lunedì 14 febbraio 2011

E' guerra etnica, non ideologica, o morale.

Dissesto idrogeologico, a Liguria e Veneto i 100 milioni per il Sud
BARI - «È in corso l’ennesimo e volgarissimo scippo di risorse a carico della Puglia e delle regioni meridionali, con l’originale copione che questa volta anche alcuni senatori liguri del mio partito stanno reggendo il sacco».


Lo dichiara l’assessore regionale pugliese alle Opere pubbliche e Protezione civile, Fabiano Amati, a proposito dell’approvazione (in Commissione Affari costituzionali e Bilancio del Senato) di un emendamento al decreto milleproroghe «che destina 200 milioni di euro alle regioni del Nord colpite da recenti alluvioni, prelevandoli dalle somme destinate alle regioni meridionali per mitigare il grave dissesto idrogeologico».

Prende posizione anche il capogruppo del Partito democratico alla regione Puglia, Antonio Decaro: «È una vergogna - dice - difficile da ricondurre alla politica. Hanno scippato soldi al Sud per pagare le multe delle quote latte degli allevatori del Nord e per finanziare la pur necessaria ricostruzione dopo il terremoto de L’Aquila. È in atto una deliberata manovra per spaccare in due l’Italia. È una deriva pericolosa».

«Con l’emendamento approvato - spiega ancora Amati - si destinano in favore della Liguria e del Veneto 100 milioni del fondo Fas di un miliardo assegnato al dissesto idrogeologico e che appartiene esclusivamente alle regioni del Mezzogiorno (fondo peraltro già ridotto nel 2010 per 100 milioni destinati a Toscana, Emilia Romagna e Liguria)».

«La contestuale destinazione alla Campania ed alla Sicilia - è detto ancora - è una chiara finzione perché il fondo già appartiene a quelle regioni. Chiederò un incontro al ministro Prestigiacomo (visto l'impegno che sta profondendo sull'argomento) e al prefetto Gabrielli, capo della protezione civile».

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