martedì 15 marzo 2011

Mezzogiorno-Mattino. 15 marzo 2011.

A Lampedusa è il giorno di Borghezio e di Marine Le Pen

Sicilia. Regione: esercizio provvisorio, si riunisce la giunta di governo

Sanità. Basilicata in rosso per la mobilità

"Unità d'Italia? Giovedì la Trinacria a lutto"

Per l’agricoltura una «bolletta» da 2 miliardi di euro nel 2011

Caso Mastella, la Cassazione: sui reati ministeriali decide il pm

Campania, le opposizioni: 'No aumento assessori'. Ma Api si sfila

Comune Napoli, entra Ranavolo (Fli). Pdl: Dimettiamoci di nuovo

Lepore: discarica ad Avellino

Aziende agricole fantasma quaranta arresti nel Catanese

Il barbiere di Sant'Arcangelo


A Lampedusa è il giorno di Borghezio e di Marine Le Pen
di BlogSicilia 14 marzo 2011 -
Nuovi avvistamenti nel Canale di Sicilia. Due barconi sono stati intercettati a Sud di Lampedusa, ad una distanza rispettivamente di circa 20 e 30 miglia dalla costa.
Secondo una prima sommaria stima sarebbero una settantina, complessivamente, i migranti a bordo delle due imbarcazioni.
Sul posto si stanno recando le unità della Guardia di finanza e della Guardia costiera.
Intanto sono attesi per oggi a Lampedusa la leader della Destra francese Marine Le Pen e l’eurodeputato leghista Mario Borghezio. Una presenza che non va giù ai giovani dell’isola, autori di un volantino su cui si legge che sono “lontani dal modo di vedere le cose” dei due ospiti.
“Allo stesso tempo – continua la nota – non vogliamo essere coinvolti in inutili polemiche politiche di personaggi che intendono farsi pubblicità o propaganda di partito sulle nostre spalle. Lampedusa è terra di accoglienza e solidarietà. Ripudiamo il razzismo e la xenofobia in tutte le sue forme ed espressioni“.
Il portavoce del comitato giovanile di Lampedusa, Tommaso Sarma, ha anche spiegato che “vorremmo concentrarci di più su quello che riguarda l’isola e noi stessi. Partiamo dall’emergenza che ha a che fare con queste povere persone, ma siamo sorpresi di tutta questa attenzione. Ricordiamo che da Lampedusa passa solo il 10% del flusso migratorio diretto a nord“.

Sicilia. Regione: esercizio provvisorio, si riunisce la giunta di governo
Si riunira’ tra pochi minuti la Giunta regionale di Governo con all’ordine del giorno la proroga di un mese dell’esercizio provvisorio.
“L’esigenza di prorogare per un ulteriore mese la gestione provvisoria del bilancio della Regione per l’esercizio in corso -e’ scritto nella relazione tecnica di accompagnamento al disegno di legge di proroga – e’ direttamente connessa alla necessita’ di addivenire, entro questo ulteriore lasso di tempo, al raggiungimento di un’intesa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, volta a definire i rapporti finanziari con lo Stato, ivi compresa la misura della compartecipazione regionale al finanziamento della spesa sanitaria”.
“Ad oggi – prosegue la relazione – la compartecipazione della Regione va determinata nella misura del 42,5 per cento e non nella maggior percentuale sancita da una normativa che non riguarda espressamente l’esercizio finanziario 2011. Tale questione e’ stata prospettata al Governo nazionale in occasione dei molteplici incontri ed e’ stata oggetto di approfondimento da parte dei competenti uffici anche in ordine alle soluzioni attraverso le quali far fronte al fabbisogno finanziario nel contesto di rigoroso risanamento che ispira il bilancio e la manovra finanziaria 2011. A tal proposito si ricorda che l’art. 1, comma 143 della Legge 23 dicembre 1996, n. 662 fissa al 42,5%, a decorrere dall’anno 1997, la misura del concorso regionale alla spesa sanitaria. Successivamente, l’art.1, comma 830, della Legge 27 dicembre 2006, n.296 dispone che la percentuale di compartecipazione, “al fine di addivenire al completo trasferimento della spesa sanitaria a carico del bilancio della Regione ” e’ elevata al “44,85% per l’anno 2007, al 47,05% per l’anno 2008 e al 49,11% per l’anno 2009″.
Da una interpretazione letterale emerge come la disposizione del 1996 costituisca norma a regime destinata ad operare per un periodo di tempo indefinito, mentre la norma del 2006 costituisce eccezione, temporaneamente delimitata e quindi destinata a trovare applicazione solo per il tempo specificatamente individuato. Ed e’ a questi principi che e’ ispirata la determinazione del disegno di legge di bilancio.
“Il bilancio 2011 – e’ scritto ancora nella relazione – e’ un bilancio di transizione, non solo perche’ avvia un deciso riequilibrio dei conti regionali, ma anche poiche’ si colloca nel contesto del federalismo fiscale di cui e’ imminente l’entrata in vigore dei provvedimenti attuativi. E’ in tale contesto che va ricondotta l’interlocuzione con i Ministeri dell’economia e delle finanze e della semplificazione normativa.

Sin dal 24 gennaio 2011 (data del primo incontro con il Ministero dell’Economia) sono stati avviati colloqui istituzionali con i predetti ministeri e le relative strutture tecniche. Durante il mese di febbraio sono stati effettuati altri quattro incontri istituzionali, l’ultimo dei quali presso il Dipartimento per la semplificazione amministrativa, alla presenza del Ministro. A seguito di quest’ultimo incontro, sin dai primi di marzo la Regione ha formalizzato la propria ipotesi operativa di completa attuazione statutaria e per il coordinamento della finanza regionale con il processo federalista previsto dalla Legge n.
42/2009. Documento che peraltro ha attualizzato quanto gia’ prospettato alla Commissione paritetica nel dicembre del 2010.
Con l’ultimo documento e’ stata prospettata una soluzione che consente di superare, analogamente a quanto avvenuto per altre regioni, la problematica del finanziamento della quota regionale del fondo sanitario per il 2011, anche attraverso l’utilizzazione delle risorse FAS in forza dell’art.2, comma 90, della L.191/2009, mentre per il prosieguo si procedera’ alla copertura degli oneri con il ricorso alle risorse derivanti dal trasferimento di tributi nell’ambito del federalismo fiscale compiuto per la Regione in piena attuazione delle prerogative statutarie”.

“Nell’ambito della trattativa in corso – viene specificato nella relazione di accompagnamento – e’ stato, infatti, prospettato, per gli anni 2012 e 2013, il riconoscimento alla Regione, ai sensi del comma 832 dell’art. 1 della richiamata L.296/2006, della retrocessione di parte del gettito relativo alle accise sui prodotti petroliferi immessi in consumo sul territorio regionale o ad altri cespiti tributari statali, in misura almeno pari a garantire il mantenimento dell’equilibrio finanziario”.

Sanità. Basilicata in rosso per la mobilità
14/03/2011 I governatori delle Regioni italiane hanno trovato in questi giorni l¹accordo sul riparto delle somme destinate alla mobilità sanitaria regionale. Si tratta di 1,2 miliardi di euro per finanziare le cure fornite a quei pazienti che si sono spostati da una regione all¹altra nel 2010. Le cifre maggiori, e dunque anche il numero di prestazioni maggiori, le hanno ricevute la Lombardia, l¹Emilia e la Toscana. Tutto il sud, ad eccezione del Molise, è invece in rosso.
Queste le cifre: Piemonte 1.505.784; Valle D'Aosta -16.185.808; Lombradia 444.127.581; P.A. Bolzano 4.169.728; P.A.Trento -15.781.718; Veneto 97.458.848; Friuli V. Giulia 24.368.227; Liguria -26.949.361; Emilia R. 58.392.929; Toscana 113.720.766; Umbria 10.193.762; Marche -32.790.208; Lazio -75.884.286; Abruzzo -67.544.678; Molise 26.793.209; Campania -318.362.570; Puglia -178.138.547; Basilicata -37.252.249; Calabria -240.146.813; Sicilia -209.534.603; Sardegna -57.927.490 Osp.Bambino Gesù 161.265.808; Ordine di Malta 34.501.690.

"Unità d'Italia? Giovedì la Trinacria a lutto"
Clamorosa protesta della comunità di San Mauro Castelverde, nel Palermitano. Il sindaco: "Noi non abbiamo nulla da festeggiare, esporremo la bandiera della Sicilia listata a lutto"
14/03/2011
SAN MAURO CASTELVERDE (PALERMO) - Bandiera a mezz'asta al Comune di San Mauro Castelverde, piccolo centro di duemila anime delle Madonie, giovedì prossimo, in occasione della Festa dell'Unità d'Italia.
La clamorosa protesta è stata annunciata dal sindaco di San Mauro, Mario Azzolini (Sel) che spiega: "Non abbiamo nulla da festeggiare. Giovedì esporremo la bandiera della Sicilia con la Trinacria, ma listata a lutto, perchè il nostro comune è a lutto. Non ci hanno dato soldi e non sappiamo come andare avanti".
"La nostra è una forma di protesta - dice ancora Azzolini - la Regione ci ha intimato di chiudere il bilancio entro il 31 marzo ma non sappiamo con quali risorse. Così non riusciremo a garantire i servizi essenziali ai cittadini".

Per l’agricoltura una «bolletta» da 2 miliardi di euro nel 2011
Secondo la Cia, ogni azienda dovrà sborsare tra i 3 e i 5 mila euro in più in media d’anno. Pesano gli aumenti dei costi di produzione e i rincari sulle tariffe energetiche
Fonte: © CIA.it - Pubblicata il 14/03/2011
ROMA - Il «caro-petrolio» rischia di infliggere un colpo durissimo all’agricoltura italiana. L’aumento dei costi di produzione e il rialzo delle tariffe energetiche dovute ai rincari del greggio potrebbero rappresentare un mix letale per le imprese del comparto, che pagherebbero un conto salatissimo. Se le quotazioni del Brent restassero in linea con quelle attuali, e in più la Bce confermasse la decisione di rialzare i tassi d’interesse da aprile, l’aggravio complessivo per il settore primario giungerebbe nella media del 2011 a quota 2 miliardi di euro. Ciò significa che ogni azienda agricola dovrà sborsare dai 3 mila ai 5 mila euro in più in un anno solo per gli effetti del «boom» del gasolio. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, che ha raccolto le prime stime di un’elaborazione del suo centro studi sulle conseguenze del caro-petrolio sull’agricoltura.
Nel dettaglio - spiega la Cia - il carburante agricolo, che oggi ha superato un euro al litro, dovrebbe crescere in media d’anno del 20 per cento. Comportando per gli agricoltori una spesa insostenibile, visto che il gasolio è «re» nel settore: non solo è necessario per il riscaldamento di serre e stalle ma per l’alimentazione dei mezzi meccanici, a partire dai trattori. E si fa indispensabile proprio nei mesi primaverili, visto che da aprile a giugno ci sono le operazioni di semina, concimazione, diserbo, irrigazione, trinciatura e raccolta. Tutte pratiche che richiedono l’impiego di macchinari e, quindi, un grande utilizzo di carburante.
Ma gli effetti dei rincari del greggio non si fermano qui -continua la Cia- ma potrebbero incidere anche sul costo dei mangimi (più 25 per cento), dei concimi (più 15 per cento), delle sementi (più 5 per cento) e degli antiparassitari (più 6 per cento). Anche per il lavoro conto terzi le imprese agricole dovrebbero pagare di più: l’incremento è previsto intorno al 10 per cento.
All’aumento dei costi di produzione va aggiunto anche l’incremento stimato delle tariffe energetiche -ricorda la Cia-. Per le aziende agricole le bollette elettriche potrebbero salire fino all’8 per cento e quelle del gas tra il 2 e il 4 per cento.
Ecco perché ora è indispensabile agire con urgenza e pensare a una serie di misure a sostegno del settore primario. L’agricoltura -conclude la Cia- è un settore vitale per il Paese, ma combatte già con redditi in picchiata, oneri burocratici e contributivi in costante crescita e prezzi sui campi non remunerativi. Adesso il rialzo incontrollato del petrolio, e quindi di costi e tariffe, potrebbe dare al comparto il colpo di grazia. Serve reintrodurre immediatamente «l’accisa zero» sui carburanti, cancellata nel novembre 2009 e mai più inserita, nonostante le promesse del governo.

Caso Mastella, la Cassazione: sui reati ministeriali decide il pm
ROMA. Quando è un politico a finire nelle indagini, spetta alla magistratura ordinaria, e in prima battuta al pm, stabilire se il parlamentare abbia commesso reati "comuni" o reati "ministeriali", ossia compiuti nell'esercizio della sua funzione di governo. Tuttavia la camera di appartenenza dell'uomo politico in questione può, qualora ne ricorrano i presupposti, sollevare conflitto di attribuzione e non «rassegnarsi» alle decisioni della magistratura di merito se ritiene di essere stata «lesa nelle sue prerogative». Lo sottolinea la Cassazione nella sentenza 10130 della sesta sezione penale depositata oggi e inerente alla vicenda giudiziaria dell'ex Guardasigilli, Clemente Mastella, per il quale è in corso a Napoli il processo per tentata concussione e abuso di ufficio.

Campania, le opposizioni: 'No aumento assessori'. Ma Api si sfila
Napoli, 14 mar (Il Velino/Velino Campania) - I partiti di opposizione in Regione Campania hanno convocato una conferenza stampa per domani, martedì 15, alle 13. I capigruppo regionali del Pse, Pd, Idv sottolineano come "nella seduta odierna della Prima Commissione Consiliare permanente c'è stata battaglia contro la proposta di Legge a firma della maggioranza che vede l’aumento del numero degli assessori regionali". Interverranno i capigruppo del Pse, Gennaro Oliviero, Giuseppe Russo del Pd, Eduardo Giordano di Idv. Si sfila invece l'Api perché, come ha detto Giuseppe Maisto "l’opposizione, quella vera, viene esercitata nella sede istituzionale e soprattutto nella valutazione di merito dei vari provvedimenti che vengono sottoposti al giudizio dell’Aula".
(rp/rep) 14 mar 2011 16:14

Comune Napoli, entra Ranavolo (Fli). Pdl: Dimettiamoci di nuovo
Napoli, 14 mar (Il Velino/Velino Campania) - Il Consiglio comunale di Napoli si è riunito oggi alla presenza di 43 consiglieri per l’attribuzione del seggio, resosi vacante a seguito delle dimissioni del consigliere Pdl Salvatore Varriale, a Emilio Ranavolo che ha aderito al gruppo di Futuro e Libertà. E il Pdl vuole riprovare con le 31 dimissioni per far cadere il sindaco con anticipo. "Si ripropongono - dichiara il capogruppo Carlo Lamura - le condizioni numeriche per una nuova iniziativa di dimissioni in massa dei 31 consiglieri comunali riconducibili ai gruppi politici di opposizione in Consiglio comunale di Napoli. Il gruppo del Pdl - aggiunge Lamura - è dunque pronto e coeso in questa direzione e attende a breve le valutazioni politiche dell'Udc, di Fli e degli altri gruppi di opposizione al Sindaco Iervolino presenti in Consiglio comunale di Napoli.
Qualora questi colleghi, che con il Pdl hanno caratterizzato unitariamente la loro azione politica di contrasto alla Giunta di centrosinistra, siano ancora disponibili ad assumere una iniziativa politica forte per determinare lo scioglimento immediato del Consiglio Comunale, possono ufficializzare nell'immediato la loro posizione. Diversamente - conclude Lamura - devono chiarire all'opinione pubblica napoletana qual'è e quale sarà nel prossimo futuro il loro atteggiamento politico nei confronti dell'attuale giunta comunale, responsabile unica dello sfascio della nostra città".
(cp/rep) 14 mar 2011 15:47

Lepore: discarica ad Avellino
NAPOLI. «Le Province della Campania facciano un passo verso Napoli, accettandone i rifiuti e dando il loro contributo per far uscire la Regione da un'emergenza che dura da 18 anni. Penso che tocchi ad Avellino fare un passo avanti, perché lì ci sono i terreni migliori per aprire una nuova discarica in tempi brevi». Lo ha detto Giandomenico Lepore, procuratore Capo della Repubblica di Napoli, nel corso del convegno "I controlli nel settore pubblico, il ruolo del commercialista tra trasparenza e legalità“, organizzato dall'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, presieduto da Achille Coppola.

Aziende agricole fantasma quaranta arresti nel Catanese
La guardia di finanza ha scoperto una maxi truffa ai danni dell'Inps. In manette professionisti, consulenti del lavoro e imprenditori di Bronte, Maniace, Randazzo e Maletto
CATANIA - Militari della guardia di finanza di Catania hanno eseguito nel catanese cinque ordinanze di custodia cautelare ed un sequestro preventivo di beni per 1,5 milioni di euro nei confronti di un'associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dell'Inps per indennità di disoccupazione agricola illecitamente percepita.
L'operazione, su delega della Procura della Repubblica etnea, si svolge tra i comuni di Bronte, Maniace, Randazzo e Maletto. Più di 20 le perquisizioni domiciliari eseguite. Coinvolte, a vario titolo, 40 persone tra dipendenti dell'Inps di Catania, patronati, consulenti del lavoro ed imprenditori agricoli. Sono stati inoltre scoperti 1.000 falsi braccianti agricoli. Tre dei cinque arrestati sono stati posti ai domiciliari.
La truffa, che all'Inps e allo Stato ha causato un danno economico di un milione e mezzo di euro, secondo quanto accertato durante le indagini, durate circa due anni, era basata principalmente sulla creazione di ditte agricole "fantasma" che avrebbero fatto da paravento. In altri casi, all'insaputa degli effettivi titolari e grazie alla produzione di documenti falsi, i falsi braccianti venivano denunciati a carico di aziende agricole realmente esistenti.
In particolare il sodalizio presentava all'Inps, servendosi anche di un dipendente compiacente, falsa documentazione relativa a fittizi rapporti di lavoro agricolo, ottenendo l'erogazione della indennità di disoccupazione agricola e la copertura ai fini della maturazione della pensione.
Si sarebbe bypassata la prima fase di controllo da parte dell'Inps in quanto i titolari delle ditte avrebbero costituito "aziende senza terra", dicitura utilizzata nei casi in cui la raccolta di ortaggi ed agrumi si venga a svolgere per conto terzi. Tale modus operandi ha permesso di non indicare nella documentazione da presentare all'Inps i terreni nei quali si opera e di non presentare la documentazione relativa ai contratti stipulati per la raccolta dei vari prodotti, rendendo difficili eventuali controlli.
14/03/2011

Il barbiere di Sant'Arcangelo
Nel paese della Valle dell'Agri una delle barberie più longeve d'Italia
14/03/2011 di VALERIA GENNARO I valori ematici di Alfredo Serra sono proverbiali a Sant’Arcangelo, il sangue scorre nelle note musicali fatte per essere ascoltate e nelle mani dell’uomo, che racchiudono un’incredibile professionalità legata al suo mestiere di barbiere (addetto al taglio di capelli e alla rasatura della barba), questo il ritratto della personalità del santarcangiolese Alfredo Serra, uno degli ultimi barbieri polistrumentisti rimasti in Italia. Una passione, quella per la musica, viscerale, che trascende il mero piacere estetico. Le melodie che si possono ascoltare nella sua bottega gettano le radici nella tradizione. Sita in un salone a plettro, in corso Vittorio Emanuele, è la sede delle ultime barberie d’Italia. Come si sa, nei saloni da barbiere solitamente si discutono affari di politica o gossip locali, da Alfredo Serra, nella parte vecchia del paese, si fa anche musica, si dispone di un repertorio sui generis, con un ritmo e un modo di suonare del tutto particolare. Infatti, dal cuore della trazione diffusa dall’Emilia Romagna alla Sicilia esportata in altri continenti dagli emigranti, arrivano brani tramandati oralmente, un patrimonio che «l’Italia non ha mai saputo valorizzare», afferma Graziano Accinni, chitarrista che da tempo sta esplorando questo tesoro nascosto della musica tradizionale di Basilicata. Un patrimonio sommerso è invece quello della musica nei saloni da barbiere. «Nel paese valligiano – aggiunge l’etnomusicologo Accinni – la tradizione resiste». «La passione per il mestiere di barbiere e l’amore per la musica «procedevano abbinati», afferma Alfredo Serra. Ricordiamo che barbiere era anche il fratello Antonio, mentre il padre Luigi suonava il primo tamburo della banda di Sant’Arcangelo. Serra procede nel racconto: «Negli anni Cinquanta non c’era ancora il lavandino, si usava un rasoio semplice. Sono andato con mio fratello a Torino, e lì abbiamo seguito una scuola e visto il primo phon. Solo nel 1965 siamo ritornati in paese». «Abbiamo – spiega il barbiere chitarrista - la musica nel sangue». Nella bottega di “zio Alfredo”, così lo chiamano in paese i suoi concittadini, si trova tutto ciò che si può immaginare di trovare in una barberia, ma vi è anche una dotazione estremamente assortita di strumenti musicali elettronici, cassette e cd. E poi si possono incontrare altri musicisti che frequentano il locale, come Giovanni La Grotta, docente di religione e Pietro Briamonte, imprenditore. «Queste sonate – commenta Accinni - hanno invaso il mondo, grazie all’apporto di musicanti girovaghi sia dalla zona di Viaggiano, che provenienti dalla Val d’Agri. Qui a Sant’Arcangelo la tradizione dello strumento a corde persiste nel tempo».

Nessun commento: