lunedì 7 novembre 2011

Cornuti mazziati e mentecatti

Caldoro: con "europiano" non si perdono risorse di Bruxelles
Fondi Ue, Palese: ”Accordo storico per il Sud e la Puglia”




Caldoro: con "europiano" non si perdono risorse di Bruxelles
«Abbiamo trovato un accordo tra Regioni del Sud, ora dobbiamo fare una intesa con l'Unione europea»
NAPOLI - La rimodulazione delle risorse strutturali europee concordata fra le Regioni del Mezzogiorno «consentirà di non avere il disimpegno di fondi necessari per il rilancio del Meridione». Lo dichiara il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. «Abbiamo trovato un accordo tra Regioni del Sud - aggiunge - con un documento comune e ora dobbiamo fare una intesa con l'Unione europea. Il documento elaborato con il ministro Fitto serve a coordinare nel piano Sud non solo la quantita' della spesa, in modo che non ci sia un problema di perdita di risorse, ma soprattutto concentrandole nei programmi futuri su pochi obiettivi strategici». «Il piano permetterà di non perdere risorse per il Sud. Non ci sarà disimpegno. Non ci sarà utilizzo di risorse per il Sud in altre aree», conclude Caldoro.

Fondi Ue, Palese: ”Accordo storico per il Sud e la Puglia”
Bari – “L’ACCORDO sottoscritto poco fa tra il ministro Raffaele Fitto e il Commissario europeo Hahn alla presenza dei Presidenti delle Regioni del Mezzogiorno, garantisce che al 31 dicembre prossimo non andrà perso neanche un euro dei fondi comunitari destinati al Sud ma a rischio disimpegno per ritardi nella spesa. Si tratta di un accordo storico frutto dell’impegno e del grande lavoro svolto in questi mesi dal ministro Fitto nel continuo confronto con l’Europa e con i Governatori del Sud”. Lo dichiara in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese.

 “Nel caso della Puglia – aggiunge Palese – questo risultato è ancora più importante perché testimonia come, condividendo l’obiettivo dello sviluppo del territorio e del bene comune, sia stato possibile anche a due avversari politici come Fitto e Vendola, lavorare fianco a fianco nell’interesse della nostra Regione. La firma di oggi è storica anche perché oltre a garantire che neanche un euro di fondi Ue andrà perso, sancisce l’importanza del Mezzogiorno non solo per tutto il Paese ma anche per l’Europa e segna una svolta nelle politiche di coesione: grazie alla collaborazione tra Governo, Europa e Regioni, il Patto consente di indirizzare la spesa su quattro grandi assi strategici e prioritari di intervento, quali istruzione, banda larga, occupazione, reti e trasporti. In un momento di così grave crisi economica internazionale, questo Patto è una vera boccata di ossigeno per la Puglia e per il Sud perché consentirà di cantierizzare nuove opere e creare lavoro e sviluppo”.

 Negro (Udc): “Fondi europei, soddisfatti per l’accordo con il commissario europeo, ora occorre concretizzare quei finanziamenti in appalti”. “L’accordo tra il ministro Fitto ed il commissario europeo Hahn sull’utilizzo dei fondi europei ci lascia soddisfatti. Ugualmente dicasi per l’inversione di rotta nei rapporti di collaborazione istituzionale tra lo stesso ministro Fitto ed il presidente Vendola che l’Udc ha da sempre auspicato e che sembra stia producendo i primi frutti. Adesso, però, invitiamo entrambi a mettere in campo ogni iniziativa utile finalizzata ad abbreviare i tempi per l’emanazione dei bandi e a concretizzare quei finanziamenti in appalti”. Lo ha detto il presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia Salvatore Negro.

 “Occorre fare in modo che questi fondi si traducano in apertura concreta di nuovi cantieri e quindi in nuove possibilità di sbocchi occupazionali – ha sottolineato il capogruppo Udc – altrimenti si corre il rischio di restare nella politica degli annunci e della non concretezza, contribuendo ad aumentare un senso di sfiducia verso la politica che oggi più che mai ha bisogno di recuperare credibilità”. “Allo stesso tempo – ha continuato – occorre modificare le normative vigenti, come quella sul pattò di stabilità, che impediscono alla Regione di soddisfare i crediti che vantano le imprese esecutrici dei lavori e che aggravano la già difficile situazione di molti lavoratori tra cui quelli che prestano attività nei progetti LSU i quali subiscono il ritardo dei pagamenti delle loro indennità; lo stesso dicasi per quelle norme che appesantiscono la macchina burocratica della Regione la quale ne ritarda lo sviluppo economico e sociale e non riesce a fornire servizi efficienti ai cittadini”.
 “Non solo annunci, dunque – ha concluso Negro – ma risposte concrete a quei problemi che la gente vuole vedere risolti e che l’amministrazione regionale ha l’obbligo di risolvere”.
 Redazione Stato

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