mercoledì 13 aprile 2011

Mezzogiorno-Sera. 13 aprile 2011.

Cinquantasei profughi saranno ospitati nei comuni molisani

Rifiuti Napoli, Iervolino apre due siti di stoccaggio

Il Molise è, insieme all'Abruzzo, tra le regioni italiane in cui la percentuale delle famiglie che hanno difficoltà a pagare il mutuo  

Sicilia. Autostrade, Matteoli studia lo sconto per i viaggiatori

Infrastrutture, marcia lenta di protesta da Ragusa a Catania

Da lunedì in Puglia altri 600 migranti

Emergenza rifiuti a Foggia


Cinquantasei profughi saranno ospitati nei comuni molisani
Il Molise ha presentato ieri il suo Piano di accoglienza per i profughi.
Sono 56 coloro che in questa prima fase dovranno essere sistemati dalla Protezione civile in strutture nei 30 Comuni che hanno dato la loro adesione. Un Piano che ha soddisfatto la Protezione civile che lo ha presentato a Roma al prefetto Gabrieli. Al Molise, poi, in caso di ulteriori sbarchi per uno step di 50 mila arrivi gli toccherà sistemare 260 unità. Intanto nella Tendopli sono terminati i riconsocimenti si è in attesa dei permessi di soggiorno umanitario. Intanto la Prefettura ha comunicato che l'unico scappato da Campochiaro non rintracciato ha telefonato annunciando il suo ritorno nella tendopoli a testimonianza della buona accoglienza ricevuta. Al.Cia.

Rifiuti Napoli, Iervolino apre due siti di stoccaggio
Napoli, 12 apr (Il Velino/Velino Campania) - Il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino ha firmato due ordinanze urgenti per ridurre la massa di rifiuti giacenti in città e per scongiurare più gravi fenomeni di turbativa sociale, inquinamento ambientale ed emergenza sanitaria. Con la prima ordinanza viene disposto, per una durata di 120 giorni, l'impiego di due aree comunali, in via S. Maria del Pianto e in via E. Gianturco (Palazzetto dello Sport in disuso), da adibire allo stoccaggio provvisorio e alla trasferenza dei rifiuti attualmente giacenti nelle strade cittadine e di quelli che sarà impossibile conferire negli impianti a disposizione del Comune di Napoli. Nelle more dell'allestimento dei due siti indicati, il sindaco Iervolino ha emanato un secondo provvedimento con il quale, facendo ricorso ai poteri di ordinanza contingibili e urgenti, ha disposto la requisizione per i prossimi 120 giorni della vasca di sedimentazione sita nell'impianto di depurazione di Napoli Est (località Ponticelli) di proprietà della Regione Campania. La vasca, già utilizzata in periodi di emergenza analoghi a quello attuale e rimasta poi in disuso, sarà adibita in tempi brevi allo stoccaggio provvisorio per liberare la città dai rifiuti che, in base ai flussi di asporto concessi al Comune di Napoli non si riescono a smaltire. Appena acquisita la disponibilità della vasca Asl e Arpac ne indicheranno le modalità di impiego e, laddove ritenessero necessari interventi di messa in sicurezza igienico-sanitaria, l'effettivo utilizzo sarà subordinato all'esecuzione degli stessi.
(rep/red) 12 apr 2011 17:58

Il Molise è, insieme all'Abruzzo, tra le regioni italiane in cui la percentuale delle famiglie che hanno difficoltà a pagare il mutuo è più alta della media: in entrambi i territori la percentuale rilevata è del 29,2 per cento, contro una media del 24,7.
Lo rivela l'Osservatorio regionale sul Costo del Credito, composto da Caritas Italiana e Fondazione culturale responsabilità etica.
Sulle famiglie molisane e abruzzesi - si legge nello studio inerente il tema dei mutui - gravano «le conseguenze del terremoto».

Sicilia. Autostrade, Matteoli studia lo sconto per i viaggiatori
di Redazione 13 aprile 2011 -
Il massimo dello sconto è quello che il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli studia di applicare ai “viaggiatori abituali” nelle autostrade siciliane. Uno sconto sul pedaggio, un’agevolazione al cittadino circolante. E poco importa se la rete autostradale in cui si vogliono applicare gli aumenti già approvati dal consiglio dei ministri e solo sospesi per il momento dall’Anas, sia un colabrodo.

Una “concessione” quella del ministro arrivata ieri a tarda serata dopo un giorno di convulse consultazioni fra l’assessore regionale alla Mobilita, Pier Carmelo Russo e gli uffici del ministero di Matteoli che ieri mattina avrebbe dovuto incontrare il rappresentante del governo regionale. Riunione – assicura Russo – fissata la settimana prima dopo la sollevazione popolare seguita all’ipotesi degli aumenti dei pedaggi.

 L’incontro al ministero fra Matteoli e Russo si è risolto in un colossale misunderstanding che rischia di far saltare la “collaborazione e apertura ” evocate dall’assessore siciliane che ha voluto gettare acqua sul fuoco delle polemiche per l’appuntamento saltato e rinviato al 21 aprile. E che poi in tarda serata ha vissuto momenti di ravvivata tensione. Soprattutto perché ieri di pedaggi il ministro delle Infrastrutture ha parlato con il senatore Antonino Battaglia, col deputato dell’Ars, Salvino Caputo e una delegazione di sindaci della provincia di Palermo. In questa sede Matteoli “ha garantito che si farà portavoce nel Governo delle richieste ricevute e che comunque proporrà agevolazioni per gli utenti abituali delle autostrade”.

Russo gli risponde a distanza: “La risposta all’iniziativa, pur apprezzabile, del ministro Matteoli non può che essere una sola: no al pedaggio, con o senza agevolazioni – e aggiunge l’assessore regionale alla Mobilità – Il governo regionale si attiverà con le associazione che difendono i diritti di consumatori e utenti per coordinare ogni iniziativa al riguardo”.
Edd

Infrastrutture, marcia lenta di protesta da Ragusa a Catania
 di BlogSicilia 13 aprile 2011 -
Lo sblocco dell’iter della nuova autostrada Ragusa-Catania e dell’aeroporto di Comiso. Lo chiedono amministratori pubblici, parlamentari e rappresentanti delle associazioni datoriali che parteciperanno ad una marcia domattina dalle 8 sino alle ore 12 da Ragusa e Comiso per arrivare a Catania, a passo di lumaca, presso la vecchia aerostazione e protestare “per il no del governo regionale e nazionale alla mancata realizzazione di due infrastrutture che potranno cambiare lo sviluppo dell’intera provincia di Ragusa”.

La protesta della marcia lenta muove da due richieste. “Una indirizzata al presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo – affermano i promotori – di revocare la lettera del 30 agosto con la quale ritirava il finanziamento di 253 milioni di euro per il progetto di finanza, l’altra rivolta al ministro dell’Economia Giulio Tremonti di firmare l’atto formale per la registrazione da parte della Corte dei Conti della delibera del Cipe del 10 luglio scorso di approvazione del progetto di finanza per il raddoppio della Ragusa-Catania”.

 La marcia lenta si concluderà all’aeroporto di Catania Fontanarossa con un intervento del presidente della Provincia di Ragusa Franco Antoci.

Da lunedì in Puglia altri 600 migranti
A Manduria oggi le prime partenze
L'annuncio degli assessori Fratoianni e Amati
Alla regione saranno destinati 3.300 profughi
MANDURIA - Potrebbero già arrivare da lunedì prossimo, in Puglia, i primi 600 immigrati del Nord Africa sulla base del Piano nazionale di emergenza per l’accoglienza dei profughi che destina alla penisola pugliese una quota di 3.300 migranti. Lo hanno annunciato ieri i due assessori regionali, alla Protezione civile e alle Politiche di inclusione dei migranti, Nicola Fratoianni e Fabiano Amati. «Entro venerdì prossimo - hanno detto - eseguiremo le opportune verifiche tecniche delle strutture di accoglienza che abbiamo censito in collaborazione con i comuni pugliesi e la Caritas regionale». La quota pugliese è stata determinata sulla base di un piano nazionale che prevede l’arrivo graduale e per fasce che parte da diecimila fino a cinquantamila migranti. «In applicazione del piano di accoglienza - hanno spiegato i due assessori Amati e Fratoianni - il territorio nazionale sarà dunque in grado di accogliere sin dall’inizio della prossima settimana i primi diecimila immigrati. La Regione Puglia non si è fatta trovare impreparata - hanno aggiunto - anche perché tempestivamente e con l’ausilio di tutti i soggetti interessati abbiamo presentato le nostre proposte oggi a Roma».

Il piano della Regione Puglia prevede la cosiddetta «accoglienza morbida» che impedisce concentrazioni di persone come nella tendopoli di Manduria. La mappa delle disponibilità dei comuni sarà ora sottoposta al vaglio del Dipartimento nazionale della Protezione civile. I luoghi di accoglienza resi disponibili sono di proprietà comunale oppure di privati o associazioni come la Caritas. «Abbiamo chiesto ed ottenuto da tutti i comuni al di sopra dei dodicimila abitanti la disponibilità di strutture abitative in grado di accogliere pochi nuclei di migranti - spiega l’assessore Amati -, proprio per evitare situazioni simili al Centro di accoglienza di Manduria che per quanto ci riguarda dovrebbe essere smantellato al più presto». A Manduria, intanto, già da questa mattina dovrebbero iniziare le partenze dei primi tunisini che riceveranno il permesso di soggiorno temporaneo umanitario. Saranno circa centotrenta i tesserini magnetici forniti dall’Istituto della Zecca dello Stato che daranno la possibilità oggi ai primi ospiti di lasciare la tendopoli sulla Manduria-Oria. L’attesa ieri sera era molto evidente tra i 1.300 migranti che sono rimasti nella struttura. Alcuni dei circa duemila che sono invece fuggiti nei primi giorni dell’esodo, sono rientrati nella speranza di essere regolarizzati con il permesso temporaneo. Ieri mattina due di loro sono addirittura rientrarti dall’Olanda e dalla Germania dove si erano rifugiati clandestinamente.
Nazareno Dinoi

Emergenza rifiuti a Foggia
A rogo cassonetti danni per 12mila euro
di FILIPPO SANTIGLIANO
FOGGIA - L’emergenza è totale agli «ingressi» della città e al villaggio artigiani. Poi a macchia di leopardo bene o male la città presenta zone ripulite e altre che «arrancano». I «side loader» viaggiano per svuotare i cassonetti, ma quel che resta è indecoroso complici anche molti cittadini senza un minimo di senso civico. Sono diminuite le tonnellate di rifiuti da recuperare (da duecento si è scesi intorno ai 160) perché ieri squadre dell’Amica hanno operato nella zona di via Sbano e del Palazzo di giustizia. Ma l’ultimo «bollettino» da corso del Mezzogiorno non riguarda i cassonetti svuotati o le strade ripulite bensì i cassonetti perduti nella notte per una serie di incendi, peraltro alcuni in zona centrali della città.

Una ventina gli interventi del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Foggia per spegnere piccoli roghi provocati dai cassonetti colmi di rifiuti che balordi hanno dato alle fiamme. Nel mirino i cassonetti dei rifiuti, anche per la differenziata, in via Pesola, via Lecce, via Taranto (qui le fiamme hanno investito anche una Panda parcheggiata nelle immediate vicinanze), via Mario Pagano, via San Lorenzo, dove p stata danneggiata anche la recinzione di un vecchio palazzo, via Ricci e via Guido Dorso. Non è uno spettacolo edificante questo degli incendi, peraltro non nuovo alle cronache dei balordi e dei vandali, anche se gli inquirenti non escludono che possa essere stato anche qualche cittadino stufo di veder sotto casa i rifiuti. Fatto sta che oltre all’incendio c’è anche il danno per le casse dell’Amica e del Comune ed ovviamente dei contribuenti.

In tutto dodicimila euro, centesimo in più centesimo in meno, visto che dei cassonetti distrutti solo qualcuno potrà essere recuperato mentre per gli altri il «ricondizionamento» - e cioè la riparazione - potrebbe avere costi così esorbitanti da puntare direttamente all’acquisto di nuovi impianti. Tutto questo mentre resta l’emergenza. In funzione al momento ci sono nove mezzi per lo svuotamento dei cassonetti: 5 sono meccanizzati, e cioè con il solo autista, mentre altri quattro sono a carico posteriore e cioè con il personale addetto alla raccolta manuale. In questo caso i mezzi vengono usati sia per la raccolta dei rifiuti «indifferenziati» sia per quelli «differenziati» - e cioè carta, cartone, plastica, imballaggi e plastica (per il vetro siamo all’emergenza più assoluta visto che le campane sono strapiene e non vengono svuotate da settimane).

Dall’azienda fanno sapere che per la pulizia degli «ingressi» serviranno altri giorni perché per spazzare via i quintali di rifiuti stoccati abusivamente in quelle zone occorre la pala meccanica che viene però utilizzata a «Passo Breccioso» per il movimento dei rifiuti da collocare in discarica. Al momento si utilizzerà una pala di dimensioni più contenute. L’Amica fa inoltre sapere di aver allestito l’intervento straordinario a Borgo Segezia, alla città giardino e lungo la circonvallazione.
13 Aprile 2011

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