venerdì 3 dicembre 2010

Fine giornata a Napoli, uno come gli altri.

Asl non paga: 900 utenti senza servizi sociosanitari
Napoli, 3 dic (Il Velino/Il Velino Campania) - Da ieri circa 900 persone malate di Alzheimer, anziani, disabili, sofferenti psichici e tossicodipendenti sono rimaste prive dei servizi di sostegno e assistenza realizzati da 300 operatori delle cooperative del gruppo Gesco. Gli operatori sono infatti in stato di agitazione a causa del mancato rispetto degli impegni sottoscritti lo scorso 8 novembre dal commissario straordinario della Asl Napoli 1 Centro, Achille Coppola, che assicurava il rilascio delle lettere di certificazione del credito vantato dalle coop e il pagamento di almeno due mensilità arretrate. Le lettere sono indispensabili alle cooperative per ottenere le anticipazioni bancarie che coprano almeno in parte le spese di gestione dei servizi e il costo del lavoro, che l'Azienda sanitaria non paga da un anno e mezzo: si tratta di oltre 7 milioni di euro di debiti, che le cooperative sociali non riescono più ad anticipare. La Asl Napoli 1 Centro non solo non ha rilasciato le certificazioni ma ha anche prorogato di appena 40 giorni la convenzione per l'affidamento dei servizi socio-sanitari, impedendo, di fatto, alle cooperative di stabilizzare i servizi e chiedendo loro, ancora una volta, di lavorare facendosi carico anche dei costi generali. Le cooperative hanno deciso di garantire solo i servizi essenziali fino a martedì 7 dicembre, in attesa degli esiti di un incontro sulla questione fissato dal commissario straordinario della Asl con i vertici della Regione Campania. "Confidiamo in un atto di responsabilità - spiega il presidente di Gesco Sergio D'Angelo - da parte dei rappresentanti istituzionali e soprattutto chiediamo che si manifesti esplicitamente la volontà di stabilizzare i servizi e di implementarli. Da quasi venti anni - spiega ancora  D'Angelo - ci occupiamo di assicurare a migliaia di cittadini servizi socio-sanitari rivolti ai sofferenti psichici, ai tossicodipendenti, agli anziani e ai disabili, garantendo contemporaneamente un notevole risparmio di risorse economiche pubbliche, dando un contributo importante alla realizzazione di tanti percorsi di inclusione sociale e di reinserimento lavorativo. Si tratta di esperienze nate a partire dal lungo processo di dismissione degli ospedali psichiatrici e che hanno consentito di ampliare e rafforzare il sistema di offerta pubblica di questa città. Con le scelte che la Asl intende assumere, che fanno pensare a una riduzione dei servizi piuttosto che a una loro stabilizzazione, non si metterà a repentaglio solo il lavoro degli operatori ma verrà a mancare anche quell'idea di sanità che abbiamo contribuito a costruire, garantendo percorsi di cura e di emancipazione, grazie ai quali si sono ridotte, per migliaia di persone, le necessità di ricovero così come per molte se ne è potuto definitivamente fare a meno".
(com/red) 3 dic 2010 17:11

Napoli, asta Blindarte: in vendita opere Giordano, Caracciolo e Warhol
Napoli, 3 dic (Il Velino/Il Velino Campania) - Dal 4 dicembre Blindarte inaugura un’importante esposizione articolata in più sezioni che spaziano dall’antico al contemporaneo. Tra le opere più significative La confessione di Teresa d'Avila a San Pietro di Alcantara di Francesco de Mura, San Gerolamo leggente di Battistello Caracciolo, pubblicata da Stefano Causa nel 2007; lo splendido ritratto di San Bartolomeo di Jusepe de Ribera, detto lo Spagnoletto e anche un dipinto di Luca Giordano, raffigurante il Filosofo Diogene e uno caravaggesco, attribuito al pittore olandese Gerard Seghers; un olio su tela di Gaspare Traversi.
Nella sezione arte moderna e contemporanea tra gli altri si segnala il dipinto del 1956 di Francesco Casorati, dal titolo Figura e Natura morta, Il sifone di Carlo Carrà, anch’esso realizzato nel 1956; un olio di Filippo De Pisis, che ritrae Venezia realizzato negli anni 1943-1946 oltre ad una vivace tecnica mista su carta di Andrè Masson del 1966. Tra le opere più recenti spicca senza dubbio il pregevole ritratto di Andy Warhol, datato 1981 e realizzato dal celebre artista nella sua Factory newyorkese su proposta di Lucio Amelio.Tutti i pezzi esposti ed altri (orologi, gioielli, porcellane, argenti) verranno battuti all'asta l'11 dicembre alle 16,30 (orologi e gioielli), il 12 dicembre alle 11,30 (oggetti d'arte, porcellane, argenti) e alle 18 (dipinti e libri antichi) e, infine, il 15 dicembre le opere di arte moderna e contemporanea. Intanto è di questi giorni la notizia che Blindhouse-Blindarte, società attiva dal 1979 nel settore della custodia professionale di opere d’arte e oggetti di valore, che vanta a Napoli i caveaux tra i più importanti d’Italia, ha stipulato un accordo con il Family Office del Gruppo Montepaschi, che propone alle famiglie e agli imprenditori soluzioni evolute per valorizzare il patrimonio nella sua globalità e complessità, danno il via alla collaborazione per la gestione di servizi legati al mondo dell’arte. Attraverso tale accordo Blindhouse-Blindarte garantirà ai clienti del Family Office del Monte dei Paschi di Siena il supporto della sua qualificata esperienza per l’acquisto, la vendita, la valutazione e la conservazione delle opere d’arte e degli oggetti di valore.
(red) 3 dic 2010 17:55

Napoli, Bassolino verso il Senato. Comune, Pdl pensa a Calabrò
Napoli, 3 dic (Il Velino/Il Velino Campania) - Le partite sono parallele ed incrociate allo stesso tempo. Le candidature a sindaco di Napoli non vivono di vita propria, ma sono inevitabilmente legate alla eventuale caduta del Governo il 14 dicembre. In quest'ottica, vanno lette le trattative che si stanno svolgendo negli schieramenti in campo, ormai tre dopo la nascita del Terzo Polo Fli-Udc-Api. Il centrodestra ha messo già in campo Marcello Taglialatela e Fulvio Martusciello ma su questi nomi l'Udc – ha fatto sapere Casini – non intende convergere perchè troppo marcati politicamente: si cerca quindi un'altra soluzione che possa attrarre il voto moderato. Le sembianze per questo identikit sembra possederle il senatore Pdl Raffaele Calabrò, in passato molto vicino al leader centrista Ciriaco De Mita. Nel centrosinistra, invece, la discesa in campo dell'ex magistrato Libero Mancuso in quota vendoliana ha scardinato i giochi interni ad un Pd alle prese con le vecchie logiche interne rappresentante da Ranieri, Oddati e Cozzolino. Intanto, l'ex governatore Antonio Bassolino – secondo indiscrezioni del VELINO – starebbe lavorando per ottenere un posto per sè in lista al Senato e per l'ex assessore comunale al Turismo Valeria Valente nel caso in cui si svolgessero le elezioni politiche. Con in mente il vecchio sogno di ricandidarsi a sindaco di Napoli, mai intimamente abbandonato.
(cp) 3 dic 2010 18:04

Capodichino, Nappi a Iervolino e Cesaro: Salvate lavoratori Dufrital
Napoli, 3 dic (Il Velino/Il Velino Campania) - La vertenza dei lavoratori Dufrital, che gestisce il negozio Duty free dell'aeroporto di Capodichino a Napoli, deve essere risolta dalla Gesac con un intervento dei soci Comune e Provincia.
Lo chiede l'assessore regionale al Lavoro, Severino Nappi (Popolari per il Sud), in una lettera inviata al sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e al presidente della Provincia Luigi Cesaro nonché per conoscenza al presidente della Gesac Mauro Pollio. “Nel corso dell'incontro svoltosi presso il mio Assessorato – ha spiegato Nappi – la Gesac ha dichiarato la propria estraneità alla vicenda dei lavoratori licenziati dalla Dufrital. Ad avviso del sottoscritto, anche in considerazione che la Società è significativamente partecipata dalle Istituzioni e comunque svolge in concessione un servizio pubblico, è invece necessario – prosegue l'assessore – specie in un momento di grave crisi per l'occupazione in Campania, che l'elemento della salvaguardia del lavoro assuma decisiva considerazione: mi sia permesso – conclude – chiedere alle Istituzioni socie di esercitare ogni consentito interessamento perché ciò avvenga”.
(red) 3 dic 2010 18:06

Morte Cardinale Giordano, Avv. Tuccillo: quel giorno del blitz in Curia..
Napoli, 3 dic (Il Velino/Il Velino Campania) - “Era preoccupato, aveva lo sguardo fisso su quelle divise: non si spaventò per il 'blitz' ma per quello che apparì chiaramente un attacco alla Chiesa universale e alla Chiesa di Napoli. Mi disse: ' Tutto deve accadere alla luce del sole' “.
Parla al VELINO Enrico Tuccillo, legale del defunto Arcivescovo di Napoli. “ Il rapporto con lui era sempre molto schietto: ricordo tutto”.
Allora avvocato partiamo da quel 22 agosto 1998...
Venni chiamato di corsa dalla segreteria di Sua Eminenza: “Avvocato c'è la Guardia di Finanza”. Mi precipitai a Largo Donnareggina. La prima immagine fu una marea di telecamere e giornalisti. Ancora mi chiedo chi li avesse avvertiti con tanto anticipo...

Poi che accadde?
Salì nello studio del Cardinale: mi guardava dritto negli occhi. Era preoccupato, non tanto per le accuse ma perché consapevole che quel gesto, quell'irruzione che violò il Concordato, era un vero “atto di guerra”.

Mi descrive la situazione?
I militari salirono subito al secondo piano del Palazzo. Andarono dritto lungo l'ufficio di Sua Eminenza. Aprirono le porte con violenza, senza neanche un minimo di riguardo al luogo in cui erano. Lui rimase fermo, imperturbabile. Intanto il palazzo era letteralmente circondato dalla Guardia di Finanza, uno schieramento incredibile. C'erano anche camioncini che sarebbero serviti al trasporto dei documenti da sequestrare. Volevano prendere i file dello Ior...

Continui...
Era fine agosto, non c'era nessuno dei vertici dello Stato. Né il premier né il Ministro della Giustizia. Eravamo soli. Quando il tenente della Finanza mi disse di leggere le accuse al Cardinale lo feci ad alta voce e ad ogni rigo sentivo che il momento era drammatico. Storicamente drammatico. Sembrava essere messo in crisi il rapporto Italia – Stato del Vaticano. Rispetto alle accuse, c'era molto di più...

Quindi?
Ripeto, eravamo soli. Avemmo entrambi un intuito, conclamato da un lungo sguardo d'intesa. Era il momento di mostrare a tutti cosa stesse accadendo, l'unica nostra difesa era quella. Sua Eminenza mi disse: “ Non ha nulla da nascondere, che tutto accada alla luce del sole”. E invitai la stampa a salire nello studio del Cardinale.
Invece c'è un episodio che non ho mai raccontato ma ora credo di potere...

Prego...
Qualche giorno dopo il “blitz” mentre la Segreteria di Stato vaticana e molti altri dicevano a Sua Eminenza di non esporsi, lui decise comunque di andare in visita in carcere. Ci provai in tutti i modi a fargli cambiare idea, ma non ci fu verso. Allora lessi il testo di cosa avrebbe detto e c'era una frase sulla quale m'impuntai, poi finita nella storia: “Sento un tintinnar di manette”. Fui chiarissimo, gli dissi “No Eminenza, questa no”. Lui mi promise di non dirla. Quando andò in visita in carcere io ero fuori. Mi squillò il cellulare...

Chi era?
Era un giornalista della Rai che mi disse: “ Ma il Cardinale ha detto una frase incredibile, la stanno battendo tutte le agenzie”. Scossi la testa e chiamai il Cardinale un po' arrabbiato: “Eminenza, ma mi aveva promesso di non dire quella frase...”

E lui?
Mi spiazzò. “Enrico, i peccati prima si fanno poi si confessano”. Non riuscii a controbattere.

Quando lo ha visto l'ultima volta?
Circa un mese fa. Era sereno e lucido, attento a tutte le cose che accadevano. Mi ascoltava molto interessato, faceva delle sue analisi. Era pronto, come sempre.
Mi dispiace solo non essere rimasto a pranzo come mi aveva chiesto, su quella splendida terrazza di Capodimonte. Ma quel pranzo lo faremo alla mensa celeste.

Insomma l'unica macchia è stata quell'inchiesta..
No, non la definirei macchia. Il Cardinale Giordano è stato assolto da tutti i reati contestati.
(Boris Mantova) 3 dic 2010 18:27

Napoli, Carfagna ascoltata in Procura su Cosentino
Napoli, 3 dic (Il Velino/Il Velino Campania) - Come persona informata dei fatti Mara Carfagna è stata ascolta dai magistrati della Procura di Napoli. Due inchieste diverse.
Il ministro per le Pari Opportunità ha prima fornito chiarimenti ai pm Alessandro Milita e Giuseppe Narducci sui rapporti tra Nicola Cosentino e il clan dei Casalesi, dopo che martedì il coordinatore regionale del Pdl ha ricevuto l'avviso di chiusura indagine. Successivamente, altra stanza, altri faldoni, altri pm. Di fronte ai magistrati Francesco Curcio ed Henry John Woodcock, Carfagna avrebbe riferito circa il procedimento giudiziario sulla cosiddetta P3. Secondo quanto si apprende da fonti investigative, al Ministro sarebbero per lo più state chieste delucidazioni circa le sue ultime dichiarazioni pubbliche sulla gestione del partito in Campania ma anche sui presunti legami tra la politica e la cosiddetta P3.
(ee) 3 dic 2010 18:48
asterisco.
Come fai a non sentirne il palpito, il subbuglio. A non amarla? Impossibile. Napoli e’ la vita, cosi’ com’essa e’.
grecanico

Fonti:

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