Camusso: "imprenditori italiani prendono i
soldi e scappano"
Istat. Prezzi al consumo
Prometeia:Italia riparte con export 2014
Venezia, padania est. Mose nella bufera, 14 arresti
Croazia, prestito Bei di 250 milioni per pmi e
comuni
L'UNIONE SARDA - Economia: Idee per fare
impresa
12.07.2013
Il futuro della
Sardegna passa anche attraverso l'innovazione. Sono numerose le imprese isolane
che primeggiano nell'information technology (Ict) o nel rinnovamento di
procedure tradizionale di produzione. E il polo informatico ricco di idee e
progetti, accompagnato da progetti innovativi d'impresa, oggi si presentano nel
Centro Polifunzionale Santa Gilla in piazza L'Unione Sarda.
SINNOVA L'evento è
Sinnova 2013, il primo Salone dell'Innovazione nell'Isola, che sarà inaugurato
alle 9 e andrà avanti fino a domani. Ampio spazio sarà riservato al confronto e
allo scambio di esperienze tra i rappresentanti delle oltre 100 aziende isolane
che si occupano di Ict, ma anche aerospazio, biomedicina e biotecnologie,
energia e ambiente nonché aziende appartenenti a settori produttivi
tradizionali.
IL PROGRAMMA Nel
ricco programma della manifestazione sono previste: 97 presentazioni di
prodotti e servizi innovativi da parte delle aziende presenti e di enti
istituzionali; 12 workshop su temi di interesse per le imprese (e-commerce, le
nuove frontiere dell'artigianato tecnologico attraverso l'uso delle stampanti
3D, social media marketing, come una start up deve presentarsi agli investitori
professionali, l'uso del marchio come innovazione, la partecipazione delle
imprese agli appalti pubblici attraverso il mercato elettronico della Pa); 80
incontri “one-on-one” tra imprese, centri di ricerca e istituzioni, finalizzati
al raggiungimento di accordi di collaborazione.
GLI STAND Durante il
primo Salone dell'innovazione, organizzato da Sardegna Ricerche e
dall'assessorato regionale della Programmazione, sarà possibile visitare gli
stand dislocati su un'area di circa 2 mila metri quadrati, dove le imprese
avranno l'opportunità di esporre, presentare e far conoscere ai visitatori una
serie di prodotti innovativi. Nei 16 spazi dei soggetti istituzionali, che si
occupano a vario titolo di innovazione e di sostegno alle imprese locali (inclusi
le Università e i Centri di ricerca regionali), saranno illustrati i vari
servizi rivolti alle aziende. «Abbiamo voluto dar voce alle tante imprese che
innovano e che hanno voglia di partecipare a un sistema in cui si possa
collaborare anche con le istituzioni», ha detto Ketty Corona, presidente di
Sardegna Ricerche.
BARCAMPER Per
incentivare la creazione e l'accelerazione d'impresa, gli organizzatori hanno
pensato di includere, nell'ambito di Sinnova 2013, il programma Barcamper,
arrivato per la seconda volta in Sardegna per individuare, sostenere e
finanziare nuovi progetti e start up nei settori a più alta vocazione
nell'Isola. I cinque migliori progetti e idee, individuati durante l'attività
di scouting, saranno presentati e premiati in occasione del TechGarage,
l'evento che da anni raccoglie i principali attori del venture capital, in
programma stasera, in Piazza L'Unione Sarda.
LA CONFERENZA
Sinnova 2013 si concluderà domani con una conferenza spettacolo, moderata dal
giornalista Riccardo Luna, dal titolo “Storie di futuro. La Sardegna tra
tradizione e futuro”.
I RICONOSCIMENTI In
questa occasione, saranno anche consegnati alcuni riconoscimenti per
l'innovazione a imprese e persone che si sono distinte per la portata dei
propri progetti, prodotti o attività. I tre vincitori dei premi per la start
up, per l'impresa e per il prodotto innovativo riceveranno una borsa del valore
di circa 18mila euro, da destinare a un collaboratore che sarà inserito in
azienda per un anno, per attività di ricerca e innovazione.
TELEVISIONE
L'appuntamento con l'innovazione sarà seguito da Videolina con uno speciale, in
onda nei prossimi giorni, e una diretta prevista questa sera a partire dalle
18,30 e fino alle 20,30. Un'altra diretta è prevista invece domani dalle 20.
Lanfranco Olivieri
Camusso: "imprenditori italiani prendono i
soldi e scappano"
14:52 12 LUG 2013
(AGI) - Firenze, 12
lug. - "Siamo di fronte a numerose aziende, non solo Loro Piana e
Pernigotti, e si decide di vendere, con tutto il rispetto per gli investitori.
Viene il sospetto che gli imprenditori italiani seguano il modello prendi i
soldi e scappa, invece di essere i soggetti che contibuiscano a fare uscire il
Paese dalla crisi". Lo ha detto il segretario generale della Cgil Susanna
Camusso, a margine di un'iniziativa regionale del sindacato in Toscana. -
"Penso - ha aggiunto Camusso - che ci sia una situazione rispetto alla
quale si dovrebbero sentire levarsi delle voci che pero' mi pare si occupino
sempre di fatti marginali. Siamo di fronte ad imprese che andavano e che vanno
bene, che decidono di delocalizzare.
Oggi a Fabriano c e' anche la manifestazione
di tutti i lavoratori della Indesit contro un piano industriale che prevede di
utilizzare gli utili per portare via il lavoro da questo Paese. E' veramente un
po' forzato - ha concluso il segretario generale della Cgil - che tutti i
giorni invochino risorse e interventi sul cuneo fiscale e poi non siano
disposti a mettere i loro profitti in una strada che provi a individuare
investimenti e crescita".
Istat. Prezzi al consumo
Nel mese di giugno 2013, l'indice nazionale
dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi,
aumenta dello 0,3% rispetto al mese precedente e dell'1,2% nei confronti di
giugno 2012 (era +1,1% a maggio). I dati definitivi confermano le stime
preliminari.
La lieve accelerazione dell'inflazione a
giugno è principalmente imputabile alla ripresa dei prezzi dei Beni energetici
non regolamentati, che crescono su base mensile dello 0,5%, con una sensibile
attenuazione della flessione su base annua (-1,8%, da -4,8% di maggio).
Contribuiscono al rialzo congiunturale
dell'indice generale anche gli aumenti su base mensile dei prezzi degli
Alimentari non lavorati (+1,4%, attribuibile soprattutto all'aumento del 6,9%
dei prezzi della Frutta fresca) e dei Servizi relativi ai trasporti (+0,7%),
sui quali incidono, in parte, fattori di natura stagionale.
L'inflazione acquisita per il 2013 è pari
all'1,1%.
A giugno l'inflazione di fondo, calcolata
al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, rallenta all'1,2% (era
+1,3% a maggio).
Al netto dei soli beni energetici, la
crescita tendenziale dell'indice dei prezzi al consumo rallenta, portandosi
all'1,3%, dall'1,5% del mese precedente.
Rispetto a giugno 2012, il tasso di
crescita dei prezzi dei beni sale allo 0,9%, dallo 0,8% di maggio, mentre
quello dei prezzi dei servizi scende all'1,6% (era +1,7% nel mese precedente).
Di conseguenza, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce
di due decimi di punto percentuale rispetto a maggio.
I prezzi dei prodotti acquistati con
maggiore frequenza dai consumatori aumentano dello 0,4% su base mensile e
crescono dell'1,7% su base annua (dall'1,5% di maggio).
A giugno 2013, l'indice armonizzato dei
prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,3% su base mensile e dell'1,4% su base
annua, in accelerazione di un decimo di punto percentuale rispetto a maggio
(+1,3%). Anche in questo caso, si confermano le stime preliminari.
L'indice IPCA a tassazione costante
(IPCA-TC) aumenta dello 0,3% sul piano congiunturale e dell'1,3% su quello
tendenziale.
L'indice nazionale dei prezzi al consumo
per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, aumenta
dello 0,2% su base mensile e dell'1,2% su giugno 2012.
Prometeia:Italia riparte con export 2014
Ripresi investimenti
in macchinari, resistono le costruzioni
12 luglio, 15:27
(ANSA) - BOLOGNA, 12
LUG - Le esportazioni aiuteranno l'economia italiana a uscire dalla recessione
nel 2014. E' uno dei titoli del Rapporto di previsione luglio 2013 presentato
da Prometeia sulle prospettive di breve-medio termine dell'economia
internazionale e italiana. Le altre sintesi evidenziate sono: riprendono gli
investimenti in macchinari e mezzi di trasporto; gli incentivi fiscali frenano
il ridimensionamento degli investimenti in costruzioni. La disoccupazione
salira' al 12,7% a meta' 2014.
Venezia, padania est. Mose nella bufera, 14 arresti
L'accusa è turbativa d'asta
"Cartiere" per creare fondi neri
IN MANETTE. Nei guai anche il vice presidente del Consorzio Venezia
Nuova, Mazzacurati.
12/07/2013
VENEZIA. Ore 11.29 Società "cartiere" usate da una cooperativa
per avere l’emissione di fatture, ritenute fittizie dagli investigatori, al
fine di aumentare il costo dei prodotti e creare, pare, "fondi neri":
è quanto è emerso nell’ambito delle indagini per turbativa d’asta che hanno
portato all’emissione di 14 provvedimenti restrittivi, tra cui l’arresto
dell’ex presidente del Consorzio "Venezia Nuova", Giovanni
Mazzacurati. Le indagini delle fiamme gialle lagunari, coordinate dal
colonnello Renzo Nisi, sono infatti iniziate da una verifica fiscale svolta nei
confronti della Cooperativa San Martino di Chioggia. I finanzieri hanno così
accertato l’utilizzo di una società austriaca, mediante la quale veniva fatto
lievitare in modo fittizio il costo di acquisto delle palancole e dei sassi da
annegamento provenienti da una società croata, così da creare in Austria dei
«fondi neri» a disposizione dei referenti della cooperativa, arrestati stamani.
L’utilizzo di questi "fondi" non è stato ancor ben definito dalla
Guardia di finanza di Venezia.
Ore 8.45 È in corso dalle prime ore di oggi una vasta operazione della
Guardia di Finanza di Venezia che sta eseguendo 14 arresti nell’ambito di
un’inchiesta che vede al centro il Consorzio Venezia Nuova, la società che si
occupa del Mose.
Oltre 500 militari delle Fiamme gialle stanno operando, tra arresti e
perquisizioni, tra il Veneto, la Lombardia, il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia
Romagna, la Toscana, il Lazio e la Campania. Secondo quanto si è appreso, la
principale accusa nei confronti degli indagati è turbativa d’asta.
Tra gli arrestati figura anche l’ex presidente del Consorzio Venezia
Nuova, Giovanni Mazzacurati.
I particolari dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa
prevista alle 11 alla Procura di Venezia.
Sono circa 100 le persone indagate nell’indagine del Nucleo di polizia
Giudiziaria di Venezia che ha eseguito, stamane, 14 provvedimenti restrittivi
che hanno coinvolto il vertice del Consorzio Venezia Nuova e altre società
consorziate, impegnate nei lavori di costruzione del Mose. Sono sette gli
arresti domiciliari e altri sette gli obblighi di dimora notificati nelle 140
perquisizioni in corso da parte dei finanzieri. Tra gli arrestati Giovanni
Mazzacurati, già Presidente e Direttore Generale del Consorzio Venezia Nuova,
dimessosi lo scorso 28 giugno, e Pio Savioli, Consigliere del Consorzio Venezia
Nuova. Le accuse, secondo quanto si è appreso, sono fatture false e appalti
’distortì.
Le indagini della Guardia di Finanza di Venezia, allargatesi a numerose
altre società, che hanno portato all’emissione di 14 provvedimenti per
turbativa d’asta, avrebbero fatto emergere un ruolo dominante e discrezionale
del Consorzio "Venezia Nuova" - in primis, dell’allora presidente
Giovanni Mazzacurati - nella gestione dei lavori del Mose e di tutte le opere
ad esso correlate. Ruolo che avrebbe permesso di agevolare alcune imprese a
scapito di altre; e ciò grazie ad assegnazioni di lavori «fuori quota», i quali
esulano dai principi del cosiddetto «prezzo chiuso» e delle assegnazioni in
relazione alle rispettive quote di spettanza. I finanzieri hanno così
individuato il ruolo centrale, nel meccanismo della presunta distorsione del
regolare andamento degli appalti, dell’ex presidente Mazzacurati. Secondo
l’accusa, predeterminava la spartizione delle gare allo scopo di garantire il
monopolio di alcune imprese sul territorio veneto, di «tacitare» i gruppi
economici minori con il danaro pubblico proveniente da altre pubbliche
amministrazioni e quindi di conservare a favore delle imprese «maggiori» il
fiume di danaro pubblico destinato al Consorzio Venezia Nuova.
Agli arresti domiciliari, per il reato di turbata libertà degli incanti
(«turbativa d’asta») sono finiti oltre a Mazzacurati, Pio Savioli, consigliere
del Consorzio Venezia Nuova; Federico Sutto, dipendente del Consorzio Venezia
Nuova; Roberto Boscolo Anzoletti, rappresentante legale della Lavori Marittimi
e Dragaggi Spa; Mario Boscolo Bacheto, amministratore di fatto della
Cooperativa San Martino; Stefano Boscolo Bacheto, amministratore di fatto della
Cooperativa San Martino; e Gianfranco Boscolo Contadin (detto Flavio),
direttore tecnico della Nuova Co.ed.mar. Sono stati invece destinatari
dell’obbligo di dimora Valentina Boscolo Zemello, rappresentante legale della
Zeta Srl; Antonio Scuttari, rappresentante legale della Clodiense Opere
Marittime; Carlo Tiozzo Brasiola, rappresentante legale della Somit Srl;
Luciano Boscolo Cucco, rappresentante legale de La Dragaggi Srl; Dimitri
Tiozzo, rappresentante legale della Tiozzo Gianfranco Srl; Juri Barbugian,
rappresentante legale della Nautilus Srl; Erminio Boscolo Menela,
rappresentante legale della Boscolo Sergio Menela e Figli Srl.
Croazia, prestito Bei di 250 milioni per pmi e
comuni
Sostegno finanziario
a progetti in turismo, servizi, industria
12 luglio, 13:20
(ANSA) - ZAGABRIA -
La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha annunciato oggi l'erogazione
immediata di un prestito di 250 milioni di euro alla Croazia appena entrata
nell'Unione europea.
Il prestito, che sarà gestito dalla Banca
croata per la ricostruzione e lo sviluppo (Hbor), è finalizzato a finanziare
''progetti promossi da piccole e medie imprese, società a bassa
capitalizzazione e comuni'' in Croazia, in particolare nei settori
dell'industria e dei servizi, del turismo e delle infrastrutture, specifica una
nota della Banca, che sottolinea come questo sia ''il primo prestito Bei dopo
l'adesione della Croazia''. L'iniziativa, ha evidenziato il vicepresidente di
Bei, Anton Rop, è importante anche perché ha come obiettivo-chiave quello di
''migliorare le assai difficili condizioni di finanziamento per le Pmi nel
corso dell'attuale prolungata crisi economica''. La maggiore disponibilità
finanziaria ''è vitale per l'ulteriore sviluppo'' delle Pmi, ''spina dorsale
dell'economia croata'' e locomotiva di ''crescita e sviluppo'', ha aggiunto
Rop. Bei opera in Croazia dal 2001 e ha fino a oggi impegnato circa 3,5
miliardi di euro in iniziative di prestito - di cui un miliardo alla Hbor -
progettate per rafforzare la competitività dell'economia di Zagabria. (ANSA).
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