Crisi: Portogallo ottiene proroga deficit e
tranche 4,3 mld
Crisi: esperto, Slovenia avrebbe bisogno di 12
mld da Esm
Crisi: Moody's taglia rating Cipro a 'B3'
Crisi: in Serbia inflazione al 7,9%,
disoccupazione 26,2%
Trst, oltrepadania. Fondi alla comunità
slovena, da Roma 4,8 milioni
Draghi, restano rischi ma ci sono anche motivi
fiducia
Necessaria vigilanza
unica su banche a partire da 2013
09 ottobre, 18:03
Sul futuro dell'Eurozona restano ''rischi'' ma
ci sono anche motivi di ''fiducia'': lo ha detto il presidente della Bce Mario
Draghi nel suo intervento davanti alla commissione economica
dell'Europarlamento sottolineando anche che ''la rivitalizzazione del credito
e' cruciale per la ripresa''.
L'economia europea e
il suo sistema finanziario ''continuano a trovarsi di fronte a tempi
impegnativi'' ma, ha sottolineato Draghi, ''ci sono anche ragioni per avere
fiducia'' purche' i decisori politici ''continuino ad attuare le misure
concordate'' su risanamento fiscale, riforme strutturali e del sistema
finanziario e lo sviluppo del quadro istituzionale Ue ''con determinazione'',
in modo da evitare il rischio di ''battute d'arresto''.
La Bce, ha poi osservato
Draghi, si aspetta un'attivita' economica ''debole'' nel breve termine e ''solo
una ripresa molto graduale'' a seguire, con una prospettiva di ''rischi
negativi'', principalmente legati alle ''tensioni'' sui mercati finanziari di
alcuni paesi dell'eurozona.
Per il presidente
della Bce e' comunque ''molto importante'' che il meccanismo unico di
supervisione bancaria Ue entri in vigore come previsto il primo gennaio 2013.
Bisogna attuare ''senza ritardi sostanziali'' un ''adeguato regime di
risoluzione'' Ue delle banche, in modo da completare l'Unione finanziaria e
migliorare i ''benefici'' che deriveranno dal meccanismo unico di supervisione
bancaria, ha aggiunto Draghi.
Crisi: Portogallo ottiene proroga deficit e
tranche 4,3 mld
Eurogruppo concede
un anno in più
09 ottobre, 15:38
(ANSA) - MADRID, 9
OTT - Il governo conservatore portoghese di Pedro Passos Coelho ha ottenuto
dall'Eurogruppo un anno di proroga per centrare l'obiettivo del deficit e il
via libera al finanziamento di una tranche da 4,3 miliardi di euro dei 78
miliardi del salvataggio economico, accordato dalla troika (Fmi, Bce e
Commissione Europea). Ne danno notizia oggi i media portoghesi. L'esecutivo
guadagna cosi' un po' d'ossigeno dopo che, per le mobilitazioni di protesta nelle
piazze, era stato costretto a ritirare la decisione di ribassare nuovamente gli
stipendi dei lavoratori, per rientrare nell'obiettivo di deficit concordato con
Bruxelles, e ad annunciare un aumento indifferenziato dell'imposta sul reddito.
I nuovi tagli saranno, dunque, rinviati alla finanziaria del 2013, per
sostituire le misure previste a incrementare il gettito fiscale con altre
rivolte a ridurre la spesa pubblica, seguendo le raccomandazioni della troika,
secondo quanto ha spiegato oggi il ministro lusitano alle finanze, Vito Gaspar,
citato dall'agenzia Efe. ''Alcuni aspetti di queste misure potranno essere
adattati e lavoriamo a formule per mitigare l'aumento delle imposte previsto'',
ha assiucurato Gaspar dopo la riunione dell'Eurogruppo. ''Sia la troika che
l'Eurogruppo considerano positivo che alcune misure dal fronte delle entrate
siano sostituite con tagli della spesa'', ha aggiunto il ministro. Il progetto
di bilancio di previsione per il 2013 sara' presentato al Parlamento portoghese
la prossima settimana. In principio prevedeva aumenti generalizzati delle
imposte, un aumento di quelle sulle proprieta' immobiliari e una tassa slle
transazioni finanziarie. (ANSA) YK8
Crisi: esperto, Slovenia avrebbe bisogno di 12
mld da Esm
Necessario al piu'
presto programma riforme
09 ottobre, 12:50
(ANSAmed)
– LUBIANA, 9 OTT – Nel caso non riesca a mettere in atto le
riforme e i tagli annunciati dal governo conservatore di Janez Jansa, la
Slovenia nei prossimi cinque anni avra' bisogno di 12 miliardi di euro di aiuti
dal fondo salva stati Esm, formalizzato ieri a Lussemburgo alla riunione dei
ministri delle finanze dell'Eurozona. Lo ha detto ai giornali sloveni uno dei
piu' influenti analisti economici di Lubiana, Andraz Grahek. ''Se le riforme
non saranno votate in parlamento al piu' presto, soprattutto la riforma del
sistema pensionistico con l'innalzamento dell'eta' pensionabile, nei prossimi
uno o due anni la Slovenia non avra' piu' accesso al mercato internazionale dei
titoli di stato e non avra' alcun altra opzione che ricorrere all'Esm'', ha
spiegato Grahek, spesso citato anche come il miglior conoscitore del sistema
finanziario sloveno. ''Lubiana avra' bisogno di circa 12 miliardi di euro per
finanziare le spese e il debito pubblico – ha aggiunto – e
in cambio per almeno cinque anni sara' costretta a implementare un programma di
restrizioni e risparmi molto piu' drastico di quello fino ad ora proposto da
Jansa''. ''E' chiaro a tutti che un pacchetto di riforme strutturali e'
inevitabile, resta solo da vedere quando e chi sara' a implementarlo'', ha
concluso. Ieri sera, a margine della riunione a Lussemburgo, il ministro delle
Finanze sloveno, Janez Sustercic, ha affermato che, nonostante le insistenti
voci contrarie, la Slovenia ''per ora non sta considerando di ricorrere all'Esm''.
Il ministro si e' detto convinto che il governo di Lubiana ''riuscira' a
mettere in atto le riforme, ridurre la spesa pubblica e far diminuire il
deficit, cosi' di conseguenza anche il tasso di interesse richiesto sui titoli
di stato dovra' scendere''. (ANSAmed).
Crisi: Moody's taglia rating Cipro a 'B3'
Outlook negativo,
pesano difficoltà settore bancario
09 ottobre, 10:18
(ANSAmed) - NEW
YORK, 9 OTT - L'agenzia Moody's taglia il rating di Cipro a 'B3' da 'Ba3'.
L'outlook è negativo. Lo comunica Moody's in una nota.
"Le profonde difficoltà del settore
bancario di Cipro, che sono il risultato del deterioramento delle condizioni in
Grecia e Cipro, sono" alla base del taglio del rating, afferma Moody's,
sottolineando che "per mantenere appropriati livelli di capitale delle
banche, il governo dovrà probabilmente fornire supporto finanziario agli
istituti del paese e questo potrebbe mettere a rischio" la sostenibilità
del debito. "Le difficoltà del settore bancario ridurranno la crescita del
credito e il potenziale di crescita del paese, e questo non farà che esacerbare
le esistenti debolezze economiche e istituzionali". L'outlook negativo
riflette "l'avverso contesto macroeconomico e l'incertezza politica che
pongono ulteriori rischi", mette in evidenza Moody's. "Il governo
cipriota non ha ancora raggiunto un accordo con il Fondo Monetario
Internazionale (Fmi), l'Unione Europea e la banca Centrale Europea",
accordo che è una "precondizione per ricevere l'assistenza finanziaria di
cui avrà bisogno per continuare a rispettare i propri obblighi sul
debito".(ANSAmed).
Crisi: in Serbia inflazione al 7,9%,
disoccupazione 26,2%
09 ottobre, 16:06
(ANSAmed) -
BELGRADO, 9 OTT - In Serbia ad agosto il tasso annuo di inflazione e' salito al
7,9%, un valore superiore al previsto, a dimostrazione del progressivo
deterioramento della situazione economica e finanziaria del Paese balcanico. Lo
ha riferito oggi la Banca centrale serba (Nbs) secondo cui il tasso
d'inflazione continuera' a crescere e raggiungera' il suo massimo nella prima
meta' del 2013.
Anche la disoccupazione e' in continua ascesa,
e ha raggiunto il 26,2%. Nel darne notizia, il viceministro del lavoro Radmila
Bukumiric-Katic ha precisato che il 44% dei senza lavoro e' costituito da
giovani.
Da parte sua il Fondo monetario internazionale
(Fmi) ha abbassato per la Serbia la previsione di crescita per il 2012
portandola a -0,5%, rispetto a un +0,5% pronosticato lo scorso aprile. Anche la
previsione di crescita del Pil per il 2013 e' stata rivista al ribasso, dal 3%
al 2%. La Serbia ha anche problemi per l'espandersi del debito pubblico e del
deficit di bilancio, e il nuovo governo del premier Ivica Dacic ha piu' volte
sottolineato che il risanamento economico del Paese e' la priorita' principale
della sua azione. (ANSAmed)
Trst, oltrepadania. Fondi alla comunità
slovena, da Roma 4,8 milioni
L’annuncio
dell’assessore De Anna. Che aggiunge: «Il governo ritarda e riduce gli
stanziamenti mettendo in difficoltà la Regione»
Sono stati
accreditati ieri alla Regione, e verranno liquidati ai destinatari nelle
prossime settimane, i fondi ministeriali per il sostegno alle attività della
minoranza di lingua slovena, pari a 4,8 milioni di euro. Lo ha annunciato
l’assessore alle relazioni internazionali, Elio De Anna, che assieme al
direttore dell’Istituto sloveno di ricerca Slori, Devan Jagodic, ha presentato
la Conferenza sulla tutela della minoranza linguistica slovena, in programma
sabato prossimo a Gorizia. Atto dovuto in base alla legge regionale 26 del
2007, la conferenza si pone come momento di dibattito su temi di grande
importanza non solo per gli appartenenti alla minoranza slovena, formalmente
presenti in 32 Comuni della fascia confinaria che fanno riferimento alle
province di Trieste, Gorizia e Udine. «In questi ultimi cinque anni - ha
precisato De Anna - abbiamo sviluppato una serie di iniziative che trovano
consenso anche presso la Repubblica di Slovenia, e la Commissione per la tutela
della minoranza slovena ha lavorato alacremente e con ottimi frutti in tutti i
sette tavoli in cui si dibattono i diversi argomenti. Non altrettanto
soddisfatti possiamo dirci del Governo italiano, che ritarda e riduce i
finanziamenti mettendo l’Amministrazione regionale in una situazione di
difficoltà nei confronti della minoranza stessa, nonostante come Regione - ha
concluso - ci siamo ripetutamente attivati per scongiurare queste eventualità».
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