14 giugno, 12:57
(ANSA) - TRIESTE - La crescita economica nell'area ''EU11'' (Bulgaria,
Repubblica ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania,
Slovacchia, Slovenia e Croazia) e' calata nel 2012 e rimarra' debole anche nel
2013 ''a causa della recessione nella zona Euro'' e della domanda interna
anemica, ma la regione ''cresce ancora a ritmi piu' veloci'' dei Paesi
dell'Eurozona e l'area rimane attraente per gli investimenti stranieri, rimasti
stabili negli ultimi anni.
Lo specifica la Banca Mondiale (Bm) nell'EU11
Regular Economic Report. Secondo le statistiche della Bm, la crescita media
dell'area EU11, dopo il +3,1% del 2011, e' scesa a un +0,8% nel 2012 e rimarra'
allo stesso livello nel 2013, per poi raggiungere un +2% nel 2014. A trainare
la regione nel 2013 le ottime performance di Estonia (Pil nel 2013 +3%),
Lettonia (+3,6%), Lituania (+3%) e Romania (+1,7%). Non bene invece Repubblica
ceca (-0,4% nel 2013 dopo il -1,3% del 2012), Slovenia (-2,3% nel 2012 e nel
2013), Croazia (-2% l'anno scorso, -0,4% nel 2013) e Ungheria (-1,7% nel 2012,
+0,3% nel 2013). Tutti i Paesi dell'area EU11, secondo le stime della Banca
mondiale, dovrebbero tornare a una crescita positiva nel 2014, con l'eccezione
della Slovenia (-0,1%). (ANSA).
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