venerdì 2 agosto 2013

II.VIII.MMXIII/2 – Cos’e’ stato postato su questo blog quando in tanti belavano peana?===I benefici della recente adesione della Croazia nell'Ue, inoltre, rimarranno "limitati" a causa dei problemi strutturali del Paese, dei vincoli sulle riforme fiscali imposti dalla politica, dell'indebitamento pubblico e privato e di un ambiente esterno non favorevole. S&P, in una nota, ricorda anche che nel 2013 la Croazia è entrata nel quinto anno consecutivo di recessione. Dal 2008, il Pil di Zagabria è crollato in totale del 12%.

Croazia, S&P rivede outlook da stabile a negativo
Diminuiscono addetti nel settore industriale in Croazia
Serbia, 50 milioni da Bei per piccole e medie imprese
Cresce in Serbia numero dei cittadini "pro-Europa"
Secondo sondaggio 7 kosovari su 10 vogliono entrare nell'Ue
Crac diocesi cattolica slovena, fuori due vescovi
Slovenia, Adria Airways mette in vendita asset
Ucraina pronta ad aumentare capacità gasdotti da Ungheria




Croazia, S&P rivede outlook da stabile a negativo
Agenzia mantiene rating BB+/B per Zagabria
02 agosto, 14:03
(ANSA) - ZAGABRIA - L'agenzia di rating Standard & Poor's ha rivisto l'outlook sulla Croazia da stabile a negativo, mantenendo però il rating BB+/B per il Paese balcanico. Secondo S&P, la scelta riflette in particolare i problemi attuali più pressanti per Zagabria, ossia perfomance economiche deboli associate a un modesto impeto per le riforme. I benefici della recente adesione della Croazia nell'Ue, inoltre, rimarranno "limitati" a causa dei problemi strutturali del Paese, dei vincoli sulle riforme fiscali imposti dalla politica, dell'indebitamento pubblico e privato e di un ambiente esterno non favorevole. S&P, in una nota, ricorda anche che nel 2013 la Croazia è entrata nel quinto anno consecutivo di recessione. Dal 2008, il Pil di Zagabria è crollato in totale del 12%. Per il 2013, l'agenzia di rating stima in un -1% il calo del Pil, mentre dal 2014 ci si può attendere una moderata ripresa facilitata dall'assorbimento dei fondi Ue, ma con domanda interna che rimarrà debole a causa dell'alta disoccupazione.

Diminuiscono addetti nel settore industriale in Croazia
Meno 4,5% numero occupati industria, ma sale la produttività
01 agosto, 15:44
(ANSA) - ZAGABRIA - Il numero degli occupati nel settore industriale in Croazia a giugno 2013 è sceso del 4,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, ma è leggermente cresciuto (+0,3%) in confronto al maggio 2013. Lo segnala una nota del Drzavni zavod za statistiku di Zagabria, l'omologo locale dell'italiano Istat.
 Nel comunicato si specifica inoltre che la produttività degli impiegati nell'industria è comunque cresciuta del 5,3% nei primi sei mesi del 2013 rispetto agli ultimi sei mesi del 2012. A livello generale, l'indice della produzione industriale croato è aumentato dell'1,7% da maggio a giugno 2013, ma sceso dell'1,5% se rapportato al giugno 2012. (ANSA).

Serbia, 50 milioni da Bei per piccole e medie imprese
Prestito pensato per assistere Belgrado nell'integrazione Ue
01 agosto, 10:47
(ANSA) - BELGRADO - La Banca Europea per gli Investimenti (Bei) ha stanziato un prestito di 50 milioni di euro che saranno destinati a finanziare in Serbia progetti di Pmi in settori cruciali come energia, protezione ambientale, industria, salute, educazione e servizi. Gran parte del prestito, 45 milioni di euro, sarà gestito da Crédit Agricole Srbija Novi Sad, mentre i fondi restanti saranno affidati al Crédit Agricole Leasing Srbija Beograd.
 "I due contratti firmati con Crédit Agricole miglioreranno l'accesso delle piccole e medie imprese serbe a finanziamenti di lungo termine a condizioni favorevoli, con effetti positivi sul mercato del lavoro e sull'ambiente sociale", ha affermato Dario Scannapieco, vice presidente della banca dell'Unione europea, responsabile per i Balcani occidentali. Il prestito, specifica una nota della Bei, è pensato anche per "assistere la Serbia nei suoi sforzi di integrazione nell'Unione europea". (ANSA).

Cresce in Serbia numero dei cittadini "pro-Europa"
Sondaggio governo evidenzia 50% sì all'Ue, 24% contrari
02 agosto, 16:53
(ANSA) - BELGRADO - Se in Serbia si dovesse tenere oggi un ipotetico referendum per l'ingresso di Belgrado nell'Ue, il 50% dei cittadini voterebbe a favore, solo il 24% esprimerebbe parere contrario, il 19% si asterrebbe e il restante 7% non saprebbe su che opzione apporre la croce. Lo segnala un sondaggio dell'Ufficio serbo per l'integrazione europea (Seio), reso pubblico oggi e realizzato attraverso interviste a oltre mille elettori del Paese balcanico. Secondo quanto illustra il Seio, il sondaggio evidenzia un aumento degli "europeisti" in Serbia pari al 9% rispetto alla precedente analisi del dicembre 2012, che aveva registrato il record storico negativo di sì all'Ue (41%), mentre il numero dei contrari è sceso di sette punti, dal 31 al 24%. Il 42% (+17%) degli intervistati ha inoltre risposto che fare parte dell'Ue sarebbe un bene per il Paese. Il 40%, infine, ritiene che il nodo dei rapporti con il Kosovo rimanga l'ostacolo maggiore che si frappone tra Belgrado e Bruxelles.

Secondo sondaggio 7 kosovari su 10 vogliono entrare nell'Ue
Ingresso aiuterebbe economia e democrazia
01 agosto, 12:46
(ANSA) - BELGRADO - La popolarità dell'Unione europea rimane alta in Kosovo, dove il 73% della popolazione oggi voterebbe sì a un ipotetico referendum per l'ingresso del piccolo Paese balcanico nell'Ue, in leggero aumento dell'1% dal 2012. Lo rileva il terzo di una serie di sondaggi d'opinione condotti in Kosovo da UBO Consulting per EU Perspective in Kosovo, progetto finanziato dall'Ue. I precedenti due sondaggi erano stati realizzati nel maggio-giugno 2012 e nel 2010. La ricerca evidenzia inoltre come il 71% dei cittadini kosovari ritenga che l'integrazione nell'Ue rappresenterebbe un vantaggio per la nazione balcanica, in particolare facilitando la lotta alla corruzione, al crimine organizzato, alla disoccupazione, e migliorando lo stato della democrazia e dell'economia nazionale e i rapporti con l'estero. Il 73% degli intervistati assicura inoltre di essere a conoscenza degli sforzi dell'Ue nel fornire assistenza finanziaria e tecnica al Kosovo e l'84% ritiene che Pristina debba rafforzare ulteriormente i propri legami con Bruxelles. (ANSA).

Crac diocesi cattolica slovena, fuori due vescovi
Papa "accetta dimissioni" presuli Lubiana e Maribor
02 agosto, 17:07
(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO - Papa Francesco ha ''accettato le dimissioni'' dell'arcivescovo di Lubiana mons. Anton Stres e di quello di Maribor mons. Marjan Turnsek, in seguito al dissesto finanziario della diocesi di Maribor per 800 milioni di euro. Entrambe le rinunce sono state presentate per il comma 2 del canone 401 del diritto canonico, quindi ''per grave causa''.
 Il motivo di tale richiesta sarebbe il dissesto finanziario dell'arcidiocesi di Maribor, valutato in circa 800 milioni di euro.
 ''Mi dimetto perché lo scoppio della bolla finanziaria in seno all'arcidiocesi di Maribor sta gettando un cono d'ombra sulla Chiesa slovena. Non ho mai detto che non abbia alcuna responsabilità, ma io e Turnsek non siamo i colpevoli principali''. Lo ha affermato l'arcivescovo di Lubiana, Anton Stres, durante una conferenza stampa in seguito alle dimissioni sue e del vescovo di Maribor, accettate oggi dal Papa.
 Stres ha dichiarato che parte della responsabilità per il crac finanziario dell'arcidiocesi di Maribor è ricaduto anche su di lui: ''La causa del dissesto finanziario è stata la gestione delle holding finanziarie Zvon 1 e Zvon 2''. Turnsek ha ribadito, che le sue funzioni nell'Arcidiocesi lo ricollegavano a quanto successo. Le dimissioni, secondo lui, aiuteranno il successore a riprendere il lavoro ''senza il peso del passato''.
 Amministratore apostolico dell'arcidiocesi di Lubiana sarà il vescovo di Novo Mesto, Andrej Glavan, quello a Maribor invece sarà il vescovo di Celje, Stanislav Lipovsek. (ANSA).

Slovenia, Adria Airways mette in vendita asset
Sul mercato hangar e officine, verso privatizzazione
22 luglio, 13:08
(ANSA) - LUBIANA - La compagnia di bandiera slovena Adria airways ha messo sul mercato parte dei suoi assets. In vendita vi sono l'hangar per la manutenzione degli aeroplani, la piattaforma aeroportuale, le officine, gli uffici, la scuola di volo e il simulatore di volo. Il termine di presentazione delle offerte sarebbe già dovuto scadere, ma è stato prolungato fino al 30 agosto.
 Il Ceo di Adria airways, Mark Anzur, ha dichiarato di aver dato la possibilità a tutti i potenziali acquirenti di un'accurata verifica degli assets in vendita. Oggi non sono stati chiariti i motivi per la proroga dei termini. Pochi giorni fa da Adria airways avevano comunque chiarito che se entro il termine previsto non fossero arrivare offerte adeguate, la scadenza sarebbe stata prorogata. L'intera società fa parte delle imprese che lo stato intende privatizzare.

Ucraina pronta ad aumentare capacità gasdotti da Ungheria
Vuole triplicarla, da 5 a 15 mln di metri cubi al giorno
02 agosto, 14:14
(ANSA) - KIEV - L'Ucraina ha sospeso momentaneamente le importazioni di gas dall'Ungheria per aumentare la capacità dei gasdotti che portano il metano magiaro verso la repubblica ex sovietica. Lo riferisce Fgsz, la compagnia ungherese che si occupa del sistema di trasporto del gas. Attualmente la capacità tecnica dei gasdotti che collegano Ungheria e Ucraina è di 5 milioni di metri cubi di metano al giorno, ma Kiev vorrebbe triplicarla fino a raggiungere i 15 milioni al giorno. L'Ucraina punta a ridurre la propria dipendenza energetica dalla Russia, alla quale è legata da un contratto per le forniture di metano che prevede che Kiev paghi a Mosca più di 400 dollari ogni mille metri cubi di gas, una somma che il governo ucraino ritiene eccessiva. L'Ucraina sta tentando da tempo di rinegoziare questo accordo - lo stesso, siglato nel 2009, per il quale l'ex premier Iulia Timoshenko è stata condannata a sette anni di reclusione per abuso di potere - ma finora senza successo. In cambio di una riduzione del prezzo del gas Mosca chiede a Kiev di diventare membro dell'Unione doganale con Russia, Bielorussia e Kazakhstan e il controllo dei gasdotti ucraini. (ANSA).

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