LA NUOVA SARDEGNA - Economia: Commercio, contro
la crisi è arrivato “su sbarraccu”
Crisi: Passera, Italia ce la puo' fare alla
grande
Spagna: a settembre produzione industriale -7%.
Peggiore calo da aprile
L'UNIONE SARDA - Economia: Turismo, una
stagione amara
07.11.2012
Maledetta crisi. Ma,
soprattutto, maledetti problemi legati ai trasporti. Perché forse le strutture
turistiche isolane sarebbero riuscite a parare i colpi delle difficoltà di
gestione di bilancio delle famiglie, ma nulla hanno potuto contro le difficoltà
(e, soprattutto, contro i costi) per raggiungere la Sardegna. I bilanci
definitivi devono essere ancora stilati: in questi giorni, nella scrivania
dell'assessore provinciale al Turismo, Piero Comandini stanno arrivando i primi
dati. I numeri verranno elaborati nelle prossime ore e la prossima settimana la
situazione sarà ben più chiara.
IL CALO Ma intanto
le prime cifre cominciano ad emergere. E parlano di un calo di presenze che si
attesta intorno al 10, 12 per cento. Un dato che, preso in assoluto, potrebbe
anche non essere particolarmente preoccupante. Il fatto è che alcuni settori
tengono, le perdite si concentrano in altri. La prima analisi dei dati dice,
per esempio, che Cagliari, grazie ai low cost e ai viaggi last minute , in
qualche modo riesce a contenere le perdite. E, soprattutto, tengono le
strutture di altissimo livello, quei resort a quattro o cinque stelle dove i
turisti hanno come unica preoccupazione scegliere tra l'affogato alla banana e
il muffin al cocco. In queste strutture (va ribadito, mancano ancora i
risultati definitivi) non ci sarebbero stati cali. Le eventuali presenze in
meno sono quasi tutte legate agli italiani penalizzati anche dalle difficoltà
dei trasporti della penisola verso la Sardegna. Problemi che non hanno avuto
gli stranieri: il Forte, per esempio, è stato collegato per tutta l'estate da
un volo diretto da Mosca.
LE DIFFICOLTÀ Chi se
l'è passata davvero male (fortunatamente, esistono anche eccezioni) sono le
strutture ricettive di livello medio-basso, gli alberghi a tre, due e una stella,
i bed and breakfast e i campeggi. In questo caso, i cali sono stati superiori
al quel 10, 12 per cento medio stimato dalla Provincia. «C'era, d'altronde, da
aspettarselo», riflette Comandini, «in un momento di crisi come quello che
stiamo vivendo, nelle famiglie meno ricche il tema delle vacanze estive scivola
all'ultimo posto». Ovvio, quando si ha difficoltà a raggiungere la fine del
mese, le spese considerate superflue sono le prime a essere tagliate.
IL PROBLEMA
PRINCIPALE E, di sicuro, l'Isola non fa il possibile per rendersi appetibile.
Anzi, sembra volerli allontanare. «Noi», sostiene Comandini, «possiamo fare le
fiere del turismo, possiamo abbellire le nostre strutture, possiamo, per
assurdo, anche obbligare i tassisti a parlare cinque lingue. Ma, poi, i turisti
vengono allontanati per il costo dei trasporti. A parte i problemi legati, nei
voli, alla continuità territoriale, il dato vero che emerge dal primo bilancio
è il fatto che scontiamo pesantemente il costo del trasporto marittimo». Occorre,
secondo l'assessore al Turismo, risolvere il problema alla radice. «E, in
questo, non siamo stati certamente aiutati dalla flotta sarda. Quelle navi
coprono esclusivamente le tratte del nord e del centro dell'Isola mentre non
arrivano nella zona meridionale. Nuove iniziative diventano indispensabili
perché, altrimenti, rischiamo di pagare ancora più pesantemente la crisi
globale».
LA NUOVA SARDEGNA - Economia: Commercio, contro
la crisi è arrivato “su sbarraccu”
07.11.2012
TORTOLÌ Cercare di
combattere la forte crisi che sta colpendo il settore commercio con nuove
iniziative che riportino la gente per le vie cittadine. In quest’ottica va
inserita “Su sbarraccu” (che significa togliere via della roba che non serve),
che per tutta la giornata di domenica 25 si terrà lungo tutto il viale
Monsignor Virgilio (dal palazzo Usala) e la via Umberto. «Un gruppo di
commercianti – spiega Sandro Puggioni, di 99 Cent, dove vengono raccolte le prenotazioni
per partecipare all’iniziativa – ha deciso di dare il via a questa
manifestazione originale, che vedrà i commercianti e anche gli hobbisti e i
privati, allestire dei banchi all’esterno delle attività commerciali, dove
verranno messi in vendita tanti articoli e creazioni dell’artigianato artistico
a prezzi veramente scontati. “Su sbarraccu” si terrà dalle ore 10 fino alle
16,30. Siamo certi in una grandissima partecipazione». Nelle locandine che si
trovano affisse in tantissime attività commerciali delle due principali vie
cittadine, si legge: «Amici, volete immergervi in un grandissimo bazar
all’aperto? Volete curiosare tra la merce di ogni tipo per trovare grandi
occasioni? Questo è allora l’annuncio che fa per voi». Nella stessa viene
precisato: «I commercianti di Tortolì dedicano la giornata di domenica 25 a “Su
sbarraccu”, esponendo sui banchi allestiti in prossimità delle loro attività,
lungo la via Umberto e il viale Monsignor Virgilio, dalle ore 10 alle 16,30 una
grande quantità di articoli a prezzi realmente super convenienti». Per
l’occasione sia la via Umberto che la maggior parte del viale Monsignor
Virgilio diventeranno off-limits per le auto e le motociclette, per la
contentezza dei più piccoli e dei loro genitori, che potranno passeggiare senza
problemi nelle zone più centrali della cittadina. Come sempre, l’iniziativa dei
commercianti troverà sponda nel vice sindaco e assessore comunale alle attività
produttive, turismo e spettacolo, Rita La Tosa (Udc). Se tutto andrà per il
meglio, come nelle aspettative degli organizzatori, il tutto potrebbe essere
ripetuto anche sotto le festività natalizie e di fine anno.
Crisi: Passera, Italia ce la puo' fare alla
grande
07 Novembre 2012 -
11:11
(ASCA) - Roma, 7 nov - ''L'Italia ce la puo'
fare alla grande''. A dirlo il ministro dello Sviluppo economico, Corrado
Passera, intervenendo a un convegno organizzato da Confagricoltura durante il
quale ha sottolineato che ''la possibilita' di crescita c'e'''.
fch/cam/rl
Spagna: a settembre produzione industriale -7%.
Peggiore calo da aprile
07 Novembre 2012 -
09:21
(ASCA) - Roma, 7 nov - Spagna sempre intrappolata
nella recessione. A settembre la produzione industriale in Spagna e' scesa del
7% su base annuale corretta per gli effetti di calandario. Si tratta del
maggiore calo dal mese di aprile (-8,4%). Male sia la produzione dei beni di
consumo (-5,8%) e dei beni di investimento (-12,8%).
Red
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