lunedì 29 agosto 2011

Federali.Sera_29.8.11. Macella il porco. Vicenza, padania. I fratelli Bruno e Santo Mastrotto, che hanno fondato il gruppo circa cinquanta anni fa partendo da un capannone, dovranno rispondere di corruzione, evasione fiscale totale e lavoro nero. L'azienda, per ora, ha definito le cifre ‘sproporzionate”, sostenendo di non aver evaso e di aver pagato in nero solo gli straordinari, una "prassi diffusa nel territorio", a loro dire.----Almeno un centinaio di sindaci veneti ha partecipato alla manifestazione nazionale promossa dall’Anci per chiedere al governo di risparmiare agli enti locali nuovi e pesantissimi tagli. Presenti i sindaci dei comuni capoluogo ad eccezione del sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo (Lega). Flavio Tosi (Lega), sindaco di Verona, in testa al corteo che ha raggiunto piazza della Scala, dal palco ha chiesto equità, perché «non si può continuare a tagliare la periferia» e di rivedere le norme su patto di stabilità e obbligo di vendita delle municipalizzate.----Siamo inondati di ricorsi contro i campanacci delle mucche all'alpeggio, i canti dei galli e le campane delle chiese, ma credo che se da un lato si debba tenere conto dei problemi derivanti dall'inquinamento acustico, dall'altro bisogna anche saper rispettare le tradizioni e gli usi di un territorio". Lo ha detto il governatore Luis Durnwalder, presentando la norma.


L'UNIONE SARDA - Politica: La questione morale da Berlinguer a Penati
L'UNIONE SARDA - Economia: Fermo biologico, la protesta dei pescatori
Vicenza, padania. Evasione, nel Nord-Est una fabbrica di 800 operai sconosciuta al Fisco
padania. Oltre cento sindaci veneti a Milano
Anche i sindaci bresciani protestano a Milano
Bozen. Alto Adige: una norma «salva» campane, campanacci e il canto del gallo
Bozen. Durnwalder chiede a Maroni la polizia locale per l'Alto Adige
Grecia, accelerano prezzi produzione a luglio


L'UNIONE SARDA - Politica: La questione morale da Berlinguer a Penati
29.08.2011
Le tangenti e il Pd (Editoriale di Massimiliano Lenzi) Trent'anni fa, ai tempi della lira e dell'Urss, Enrico Berlinguer, segretario del Partito comunista italiano, in un'intervista ad Eugenio Scalfari, direttore di Repubblica, sollevava il tema della questione morale. «I partiti - diceva - sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero». Berlinguer sottolineava la diversità del Pci rispetto agli altri partiti dell'epoca, a cominciare dalla Dc. Trent'anni dopo - ai tempi dell'euro e della Cina - il Partito democratico, dove fanno politica una parte considerevole di quelli che furono dirigenti nel Pci, fa i conti con il caso Filippo Penati (l'ex capo della segreteria politica di Bersani), indagato a Monza per corruzione. A parlare è ancora un Berlinguer, stavolta Luigi, presidente della Commissione di Garanzia del Pd: «La corruzione - avverte - non deve minimamente sfiorare il Partito democratico. Noi dobbiamo essere più rigorosi della moglie di Cesare. Su Penati ho sentito il dovere di agire». Poi, anticipando che il «il 9 settembre ci sarà una riunione di tutti i presidenti delle Commissioni regionali per discutere di regole di comportamenti nel partito», aggiunge che è il momento di «far uscire un messaggio forte, perché noi siamo un partito che combatte la corruzione politica, che alberga in modo diffuso nel nostro Paese». Premesso che ogni indagato è innocente sino a prova contraria, non si può fare a meno di notare come il Pd sia oggi inchiodato al mito della sua stessa diversità. Io buono, altro cattivo. Io onesto, tu no; un manicheismo politico che prima il Pci, poi il Pds, quindi i Ds ed oggi il Pd, hanno usato come superlativo del loro sentirsi migliori. In molti se lo saranno dimenticati, ma all'inizio dell'estate del 1992, Anno I di Mani Pulite, il Pds - guidato da Achille Occhetto - presentò un proprio codice per la questione morale. Tra le motivazioni quella di rompere l'intreccio fra politica e affari e lo stabilire una netta separazione di ruoli tra chi svolge compiti di direzione politica e chi ha incarichi amministrativi. Nel testo si parlava pure di rifiuto di partecipazione a ogni forma di lottizzazione: da allora sono trascorsi 19 anni e chissà che fine ha fatto quel codice.

L'UNIONE SARDA - Economia: Fermo biologico, la protesta dei pescatori
29.08.2011
Malcontento serpeggia da giorni tra i pescatori di Sant'Antioco per il fermo biologico della pesca a strascico che scatta il primo settembre. I pescatori sono sul piede di guerra perché non hanno ancora ricevuto gli indennizzi per il fermo del 2010. «Ci avevano promesso che le spettanze dello scorso anno ci sarebbero state erogate prima del nuovo fermo - lamenta Antonio Basciu, comandante del motopesca Sant'Ignazio con quattro marinai a bordo - invece sta per iniziare quello 2011 e di indennizzi neppure l'ombra». A far salire il livello di guardia sarebbe la notizia che l'Argea non disporrebbe dei fondi per l'erogazione dell'indennizzo pregresso. «Non sappiamo se la notizia corrisponda a verità - continua Antonio Basciu - di vero c'è però che il tempo passa e gli indennizzi non arrivano». Il disappunto dei pescatori nasce anche dal fatto che ad aggravare la situazione di precarietà del settore si sono aggiunte le condizioni meteorologiche che hanno intralciato il lavoro di tutto l'anno. Da mercoledì per 45 giorni, comunque, i pescatori dello strascico, dovranno consegnare alla Capitaneria di Porto i libretti pesca sospendendo l'attività.

Vicenza, padania. Evasione, nel Nord-Est una fabbrica di 800 operai sconosciuta al Fisco
La Guardia di Finanza ha scoperto 800 dipendenti irregolari e 1,3 miliardi di euro occultati al fisco ad Arzignano, in provincia di Vicenza, in pieno distretto conciario.
 L’inchiesta, partita dall’indagine su due maxitangenti ad alcuni funzionari dell’Agenzia delle Entrate per evitare gli accertamenti, riguarda la Mastrotto Group, azienda big del settore conciario con un giro d’affari intorno al mezzo miliardo di euro l’anno, stabilimenti in Brasile ed Indonesia e partner di colossi come Tod’s e Ikea.
Gli accertamenti. Negli stabilimenti di Arzignano della Mastrotto, che gestisce l’1% della produzione mondiale di pellame e che ha sedi anche nei paradisi fiscali del Lussemburgo e dell’isola di Man, le Fiamme Gialle hanno scoperto 800 dipendenti irregolari.
 Le indagini sono partite per due tangenti a funzionari dell’agenzia delle Entrate, una da 300 mila e l’altra da 60 mila, per impedire i dovuti accertamenti e permettere al’azienda di mettere in piedi il ‘classico’ giro di società europee ed extra per raggirare il Fisco italiano.
 In tal modo, la società ‘madre’ italiana si appoggiava su due trust costituiti ad hoc nell'isola irlandese che a loro volta transitavano attraverso quattro società con sede in Lussemburgo. Il sistema così messo in piedi ha portato a 106 milioni di euro evasi, 1,3 miliardi di redditi occultati, un milione e mezzo di versamenti Irpef e di contributi Inps non pagati per gli 800 dipendenti, tutti irregolari, tonnellate di pellame vendute in nero, per un valore di circa 10 milioni, ed Iva evasa per due milioni di euro.
 I fratelli Bruno e Santo Mastrotto, che hanno fondato il gruppo circa cinquanta anni fa partendo da un capannone, dovranno rispondere di corruzione, evasione fiscale totale e lavoro nero.
 L'azienda, per ora, ha definito le cifre ‘sproporzionate”, sostenendo di non aver evaso e di aver pagato in nero solo gli straordinari, una "prassi diffusa nel territorio", a loro dire.
M.N.

padania. Oltre cento sindaci veneti a Milano
«Rivedere il patto di stabilità»
Il leghista Tosi in testa al corteo promosso dall'Anci contro la manovra bis del governo. Dei capoluoghi di provincia, mancava solo Gobbo. Orsoni: «Oggi anche i grandi Comuni sono piccoli Comuni di fronte ai tagli»
MILANO – Almeno un centinaio di sindaci veneti ha partecipato alla manifestazione nazionale promossa dall’Anci per chiedere al governo di risparmiare agli enti locali nuovi e pesantissimi tagli. Presenti i sindaci dei comuni capoluogo ad eccezione del sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo (Lega). Flavio Tosi (Lega), sindaco di Verona, in testa al corteo che ha raggiunto piazza della Scala, dal palco ha chiesto equità, perché «non si può continuare a tagliare la periferia» e di rivedere le norme su patto di stabilità e obbligo di vendita delle municipalizzate. Sul palco anche il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni (centrosinistra) che ha detto, rivolto agli oltre mille sindaci accorsi in tutta Italia, «oggi anche i grandi Comuni sono piccoli Comuni di fronte ai tagli di questo governo». Soddisfatto della partecipazione veneta il presidente dell’Anci regionale Giorgio Dal Negro (Pdl). Partecipazione buona ma non ottima, dice invece la vicepresidente e sindaco di Thiene Maria Rita Busetti (Lega)
Alessio Corazza

Anche i sindaci bresciani protestano a Milano
Ore: 15:18
lunedì, 29 agosto 2011
Un lungo corteo di circa duemila sindaci ha sfilato per le strade di Milano da Palazzo Pirelli fino a Piazza della Scala per dire no ai tagli agli enti locali contenuti nella manovra economica del governo. Tra questi anche una cinquantina di primi cittadini provenienti dal Bresciano.
 Sindaci dalla Bassa, dalla Valle, dal Garda, oltre a centinaia provenienti da tutta Italia, accomunati da slogan come "Siamo noi, siamo noi la riscossa dell’Italia siamo noi" e le note dell’Inno di Mameli.
 Una volta raggiunta Piazza della Scala si sono alternati dal palco rappresentanti dell’Associazione nazionale piccoli comuni (il coordinatore nazionale Mauro Guerra e il presidente Franca Biglio), alcuni sindaci (quello di Roma, Gianni Alemanno; di Torino, Piero Fassino; di Genova, Marta Vincenzi; di Verona, Flavio Tosi) e rappresentanti Anci (il vicepresidente nazionale, Graziano Delrio) e della Conferenza Stato-Regioni (il presidente Vasco Errani).

 "Attendiamo una risposta netta, chiara e completamente positiva alle nostre richieste", ha scandito Guerra dal palco. "Il governo - ha continuato - non distingue tra vizi e virtù e
 finisce per mantenere il vizio e punire la virtù".
 Franca Biglio, invece, non ha lasciato spazio a mediazioni sui tagli agli enti locali: "Se l’articolo 16 non viene stralciato non c’è possibilità di dialogo e di mediazione, è da Roma che deve partire l’esempio". Anche secondo Flavio Tosi non si può "più permettere tagli ai comuni, questa volta non si può trattare uno sconto, è lo Stato centrale che deve ridurre i costi".
 La richiesta in particolare dei comuni bresciani è stata quella di allentare il patto di stabilità in modo tale da permettere alle realtà che hanno possibilità di spendere di piter accedere ai fondi.

Bozen. Alto Adige: una norma «salva» campane, campanacci e il canto del gallo
"Siamo inondati di ricorsi contro le campane delle chiese, ma credo che se si deve tenere conto dei problemi derivanti dall'inquinamento acustico, bisogna anche saper rispettare le tradizioni e gli usi di un territorio"
BOLZANO. La giunta provinciale di Bolzano salva campane e campanacci con una nuova norma. "Siamo inondati di ricorsi contro i campanacci delle mucche all'alpeggio, i canti dei galli e le campane delle chiese, ma credo che se da un lato si debba tenere conto dei problemi derivanti dall'inquinamento acustico, dall'altro bisogna anche saper rispettare le tradizioni e gli usi di un territorio".
Lo ha detto il governatore Luis Durnwalder, presentando la norma. Da tempo, infatti, parroci e contadini devono vedersela con le proteste di cittadini e turisti che lamentano "l'inquinamento acustico". Per evitare processi e porre fine al dibattito, la giunta è corsa ai ripari con una apposita norma. "Non possiamo mica strozzare tutti i galli in Alto Adige, solo perchè di mattina cantano", ha commentato Durnwalder che ha fatto un appello al buon senso. 29 agosto 2011

Bozen. Durnwalder chiede a Maroni la polizia locale per l'Alto Adige
"Chiedo al ministro Maroni di consentire un progetto pilota sull'introduzione di una polizia locale in Alto Adige. Le nostre esperienze potrebbero fare scuola, come era avvenuto in passato con il passaggio delle strade Anas".
BOLZANO. "Chiedo al ministro Maroni di consentire un progetto pilota sull'introduzione di una polizia locale in Alto Adige. Le nostre esperienze potrebbero fare scuola, come era avvenuto in passato con il passaggio delle strade Anas": lo ha detto il presidente della Provincia di Bolzano, Luis Durnwalder, commentando la richiesta del segretario della Svp Richard Theiner per un'autonomia ancora più vasta. "Una polizia locale - ha detto Durnwalder - dovrebbe accogliere l'orientamento dei ministri leghisti, che chiedono lo stesso per la loro Padania".
Il governatore ha anche rilanciato la richiesta di un passaggio delle competenze per le Poste e per la Rai locale. Per quanto invece riguarda la battuta d'arresto della norma d'attuazione sulla "provincializzazione" del Parco nazionale dello Stelvio, Durnwalder ha ammesso che "viste le riserve della Lombardia, probabilmente la norma dovrà essere riscritta e ripresentata in Consiglio dei ministri garantendo in modo più esplicito gli
interessi di Milano".29 agosto 2011

Grecia, accelerano prezzi produzione a luglio
Accelera in Grecia l'inflazione dei prezzi alla produzione. Lo rileva l'Ufficio ellenico di statistica, spiegando che l'indice annuo è salito al 9,1% a luglio, rispetto al 6,6% di giugno. A trainare al rialzo l'inflazione i prezzi energetici cresciuti del19,7% a luglio.

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