giovedì 1 settembre 2011

Elezioni si appropinquano. Padani perbene candidano o si candidano. Il che vuol dire, come storia insegna: cambiare gli uomini per non cambiare niente nel potere economico e politico che comanda: quello padano.

Manovra: De Benedetti, governo disfa quello che ha fatto la mattina
Profumo: «Pronto a dare il mio contributo in politica»


Manovra: De Benedetti, governo disfa quello che ha fatto la mattina
MILANO (MF-DJ)--All'Italia "serve qualcuno che abbia la capacita' di fare, e invece questi hanno la capacita' di disfare tutti i giorni quello che hanno fatto la mattina".
 Lo ha dichiarato Carlo De Benedetti, uscendo dal Consiglio direttivo straordinario di Confindustria a Milano, riferendosi ai lavori del governo sulla manovra finanziaria e spiegando che "dobbiamo valutare quello che serve per la crescita da un lato, e dall'altro i conti devono essere messi in ordine".
 Chiediamo, ha aggiunto De Benedetti, "innanzitutto riforme fondamentali come quella delle pensioni e di ridurre l'imposta sul lavoro e a fronte di questo accettiamo la patrimoniale".  A chi gli chiedeva infine se fosse concreta la paura di un nuovo accanimento dei mercati sull'Italia, De Benedetti ha risposto "ovviamente si'". alb/gfn (fine)

Profumo: «Pronto a dare il mio contributo in politica»
 01 settembre 2011
Alessandro Profumo Labro (Rieti) - Il genovese Alessandro Profumo, ex amministratore delegato di Unicredit, intervenendo a un dibattito della festa nazionale dell’Api (Alleanza per l’Italia) a Labro (Rieti), si è detto pronto a scendere in politica. «Sono pronto, se necessario, a dare il contributo per far funzionare le cose. Da parte mia ci metterei tutta la passione».
Profumo ha esposto un quadro tutt’altro che confortante, per quanto riguarda la manovra appena “emendata”: «Non è assolutamente adeguata nelle quantità. Il Paese si trova sull’orlo del baratro. Servirebbe una patrimoniale molto rilevante per abbattere lo stock del nostro debito. Bisognerebbe inoltre rivedere la spesa pubblica uscendo dalla mentalità del tagli lineari, ma tutto questo richiede una forza politica che non esiste assolutamente. Anche per questo la situazione è insostenibile».