L'economia mondiale
rallenta - Nel secondo e nel terzo trimestre del 2012 l'economia mondiale ha
rallentato, risentendo dell'indebolimento dell'attività sia nei paesi avanzati
sia in quelli emergenti; il commercio internazionale ha perso vigore. Sulle attese
di crescita pesa l'incertezza in merito alla politica di bilancio negli Stati
Uniti, all'evoluzione della domanda nei paesi emergenti e agli sviluppi della
crisi del debito sovrano nell'area dell'euro. Le principali banche centrali
hanno intensificato l'azione espansiva.
Nell'area dell'euro
il quadro congiunturale si è indebolito anche nelle economie
più solide -
Nell'area dell'euro si confermano i divari di crescita tra paesi ma il
rallentamento si è esteso alle economie più solide. L'indicatore €-coin, che
stima la componente di fondo della variazione del PIL, segnala che nei mesi
estivi l'attività economica è rimasta debole. L'inflazione è stata alimentata
dai rincari dei prodotti energetici e dalle manovre fiscali in alcuni paesi, ma
dovrebbe attenuarsi nei prossimi mesi.
Il Consiglio
direttivo della BCE ha stabilito misure per salvaguardare la trasmissione della
politica monetaria - All'inizio di agosto il Consiglio direttivo della BCE ha
riaffermato la necessità di far fronte alle gravi disfunzioni dei mercati
obbligazionari, che si riflettono in condizioni monetarie diverse tra paesi; ha
chiarito che i premi per il rischio di reversibilità dell'euro vanno
contrastati con decisione. All'inizio di settembre ha annunciato le modalità di
attuazione delle nuove operazioni di acquisto di titoli di Stato sul mercato
secondario, che saranno subordinate a una stretta condizionalità, concentrate
su titoli con durata tra uno e tre anni e non soggette a limiti ex ante di
entità o durata.
Le tensioni
finanziarie si sono attenuate - Gli annunci hanno allentato le tensioni sui
titoli del debito sovrano dell'area, che erano tornate ad aggravarsi in estate.
I premi per il rischio hanno registrato un calo generalizzato, soprattutto nei
paesi più esposti alla crisi del debito. Le condizioni dei mercati finanziari
restano tuttavia fragili.
Il clima sui mercati
finanziari è migliorato ma resta incerto - Il clima sui mercati risente, oltre
che della debolezza della congiuntura, dell'incertezza sui tempi e sulle
modalità di eventuali richieste di aiuti da parte dei paesi dell'area in
difficoltà, sulle condizioni da applicare, sullo stato di alcuni sistemi
bancari nazionali; tensioni sociali possono rendere più complessa l'attuazione
delle misure di aggiustamento. Occorre procedere con decisione e a tutti i
livelli nel riequilibrio di bilancio e nelle riforme strutturali laddove
necessario, nonché nella riforma dell'architettura europea. La realizzazione di
un'Unione bancaria europea deve mirare a recidere il legame tra le condizioni
del debito sovrano e quelle dei sistemi bancari nazionali.
In Italia l'attività
economica si è ridotta in estate, con segnali meno sfavorevoli in settembre -
In Italia l'attività economica, scesa nel secondo trimestre allo stesso ritmo
del primo (-0,8 per cento sul periodo precedente), ha continuato a ridursi
anche nei mesi estivi, sebbene con un'intensità minore. La debolezza della
domanda per consumi e investimenti riflette condizioni finanziarie ancora tese,
gli effetti delle manovre di bilancio sul reddito disponibile, la bassa fiducia
di famiglie e imprese. In settembre i sondaggi presso le aziende hanno fornito
segnali di una lieve attenuazione del pessimismo sulle prospettive a breve
termine, ancora non tali da prefigurare un immediato ritorno alla crescita.
Le esportazioni
extra UE continuano a sostenere la produzione - L'andamento delle esportazioni
è stato relativamente favorevole e ha fornito un contributo positivo, sebbene
modesto, alla crescita del prodotto. Il recupero delle vendite di beni
all'estero nel secondo trimestre si è diretto prevalentemente al di fuori
dell'Unione europea; i sondaggi recenti ne delineano una sostanziale tenuta. Il
disavanzo di conto corrente della bilancia dei pagamenti è nettamente
diminuito, anche per effetto del calo delle importazioni legato alla riduzione
della domanda interna.
Il quadro
occupazionale è ancora sfavorevole - L'occupazione si è mantenuta pressoché
stabile nel secondo trimestre, ma l'aumento dell'offerta di lavoro -
concentrato tra i giovani, le donne e nelle regioni meridionali - ha sospinto
il tasso di disoccupazione sopra il 10 per cento. Le retribuzioni lorde si sono
ridotte in termini reali. Le informazioni più recenti e le inchieste
qualitative presso le imprese prefigurano un quadro occupazionale ancora
sfavorevole.
L'inflazione
dovrebbe ridursi nello scorcio dell'anno - L'inflazione è rimasta sopra il 3
per cento nel terzo trimestre, riflettendo il rincaro dei prodotti energetici e
gli effetti dei rialzi delle imposte indirette deliberati nel 2011; questi
ultimi, valutabili in quasi un punto percentuale, dovrebbero esaurirsi nei
prossimi mesi. Le pressioni sui prezzi dovrebbero attenuarsi riflettendo la
debolezza della domanda. Il divario di inflazione rispetto alla media dell'area
dell'euro, sceso a 0,7 punti percentuali in settembre, sarebbe per quasi la
metà ascrivibile agli effetti della tassazione.
Il miglioramento dei
mercati finanziari si è trasmesso all'Italia... - Nei tre mesi terminanti in
luglio si sono interrotti i disinvestimenti di portafoglio in titoli italiani
da parte di operatori esteri. Nel terzo trimestre i rendimenti dei titoli di
Stato sono diminuiti su tutte le scadenze; la discesa si è consolidata in
settembre. Il calo si è trasmesso anche ai rendimenti delle obbligazioni delle
banche e delle imprese ed è stato accompagnato da una decisa ripresa delle
quotazioni azionarie. Alcune banche italiane sono tornate a emettere sui
mercati esteri.
...e si è riflesso
sulle condizioni del credito - Le condizioni del credito bancario hanno
beneficiato della riduzione dei tassi ufficiali di luglio e, nelle ultime
settimane, del calo degli spread sovrani. I tassi sui prestiti a famiglie e
imprese sono scesi in agosto; i criteri di concessione dei finanziamenti sono
divenuti più favorevoli rispetto a quelli assai restrittivi di inizio anno.
Restano tensioni che indicano una trasmissione ancora diseguale della politica
monetaria; il costo del credito rimane superiore alla media dell'area.
La raccolta al
dettaglio delle banche resta solida; la patrimonializzazione è cresciuta - La
raccolta al dettaglio delle banche italiane rimane solida ma perdurano le
difficoltà sul mercato all'ingrosso. La qualità del credito e la redditività
risentono del peggioramento della congiuntura; tuttavia la patrimonializzazione
delle banche si è ancora rafforzata.
I conti pubblici
migliorerebbero nel prossimo triennio, nonostante il quadro congiunturale non
favorevole - In settembre il Governo ha aggiornato le previsioni sull'andamento
dei conti pubblici. L'indebitamento netto scenderebbe in misura significativa
sia nell'anno in corso sia nel prossimo, nonostante l'indebolimento
congiunturale. In coerenza con gli impegni presi in sede europea, nel 2012 il
disavanzo si porterebbe al di sotto del 3 per cento del PIL; per il 2013 si
programma l'avvio della riduzione del rapporto tra il debito e il prodotto e il
conseguimento del pareggio di bilancio in termini strutturali (a fronte di un
avanzo dello 0,2 per cento del PIL nel quadro tendenziale). In ottobre il
Governo ha definito il disegno di legge di stabilità, individuando le misure
volte a conseguire i nuovi obiettivi programmatici. Il previsto aumento
dell'IVA verrebbe attenuato e le aliquote dell'Irpef relative ai primi due
scaglioni di reddito verrebbero ridotte; maggiori entrate sarebbero invece
attese da una rimodulazione di alcune agevolazioni fiscali e da interventi in
materia bancaria e assicurativa.
Resta prioritaria
l'attuazione delle riforme strutturali - Le previsioni del Governo e dei
principali analisti, pur prefigurando per l'Italia una crescita negativa nella
media del 2013, restano coerenti con un'uscita dalla recessione nel corso del
prossimo anno. A un più rapido ritorno alla crescita può contribuire un
miglioramento delle condizioni del credito e del clima di fiducia. Nell'ambito
dell'ampio processo di riforma in corso, volto a riportare l'Italia su un
sentiero di crescita sostenuta, nelle ultime settimane sono stati adottati
ulteriori provvedimenti, che mirano a rendere più efficiente la Pubblica
amministrazione e a favorire lo sviluppo di imprese innovative. È cruciale
procedere con decisione e tempestività nell'attuazione delle misure già
adottate.
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