mercoledì 3 agosto 2011

Federali.Sera_3.8.11. Grandi Uomini. Il Governo Berlusconi onora il preciso impegno assunto nei confronti della Calabria dando via libera all’ingente pacchetto di interventi previsti dal Piano per il Sud - ha detto ancora il governatore calabrese. Lombardo: Dal Cipe 686 milioni. Copriremo rate del mutuo sanità.----Napoli. La spazzatura in strada resta oltre le mille tonnellate. Choc a Giugliano: si sversa mentre le auto sfrecciano.----Nuoro. I numeri sono noti, e terribili: trentasei mesi in caduta libera. Spariti il tessile e il cartario. Chimica al lumicino, agroindustria, pastorizia e nautica che arrancano. Lapideo che fatica. E stagione nera per il turismo. Il tutto in una provincia in cui si fanno oltre due milioni di ore cassa integrazione, dove sono spariti nel nulla 5mila posti di lavoro, e altri 10mila sono appesi a un filo. Ultima in Italia per infrastrutture. Tra le ultime per natalità, abbandono scolastico, numero di laureati, Pil pro capite.






Cipe: sbloccati fondi Fas per il Piano Sud. Soddisfatto Scopelliti
LA NUOVA SARDEGNA - Economia: Industria, l’inverno fa paura
Ancora tanti rifiuti e c'è chi sversa nelle piazzole pubbliche
Lombardo: «Dal Cipe 686 milioni. Copriremo rate del mutuo sanità»
  
Cipe: sbloccati fondi Fas per il Piano Sud. Soddisfatto Scopelliti
Giudizio positivo da parte dei presidenti delle regioni del sud, dopo che il Cipe ha stanziato oltre 7 miliardi di euro per il mezzogiorno
03/08/2011  Al termine della riunione che ha determinato lo sblocco dei 7 miliardi di euro dei fondi Fas per il Piano Sud, i governatori di regione hanno espresso soddisfazione ma hanno chiesto che il governo continui sulla strada dell’attenzione verso le regioni meridionali. Per il presidente della Calabria, Giuseppe Scopelliti, «il gioco di squadra tra regioni e governo ha funzionato. Si tratta di una svolta importante e si sbloccano fondi decisivi per le nostre regioni». «Il Governo Berlusconi onora il preciso impegno assunto nei confronti della Calabria dando via libera all’ingente pacchetto di interventi previsti dal Piano per il Sud - ha detto ancora il governatore calabrese. - Un’intensa e positiva collaborazione istituzionale, efficacemente coordinata dal Ministro Fitto, dal Ministro Matteoli e dal sottosegretario Miccichè, ha garantito un percorso di individuazione di interventi strategici per la crescita del Mezzogiorno e della Calabria in particolare».
 Il Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti ha espresso soddisfazione e plaude alle attenzioni del governo finalizzate a creare condizioni adeguate al pieno dispiegamento delle sue potenzialità di sviluppo. «E' un passaggio storico per il nostro territorio – afferma Scopelliti – considerato il gap infrastrutturale che la Calabria ha patito per decenni nei confronti delle altre regioni. Lo stanziamento nel Piano per il Sud di oltre un miliardo di euro per la Calabria è il frutto di una seria programmazione che ha convogliato le istanze provenienti dal territorio evidenziandone, nelle opportune sedi, la valenza strategica ottenendo i risultati sperati.
 Gli interventi - aggiunge Scopelliti – permetteranno alla nostra regione di consolidarsi economicamente, nell’ottica di un pieno sfruttamento della propria posizione baricentrica rispetto alla grande risorsa rappresentata dal Mediterraneo. E se, da un lato, il Governo centrale ha dimostrato di essere attento e sensibile ai problemi della nostra regione, dall’altro c'è una nuova Calabria, credibile e concreta, che propone idee e progetti per uno sviluppo reale».
 Il piano per il sud ha fatto oggi un passo avanti con lo sblocco di 7,4 miliardi di euro «che serviranno per realizzare infrastrutture di carattere inter-regionale e regionale»: è quanto ha affermato il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto (in foto), a Palazzo Chigi a conclusione della riunione del Cipe.
 Un primo livello di opere, ha spiegato il ministro Fitto, avranno un carattere interregionale come ad esempio la realizzazione di linee ferroviarie come la Catania-Palermo, la Napoli-Bari e la Salerno-Reggio Calabria e la Sassari-Olbia.
 «A questi interventi se ne aggiungeranno ancora – ha spiegato Fitto – altri di carattere regionale molto importanti sotto il profilo infrastrutturale».
 Il ministro ha poi ringraziato tutti i presidenti delle Regioni per «il dialogo corretto di questi mesi di lavori, che ha dato la possibilità a me e al collega Matteoli di lavorare ad un quadro più ampio». La delibera approvata oggi dal Cipe, ha sottolineato, «attiva la parte più importante del piano sud. A fine agosto – ha aggiunto – finiremo il lavoro con le Regioni per la realizzazione del piano per il sud, prevedendo una conclusione per ottobre». Da ultimo Fitto ha ricordato l'importanza di un lavoro che «ha impegnato il 50% delle risorse Fas disponibili. Tra settembre e ottobre – ha concluso - potremo varare altre delibere su altri settori con altri ministri».

LA NUOVA SARDEGNA - Economia: Industria, l’inverno fa paura
03.08.2011
NUORO. Una crisi che non finirà presto. Nella quale il «disastro globale» è amplificato da problemi vecchi come il tentativo di fare industria nel centro della Sardegna. Problemi che hanno causato il fallimento di interi (e storici) settori, e stanno mettendo in ginocchio le poche eccellenze rimaste. Che, faticosamente, tirano avanti. Ma non riusciranno a farlo per molto. Non nasconde la preoccupazione il nuovo presidente della Confindustria nuorese Roberto Bornioli. Anzi avvisa: «La crisi è una pietra che rotola. E che non si fermerà se non interveniamo con decisione». I numeri sono noti, e terribili: trentasei mesi in caduta libera. Spariti il tessile e il cartario. Chimica al lumicino, agroindustria, pastorizia e nautica che arrancano. Lapideo che fatica. E stagione nera per il turismo. Il tutto in una provincia in cui si fanno oltre due milioni di ore cassa integrazione, dove sono spariti nel nulla 5mila posti di lavoro, e altri 10mila sono appesi a un filo. Ultima in Italia per infrastrutture. Tra le ultime per natalità, abbandono scolastico, numero di laureati, Pil pro capite. «E soprattutto - spiega Bornioli - fiducia. Che manca, e tiene lontani gli investitori. Stranieri e nazionali. Nessuno scommette più sul territorio, sui giovani, sulla ricerca. Chi lo fa corre enormi rischi. E spesso paga dure conseguenze». I problemi sono altrettanto noti: «Infrastrutture, trasporti, costo dell’energia - spiega Bornioli - solo per citare quelli storici. Ma a questi se ne aggiungono sempre di nuovi. A prima vista piccoli, ma altrettanto pesanti». Internet ad esempio, che dovrebbe «colmare le distanze» e invece sta diventando un nuovo handicap: «A Bolotana ad esempio non c’è - racconta Bornioli - e ci sono aziende all’avanguardia come l’Antica Fornace che vendono in tutto il mondo e devono usare ponti radio per farsi arrivare i progetti delle loro guarnizioni». Ma anche beni primari come l’acqua: «Spesso manca quella industriale - sottolinea il presidente di Confindustria - o, come a Pratosardo, ci sono i serbatoi ma non si attivano». O bisogni primari: «Ci sono zone industriali, come Bolotana, dove non si ritirano i rifiuti, e gli operatori devono caricarli in macchina e buttarli a Nuoro. Altre, come Prato, dove nonostante le 200 aziende e i 2000 addetti, la raccolta è bassa, e le tariffe altissime». E poi mancano gli uffici postali, o i sistemi consorziati di vigilanza. Per non parlare delle strade, interne ed esterne. Spesso vere e proprie mulattiere. Insomma: le zone dove le industrie dovrebbero insediarsi sono l’ultimo posto dove a qualcuno verrebbe in mente di fare industria. E a crollare è l’intero sistema. «Basti pensare al lapideo - spiega Bornioli - si pensa che sia un’eccellenza. E invece reggono solo le cave. E crolla l’indotto. O all’edilizia, in ginocchio. O appunto al turismo». Tutto è collegato, o collegabile: «I problemi sono spesso gli stessi - spiega Bornioli - e le stesse potrebbero essere le soluzioni». Qualche esempio: «La Regione preveda premialità per chi usa marmo sardo nell’edilizia pubblica. E rilanciamo le cave. E magari facciamo lo stesso per incentivare gli alberghi a usare prodotti tipici. Si aiuta l’agroindustria e si rafforza il “marchio” Sardegna». E ancora: «Facciamo una volta per tutte un piano delle infrastrutture regionale e provinciale. E uno energetico. E ragioniamo sulle priorità. E su quello che, con poco, può essere realizzato. Come l’Adsl». E poi: «Guerra alla burocrazia. Riordiniamo gli incentivi e facciamo una vera semplificazione amministrativa. Le cose sono sempre più complicate». E infine: «Usiamo la neonata flotta sarda per trasportare merci durante l’inverno. Una goccia nel mare, ma in un mare in tempesta. Nel quale ogni piccolo aiuto può aiutare a sopravvivere».

Ancora tanti rifiuti e c'è chi sversa nelle piazzole pubbliche
La spazzatura in strada resta oltre le mille tonnellate
Choc a Giugliano: si sversa mentre le auto sfrecciano
NAPOLI - Ancora stabili le tonnellate di rifiuti non raccolte per le strade di Napoli. L'Asia, azienda speciale del Comune addetta all'igiene della città, sottolinea che sono ancora mille le tonnellate in giacenza. «Ci sono difficoltà con i conferimenti che sono lentissimi - spiega Raphael Rossi, presidente di Asia - abbiamo molti mezzi in coda e non riusciamo a fondare il muro delle mille tonnellate». Gli impianti per i conferimenti restano quelli di Tufino, Caivano e Giugliano e ieri, sottolinea Rossi, «abbiamo avuto la possibilità anche di andare a Casalduni e Santa Maria Capua Vetere». Ciò nonostante, però, le giacenze restano invariate da quasi una settimana. Alle 8 di questa mattina, sono state conferite solo 313 tonnellate «meno della metà di quanto di solito si riesce a fare». «Speriamo di recuperare in giornata sui conferimenti - ha concluso - ma difficilmente riusciremo a ridurre ulteriormente le giacenze».

E proprio mentre il presidente dell'Asia lamenta lo stallo nei conferimenti, ecco un video choc postato poche ore fa su YouTube da un lettore di Giugliano. Verso le 17 un autocompattatore è stato ripreso in Via Casacelle a Giugliano ed i due "operatori ecologici" hanno scaricato l'intero contenuto del camion, in una zona già ricca di rifiuti per la mancata raccolta. I due operai hanno coperto le targhe in modo da non essere identificati ed alla fine del loro "lavoro" sono partiti prendendo l'asse mediano in direzione Napoli.

Lombardo: «Dal Cipe 686 milioni. Copriremo rate del mutuo sanità»
Il governatore inoltre annuncia interventi sulla tratta ferroviaria Catania-Palermo, «tragitto oggi percorso a passo di lumaca»
PALERMO - Oltre ai fondi per alcune infrastrutture, il Cipe ha assegnato alla Sicilia anche 686 milioni di euro di fondi Fas con i quali la Regione coprirà le rate del mutuo della sanità. Lo annuncia il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che ha partecipato con gli altri governatori del Sud alla riunione del Comitato. «Abbiamo ottenuto queste risorse dopo un lungo confronto», dice il governatore all'Ansa, «e va riconosciuto l'impegno del ministro Fitto. Non c'è dubbio che affronteremo il resto dell'anno con più serenità, adesso possiamo concentrarci sulle grandi riforme per la Sicilia e sui tagli agli sprechi».

Sono quattro le rate del mutuo della sanità, contratto per far fronte ai debiti legati agli anni precedenti. «Va sottolineato», aggiunge Lombardo, «anche il positivo sblocco dei finanziamenti di opere molto importanti come la Catania-Ragusa, la Nord-Sud, e tantissime piccole e medie opere. Si interverrà, finalmente, sulla tratta ferroviaria Catania-Palermo, un tragitto oggi percorso a passo di lumaca. Contiamo di abbatterne il tempo di percorrenza da 4,5 ore a 2 ore e 11 minuti. È stata una giornata molto positiva», conclude, «ora andiamo avanti per la realizzazione di queste infrastrutture».

«Constatiamo con soddisfazione che il Cipe ha deliberato circa 1 miliardo di euro per le infrastrutture della Sicilia e che finalmente qualcosa s'è mosso dopo una ampia levata di scudi, gli allarmi lanciati ripetutamente e da tempo dalle organizzazioni sindacali e da Confindustria siciliana e anche la nostra denuncia sullo stato dei trasporti, in particolare ferroviari, in Sicilia. Oggi è arrivato l'ok del Cipe, nei giorni scorsi il "si" al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto. Vedremo quali atti concreti seguiranno a questi importanti passaggi» così commenta la delibera del Cipe l'esponente Pd e ex sindaco di Catania Bianco. «Ma indubbiamente manca ancora molto a far sì che la Sicilia sia a tutti gli effetti una regione moderna e dotata di infrastrutture di livello europeo. È importante, però, che la politica siciliana, le parti sociali, la società civile si facciano sentire su questi temi e conducano una battaglia unitaria. A settembre, alla ripresa dei lavori parlamentari», conclude Bianco, «presenteremo comunque la mozione sulle infrastrutture in Sicilia che avevamo già annunciato e che chiederemo di sottoscrivere a tutti i deputati e i senatori dell'Isola».

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