integrazione autorizzate alle aziende sono state 706,5 milioni con un aumento del 9,6% rispetto allo stesso periodo del 2011. Lo fa sapere l'Inps diffondendo i dati sulla cassa in agosto secondo i quali nel mese sono stati autorizzati 67 milioni di ore con un aumento del 18,7% su agosto 2011.

Fisco: in primi 7 mesi entrate a 232 mld
Ministero, gettito cresce grazie a Imu e misure correttive
05 settembre, 18:59
(ANSA) - ROMA, 5 SET - Nel periodo gennaio-luglio 2012 le entrate tributarie erariali si sono attestate a 232.002 milioni di euro, mostrando una crescita del 4,7% (+10.359 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Lo comunica il Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia, sottolineando che ''pur in presenza di una congiuntura fortemente negativa, la dinamica delle entrate registra una tendenza alla crescita'' grazie al gettito Imu e alle misure correttive.

Squinzi: ''Autunno? Lo vedo meno caldo dopo incontro con governo''
Roma, 5 set. (Adnkronos) - Dopo le risposte avute dal governo nell'incontro che si è tenuto a Palazzo Chigi, ''mi auguro'' che l'autunno sarà meno bollente. Lo afferma il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, al termine della riunione tra esecutivo, imprese e banche.
''C'è stata un risposta puntuale del governo, abbiamo captato la volontà di affrontare i problemi, se tempi saranno resi possibili dal Parlamento, entro fine legislatura''. Il presidente degli Industriali sottolinea quindi la ''disponibilità'' percepita a dare un ''seguito concreto alle richieste'', senza però ''quantificazione né formalizzazioni''.
L'avvio del colloquio con il governo ''è stato costruttivo. Spero possa proseguire anche nel futuro'', aggiunge.
Prima dell'incontro, intervistato nella 'Telefonata' di Maurizio Belpietro, Squinzi aveva detto di aspettarsi un autunno caldo, ''anzi bollente" e aveva ricordato i molti casi 'nascosti' di crisi aziendale: "In base alle nostre informazioni ci sono migliaia di piccole aziende che soffrono mediaticamente in silenzio. E questa è forse la cosa che ci preoccupa di più".
Gli imprenditori hanno "bisogno di una semplificazione normativo-burocratica. Le nostre imprese possono essere speciali ma senza le condizioni competitive sul mercato globale non andiamo molto lontano", aveva sottolineato. Per uscire dalla crisi, aveva poi ricordato, "bisogna anche lavorare in modo particolare alla detassazione dei salari: questo sarebbe il modo più diretto" per stimolare i consumi.
Il premier Mario Monti , si legge in una nota di Palazzo Chigi diffusa al termine dell'incontro, "ha indicato che il filo conduttore dell'azione del governo è stato sin dall'inizio il miglioramento della produttività totale dei fattori, e che, in seguito all'azione intrapresa finora sui fattori di contesto, è oggi giunto il momento di affrontare il tassello fondamentale della produttività del lavoro, tema per il quale spetta alle parti sociali il ruolo di protagonisti".
In effetti, ha evidenziato il premier, "oltre allo spread sugli interessi sui titoli di Stato, che incide negativamente sul costo del credito e sugli investimenti delle imprese, assume grande rilievo lo spread di produttività, che altrettanto pesantemente incide sulla capacità competitiva aziendale".
Per questo "è necessario che le parti sociali trovino un terreno di dialogo comune per intervenire sui fattori di produttività di ogni singola impresa". Questa questione, ha ricordato Monti, "è considerata di importanza cruciale dalle organizzazioni internazionali e dalla Commissione europea nell'analisi macroeconomica e della strategia per la riduzione degli squilibri interni alla zona euro".
Il governo "intende sollecitare le parti sociali - ha continuato - ad impegnarsi su un dialogo che porti a tempi brevi su proposte condivise in grado di migliorare l'attuale livello della produttività del lavoro in Italia, dopo molti anni di declino, al fine di innalzare la competitivitàe l'attrattività dell'investimento in Italia".
Per il presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari , ''inizia da oggi il nostro lavoro per favorire tutte le migliori condizioni per restituire competitività alle imprese. Per questo dobbiamo lavorare da domani con le parti sociali''.
Dal governo, ha sottolineato, ''è arrivato apprezzamento per il documento che avevamo presentato a fine luglio''. L'esecutivo, inoltre, si è impegnato a ''recepire la direttiva Ue sui tempi di pagamento della pubblica amministrazione e ad approvare entro fine anno la delega fiscale. Noi da parte nostra abbiamo ribadito l'impegno delle imprese per il recupero della competitività''.

La visita del presidente Napolitano a Merano: "L'autonomia non sarà svuotata"
L'autonomia altoatesina resta modello d'integrazione, anche a livello europeo: lo hanno ribadito i presidenti Napolitano e Fischer, ricevendo un'onorificenza della Provincia di Bolzano. Durnwalder: pronta a concorrere al risanamento del Paese, ma lo Statuto va rispettato. Napolitano gli dà ragione
BOLZANO. Oggi l’incontro fra il presidente Napolitano, l’omologo austriaco Fischer . Napolitano e Fischer riceveranno l’onorificenza del Grand’ordine di Merito della Provincia autonoma di Bolzano, in occasione del quarantennale del secondo statuto di autonoma e del ventennale della chiusura della vertenza fra Italia e Austria. La cerimonia si tiene al Kursaal di Merano e coincide con la data - 66 anni fa - della firma dell’accordo di Parigi fra De Gasperi e Gruber.
 «È un’occasione importante, quella che celebriamo oggi qui insieme, a nome della Provincia Autonoma di Bolzano, della Repubblica Italiana e della Repubblica d’Austria«. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a Merano alla cerimonia di consegna del Grand’Ordine di Merito della Provincia Autonoma di Bolzano.
 «Un’occasione importante - ha sottolineato il capo dello Stato - per porre, ancora una volta e più che mai, in piena evidenza il significato e il valore europeo della soluzione data alla questione altoatesina e dell’esperienza pluridecennale compiuta su quella base. E sono particolarmente lieto della partecipazione a questa cerimonia del Presidente austriaco Heinz Fischer, a cui mi legano un’antica stima e personale amicizia e una sostanziale, significativa comunanza di visione europea«.

 «Il 5 settembre - ha ricordato il presidente Napolitano - è rimasto un giorno scolpito nella nostra memoria storica condivisa da quando, sessantasei anni fa, segnò la data della firma, a Parigi, dell’accordo De Gasperi-Gruber. In quell’accordo vennero affermati con chiarezza e coraggio principi altamente innovativi per consentire una pacifica e prospera convivenza tra popolazioni diverse per etnia, lingua e cultura, con speciali riconoscimenti per la più vasta comunità, quella dei cittadini di lingua tedesca.

 "La concreta attuazione di quei principi e dell’intesa generale sottoscritta dai governi italiano ed austriaco, non è stata una passeggiata. Sia perchè si è rivelata complessa, richiedendo molteplici specificazioni e adempimenti. Sia perchè inizialmente non mancarono incomprensioni e ostilità anche virulente. Ma tutto questo - difficoltà e contrasti di qualsiasi natura - è stato via via superato ; fino alla solenne dichiarazione, nel 1992, in sede di Nazioni Unite, della conclusiva, piena composizione della controversia altoatesina.

 "Ed è questo ventesimo anniversario, in particolare, che ha spinto il Presidente Durnwalder, a invitare - e gliene sono grato - qui a Merano me e il collega Fischer, e anche a rimettere a entrambi - con gesto che ho altamente apprezzato - l’onorificenza conferitaci dalla Provincia Autonoma di Bolzano - ha proseguito il capo dello Stato -. Un cammino percorso che ha richiesto forte e convergente volontà politica, spirito di pace, misura e moderazione, pazienza e slancio innovativo.

 ’Lo Statuto Speciale di Autonomia del Trentino Alto Adige-Süd Tirol’ costituisce "un riuscito modello di tutela delle minoranze e di serena coabitazionè. Queste parole della dichiarazione comune sottoscritta dieci anni fa dai nostri predecessori Ciampi e Klestil, conservano intatta la loro validità : nulla riuscirà a riaprire dispute anacronistiche tra i nostri due paesi e tra le comunità, in modo particolare quella italiana e quella tedesca, che convivono operosamente in questa regione".

 Napolitano ha quindi ricordato che «il riconoscimento e la valorizzazione delle autonomie regionali e locali, così come la tutela delle minoranze etniche e linguistiche sono principi fondamentali sanciti nella Costituzione italiana insieme con quello dell’unità e indivisibilità della Repubblica. E sono egualmente recepiti in Costituzione i caratteri peculiari dell’autonomia e dello statuto speciale di cui gode la vostra regione, associando in un intreccio unitario le due province di Bolzano e di Trento, giunte insieme di recente a postulare, con il Land Tirol, la nascita di una Euroregione«.

 «Sono certo che anche momenti e motivi di incomprensione e tensione che possono sorgere - come quelli cui ha fatto cenno il Presidente Durnwalder - sono destinati a risolversi al tavolo dell’intesa prevista dalle norme - e da conseguire sollecitamente - in materia di ridefinizione dei rapporti finanziari. Siamo chiamati a condividere in questa fase, al livello nazionale e al livello regionale, difficoltà e responsabilità per il risanamento della finanza pubblica. In nome dell’autonomia - ha aggiunto il presidente Napolitano - crediamo profondamente in valori come quelli del bilinguismo e del biculturalismo, che qui si praticano con spirito europeo«.

LA DIRETTA

13:20 - Il presidente ha apprezzato le dichiarazioni di Durnwalder sulla disponibilità della Provincia a partecipare al risanamento finanziario del Paese, "ciò significa anche minori entrate" ma sul metodo "è importantissimo il rispetto delle procedure". Dal canto suo, Fischer sottolinea che l'Austria non è coinvolta nei problemi finanziari tra Alto Adige e Governo italiano, ma ribadisce la necessità del metodo istituzionalmente corretto

13:12 - Napolitano sottolinea di essere molto lieto che la convocazione a Roma (lunedì prossimo) sia arrivata in concomitanza con la crimonia di oggi. D'altronde, Durnwalder in sala lo aveva esplicitamente ringraziato per l'intervento

13:11 - Grazia ai terroristi degli anni Sessanta: il presidente austriaco Fischer dice che sarebbe importante chiudere la vicenda, ma devono essere gli "ex attivisti" a presentare la domanda

13:10 - In conferenza stampa, sia Napolitano sia Fischer specificano che l'Alto Adige sarà chiamato a fare la propria parte nei tagli, ma che è essenziale garantire il rispetto delle procedure statutaie di trattativa

12:40 - Conclusa la crimonia ufficiale, i presidenti vanno in conferenza stampa

12:31 - Terminati i discorsi, un momento musicale

12:28 - Fischer ricorda la collaborazione tra Innsbruck, Bolzano e Trento in materia di cooperazione transfrontaliera, a partire dal sistema universitario. Che parla di Europa come di un processo di pace, che va sostenuto in tutti i modi. L'Alto Adige è questione di "Herzgelegenheit", tema che sta molto a cuore. Il presidente austriaco ringrazia dell'invito, a 56 anni dalla sua prima visita in Alto Adige. Applausi scroscianti

12:25 - Fischer: "La pacifica convivenza in Sudtirolo funziona" e l'autonomia "si è sviluppata a favore di tutti i gruppi", un modello per la soluzione dei conflitti delle minoranze, da "esportare". E un bene da preservare. "

12:23 - Fischer: "Con lo Statuto è stata posta una pietra miliare nella tutela delle minoranze tedesca e ladina, pietra miliare su cui si è lavorato ancora, per due decenni, per realizzare le cosiddette norme d'attuazione, così si è arrivati a chiudere la controversia nel 1992, e quello al parlamento austriaco è stato un dibattito ampio, lungo e difficile, prima di riconoscere che fossero stati raggiunti gli obiettivi dell'accordo di Parigi".

12:20 - Il deputato del Pdl Giorgio Holzmann scrive su facebook: "Buongiorno a tutti, oggi pranzo con il Presidente della Repubblica Napolitano a Merano. Debbo dirgli qualcosa da parte vostra? :-)"

12:18 - Concluso il discorso di Napolitano, tocca a Fischer

12:15 - Napolitano cita l'Euroregione. "Non ci sarà mai alcun svuotamento dell'autonomia", e qui partono gli applausi spontanei della platea che interrompono il discorso del presidente. "Sempre viva e complessa la dialettica tra Governo e autonomie, anche momenti di incomprensione etensione come quelli cui ha fatto cenno il presidente Durnwalder sono destinati a risolversi, già a partire dall'incontro di lunedì. Crediamo fortemente in valori quali il bilinguismo e il biculturalismo.

12:14 - Lo sforzo sull'autonomia - dice Napolitano - "ha richiesto pazienza e slancio innovativo". E ancora: "Nulla riuscirà a riapreire dispute anacronistiche tra i nostri Paesi e tra le comunità che convivono operosamente. La tutela delle minoranze è principio fondamentale, così come l'unità e l'indivisibilità della Repubblica".

12:11 - Piccola gaffe del presidente che cita in modo sbagliato il cognome di Alfons Gruber, cofirmatario con degasperi dell'accordo di Parigi, parlando di Grueber. Poco dopo si ripete, inserendo la "dieresi" nel cognome di Durnwalder, citato come Duernwalder.

12:10 - Prende la parola il presidente Napolitano: "E' un'occasione importante quella che celebriamo oggi qui insieme (...) per porre ancora una volta in piena evidenza il significato e il valoe europeo della soluzione data alla questione altoatesina e dell'sperienza pluridecennali compiuta su quella base (...) A Fischer mi legao antica stima e sostanziale significativa comunanza di visione europea

12:08 - Segue il conferimento della medesima onorificenza al presidente austriaco Heinz Fischer. Calorosa stretta di mano tra i due capi di Stato

12:07 - Breve cerimonia di conferimento della "massima onorificenza" della Provincia autonoma di Bolzano al presidente Napolitano, custodita dentro una teca

12:06 - Durnwalder: "Voi presidenti vi siete sempre impegnati a tutela dell'autonomia dell'Alto Adige" e ringrazia entrambi, ma anche tutte le forze democratiche dei due Paesi che negli anni hanno accompagnato la Provincia autonoma di Bolzano su questa strada". E così termina il discorso del governatore, tra gli applausi

12:05 - Durnwalder alterna italiano e tedesco: i due capi di Stato lo ascoltano con le cuffie della traduzione simultanea

12:02 - Durnwalder: "Sul depotenziamento dei relitti fascisti non si registrano novità", e cita anche la grazia per alcuni "ex attivisti sudtirolesi". "La strada del dialogo porta sempre buoni rutti, la storia dell'autonomia dell'Alto Adige - Sudtirol lo dimostra". Grazie a Napolitano, lunedì Durnwalder e Dellai saranno a Roma per discutere dei problemi.

12:01 - Durnwalder: "Siamo pronti a compartecipare al rilancio del sistema economico, ma la Provincia deve poter decidere come e dove intervenire con le misure di risparmio. Sentiamo incombere sull'autonomia un rischio di svuotamento". Le misure governative attaccano le competenze proprie dell'autonomia.

12:00 - Durnwalder: "Non è questo il luogo dove discutere dei problemi politici che qui non mancano, ma la nostra autonomia non mai conosciuto difficoltà come quelle che stiamo vivendo oggi, le nostre prerogative non sono rispettate; per uscire dalla crisi bisoga mobilitare le energie di tutti"

11:59 - Durnwalder: "I gruppi linguistici sono passati dal gegeneinander al nebeneinander", dal vivere "contro" al vivere "accanto"

11:58 - Ci sono voluti due decenni, dal 1972 al 1992, per attuare il Secondo statuto di autonomia, ricorda il governatore altoatesina: "I mattoni di una casa che ancora oggi ha fondamenta storiche"

11:56 - Durnwalder passa alla lingua tedesca e ricorda l'altra data che si celebra a Merano, i vent'anni dalla chiusura del contenzioso internazionale con il rilascio della "quietanza liberatoria"

11:55 - Durnwalder: "L'autonomia è una richiesta che ha richiesto sacrifici e pazienza di molti e noi tutti possiamo esserne orgogliosi. senza il sostegno di Vienna una simile soluzione non sarebbe mai stata raggiunta".

11.53 - Durnwalder: "Bisogna citare il 1972, anno d'entrata in vigore del secondo Statuto d'autonomia, che ha garantito alla Provincia di Bolzano spazi di manovra e competenze utilizzati a vantaggio di tutti i gruppi linguistici. La Provincia per la prima volta dispone di un'autonomia dgena di questo nome, non solo sulla carta".

11.50 - Durnwalder: "Siamo passati dal Los von Trient di mezzo secolo fa a un'intensa e proficua collaborazione con la vicina provincia di Trento"

11.48 - Excursus storico di Durnwalder in lingua tedesca sulla storia dell'autonomia altoatesina: "La storia avrebbe anche potuto prendere una piega diversa, se si fosse seguita la strada del nazionalismo". Oggi "la nostra autonomia è riconosciuta come modello a livello europea". Cita Moro Saragat Andreotti Kreisky Mock Steiner " e ovviamente Silvius Magnago"

11.48 - Durnwalder ringrazia Napolitano e Fischer e ricorda due importanti anniversari della storia dell'Alto Adige: i 40 anni del secondo Statuto d'autonomia e i vent'anni della chiusura della vertenza internazionale

11.47 - "I giovani sono il nostro futuro"; un saluto ai ladini

11:46 - "Simpatia, stima e rispetto" esprime Durnwalder a nome della popolazione altoatesina verso i due capi di Stato

11.46 - Inizia il discorso del governatore altoatesino Luis Durnalder, che nei saluti alterna la lingua italiana a quella tedesca.

11.45 - Inizia la cerimonia di consegna dell'onorificenza del Grand'ordine di merito

11:45 - L'inno di Mameli eseguito da un complesso di ottoni, a seguire quello austriaco

11:40 - I due presidenti fanno il loro ingresso al Kursaal, accolti dagli applausi e da un annuncio in lingua tedesca.

11:25 - Ancora in corso il colloquio tra Napolitano e Fischer. Gremita la sala del Kursaal

11.08 - Tradizionale foto ricordo davanti all'ingresso del Kursaal, alle spalle le bandiere italia, austriaca ed europea, Subito dopo, in una sala del Kursaal, il colloquio tra i due capi di Stato

11:05 - Il presidente è arrivato a Merano, accolto dal governatore Luis Durnwalder, dal presidente della Regione Lorenzo Dellai, dal sindaco di Merano Gunther Januth e dalla presidentessa del consiglio regionale Rosa Thaler. Poco dopo l'arrivo el presidente austraico Fischer, accolto da Durnwalder

11:00 - Napolitano è in viaggio, in leggero ritardo rispetto al programma ufficiale. Secondo il protocollo, alle 11 avrebbe dovuto iniziare il vertice bilateraòe italo-austriaco, alla presenza dei due capi di Stato. Il presidente italiano sarà accolto all'ingresso del Kurhaus (passeggiata Lungo Passirio), dal presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder. Pochi minuti più tardi sarà la volta di Heinz Fischer che, dopo i saluti ufficiali nella rotonda del Kurhaus, si recherà assieme al collega Napolitano all'interno della sala Ohmann per l'incontro bilaterale Italia-Austria.

10:41 - Il presidente Napolitano è atterrato all'aeroporto di Bolzano e ora si dirige verso Merano lungo la superstrada Mebo.

10:40 - In attesa dell'arrivo del presidente, due piccole manifestazioni attorno al Kursaal: una delegazione del Fli guidata dal consigliere provinciale  Alessandro Urzì è "schierata" al ponte della Posta (di lì passerà il presidente) con alcuni cartelli e striscioni: "La Regione tutela le minoranze linguistiche articolo 6" e "Lo statuto va rispettato". Poco più avanti, all'imbocco delle passeggiate del Lungopassirio, un'altra manifstazione dello Heimatbund, la lega degli ex terroristi degli anni Sessanta, in favore dell'autodeterminazione dell'Alto Adige.

10:30 - La pasionaria separatista sudtirolese Eva Klotz ha atteso all’aeroporto di Bolzano l’arrivo del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano assieme ad alcuni militanti del suo partito con uno striscione di protesta. «Non si comprende - ha detto Klotz - perchè la Provincia di Bolzano dia un’onorificenza al massimo rappresentante di uno Stato che ogni giorno calpesta i nostri diritti di minoranza. Napolitano non ha concesso la grazia ai nostri ex combattenti e non si è battuto per la nostra autonomia».

10:18 - Iniziano ad arrivare i sindaci altoatesini, invitati alla cerimonia

10:13 - Davanti al Kursaal di Merano, "presidiato" dai corazzieri, inizia a radunarsi una folla di curiosi. Il dispositivo di sicurezza è massiccio, ma discreto

10:00 - Il presidente è atteso all'aeroporto di San Giacomo; da qui, in auto partirà alla volta di Merano, dove si tiene la cerimonia di consegna delle onorificenze.
05 settembre 2012


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