mercoledì 3 ottobre 2012

(1) III.X.MMXII/ Numeri agghiaccianti.===(Adnkronos/Ign) - Continua a crescere il ricorso alla cassa integrazione. A settembre sono state autorizzate 86,4 milioni di ore: rispetto allo stesso mese del 2011, quando furono autorizzate 83,4 milioni di ore, si registra un aumento del 3,6%. Complessivamente, nei primi nove mesi dell'anno si e' giunti a quota 792,9 milioni, contro i 727,8 milioni del 2011 (+8,9%). E' quanto comunica l'Inps.---Nel periodo gennaio-agosto 2012 sono state presentate complessivamente 855.958 domande di disoccupazione, il 16,2% in piu' rispetto allo stesso periodo 2011 (736.581), e 88.577 domande di mobilita', con un incremento del 6,46% rispetto alle 83.200 richieste dei primi otto mesi del 2011. com-fgl/


L'UNIONE SARDA - Economia: Liberalizzare i vigneti, è scontro
Alcoa: ok Ue a sconti tariffe fino 2015
Crisi, Inps: "Cig a settembre + 3,6 annuo. Aumento dell'8,9% nei primi 9 mesi
Crisi: Inps, domande disoccupazione +1,34% ad agosto. In 8 mesi +16,2%
Def: Bankitalia, meno tasse per crescita
Banche: Ue, separare attività a rischio da depositi
Crisi: Spagna; Rajoy, richiesta aiuti non e' imminente
Grecia, è stallo con la troika. Ancora congelati aiuti per 31,5 mld

L'UNIONE SARDA - Economia: Liberalizzare i vigneti, è scontro
03.10.2012
Chi vuole iniziare a produrre vino dovrà avere la licenza ed essere il titolare del vigneto. Niente di nuovo, quindi, dopo che ieri l'Unione europea ha bocciato la liberalizzazione dei vigneti. A confermarlo, dopo settimane di incertezze, è stato lo stesso commissario europeo all'agricoltura, Dacian Ciolos: «La liberalizzazione dei vigneti non è un'opzione». D'accordo sullo stop, oltre ai produttori, anche il ministro italiano Mario Catania che però sottolinea la necessità «di correttivi tecnici alla regolamentazione esistente».
ASSICURAZIONE Niente libero mercato, quindi, e niente concorrenza. Oggi i diritti di impianto prevedono che la licenza di produzione sia posseduta dal titolare del vigneto. L'Ue aveva proposto una deregulation ma dopo la ferma opposizione dei grandi Paesi produttori (tra i primi la Francia) aveva fatto un passo indietro sino allo stop di ieri. «Il vino con o senza indicazione geografica (Ig) ha bisogno di una regolamentazione. La liberalizzazione non è un'opzione», ha ribadito senza mezzi termini Ciolos. La regolamentazione, ha precisato, deve introdurre «una rete di sicurezza europea, una gestione nazionale delle autorizzazioni per tutti i vini, con un maggiore supporto di esperti, in particolare per i vini Ig». La decisione era stata anticipata qualche giorno fa da Catania: «Siamo riusciti a spostare la Commissione che adesso è d'accordo con l'Italia e con i Paesi produttori che hanno fatto questa crociata. Ora si discute di dettagli tecnici importanti, ma pur sempre dettagli tecnici, in un quadro di regime di controllo e non di liberalizzazione del vigneto», aveva detto.
PRODUTTORI Per i produttori lo stop salva il mercato e la qualità. «Sono già tanti gli imprenditori agricoli che rinunciano a coltivare le vigne perché poco conveniente. Con la liberalizzazione sarebbe stata una moria», ha commentato Gigi Picciau, presidente del consorzio di vini di Sardegna. «Non riusciamo a vendere ciò che produciamo». Sulla stessa linea Antonio Pasadinu, direttore delle relazioni esterne di Sella&Mosca: «Preferirei parlare di aggregazione, di favorire le associazioni di imprenditori nel territorio, per vitigni o per regioni, con l'obiettivo di fare sistema e rafforzare il mercato». La posizione delle cantine «non è protezionistica, anche perché gli svantaggiati sarebbero gli ultimi arrivati sul mercato». «Siamo già in tanti a produrre e imbottigliare vino», ha confermato anche Ercole Iannone, enologo della Cantina di Dolianova. Chi poi ha già provato la liberalizzazione «come l'Australia», ha detto Valentina Argiolas, responsabile dell'Ufficio marketing della cantina di famiglia, «ora sta facendo i conti con le eccedenze di produzione, nonostante quel Paese, a differenza del nostro, investa molto in promozione e marketing». Annalisa Bernardini

Alcoa: ok Ue a sconti tariffe fino 2015
Compensazione interrompibilita' non e' aiuto di Stato
03 ottobre, 12:08
(ANSA) - BRUXELLES, 3 OTT - La Commissione europea ha dato oggi il suo via libera alla proroga sino al 2015 del regime di compensazione tariffario per le imprese che, come Alcoa, offrono servizi di interrompibilita' istantanea in Sardegna e in Sicilia. Secondo Bruxelles, dato che questi servizi vengono remunerati a valore di mercato, non costituiscono aiuti di Stato.

Crisi, Inps: "Cig a settembre + 3,6 annuo. Aumento dell'8,9% nei primi 9 mesi
(Xinhua) 
ultimo aggiornamento: 03 ottobre, ore 13:14
Roma, 3 ott. (Adnkronos/Ign) - Continua a crescere il ricorso alla cassa integrazione. A settembre sono state autorizzate 86,4 milioni di ore: rispetto allo stesso mese del 2011, quando furono autorizzate 83,4 milioni di ore, si registra un aumento del 3,6%. Complessivamente, nei primi nove mesi dell'anno si e' giunti a quota 792,9 milioni, contro i 727,8 milioni del 2011 (+8,9%). E' quanto comunica l'Inps.
Il dato congiunturale rispetta l'andamento degli ultimi anni, che vede in settembre un aumento fisiologico della cassa integrazione rispetto ad agosto, mese che fa registrare normalmente il numero piu' basso di ore autorizzate nell'anno: nel 2012 l'aumento e' stato del 28,8% (86,4 milioni di ore autorizzate in settembre, contro 67 milioni di agosto). Nel 2011, l'aumento era stato del 47,7% (83,4 milioni di ore a settembre contro 56,5 milioni ad agosto).
Passando al dettaglio per tipologia di prestazione, si registra un forte aumento degli interventi ordinari (CIGO), che a settembre sono aumentati del 202,4% rispetto ad agosto (anche se il confronto congiunturale puo' essere meno significativo), essendo passati da 10,9 a 33 milioni di ore. Il dato tendenziale - con il confronto rispetto al mese di settembre del 2011, quando furono autorizzate 21,1 milioni di ore - e' piu' interessante e rileva un incremento pari al 56,6%. L'aumento e' determinato in maggior misura dalle autorizzazioni riguardanti il settore industria (26,7 milioni), aumentate del 66,3% rispetto ad un anno fa (16,1 milioni), mentre piu' contenuto, rispetto a settembre 2011, e' l'aumento relativo al settore edile (25,2 %).
Gli interventi straordinari (CIGS) di settembre ammontano a 24,5 milioni di ore, con una diminuzione del 26,4% rispetto a settembre 2011 (33,3 milioni), e del 6,3% rispetto ad agosto 2012 (26,2 milioni). La variazione complessiva del periodo gennaio-settembre 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011 risulta pari a -10,3%.
Per quanto riguarda gli interventi in deroga (CIGD), non si registrano variazioni significative sia rispetto al mese precedente, sia rispetto a settembre 2011. I 28,8 milioni di ore autorizzate nel mese di settembre 2012, rispetto ai 28,9 milioni di settembre 2011, attestano una diminuzione dello 0,6%, mentre rispetto ad agosto 2012, quando le ore autorizzate erano state 29,9 milioni, la diminuzione e' del 3,9%.
Passando ai dati relativi a disoccupazione e mobilita', ad agosto 2012 - ultimo mese disponibile, in questo caso - le domande di disoccupazione presentate sono state 72.213 , con un incremento dell'1,34% rispetto ad agosto 2011, quando le domande erano state 71.261. Le domande di mobilita' presentate ad agosto 2012 sono state 6.486: -31,29% rispetto al mese di agosto 2011 (9.440). Nel periodo gennaio-agosto 2012 sono state presentate complessivamente 855.958 domande di disoccupazione, il 16,2% in piu' rispetto allo stesso periodo 2011 (736.581), e 88.577 domande di mobilita', con un incremento del 6,46% rispetto alle 83.200 richieste dei primi otto mesi del 2011.

Crisi: Inps, domande disoccupazione +1,34% ad agosto. In 8 mesi +16,2%
03 Ottobre 2012 - 12:38
 (ASCA) - Roma, 3 ott - Nell'agosto scorso le domande di disoccupazione presentate sono state 72.213 , con un incremento dell'1,34% rispetto ad agosto 2011. Lo rende noto l'Inps.
 Le domande di mobilita' presentate ad agosto 2012 sono state 6.486: -31,29% rispetto al mese di agosto 2011 (9.440).
Nel periodo gennaio-agosto 2012 sono state presentate complessivamente 855.958 domande di disoccupazione, il 16,2% in piu' rispetto allo stesso periodo 2011 (736.581), e 88.577 domande di mobilita', con un incremento del 6,46% rispetto alle 83.200 richieste dei primi otto mesi del 2011. com-fgl/

Def: Bankitalia, meno tasse per crescita
Rossi, misure correttive per preaggio bilancio anche dopo 2013
02 ottobre, 21:10
(ANSA) - ROMA, 2 OTT - Per riavviare la crescita serve ''ridurre l'insieme delle spese, spostarsi da quelle meno produttive verso quelle che rafforzano il potenziale dell'economia, abbassare la pressione fiscale sui contribuenti in regola, sul lavoro, sulle imprese''. E' quanto chiede il vice direttore generale della Banca d'Italia Salvatore Rossi, che chiede l'inserimento nel prossimo Def ''misure correttive tali da assicurare il pareggio in terministrutturali anche dopo il 2013''.

Banche: Ue, separare attività a rischio da depositi
Entità legalmente divise ma dentro stesso gruppo bancario
02 ottobre, 18:39
E' ''necessaria'' una ''separazione legale'' all'interno dei gruppi bancari delle attivita' piu' a rischio da quelle meno a rischio come i depositi. E' la conclusione a cui giunge il Rapporto sulla riforma del sistema bancario Ue realizzato per la Commissione Ue dal gruppo di alto livello di esperti guidato dal governatore della Banca centrale finlandese Erkki Liikanen, pubblicato oggi. In questo modo le banche sarebbero ''piu' trasparenti'' e anche piu' facile effettuarne la vigilanza e gestirne le crisi.
Durante la crisi finanziaria, secondo l'analisi degli esperti, non c'e' stato ''nessun modello'' di affari che abbia mostrato performance particolarmente negative o positive, ma sono emersi invece ''un'eccessiva assunzione di rischi, spesso nel trading di strumenti altamente complessi o prestiti legati all'immobiliare'' e un ''eccessivo affidamento sul finanziamento a breve termine'' nel periodo precedente la crisi. Quanto fatto finora dalal Commissione Ue, in particolare le direttive sui requisiti di capitale e sulla gestione e risoluzione delle crisi vanno nella giusta direzione.
Ma per rendere il sistema bancario Ue piu' resistente a nuove crisi, ''la conclusione del Gruppo e' che e' necessario richiedere la separazione legale di alcune attivita' finanziarie particolarmente a rischio dalla raccolta di depositi all'interno dello stesso gruppo bancario''. Le attivita' da separare dovrebbero essere il 'proprietary trading' di titoli e derivati, e altre attivita' strettamente legate a questi mercati.
Questo provvedimento, suggerisce il rapporto, dovrebbe essere applicato a ''tutte le banche a prescindere dal loro modello di business, incluse le banche mutualistiche e cooperative'', ma in base alla quota che queste attivita' rappresentano nel giro d'affari della banca e il loro impatto sulla stabilita' finanziaria. La soglia dovrebbe essere fissata da Bruxelles, ed essere in ogni caso superiore al 15-25% e/o ai 100 miliardi di euro.

Crisi: Spagna; Rajoy, richiesta aiuti non e' imminente
Fonti Ue, piu' probabile a fine mese; verso sciopero generale
02 ottobre, 20:13
BRUXELLES - Continua l'incertezza sulla richiesta di salvataggio europeo da parte della Spagna, mentre la protesta sociale non si placa e i sindacati spagnoli annunciano il ritorno nelle piazze lunedi' prossimo e la preparazione di uno sciopero generale prima di Natale.
 La domanda di aiuti da parte della Spagna non e' ''imminente'', ha scandito oggi in una conferenza stampa il premier spagnolo Mariano Rajoy smentendo le indiscrezioni lanciate ieri sera dall'agenzia Reuters sulla possibile presentazione della richiesta entro questo fine settimana. Diverse fonti comunitarie, interpellate dall'ANSA a Bruxelles, escludono la possibilita' che Madrid presenti la richiesta entro questo fine settimana, mentre scommettono su fine mese. ''Lo scenario piu probabile e' che sia fatta dopo le elezioni regionali anticipate del 21 ottobre'', riferiscono le fonti, smentendo che la domanda possa essere gia' discussa all'Eurogruppo di lunedi' prossimo a Lussemburgo.
''Madrid sta cercando di riottenere la fiducia dei mercati dimostrando che, con le misure prese, non ha bisogno di salvataggi'', rilevano le fonti. ''Ma se non ce la fa, lo scenario piu' probabile e' che per la richiesta si aspetti il risultato delle elezioni del 21 ottobre'', aggiungono le fonti. L'incertezza comunque resta alta: il portavoce del commissario Ue Olli Rehn definisce pura speculazione'' le indiscrezioni sulla presentazione di una richiesta entro domenica. ''Se e quando la richiesta spagnola arrivera', noi saremo pronti ad agire'', precisa Simon O'Connor, lasciando cosi' aperta la porta. Diversi osservatori ritengono che Madrid stia giocando con il fuoco, mentre sulla Spagna incombe il rischio di un declassamento del suo rating al livello 'junk' (spazzatura) da parte dell'agenzia Moody's, che sta ancora valutando i requisiti di ricapitalizzazione delle banche iberiche, la finanziaria 2013 e i meccanismi di salvataggio europei. Questo clima di attesa crea irritazione e nervosismi.
 Per il governo tedesco Madrid non sta inviando ''segnali chiari'' sulla sua volonta' di fare una domanda ufficiale di aiuti europei. Del resto - sottolineano fonti governative tedesche - ''non abbiamo l'impressione che si possa costruire un caso molto convincente per una richiesta di aiuti alla Spagna in un momento in cui il paese puo' finanziarsi sui mercati''. Dieci giorni fa la Spagna e' riuscita a collocare con successo titoli di stato strappando tassi piu' bassi. Ed ora gli occhi sono puntati sulla nuova emissione prevista giovedi'. Madrid - assicurano poi all'ANSA fonti governative spagnole - ''non e' a conoscenza di veti della Germania'' su un possibile intervento di salvataggio.

Grecia, è stallo con la troika. Ancora congelati aiuti per 31,5 mld
L'incontro tra il premier Samaras e i rappresentanti dei creditori non ha sbloccato l'impasse. Per Ue, Bce e Fmi Atene deve prima implementare le riforme e chiarire alcuni aspetti della nuova manovra
Roma - La Grecia torna sotto pressione dopo i dubbi palesati dai rappresentanti della Troika (Ue, Fmi, Bce) durante l’incontro con il premier Antonis Samaras. Le indiscrezioni uscite tra la serata di ieri e la mattinata di oggi riferiscono della sfiducia dei creditori nei confronti di alcuni provvedimenti varati dal governo ellenico e volti a sbloccare la tranche da 13,5 miliardi di euro prevista dal secondo piano di salvataggio europeo ma congelata in seguito ai ritardi di Atene nell’implementazione delle riforme. I dubbi della Troika riguardano l’effettiva possibilità da parte del governo greco di realizzare tagli per 1,5 miliardi tra sanità, difesa e riforma delle autonomie locali. Inoltre, sono sotto scrutinio altri provvedimenti che riguardano i tagli alla spesa pubblica per due miliardi che dovrebbero essere attuati entro il 2014. I rappresentanti della Troika hanno chiarito a Samaras che lo sblocco degli aiuti può avvenire solo dopo che queste perplessità saranno state fugate. Inoltre, Atene dovrà provvedere a varare quelle misure rinviate in seguito alla doppia tornata elettorale di maggio e giugno, tra le quali spiccano la liberalizzazione delle professioni, la deregulation dei mercati energetici e delle merci, nonché la fusione dei frammentati e dispendiosi servizi di sanità pubblica.
 Secondo alcune fonti, la Troika avrebbe anche affrontato con il ministro del Lavoro Yiannis Vroutsis punti sensibili come il salario minimo e le compensazioni da parte dei servizi di previdenza sociale per i lavoratori che verranno licenziati. I delegati della Troika avrebbero spinto per una riduzione del 30 per cento di queste sovvenzioni ma il ministro avrebbe risposto che “non è il momento appropriato per tirare fuori certe proposte”. Sta di fatto che per la Grecia si allontana la possibilità di approvare in Parlamento le misure concordate con la Troika prima del Consiglio europeo del 18 ottobre a Bruxelles. Con il rischio che, qualora la corresponsione di questa tranche di aiuti verrà ulteriormente rinviata, il Paese si trovi nella drammatica condizione di non poter far fronte alle spese essenziali, tra le quali gli stipendi dei dipendenti pubblici e le pensioni.   (ilVelino/AGV)
(gda) 03 Ottobre 2012 13:23



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