mercoledì 7 novembre 2012

(3) VII.XI.MMXII/ La disoccupazione in Italia è destinata ad aumentare ancora nei prossimi due anni a causa della recessione. E' la previsione fatta dalla Commissione europea, che per l'anno in corso stima un tasso del 10,6% - contro l'8,4% del 2011 - mentre per il 2013 ed il 2014 una disoccupazione rispettivamente dell'11,5% e dell'11,8%.

Ue: ''Allarme disoccupazione in Italia''
Crisi, Draghi: "La recessione ha iniziato a colpire anche la Germania"
Crisi: Merkel, tedeschi consapevoli di responsabilita'...(1 Upd)
Grecia: Merkel ribadisce necessita' di tagli ''all'apparato statale''
Crisi: Merkel, solo Eurobond non bastano
Bozen, oltrepadania. Marcia anti-altoatesina bandita dai concerti in Austria

Ue: ''Allarme disoccupazione in Italia''
ultimo aggiornamento: 07 novembre, ore 18:11
Bruxelles, 7 nov. (Adnkronos) - Italia "in recessione profonda" nel 2012. Lo conferma la Commissione europea nelle previsioni economiche d'autunno, che segnalano per l'anno in corso una contrazione del Pil del 2,3%, contro il -1,4% indicato nelle previsioni del maggio scorso.
"Nel 2012 - scrive l'esecutivo Ue - l'economia italiana dovrebbe contrarsi del 2,3% a causa di una brusca caduta della domanda interna, specialmente negli investimenti. L'incertezza nei mercati finanziari resta elevata, continuando ad avere conseguenze sulla fiducia degli agenti economici e sulle loro decisioni di investimenti e spesa".
Non solo. La Commissione sottolinea inoltre come "la crisi protratta del debito sovrano nell'area euro abbia esercitato significative pressioni al rialzo sui tassi di interesse", circostanza che ha provocato una stretta creditizia tale da "amplificare l'impatto depressivo del consistente consolidamento di bilancio sulla domanda interna".
L'Italia potrà assistere ad una "ripresa tiepida" solo a partire dalla seconda metà del 2013, dice la Commissione europea, che prevede per l'anno prossimo una contrazione del Pil limitata allo 0,5% (a maggio scorso aveva invece previsto un +0,4%), mentre nel 2014 una crescita dello 0,8%.
"Sulla base dell'assunto di una graduale normalizzazione delle condizioni sui mercati finanziari e di un'incertezza ridotta - scrive l'esecutivo Ue - il ritmo di contrazione dell'attività economica dovrebbe decelerare nella seconda metà del 2012, dopo due trimestri consecutivi di diminuzione del Pil reale dello 0,8%".
L'attività economica, secondo la Commissione, dovrebbe "cominciare a crescire di nuovo dalla seconda metà del 2013, ma ad un ritmo ancora debole". In particolare, il prossimo anno, i consumi privati dovrebbero contrarsi ulteriormente, per "tornare in territorio positivo solo nel 2014".
E' ancora in salita il rapporto debito pubblico/pil in Italia. Secondo le previsioni della Commissione europea, a fine 2012 sarà al 126,5%, nel 2013 aumenterà al 127,6%, per tornare nel 2014 al 126,5%.
Il rapporto deficit/pil è in calo in Italia. Nel 2012 si attesterà al 2,9%, mentre nel 2013 scenderà ancora al 2,1%, stessa percentuale prevista per il 2014.
La Commissione europea conferma che l'Italia otterrà il pareggio di bilancio strutturale nel 2013 (-0,4%), mentre per il 2014, a politiche invariate, non dovrebbe piùmantenerlo e farebbe registrare un deficit dello 0,8%.
La disoccupazione in Italia è destinata ad aumentare ancora nei prossimi due anni a causa della recessione. E' la previsione fatta dalla Commissione europea, che per l'anno in corso stima un tasso del 10,6% - contro l'8,4% del 2011 - mentre per il 2013 ed il 2014 una disoccupazione rispettivamente dell'11,5% e dell'11,8%.
Secondo le previsioni nel 2012 il Pil dell'eurozona si contrarrà dello 0,3%, mentre nell'Ue a 27 dello 0,4%. La Commissione europea prevede ancora da qui al 2014 "una navigazione in acque agitate". A maggio scorso, l'esecutivo europeo aveva previsto una contrazione del Pil dell'area euro dello 0,3%, mentre una crescita piatta nell'Ue a 27
Nel breve periodo l'economia europea "resta fragile" ed "un ritorno graduale alla crescita", che sarà comunque "molto modesta", è previsto solo nel 2013, con "un ulteriore rafforzamento nel 2014". La Commissione europea parla di una crescita del Pil nel 2013 dello 0,4% nell'Ue a 27 e dello 0,1% nell'area euro, mentre nel 2014 si prevede rispettivamente un +1,6% ed un +1,4%. A maggio scorso, la Commissione aveva previsto per il 2013 una crescita del Pil dell'1% nell'eurozona e dell'1,3% nell'Ue a 27.
Secondo le previsioni la disoccupazione in Europa toccherà il suo "picco" nel 2013. Per la Commissione l'anno prossimo il tasso di disoccupati raggiungerà l'11% nell'Ue a 27 ed il 12% nell'area euro, prima di "ridursi lievemente" nel 2014.
Infine, il tasso annuale di inflazione nel 2012 sarà del 2,5% nell'area euro, in calo rispetto al 2,7% del 2011. La Commissione europea segnala un'ulteriore discesa anche per il 2013 e per il 2014, quando si fermerà rispettivamente all'1,8 ed all'1,6%.
Per quanto riguarda l'Italia, le previsioni parlano per il 2012 di un tasso di inflazione annuale del 3,3%, che crollerà al 2% nel 2013 edall'1,7% nel 2014.
La Commissione indica nelle previsioni il pil negativo per otto dei 17 Paesi dell'eurozona nel 2012. Il record spetta ancora una volta alla Grecia, che fa registrare un -6%, rispetto al -7,1% del 2011, mentre nel 2013 si prevede un -4,2% ed un ritorno alla crescita nel 2014 con un +0,6%.
Dopo la Grecia, il Portogallo, che dovrebbe chiudere il 2012 con un -3%: a seguire, con -2,3%, Italia, Cipro e Slovenia, seguite dalla Spagna, con un -1,4%. Gli ultimi due Paesi ad avere il segno meno sono l'Olanda, con -0,3%, e il Belgio, con -0,2%.
I Paesi dell'eurozona che crescono di più sono, invece, la Slovacchia, +2,6%, e l'Estonia, +2,5%, seguite da Malta, con +1%, e Germania, che si ferma allo 0,8%, contro il 3% dello scorso anno. Stessa percentuale anche per l'Austria, che precede Irlanda e Lussemburgo (+0,4%), Francia (+0,2%) e Finlandia (+0,1%).

Crisi, Draghi: "La recessione ha iniziato a colpire anche la Germania"
(Xinhua)
ultimo aggiornamento: 07 novembre, ore 16:44
Francoforte, 7 nov. - (Adnkronos) - La Germania "è stata a lungo isolata dalle difficoltà, presenti nel resto dell'area Euro", ma "gli ultimi dati evidenziano" che gli sviluppi della crisi "stanno iniziando a colpire anche l'economia tedesca". Da Francoforte il presidente della Bce, Mario Draghi offre un'analisi del contesto economico europeo, mettendo l'accento su Berlino, definito come "un Paese con un'economia integrata e aperta". D'altra parte, aggiunge, "il commercio interno all'area Euro, riguarda circa il 40% del Pil tedesco. E circa il 65% degli investimenti diretti stranieri in Germania, proviene dai Paesi dell'eurozona".
Nell'area Euro, spiega Draghi, i governi "stanno facendo sforzi importanti" per risolvere gli squilibri economici. Stanno implementando riforme per reindirizzare le politiche sbagliate del passato e per creare crescita sostenibile nel lungo termine. E' "una strada difficile e ancora lunga da percorrere". "La disoccupazione è 'deplorevolmente' alta - dice-. L'attività economica e' debole e rimarra' debole nel breve termine". Finora "un po' di duro lavoro è stato fatto nella zona euro per eliminare gli squilibri e per rafforzare la governance". "Ma c'è ancora un lavoro molto più difficile da fare - conclude Draghi - ed è quello di mantenere l'attuale slancio delle riforme, essenziale per mettere l'area dell'euro sul percorso di ritorno alla stabilità".
Per quanto riguarda infine gli acquisti dei titoli di Stato da parte della Bce, precisa, è importante sottolineare che "sono illimitati", ma "non incontrollati".

Crisi: Merkel, tedeschi consapevoli di responsabilita'...(1 Upd)
07 Novembre 2012 - 16:48
 (ASCA) - Bruxelles, 7 nov - ''Noi tedeschi sappiamo bene quali sono le nostre responsabilita' per il futuro di una buona Europa'', ma gli altri devono tenere a mente che ''dobbiamo lavorare duramente all'interno dell'Unione per superare la crisi e lo scetticismo che la circonda''. Lo afferma il cancelliere tedesco, Angela Merkel parlando in Parlamento europeo nel corso della conferenza dei presidenti.
 ''Noi continueremo la storia di successo di questo progetto europeo''. Quindi, assicura Merkel, ''la Germania fara' di tutto perche' l'Unione europea possa mantenere la sua promessa di libera' e benessere''.
bne/mau

Grecia: Merkel ribadisce necessita' di tagli ''all'apparato statale''
07 Novembre 2012 - 17:56
 (ASCA) - Bruxelles, 7 nov - ''So che ai cittadini greci viene chiesto molto, ma va riconosciuto che l'apparato statale greco e' troppo grande e che il livello delle pensioni e' stato elevato piu' di quanto sia stato fatto negli altri Stati''. Lo afferma il cancelliere tedesco, Angela Merkel, parlando in Parlamento europeo nel corso della conferenza dei presidenti, cosi' ribadendo che misure per tagliare la spesa pubblica in Grecia sono necessarie.
 bne/mau

Crisi: Merkel, solo Eurobond non bastano
07 Novembre 2012 - 17:27
 (ASCA) - Bruxelles, 7 nov - Pensare di uscire dalla crisi ricorrendo solo agli Eurobond non e' possibile. Lo afferma il cancelliere tedesco, Angela Merkel, parlando in Parlamento europeo nel corso della conferenza dei presidenti.
 ''C'e' chi dice 'facciamo solo gli Eurobond'. Io dico che questo non va bene a livello strutturale''. Per questo Merkel continua a insistere su riforme e politiche di rigore, mettendo in chiaro che ''non si possono fare politiche uniformi di austerita'''.
bne/mau

Bozen, oltrepadania. Marcia anti-altoatesina bandita dai concerti in Austria
È consuetudine che il pubblico d’oltre Brennero ringrazi per il distacco dell’Alto Adige dal Tirolo
È ormai diventato un caso in Austria la marcia «Dem Land Tirol di Treue» (fedeltà al Tirolo), uno dei brani più suonati alle feste campestri nel mondo di lingua tedesca. È infatti consuetudine che alla frase che ricorda il distacco dell’Alto Adige dal Tirolo il pubblico austriaco risponda in coro «Gott sei Dank» (grazie a Dio). La marcia è stata così bandita da molte feste, per evitare ulteriori incidenti diplomatici. Dopo l’ultima festa degli Schützen a Salisburgo, l’assessore alla cultura Tina Widmann ha informato i governatori dell’Alto Adige e del Tirolo, Luis Durnwalder e Günther Platter, del malcostume diffuso e ha annunciato il suo intervento presso la bande musicali. «Il testo modificato offende i nostri nonni», spiega il comandante degli Schützen tirolesi Fritz Tiefenthaler.



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