martedì 9 ottobre 2012

(3) IX.X.MMXII/ Balcani straripanti.===Trst, oltrepadania. Fondi alla comunità slovena, da Roma 4,8 milioni. «In questi ultimi cinque anni - ha precisato De Anna - abbiamo sviluppato una serie di iniziative che trovano consenso anche presso la Repubblica di Slovenia, e la Commissione per la tutela della minoranza slovena ha lavorato alacremente e con ottimi frutti in tutti i sette tavoli in cui si dibattono i diversi argomenti. Non altrettanto soddisfatti possiamo dirci del Governo italiano, che ritarda e riduce i finanziamenti mettendo l’Amministrazione regionale in una situazione di difficoltà nei confronti della minoranza stessa, nonostante come Regione - ha concluso - ci siamo ripetutamente attivati per scongiurare queste eventualità».---Nel caso non riesca a mettere in atto le riforme e i tagli annunciati dal governo conservatore di Janez Jansa, la Slovenia nei prossimi cinque anni avra' bisogno di 12 miliardi di euro di aiuti dal fondo salva stati Esm, formalizzato ieri a Lussemburgo alla riunione dei ministri delle finanze dell'Eurozona.---In Serbia ad agosto il tasso annuo di inflazione e' salito al 7,9%, un valore superiore al previsto, a dimostrazione del progressivo deterioramento della situazione economica e finanziaria del Paese balcanico.

Draghi, restano rischi ma ci sono anche motivi fiducia
Crisi: Portogallo ottiene proroga deficit e tranche 4,3 mld
Crisi: esperto, Slovenia avrebbe bisogno di 12 mld da Esm
Crisi: Moody's taglia rating Cipro a 'B3'
Crisi: in Serbia inflazione al 7,9%, disoccupazione 26,2%
Trst, oltrepadania. Fondi alla comunità slovena, da Roma 4,8 milioni

Draghi, restano rischi ma ci sono anche motivi fiducia
Necessaria vigilanza unica su banche a partire da 2013
09 ottobre, 18:03
 Sul futuro dell'Eurozona restano ''rischi'' ma ci sono anche motivi di ''fiducia'': lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi nel suo intervento davanti alla commissione economica dell'Europarlamento sottolineando anche che ''la rivitalizzazione del credito e' cruciale per la ripresa''.
L'economia europea e il suo sistema finanziario ''continuano a trovarsi di fronte a tempi impegnativi'' ma, ha sottolineato Draghi, ''ci sono anche ragioni per avere fiducia'' purche' i decisori politici ''continuino ad attuare le misure concordate'' su risanamento fiscale, riforme strutturali e del sistema finanziario e lo sviluppo del quadro istituzionale Ue ''con determinazione'', in modo da evitare il rischio di ''battute d'arresto''.  
La Bce, ha poi osservato Draghi, si aspetta un'attivita' economica ''debole'' nel breve termine e ''solo una ripresa molto graduale'' a seguire, con una prospettiva di ''rischi negativi'', principalmente legati alle ''tensioni'' sui mercati finanziari di alcuni paesi dell'eurozona.  
Per il presidente della Bce e' comunque ''molto importante'' che il meccanismo unico di supervisione bancaria Ue entri in vigore come previsto il primo gennaio 2013. Bisogna attuare ''senza ritardi sostanziali'' un ''adeguato regime di risoluzione'' Ue delle banche, in modo da completare l'Unione finanziaria e migliorare i ''benefici'' che deriveranno dal meccanismo unico di supervisione bancaria, ha aggiunto Draghi.

Crisi: Portogallo ottiene proroga deficit e tranche 4,3 mld
Eurogruppo concede un anno in più
09 ottobre, 15:38
(ANSA) - MADRID, 9 OTT - Il governo conservatore portoghese di Pedro Passos Coelho ha ottenuto dall'Eurogruppo un anno di proroga per centrare l'obiettivo del deficit e il via libera al finanziamento di una tranche da 4,3 miliardi di euro dei 78 miliardi del salvataggio economico, accordato dalla troika (Fmi, Bce e Commissione Europea). Ne danno notizia oggi i media portoghesi. L'esecutivo guadagna cosi' un po' d'ossigeno dopo che, per le mobilitazioni di protesta nelle piazze, era stato costretto a ritirare la decisione di ribassare nuovamente gli stipendi dei lavoratori, per rientrare nell'obiettivo di deficit concordato con Bruxelles, e ad annunciare un aumento indifferenziato dell'imposta sul reddito. I nuovi tagli saranno, dunque, rinviati alla finanziaria del 2013, per sostituire le misure previste a incrementare il gettito fiscale con altre rivolte a ridurre la spesa pubblica, seguendo le raccomandazioni della troika, secondo quanto ha spiegato oggi il ministro lusitano alle finanze, Vito Gaspar, citato dall'agenzia Efe. ''Alcuni aspetti di queste misure potranno essere adattati e lavoriamo a formule per mitigare l'aumento delle imposte previsto'', ha assiucurato Gaspar dopo la riunione dell'Eurogruppo. ''Sia la troika che l'Eurogruppo considerano positivo che alcune misure dal fronte delle entrate siano sostituite con tagli della spesa'', ha aggiunto il ministro. Il progetto di bilancio di previsione per il 2013 sara' presentato al Parlamento portoghese la prossima settimana. In principio prevedeva aumenti generalizzati delle imposte, un aumento di quelle sulle proprieta' immobiliari e una tassa slle transazioni finanziarie. (ANSA) YK8

Crisi: esperto, Slovenia avrebbe bisogno di 12 mld da Esm
Necessario al piu' presto programma riforme
09 ottobre, 12:50
(ANSAmed) – LUBIANA, 9 OTT – Nel caso non riesca a mettere in atto le riforme e i tagli annunciati dal governo conservatore di Janez Jansa, la Slovenia nei prossimi cinque anni avra' bisogno di 12 miliardi di euro di aiuti dal fondo salva stati Esm, formalizzato ieri a Lussemburgo alla riunione dei ministri delle finanze dell'Eurozona. Lo ha detto ai giornali sloveni uno dei piu' influenti analisti economici di Lubiana, Andraz Grahek. ''Se le riforme non saranno votate in parlamento al piu' presto, soprattutto la riforma del sistema pensionistico con l'innalzamento dell'eta' pensionabile, nei prossimi uno o due anni la Slovenia non avra' piu' accesso al mercato internazionale dei titoli di stato e non avra' alcun altra opzione che ricorrere all'Esm'', ha spiegato Grahek, spesso citato anche come il miglior conoscitore del sistema finanziario sloveno. ''Lubiana avra' bisogno di circa 12 miliardi di euro per finanziare le spese e il debito pubblico – ha aggiunto – e in cambio per almeno cinque anni sara' costretta a implementare un programma di restrizioni e risparmi molto piu' drastico di quello fino ad ora proposto da Jansa''. ''E' chiaro a tutti che un pacchetto di riforme strutturali e' inevitabile, resta solo da vedere quando e chi sara' a implementarlo'', ha concluso. Ieri sera, a margine della riunione a Lussemburgo, il ministro delle Finanze sloveno, Janez Sustercic, ha affermato che, nonostante le insistenti voci contrarie, la Slovenia ''per ora non sta considerando di ricorrere all'Esm''. Il ministro si e' detto convinto che il governo di Lubiana ''riuscira' a mettere in atto le riforme, ridurre la spesa pubblica e far diminuire il deficit, cosi' di conseguenza anche il tasso di interesse richiesto sui titoli di stato dovra' scendere''. (ANSAmed).

Crisi: Moody's taglia rating Cipro a 'B3'
Outlook negativo, pesano difficoltà settore bancario
09 ottobre, 10:18
(ANSAmed) - NEW YORK, 9 OTT - L'agenzia Moody's taglia il rating di Cipro a 'B3' da 'Ba3'. L'outlook è negativo. Lo comunica Moody's in una nota.
 "Le profonde difficoltà del settore bancario di Cipro, che sono il risultato del deterioramento delle condizioni in Grecia e Cipro, sono" alla base del taglio del rating, afferma Moody's, sottolineando che "per mantenere appropriati livelli di capitale delle banche, il governo dovrà probabilmente fornire supporto finanziario agli istituti del paese e questo potrebbe mettere a rischio" la sostenibilità del debito. "Le difficoltà del settore bancario ridurranno la crescita del credito e il potenziale di crescita del paese, e questo non farà che esacerbare le esistenti debolezze economiche e istituzionali". L'outlook negativo riflette "l'avverso contesto macroeconomico e l'incertezza politica che pongono ulteriori rischi", mette in evidenza Moody's. "Il governo cipriota non ha ancora raggiunto un accordo con il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), l'Unione Europea e la banca Centrale Europea", accordo che è una "precondizione per ricevere l'assistenza finanziaria di cui avrà bisogno per continuare a rispettare i propri obblighi sul debito".(ANSAmed).

Crisi: in Serbia inflazione al 7,9%, disoccupazione 26,2%
09 ottobre, 16:06
(ANSAmed) - BELGRADO, 9 OTT - In Serbia ad agosto il tasso annuo di inflazione e' salito al 7,9%, un valore superiore al previsto, a dimostrazione del progressivo deterioramento della situazione economica e finanziaria del Paese balcanico. Lo ha riferito oggi la Banca centrale serba (Nbs) secondo cui il tasso d'inflazione continuera' a crescere e raggiungera' il suo massimo nella prima meta' del 2013.
 Anche la disoccupazione e' in continua ascesa, e ha raggiunto il 26,2%. Nel darne notizia, il viceministro del lavoro Radmila Bukumiric-Katic ha precisato che il 44% dei senza lavoro e' costituito da giovani.
 Da parte sua il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha abbassato per la Serbia la previsione di crescita per il 2012 portandola a -0,5%, rispetto a un +0,5% pronosticato lo scorso aprile. Anche la previsione di crescita del Pil per il 2013 e' stata rivista al ribasso, dal 3% al 2%. La Serbia ha anche problemi per l'espandersi del debito pubblico e del deficit di bilancio, e il nuovo governo del premier Ivica Dacic ha piu' volte sottolineato che il risanamento economico del Paese e' la priorita' principale della sua azione. (ANSAmed)

Trst, oltrepadania. Fondi alla comunità slovena, da Roma 4,8 milioni
L’annuncio dell’assessore De Anna. Che aggiunge: «Il governo ritarda e riduce gli stanziamenti mettendo in difficoltà la Regione»
Sono stati accreditati ieri alla Regione, e verranno liquidati ai destinatari nelle prossime settimane, i fondi ministeriali per il sostegno alle attività della minoranza di lingua slovena, pari a 4,8 milioni di euro. Lo ha annunciato l’assessore alle relazioni internazionali, Elio De Anna, che assieme al direttore dell’Istituto sloveno di ricerca Slori, Devan Jagodic, ha presentato la Conferenza sulla tutela della minoranza linguistica slovena, in programma sabato prossimo a Gorizia. Atto dovuto in base alla legge regionale 26 del 2007, la conferenza si pone come momento di dibattito su temi di grande importanza non solo per gli appartenenti alla minoranza slovena, formalmente presenti in 32 Comuni della fascia confinaria che fanno riferimento alle province di Trieste, Gorizia e Udine. «In questi ultimi cinque anni - ha precisato De Anna - abbiamo sviluppato una serie di iniziative che trovano consenso anche presso la Repubblica di Slovenia, e la Commissione per la tutela della minoranza slovena ha lavorato alacremente e con ottimi frutti in tutti i sette tavoli in cui si dibattono i diversi argomenti. Non altrettanto soddisfatti possiamo dirci del Governo italiano, che ritarda e riduce i finanziamenti mettendo l’Amministrazione regionale in una situazione di difficoltà nei confronti della minoranza stessa, nonostante come Regione - ha concluso - ci siamo ripetutamente attivati per scongiurare queste eventualità».



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