Alimentazione: salgono a 3,3 mln gli affamati
in Italia
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze
comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di agosto
2012
Crisi: Slovenia emettera' titoli in dlr per
evitare aiuti Ue
Crisi: Spagna; un milione di persone emigrate
nel 2011
Germania: record occupati ad agosto
Visti Balcani in mirino Bruxelles, Paesi
prendano misure
Edilizia, la crisi penalizza la Puglia
In 5 anni spariti
13mila posti di lavoro
Allarme dei
sindacati: perse anche 3.500 imprese
Crollano gli investimenti:
meno 4,3 miliardi
BARI - Negli ultimi
cinque anni in Puglia sono stati persi circa 13mila occupati e 3.500 imprese,
il valore più preoccupante, secondo i dati raccolti da Fillea Cgil, Filca Cisl
e Feneal Uil. I sindacati delle costruzioni (che comprende anche il comparto
del legno-arredo) hanno lanciato l’allarme sulla grave crisi economica e
occupazionale che vive tutto il settore.
I DATI - In cinque
anni è stato perso più di un quarto degli investimenti, ovvero 4,3 miliardi in
meno riportandosi ai livelli di produzione del 1992, allo stesso modo i lavori
pubblici si sono contratti attestandosi a 37,5 % con una flessione di circa
sette punti percentuali rispetto alla condizione pre-crisi.
IL LAVORO -
Sull'occupazione i dati delle casse edili con i relativi aggiornamenti al primo
semestre 2012 confermano il trend fortemente negativo che ha caratterizzato il
passato quinquennio evidenziando un ulteriore calo del 25% degli addetti e 15%
per le imprese rispetto allo stesso periodo del 2011. Dall’inizio della crisi
al 2012 il settore ha perso circa 13mila occupati. Il ricorso alla Cig da parte
delle imprese di costruzioni continua a rimanere elevato ed in parte attutisce
la grave emorragia occupazionale determinatasi. Nel 2011 sono state autorizzare
5.486.994 ore di cassa integrazione guadagni per i lavoratori del settore,
quota pur considerevole ma già superata a agosto del 2012.
Alimentazione: salgono a 3,3 mln gli affamati
in Italia
ultimo
aggiornamento: 15 ottobre, ore 16:46
Roma, 15 ott.
(Adnkronos) - Sono 3, 3 milioni gli italiani che hanno chiesto un pacco
alimentare o un pasto gratuito ai canali no profit che distribuiscono le
eccedenze alimentari.
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze
comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di agosto
2012
Fabbisogno del
settore statale del mese di agosto 2012
Milioni
di euro
Formazione del
fabbisogno
Entrate 41.870
Spese 47.856
di cui: spesa per
interessi 10.819
Fabbisogno (-) /
Disponibilità (+) -5.986
Copertura
Totale 5.986
Titoli a breve
termine -752
Titoli a medio-lungo
termine -1.240
Titoli esteri -709
Altre operazioni (1) 8.687
(1) Comprendono la
raccolta postale e la variazione del conto di disponibilità.
In conformità al
programma Special Data Dissemination Standard (SDDS) del Fondo Monetario
Internazionale, il calendario delle pubblicazioni dei dati sopraesposti è
disponibile sul sito (http://dsbb.imf.org).
15 ottobre 2012
Crisi: Slovenia emettera' titoli in dlr per
evitare aiuti Ue
Trattative per
piazzare su mercato ordinario 1,5 mld dlr
15 ottobre, 15:46
(ANSAmed)
– LUBIANA, 15 OTT – La Slovenia ha iniziato oggi una serie
di discussioni con diversi investitori, principalmente negli Stati Uniti, per
piazzare sul mercato ordinario circa 1,5 miliardi di dollari di titoli di
Stato, ed evitare in questo modo di chiedere aiuto all'Ue. Lo ha annunciato il
ministero delle Finanze di Lubiana.
Le trattative si terranno nei prossimi giorni
a Boston, New York e a Londra con la Deutsche Bank, la francese BNP Paris e la
JP Moragn americana. Il ministro delle Finanze, Janez Sustercic, ha fatto
sapere che ''alcune banche di investimento hanno mostrato un notevole interesse
per i titoli di Stato sloveno, in particolare per una emissione denominata in
dollari'', e non in euro, come era consuetudine per il Paese che ha aderito
alla moneta unica europea nel 2007. Secondo il governo di Lubiana, l'indebitamento
in dollari garantira' un tasso di interesse minore di quello in euro, ora
intorno al sei per cento. I critici di questo intervento sostengono invece che
il Paese, gia' molto esposto alla crisi dell'euro, si esporra' anche a un
rischio valutario che si voleva evitare proprio aderendo alla moneta europea.
Ad agosto, le tre principali agenzie di rating
internazionali hanno declassato il debito sovrano della Slovenia, in passato
considerata come modello di sviluppo per i Paesi dell'est europeo. (ANSAmed).
Crisi: Spagna; un milione di persone emigrate
nel 2011
Piu' 21,58% rispetto
a stesso periodo scorso anno
15 ottobre, 16:23
(ANSAmed)
- MADRID - Non si ferma l'esodo degli spagnoli alla ricerca di un posto di
lavoro. Quasi un milione di persone e' emigrato dalla Spagna dal 1 gennaio
2011, e oltre 420.000 persone hanno lasciato il Paese nei primi nove mesi
dell'anno, delle quali 52.912 erano spagnoli e 365.238 erano stranieri, secondo
i dati diffusi oggi dall'Istituto nazionale di Statistica. Le cifre segnano un
aumento del 21,58% rispetto allo stesso periodo del 2011. Catalogna, Madrid,
Andalusia e Paese Basco, le regioni che hanno registrato i maggiori flussi
migratori. La dimensione dell'esodo e' stimata in 203 persone che ogni giorno
lasciano il paese alla ricerca di un'opportunita' di lavoro all'estero. Con
questi movimenti migratori mobilitati dalla crisi e la mancanza di lavoro,
l'Ine stima che la popolazione residente in Spagna questo mese di ottobre sia
di 46. 116.000 persone, quando a gennaio scorso la popolazione era di
46.196.000 persone. A fronte di un tasso di disoccupazione che supera il 25%,
il 60,9% dei disoccupati vede poco o per nulla probabile trovare un lavoro nei
prossimi dodici mesi, secondo il Barometro di settembre del Centro di Ricerche
sociologiche (Cis), pari a un 6,5% in piu' che un anno fa. (ANSAmed) YK8
Germania: record occupati ad agosto
Oltre 5,3mln
dipendenti, 113mila in piu' rispetto 2012
15 ottobre, 18:20
(ANSA) - BERLINO, 15
OTT - In Germania il numero degli occupati nell'industria e' salito al valore
piu' alto registrato negli ultimi quattro anni, dal crack della banca
statunitense Lehman Brothers. Lo ha reso noto oggi l'Ufficio di statistica
federale Destatis. Nonostante il recente indebolimento congiunturale, alla fine
di agosto oltre 5,3 milioni di tedeschi erano impiegati in aziende
manifatturiere con piu' di 50 dipendenti, 113mila persone o il 2,2% in piu'
rispetto allo stesso mese del 2011.
Visti Balcani in mirino Bruxelles, Paesi
prendano misure
Sei stati membri,
adottare meccanismo salvaguardia
15 ottobre, 17:59
Nuovo allarme a
Bruxelles per il flusso di ''domande di asilo infondate'' in alcuni Paesi Ue da
parte di cittadini di Serbia, Albania, Bosnia Erzegovina, Montenegro ed ex
Repubblica jugoslava di Macedonia. La Commissione europea e' infatti
''estremamente preoccupata'', ha spiegato oggi Michele Cercone, portavoce del
commissario Ue agli affari interni, Cecilia Malmstrom, per il trend che ha
assunto il fenomeno.
Il messaggio di
Malmstrom ai Paesi dei Balcani interessati e' chiaro: ''La liberalizzazione dei
visti e' una grande conquista - ha detto il suo portavoce - e concede una
grande liberta', ma allo stesso tempo comporta anche un'enorme responsabilita',
non solo dei governi ma dei cittadini''. Malmstrom chiede quindi ''misure
forti'' in cambio della possibilita' di circolare liberamente nell'area di
Schengen, per un periodo temporaneo di tre mesi.
A sollevare il
problema sono adesso sei Stati membri dell'Ue (Belgio, Lussemburgo, Germania,
Francia, Austria e Olanda) in una lettera, ''in cui chiedono di affrontare la
questione in occasione del prossimo Consiglio affari interni dell'Ue del
prossimo 25 ottobre'' ha confermato Cercone. Nel testo ''i ministri degli
interni di questi Paesi - ha aggiunto il portavoce - hanno domandato di trovare
al piu' presto possibile un accordo per l'adozione entro la fine dell'anno del
'meccanismo di salvaguardia', cioe' la reintroduzione dei visti in condizioni
eccezionali''.
La clausola di
salvaguardia consentirebbe cosi' ad uno Stato membro di dare lo stop al regime
di liberalizzazione dei visti nei confronti di un altro Paese, ''secondo
criteri specifici''. La situazione delle false domande di asilo all'Ue, che
arrivano soprattutto per motivi economici, e' monitorata dalla Commissione
europea dopo una precisa richiesta del Consiglio nel 2010 e da allora diversi
sono stati gli appelli alle autorita' di Serbia, Albania, Bosnia Erzegovina,
Montenegro ed ex Repubblica jugoslava di Macedonia, evidentemente senza
ottenere i risultati voluti.
Richiedere asilo
senza le necessarie condizioni ''crea un problema al sistema e ostacola chi ne
ha veramente diritto'' ha detto Cercone, che non ha voluto puntare il dito su
nessuno dei cinque Paesi dei Balcani in particolare. Non avrebbe peso il fatto
che la maggioranza dei richiedenti asilo 'abusivi' siano rom, visto che gli
Stati membri dell'Ue ''sono tenuti a rispondere a tutte le domande,
indipendentemente dalla provenienza etnica''. Intanto pero' il 'caso visti' dei
Balcani e' tornato a farsi sentire e il rischio e' che la porta dell'Ue,
faticosamente aperta negli ultimi tre anni ai cittadini serbi, albanesi,
bosniaci, montenegrini e macedoni, torni a richiudersi.
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