martedì 22 novembre 2011

Son balle, era cosi’ anche prima, quando in Grecia si elargivano i fondi Ue con benevolenza patriottica. Ma – prima - i beneficiati non si recavano a timbrare il libretto di disoccupazione; e quindi, non entrando in statistica, non figuravano come disoccupati: erano benestanti pro-tempore, ma aspiranti disoccupati, a pieno titolo. Bene vixit qui bene latuit (Ha vissuto bene chi ha saputo star nascosto)

Grecia: un disoccupato in ogni famiglia




 22 novembre 2011
Atene - Ormai in Grecia, arrivata al terzo anno di recessione e con la crisi economica galoppante, non c’è una sola famiglia che non abbia un componente disoccupato. È quanto risulta dagli ultimi dati diffusi dall’Organizzazione ellenica per l’occupazione delle risorse umane (Oaed) che, nel suo studio, rileva che il numero dei disoccupati aumenta di giorno in giorno.
Secondo i dati, come riferisce il quotidiano Athens News, la lista dei disoccupati registrati è cresciuta di 55.000 unità nell’ultimo mese e di 294.845 da un anno a questa parte. Attualmente, secondo l’Oaed, ci sono 813.442 disoccupati in Grecia e oltre la metà di essi hanno più di 30 anni, mentre circa 280.000 sono senza lavoro da oltre un anno.
Negli ultimi due anni, il tasso di disoccupazione è schizzato alle stelle raggiungendo il livello senza precedenti del 18,4%, secondo i dati dell’Istituto di statistica ellenico Elstat, cifra che è più del doppio del tasso di disoccupazione (7%) nel 2008. Inoltre le prospettive di trovare un altro impiego sono scarse: i posti liberi nel mese di ottobre erano solo 75.633, con un calo del 9,7% rispetto a settembre scorso e del 17,43% rispetto a ottobre 2010.
La settimana scorsa, Savvas Robolis, direttore del dipartimento del lavoro della Confederazione Generale del Lavoro ellenica (Gsee), ha lanciato l’allarme affermando che nel Paese il numero dei disoccupati ha ormai superato quello delle persone che lavorano. «In Grecia - ha detto - ci sono 4,1 milioni di lavoratori e 4,5 milioni di disoccupati. Come possono i pochi alimentare i molti?» Secondo Robolis, l’anno prossimo il tasso di disoccupazione rischia di raggiungere il 26%.
Nel frattempo - secondo i dati diffusi mercoledì dall’Unione Consumatori ellenica (Elkeka) - il costo del paniere dei beni di consumo per la famiglia media greca è cresciuto del 3% arrivando a 2.317,78 euro nel mese di ottobre, in aumento rispetto ai 2.249,10 euro dell’agosto 2010. I maggiori rincari si sono registrati nel costo degli affitti (più 6%), delle bevande alcoliche e tabacchi (6%) e dei trasporti (5%).

Nessun commento: