Sono 2.242.000 le persone tra 15 e 34 anni che non studiano, non lavorano né cercano un impiego. Un universo ampio, pari al 16,3% del totale, il cui perso appare sempre più consistente nella fascia d’età tra i 25 e i 34 anni (19,2%).
Più della metà degli italiani (55,5%) pensa che i giovani non trovino lavoro perché non vogliono accettare occupazioni faticose e di scarso prestigio. “Una valutazione che potrebbe apparire ingenerosa e stereotipata – spiega il Censis – se non fosse che a esserne più convinti sono proprio i più giovani, tra i quali la percentuale sale al 57,8%”.
I giovani scoraggiati sono in prevalenza donne, in possesso di titoli di studio molto bassi (il 51,5% ha al massimo la licenza media); il 60,3% risiede al Sud. Escludendo quanti, soprattutto donne, stanno a casa per prendersi cura dei figli (20,6% del totale), la parte restante spiega la propria scelta di non lavoro nè di studio con un “mix perverso di sfiducia e inerzia”. Il 20,9% non cerca lavoro perchè sa che non lo troverà; il 13,1% perchè sta aspettando delle risposte; l’11% perchè frequenta temporaneamente qualche corso; il 5,2% perchè non gli interessa e non ne ha bisogno; il 10,9% chiama in causa altri motivi.
Fonte:
http://www.dailyblog.it/crisi-censisoltre-2-mln-giovani-non-hanno-lavoro-ne-lo-cercano-in-prevalenza-sono-donne-e-abitano-nel-sud/03/12/2010/
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