giovedì 15 settembre 2011

E vattene, sarebbe la cosa migliore per l’Italia!

di Tilmann Kleinjung – 15 settembre 2011
Pubblicato in: Germania
Traduzione di ItaliaDallEstero.info
Un presidente del consiglio che si fa organizzare festini con minorenni. Che si fa ricattare da ruffiani. Che getta nel fango il suo paese e che vorrebbe scappare via dall’Italia. Finora in Germania ci si è più meravigliati che indignati di questi ed altri passi falsi del premier. Però con il suo stile di vita e la sua politica Berlusconi danneggia l’Italia e con essa l’Unione Europea. Non deve stupire che lui la pensi in maniera completamente diversa, dato che fa parte della sua complessa personalità, rimandare le questioni spiacevoli, ignorare i problemi e minimizzare gli errori.


Minimizza ma si autonomina salvatore della crisi

Finora il presidente del consiglio italiano ha sempre dichiarato con la massima convinzione, che l’Italia è un paese economicamente stabile, sano e forte. Questo nonostante i tassi di crescita siano praticamente azzerati da anni e nonostante il gigantesco deficit economico dell’Italia. Ed ora, spinto dalle crescenti pressioni di Bruxelles, Berlino e Francoforte, gli piace recitare la parte del esperto salvatore della crisi. Viene presentata in parlamento una manovra finanziaria di miliardi dietro l’altra, per poi essere subito dopo di nuovo rimodellata. Poche settimane fa Berlusconi annunciava l’introduzione di un contributo di solidarietà per coloro che percepiscono i redditi più elevati – una tassa una tantum per ricchi. Ma subito dopo il contributo di solidarietà è ritornato sul tavolo delle contrattazioni. Invece di lottare drasticamente contro l’evasione fiscale e condannare i delinquenti con severe sanzioni.

Buona idea! Durante il governo di Romano Prodi, precedessore di Berlusconi, in Italia esistevano già leggi a riguardo. Per esempio, tutti gli imprenditori e gli uomini d’affari dovevano rilasciare ricevuta elettronica per somme superiori ai 1000 euro e che potevano essere pagate anche solo con assegno. Queste ed altre misure contro il lavoro nero portaronto nelle casse del bilancio italiano 23 miliardi di euro in più all’anno. Tuttavia Berlusconi poco dopo la sua nomina non ha fatto niente di meglio che, revocare di nuovo queste leggi. Dunque un uomo senza obiettivi e progetti, senza strategie, era a capo della terza potenza economica dell’Eurozona.

Qualsiasi azienda condotta in tal modo sarebbe già da tempo fallita

I critici rimproverano spesso a Berlusconi, che governa come se fosse a capo di una delle sue aziende. Col cavolo. Qualsiasi azienda condotta così sarebbe fallita già da tempo. L’Italia è stata protetta alla grande dalla BCE, grazie al suo acquisto dei titoli di stato italiani, altri dicono: salvata. Quindi sono i contribuenti tedeschi, danesi, francesi i garanti di una politica finanziaria ed economica catastrofica.

In una conversazione telefonica intercettata, Berlusconi dichiara che vorrebbe andare via dall’Italia. Ma si dice che scherzava. Dovrebbero prenderlo in parola e dire: E vattene, sarebbe la cosa migliore per l’Italia.

[Articolo originale "Geh nur, was Besseres kann Italien gar nicht passieren!" di Tilmann Kleinjung]
 

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