Padani anti-Sud
siete rossi di vergogna come il pomodoro
Fondi Ue: primo
ok eurodeputati a regole su raccomandazioni Bruxelles
Alimentare:
'Melone Mantovano' ottiene Igp
La Calabria e la
Puglia saranno più vicine
Consegnati i
lavori per il mega lotto della 106
L'Anas ha
dato il via libera alla ditta vincintrice dell'appalto per la realizzazione
della nuova strada statale che collega lo svincolo autostradale di Firmo a
quello di Sibari sulla stessa 106, per un imprto complessivo di 140 milioni.
Ciucci: «E' uno dei cantieri cruciali per il collegamento tra l'Adriatica e la
Salerno-Reggio»
COSENZA - L’Anas ha reso noto che sono stati
consegnati all’Associazione temporanea di imprese Vidoni S.p.A.-Consorzio
Stabile Grecale, con sede a Tavagnacco (Udine), i lavori di adeguamento della
strada statale 534 "di Cammarata e degli Stombi", tra lo svincolo
autostradale di Firmo dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e lo svincolo
di Sibari della strada statale 106 "Jonica".
"Il
progetto esecutivo del 'megalotto 4' - ha ricordato il presidente Pietro Ciucci
- è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’Anas nella seduta del
28 ottobre scorso e, a distanza di pochi giorni, abbiamo consegnato i
lavori".
"Prende
il via - ha proseguito Pietro Ciucci - uno dei cantieri cruciali per
l’ammodernamento del collegamento tra l'autostrada A14 'Adriatica' e
l’autostrada A3 'Salerno-Reggio Calabria', ovvero tra la Calabria e la Puglia,
che risponde all’esigenza di innalzare gli standard di sicurezza dell’arteria
stradale interessata da alti volumi di traffico". L’intervento in
esecuzione consiste nell’adeguamento dell’attuale sede della statale 534
"di Cammarata e degli Stombi" con due carreggiate separate e due
corsie per senso di marcia, per una lunghezza di circa 14 km. Le principali
opere del progetto sono rappresentate dall’ammodernamento degli svincoli
esistenti con intersezioni a livelli sfalsati e da alcune opere d’arte
maggiori, quali il nuovo viadotto a scavalco della strada provinciale 174 per
Saracena, il viadotto "Coscile" e l’opera di scavalco della linea
ferroviaria 'Sibari-Cosenzà. Il nuovo tratto stradale si collegherà ai lavori
di costruzione della strada statale 106 "Jonica" - Megalotto 3,
tratto compreso tra l’innesto con la SS534 e 'Roseto Capo Spulicò, già
appaltati e in fase di progettazione. "L'ultimazione dei lavori del
'megalotto 4' - ha concluso il Presidente dell’Anas - è prevista per la fine di
dicembre 2015".
L’importo
complessivo dell’intervento ammonta a oltre 143 milioni di euro ed è
interamente finanziato con i fondi Pon 'Reti e Mobilità 2007-2013' del Fondo
Europeo di Sviluppo Regionale.
venerdì 08
novembre 2013 19:40
Padani anti-Sud
siete rossi di vergogna come il pomodoro
di LINO
PATRUNO
Sbagliato dire che sia solo una guerra
commerciale. Protagonista la Pomì, quella di “O così. O pomì”, slogan
felicemente inventato da Pirella nel 1984. Dunque l’azienda di Parma diffonde
una pubblicità con la quale assicura di utilizzare per i suoi prodotti solo
pomodori freschi coltivati nel cuore della Pianura padana. Non aggiunge che
quello è il territorio più inquinato d’Italia.
Ma la
campagna di promozione giunge nel mezzo delle rivelazioni sulla “Terra dei
fuochi” della Campania, dove per decenni la camorra ha sotterrato i rifiuti
industriali mortali provenienti, guarda caso, proprio da quella pianura che
sarebbe così pulita da sfornare pomodori lindi e pinti.
Immediata
(per una volta) la reazione: è uno sciacallaggio che finisce non per affossare
una regione ma l’Italia. La Pomì viene accusata di segare il ramo su cui è
seduta perché all’estero ci metterebbero poco ad accomunare Padania, Campania e
tutto il resto e a evitarne non solo i pomodori. Specie in un momento in cui
nei nostri porti arrivano una dietro l’altra navi stracolme di concentrato di
pomodoro cinese. Ma evidentemente, si aggiunge, l’impulso a danneggiare il Sud
è troppo forte e l’occasione troppo ghiotta da non capire di darsi le classiche
randellate dove sappiamo.
E’
intervenuta anche la ministra all’Agricoltura, De Girolamo: denunciate i
supermercati che disdicono i contratti con i produttori meridionali. Ma la
ministra dirige un ministero in cui il suo predecessore leghista Zaia ne ha
combinate di tutte contro il Sud. La società pubblica Buonitalia che
pubblicizzava nel mondo solo i marchi dell’agroalimentare settentrionale, a
cominciare dal prosecco veneto. Solo formaggi nordici per il nuovo panino
Italia della McDonald’s, che qualche mese dopo l’ha eliminato per evitare che i
clienti glielo sbattessero in faccia. L’ordinanza (poi ritirata a furor di
sdegno) con la quale si imponeva di produrre la bufala campana solo in
stabilimenti appositi nel giro di qualche mese, ciò che li avrebbe fatti
chiudere tutti sùbito. Il pervicace “no” a fare di Foggia la sede dell’Agenzia
italiana per la sicurezza alimentare, col risultato di concentrarla a Parma
(rieccola) dove c’è già la sede europea. Il “no” anche ad accogliere al Nord (e
a pagamento) i rifiuti di Napoli nonostante la cattiva coscienza di aver
contribuito a quel dramma affogando le discariche campane con i sopradetti
molto più pericolosi rifiuti industriali padani.
E’ questo che
ha creato la “Terra dei fuochi”, fuochi che salgono dalle viscere della terra
sprigionati da velenosissime reazioni chimiche contro le quali gli stessi
chimici sono disarmati. “Terra dei fuochi” attorno alla quale sta nascendo un
Sud imprevisto e benvenuto, Sud che finalmente si mobilita a sua difesa, fa
sentire che non vuole più subìre e vedere distruggere le sue ricchezze. Dopo lo
scempio di Bagnoli non ancòra bonificata dal suo passato siderurgico. E mentre
si vive la tragedia dell’Ilva di Taranto con la sua bonifica finora ingannevolmente
neanche cominciata.
In questa
atmosfera, piomba la Pomì. Pomodori solo da qui, solo Pomì. Ma non isolata, si
accusa. Perché il Sud che scende in piazza punta il dito anche contro il
“Servizio pubblico” tv di Michele Santoro, imputato di essere fra l’altro un
salernitano che avrebbe dovuto sapere bene che i “Fuochi” divampano a non meno
di cento chilometri dai pomodori, quindi quale pericolo da armare la Pomì?
Quale pericolo per speculare sulla paura? A parte il fatto che la gran parte
del pomodoro lavorato in Campania proviene della Puglia.
Ma colpire
l’agroalimentare del Sud significa colpire il Sud al cuore di un suo tesoro
invidiato nel mondo. Una illusione di prenderne il posto non capendo che può
finire come Sansone con tutti i filistei. E mentre il Sud più inetto continua,
per dire, a non difendere la sua pizza, l’alimento più diffuso sulla Terra, col
“Gambero rosso” che nella sua guida indica una sola pizzeria campana fra le
migliori quattro italiane (poi rimediando con un elenco a parte per quelle
napoletane). E mentre il Sud più inetto continua invece a svendere il suo olio
d’oliva per la gloria e gli affari di tutti i grandi marchi dell’inesistente
extravergine nordico. E mentre, non per divagare, avviene anche altro mentre il
Sud sta a guardare.
Avviene che
il denaro sequestrato ai boss mafiosi venga quasi tutto speso per far
funzionare (stipendi e dintorni) l’agenzia di Equitalia creata invece per
investirlo, quel denaro, e magari investirlo al Sud che le mafie le subisce di
più. Ma questa è una storia che, più che il Sud, spiega l’Italia. Intanto
Angelino Alfano (siciliano) e Raffaele Fitto (pugliese) si contendono la guida
del centrodestra. E se invece, magari, si mettessero insieme da meridionali di
punta per contribuire anche al risveglio del Sud? Fantapolitica, bellezza,
fantapolitica.
Fondi Ue: primo
ok eurodeputati a regole su raccomandazioni Bruxelles
Riforma politica coesione ora a seduta plenaria Europarlamento
07 novembre, 20:25
BRUXELLES - Via libera dalla commissione Affari regionali
dell'Europarlamento all'ultima tranche della riforma della politica di coesione
Ue che si era arenata principalmente sulla condizionalità macro-economica (lo
stop all'erogazione dei fondi regionali nel caso che il governo non rispetti le
raccomandazioni di Bruxelles). L'ok è arrivato dopo un lungo negoziato con
Consiglio e Commissione. Lo annuncia il commissario agli Affari regionali
Johannes Hahn.
La riforma andrà ora alla plenaria del parlamento Ue. "La
macro-condizionalità economica - ha spiegato Hahn - è uno strumento importante
ma spero che resti solo teorico. La sua applicazione è prevista nei casi in cui
gli Stati membri si rifiutino in modo persistente di rispettare le
raccomandazioni economiche. Sono fiducioso che non venga usato". Secondo
il commissario l'ok della commissione Regio del Pe è arrivata dopo 70 incontri
negoziali con Consiglio e Commissione.
Nel corso delle trattative il Parlamento è riuscito a ritagliarsi un ruolo
più incisivo soprattutto sulla questione della macro-condizionalità. L'accordo
prevede infatti che ci sia "un coinvolgimento ex ante -ha evidenziato Hahn
- e che possa dare la sua opinione. Quindi è stato introdotto un elemento più
democratico".
Alimentare:
'Melone Mantovano' ottiene Igp
08 novembre, 15:24
(ANSA) - BRUXELLES, 8 NOV - La Commissione Ue ha dato il suo via libera
all'attribuzione dell'indicazione geografica protetta (Igp) al 'Melone
Mantovano'. Questa qualità di melone, coltivato nelle province di Mantova,
Cremona, Modena, Bologna e Ferrara, si aggiunge così alla lista europea di
oltre 1.200 prodotti agroalimentari protetti.(ANSA)
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