martedì 27 dicembre 2011

Federali_mattino_27.12.11. CAMPIONATO MONDIALE DELLA CAZZAROLA DI FINE ANNO. Classifica finale; SESTO NON CLASSIFICATO: il coglione di turno che commenta questa classifica, ma qualche ragione ce l’ha.----QUINTO, PER MERITO GASTRONOMICO: il presepe vivente di Preta, Teano.----QUARTO, QUASI TERZO: l’ ozioso presepe vivente allestito nei sassi di Matera.----TERZO: quelli del Cebr, un istituto britannico indipendente, con sede a Londra, secondo cui il Brasile ha scavalcato il Regno Unito ed è diventato nel 2011 la sesta potenza economica mondiale per Pil.----SECONDO: Treviso – Abbuffata di Natale: sono finiti all’ospedale una trentina di trevigiani, che incapaci di astenersi dall’ennesima portata durante il pranzo natalizio con parenti e amici, si sono sentiti talmente male da dover chiedere aiuto ai medici del Ca' Foncello. Magari seduti per ore davanti ad ogni prelibatezza, hanno dovuto fare altrettanto domenica pomeriggio aspettando il loro turno al pronto soccorso, soffrendo dei postumi di dolorose indigestioni.----PRIMO, MA SECONDO, COM’E’ SEMPRE STATO: L'ex presidente del Consiglio attacca poi duramente la manovra varata dal governo Monti e votata anche dal Pdl in Parlamento: rischia di portare in recessione l'economia, dice l'ex premier.----PRIMISSIMO, NAPOLI: God save the capiton, su fb un gruppo di vegetariani contrari alla mattanza.----PRIMISSIMO TRA I PRIMISSIMI, Raffaele Lombardo: Mi auguro che il disagio delle forze politiche, non solo dell’Udc ma anche dell’Mpa e degli altri partiti, per un riassetto complessivo e un rilancio in vista delle elezioni possa rientrare.----PALMA D’ORO: In ospedale da solo come molti anziani: Filippo di Edimburgo oggi è rimasto ricoverato in osservazione nel centro cardiologia di Papworth a Cambridge senza ricevere visite da parte dei familiari impegnati a 80 chilometri di distanza con la tradizionale battuta di caccia di Boxing Day nella Reggia di Sandringham.----MAGLIA NERA: C'è chi timbra il cartellino ed esce subito dopo, chi sbriga in ufficio le pratiche dei suoi clienti privati.

NAPOLI. «God save the capiton», su fb un gruppo di vegetariani contrari alla «mattanza»
Palermo. Il confronto con l’Udc e gli altri alleati per rilanciare l’azione amministrativa del governo
Matera. 6mila prenotazioni per presepe nei Sassi
Teano, il presepe vivente di Preta
Treviso, padania. Abbuffata il giorno di Natale. In 30 finiscono all'ospedale
Il racconto triste dei consumi a Natale
Consulenze e incarichi privati. Il doppio lavoro degli statali
Berlusconi: "Io sempre in pista"
Il Brasile scavalca la Gran Bretagna e diventa la sesta economia del mondo
Il principe Filippo resta solo in ospedale i parenti vanno a caccia



NAPOLI. «God save the capiton», su fb un gruppo di vegetariani contrari alla «mattanza»
Sulla rete il tam tam degli «obbiettori del capitone»
NAPOLI - «God save the capiton». Dal 2008, parafrasando il celebre motto inglese «Dio salvi la Regina», due studenti vegetariani napoletani lanciano, dall’omonima pagina di facebook, un singolare appello contro quella che definiscono una vera e propria mattanza delle anguille. L’ideatore: «In aumento il numero degli iscritti, cerchiamo di salvare quanti più capitoni è possibile».
SALVIAMO IL CAPITONE - Un appello rivolto ai vegetariani ma non solo, quello di Massimiliano e Giuseppe, due studenti napoletani in veterinaria che dal social network più famoso del mondo lanciano sul web contro quella che non esitano a definire una vera e propria «mattanza» delle anguille. «La pagina nasce dall’idea di riunire quanti per scelta etica, gusto e sensibilità, evitano di acquistare il tradizionale capitone durante le festività natalizie, sottraendo l’anguilla da una fine atroce» spiega Massimiliano Gallucci, ideatore di un’ironica ma decisa campagna di sensibilizzazione.
APPELLO VEGETARIANO - Dal 2008 durante le festività natalizie, il tam tam degli obbiettori del capitone, riparte puntuale sulla rete. Il gruppo conta un numero considerevole di iscritti, tenendo presente che si riaffaccia sul web solo durante un determinato periodo dell’anno. «Sulla pagina discutiamo, scherziamo - spiega uno dei fondatori - tenendo ben presente però che ogni anno vengono sterminati migliaia di esemplari durante le festività natalizie».
Antonio Cangiano

Palermo. Il confronto con l’Udc e gli altri alleati per rilanciare l’azione amministrativa del governo
Mi auguro che il disagio delle forze politiche, non solo dell’Udc ma anche dell’Mpa e degli altri partiti, per un riassetto complessivo e un rilancio in vista delle elezioni possa rientrare. Il riassetto è indispensabile e in questo senso mi impegno e mi auguro che il confronto con l’Udc e con gli altri partiti alleati possa tornare su un binario di collaborazione proficua per tutti.
Non c’è dubbio che la giunta politica abbia i suoi vantaggi e i suoi pro indiscutibili. Si tratta però di un ragionamento che andiamo facendo in una fase in cui bisogna rilanciare l’azione amministrativa. Che l’Udc abbia le sue ragioni l’ho sempre riconosciuto e si era detto che immediatamento dopo il bilancio se ne sarebbe discusso. Pensavamo di approvarlo prima della fine dell’anno ma poi c’è stata la manovra di Monti che rimette in discussione i conti e che ci richiede uno sforzo notevole per farli quadrare nuovamente e quindi si allungano i tempi.
Io credo che comunque il ragionamento sull’equilibrio della giunta e sulle persone che la compongono si debba fare e sono pronto a farlo. L’ho detto anche ai vertici dell’Udc e credo che ci sia qualcosa da aggiustare e che ciò riguardi l’assetto complessivo e tutti i partiti che compongono la maggioranza. E’ una esigenza avvertita da tutti che non può che trovare riscontro anche nel presidente della Regione.
Non credo si tratti di imporre politici in giunta che poi non sarebbe più tecnica. Si tratta di trovare le persone giuste che abbiano al tempo stesso la competenza e la sensibilità politica che serve per rilanciare l’azione amministrativa. Credo che si convenga che non saranno deputati, ma che ci sia necessità di una revisione l’ho sempre sostenuto e assicurato. Se si fosse approvato il bilancio entro fine anno avremmo già affrontato la questione. Da qui alla riapertura dell’assemblea c’è il tempo e la volontà perché anche il problema dei numeri che di certo penalizza l’Udc possa essere risolto.
A proposito dei dirigenti generali non può esserci una proroga. Intanto interrompiamo il rapporto con i direttori che scadono e in seguito si ragionerà su quali confermare e quali spostare di dipartimento e quali nominare per superare gli interim che vanno colmati. Questo va fatto valutando l’efficienza dell’azione dei dirigenti e seguendo ragionamenti e proposte degli alleati. Io sono pronto ad essere il punto di ascolto finale perché anche qui un equilibrio e una efficienza siano assicurati.
Sono convinto che si debba rinsaldare la coalizione che attualmente sostiene il governo e anche aprire un dialogo con chi ci voglia stare anche al di fuori di quella maggioranza perché l’apporto di tutti è più che utile, questo è fuori di dubbio e in tal senso io mi muoverò nei prossimi giorni. Giorni di lavoro, domani abbiamo giunta e poi vedrò il sottosegretario Catricalà per affrontare alcuni nodi fondamentali che riguardano ordinanze tra le quali quelle di protezione civile per i comuni interessati al dissesto e alle precipitazioni delle settimane scorse, e la vertenza con le Ferrovie dello stato sulla quale ho assunto un impegno, tutte questioni sulle quali mi prefiggo di avere un confronto con tutti sull’azione di governo e sulle cose da fare in questo scorcio di legislatura.

Matera. 6mila prenotazioni per presepe nei Sassi
MATERA – Sono già seimila le prenotazioni effettuate on line per visitare a Matera, nel Sasso Caveoso, da domani e fino al 30 dicembre il “Presepe Vivente” organizzato dall’Unione nazionale Pro Loco (Unpli), con l’apporto organizzativo della società Matera convention bureau e il sostegno di Comune, Provincia di Matera, Regione e Apt di Basilicata, Confesercenti, Confapi, Confocooperative e Coldiretti.
Lo ha reso noto l’amministratore di “Matera convention Bureau”, Luca Prisco, alla vigilia di un evento che sarà inaugurato domani alle ore 15 con la visita ufficiale delle autorità locali. Sempre da domani, alle ore 9 saranno attivati, in piazzetta Pascoli, il punto informativo e la biglietteria per prenotare le visite nelle fasce orarie dedicate: per i disabili, dalle 16 alle 16.30, per i gruppi dalle 16.30 alle 18.30 e per le singole persone e le famiglie dalle 18.30 alle 20.30. Il biglietto è di tre euro: l’incasso sarà devoluto in beneficenza, per la ricerca di Telethon. L’ingresso sarà invece gratuito per i bambini fino a dieci anni.
Al presepe parteciperanno circa 600 figuranti, provenienti da Pro Loco di varie regioni, mentre il 30 l’evento sarà incentrato, in particolare, sulle rappresentazioni delle Pro Loco lucane, tra le quali Montescaglioso, Tursi, Pietrapertosa, Palazzo San Gervasio, Montescaglioso, Miglionico, Trivigno e Barile. Il percorso, all’interno del sasso Caveoso comincerà da Piazza San Pietro Caveoso, per poi proseguire tra Vico Solitario, Rione Malve e Rione Casalnuovo, tra vicinati, grotte e chiese rupestri affrescate come Santa Lucia alle Malve, Madonna dell’Idris, San Giovanni in Monterrone, Convicinio di Sant'Antonio e luoghi della memoria storica locale della civiltà contadina come la Casa grotta. Per l’occasione sarà anche allestito uno stand di Poste Italiane per un annullo speciale. La manifestazione, che si annuncia di particolare effetto sul piano promozionale, richiamerà certamente molti turisti anche di fuori regione.

Teano, il presepe vivente di Preta
Più di cento famiglie del piccolo borgo sono
impegnate nella rappresentazione della Natività
CASERTA - Vivere nel presepe, riscoprire i sapori e le atmosfere di una volta. E’ questo il presepe vivente di Teano, quello che da qualche anno si è trasferito nel piccolo borgo della località «Preta» nella frazione Casafredda. Un’intera comunità impegnata nel riproporre la natività celeste (più di cento famiglie) in un lavoro qualitativo che trasformerà la frazione Casafredda, per una sera (domani 27 dicembre), nella piccola Betlemme. Per la suggestiva scenografia, trovano posto le abitazioni rurali del centro con tanto di stalla e riproduzione degli antichi mestieri.

Treviso, padania. Abbuffata il giorno di Natale. In 30 finiscono all'ospedale
Lavoro extra per il 118, anziani non riescono a trattenersi al pranzo con i parenti e vengono ricoverati al Ca' Foncello
TREVISO – Abbuffata di Natale: sono finiti all’ospedale una trentina di trevigiani, che incapaci di astenersi dall’ennesima portata durante il pranzo natalizio con parenti e amici, si sono sentiti talmente male da dover chiedere aiuto ai medici del Ca' Foncello. Magari seduti per ore davanti ad ogni prelibatezza, hanno dovuto fare altrettanto domenica pomeriggio aspettando il loro turno al pronto soccorso, soffrendo dei postumi di dolorose indigestioni. Lavoro extra per le festività natalizie per l’ospedale insomma a causa di lasagne, stufati, vino, dolci e panettone, con l’ambulanza del 118 che è dovuta intervenire anche in un’abitazione privata, dove un anziano è stato così male che ha persino perso conoscenza.
Si è trattato di un 87enne residente a Mignagola di Carbonera: l’anziano non era stato capace di dire di no a svariati primi e secondi. Quando i suoi parenti si sono accorti che il «nonno» non riusciva praticamente più ad esprimersi, hanno chiamato i soccorsi che, dopo le prime cure sul posto, lo hanno trasportato in ospedale dov’è stato trattenuto diverse ore in via precauzionale. Ma gli interventi del 118 non si sono limitati all’ospedale o alle abitazioni: verso le 11 due anziani sono stati colti da malore durante la Messa di Natale. A Mogliano, presso la chiesetta dell’istituto «Astori», dove una donna di 80 anni si è accasciata a terra mentre pregava in ginocchio, e a Silea, dove un medico, presente alla funzione religiosa, è intervenuto per soccorrere un 73enne del posto.
Alberto Beltrame
26 dicembre 2011

Il racconto triste dei consumi a Natale
Domanda interna piatta, anzi con pericolosi sintomi di depressione. È il racconto di Natale degli acquisti per regali e cenoni secondo le prime proiezioni di Adusbef-Federconsumatori. Un racconto triste che parla di una caduta del 10% delle vendite rispetto a stime precedenti. Nessun settore si è salvato, confermando l'impressione "a vista" di molti durante le settimane che hanno preceduto le festività: tanta gente in giro, magari, ma decisamente meno nei negozi, a comprare.
 Il dato conferma che la crisi è sempre meno astratta, sempre meno finanziaria, e sempre più reale. Morde nel quotidiano, alleggerisce stipendi e pensioni, i carrelli della spesa. Colpisce oltre il dovuto una fiducia che in verità è debole da troppo tempo e che rende statico il patrimonio degli italiani, quel tasso di risparmio da primato mondiale invocato a lungo - inutilmente - come tranquillizzante contrappeso all'enorme debito pubblico. Sono numeri che, una volta di più, rilanciano il bisogno di una politica di crescita, da accompagnare al rigore necessario per portare i conti pubblici in zona salvezza e con essi la solvibilità dell'Italia. Non può più esistere l'uno senza l'altra.

Consulenze e incarichi privati. Il doppio lavoro degli statali
Il rapporto della Guardia di Finanza: già scoperti 3.300 casi
ROMA - C'è chi timbra il cartellino ed esce subito dopo, chi sbriga in ufficio le pratiche dei suoi clienti privati. Addirittura chi accetta consulenze su progetti che poi dovrà valutare per conto dell'Amministrazione. Sono i dipendenti pubblici che svolgono il doppio lavoro senza aver ottenuto l'autorizzazione. E in questo modo causano un grave danno all'erario. Sono i numeri a dimostrarlo. Negli ultimi tre anni sono circa 3.300 gli impiegati e i funzionari, anche di livello alto, scoperti dalla Guardia di Finanza e dagli ispettori della Funzione pubblica a svolgere attività esterne. Hanno guadagnato illecitamente oltre 20 milioni di euro, causando un danno alle casse dello Stato che sfiora i 55 milioni di euro. Il settore degli sprechi nella spesa pubblica si conferma, dunque, quello dove maggiormente bisogna intensificare controlli e verifiche per recuperare denaro e soprattutto evitare ulteriori perdite. La dimostrazione è nella relazione annuale delle Fiamme gialle sul fenomeno dei «doppi stipendi» che evidenzia i dati relativi al periodo che va dal 2009 al 2011 e soprattutto fa emergere i casi più eclatanti. E nella quale viene sottolineata «l'importanza di intervenire nel settore degli sprechi della spesa pubblica che da un punto di vista ragionieristico pesa quanto e forse più di quello delle entrate fiscali. Un'importanza che oggi traspare in maniera ancor più evidente in ragione del perdurante momento di crisi e degli impegni politici assunti dall'Italia nei confronti della comunità internazionale, i quali impongono che le risorse disponibili siano spese sino all'ultimo euro per sostenere l'economia e le classi più deboli, eliminando sprechi, inefficienze e - nei casi più gravi - distrazioni di fondi pubblici che rappresentano un ostacolo alla crescita del Paese».
I progetti di geometri e ingegneri
La legge che disciplina «le incompatibilità, il cumulo degli impieghi e gli incarichi» consente ai dipendenti pubblici di eseguire attività professionali al di fuori dell'orario di lavoro, «purché lo svolgimento del lavoro venga preventivamente portato a conoscenza della Pubblica amministrazione di appartenenza ai fini della valutazione della sussistenza di situazioni di incompatibilità o di conflitto d'interesse con la stessa». Ed è proprio questo il nodo che ha evidentemente impedito a queste migliaia di persone di chiedere l'autorizzazione. Nel dossier gli analisti della Finanza sottolineano come «non sia possibile stereotipare il profilo del dipendente pubblico che viola queste norme, perché si va dai lavoratori con bassa qualifica fino a dirigenti con posizioni apicali», ma chiariscono che «i doppi lavori esercitati sono dei più eterogenei, spaziando dai lavori più umili alle alte consulenze professionali e tecniche prestate in cambio di laute retribuzioni. In sostanza si va da chi tenta di arrotondare magri stipendi a chi invece con il doppio lavoro incrementa redditi già invidiabili». Tra le denunce del 2011 spicca quella di un geometra in servizio in un'amministrazione provinciale che ha percepito consulenze per 885 mila euro senza aver mai chiesto alcun nulla osta. Ma la circostanza più grave è che i pareri riguardavano nella maggior parte dei casi le pratiche che doveva poi esaminare nello svolgimento del proprio incarico presso l'Ente locale. Poco meno ha guadagnato un ingegnere che è riuscito a ottenere compensi extra per poco più di 514 mila euro grazie al rapporto che aveva con alcuni studi specializzati.
L'esperto di Fisco dell'Agenzia
Sembra incredibile, ma persino alcuni dirigenti dell'Agenzia delle entrate hanno accettato di svolgere mansioni per cittadini e società private in materia fiscale. Il record spetta a un alto funzionario che senza chiedere alcuna autorizzazione ha svolto incarichi per 850 mila euro. Introiti di tutto rispetto anche per un professore universitario che oltre alle lezioni presso l'ateneo, ha percepito 266 mila euro di compensi aggiuntivi. Nel suo caso - come spesso accade - è stato l'organo di vigilanza interno ad attivare l'Ispettorato, ma molto più spesso i controlli vengono effettuati su segnalazioni di cittadini - talvolta colleghi di chi risulta al lavoro e invece non si presenta - oppure grazie a indagini autonome attivate dalla Guardia di Finanza. Nel 2009 le Fiamme gialle hanno effettuato 738 interventi. Risultato: «Sono stati 738 soggetti verbalizzati, 15 milioni e mezzo di euro le sanzioni contestate a fronte di 1 milione e 161 mila euro di compensi percepiti senza autorizzazione». L'anno del boom è stato certamente il 2010, quando l'allora ministro Renato Brunetta chiese un'intensificazione delle verifiche proprio in questo settore. Il dato registra «983 interventi effettuati, 1.324 denunce e ben 28 milioni 296 mila euro in sanzioni, a fronte di introiti illegittimi che superano i 13 milioni di euro». Buoni risultati anche nei primi 10 mesi di quest'anno (il dato contenuto nella relazione arriva fino agli inizi di novembre). Pur essendo calato il numero dei controlli a 722, le persone scoperte sono state 1.029 e 10 milioni e mezzo di euro l'ammontare complessivo delle contestazioni a fronte di cinque milioni e mezzo di euro guadagnati dai dipendenti pubblici senza autorizzazione».
Il record di 62 consulenze
È proprio nella relazione pubblicata a fine ottobre scorso dagli ispettori del ministero allora guidato da Brunetta che viene citato il caso di «dodici tra funzionari e dirigenti in rapporto di lavoro con Aziende sanitarie che hanno ricevuto compensi superiori a 100 mila euro ciascuno» per attività extra. Ma il vero record l'ha raggiunto un dipendente statale citato in giudizio dalla magistratura contabile. Si legge nella relazione della Funzione pubblica: «Anche il procuratore capo della Corte dei conti della Regione Lazio ha citato durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario 2011 la "vicenda paradossale" di un dipendente sottoposto a giudizio per un'ipotesi di danno erariale di 2 milioni e mezzo di euro. Il dipendente è risultato titolare contemporaneamente di più rapporti di pubblico impiego, espletando altresì in un arco temporale di qualche anno ben 62 incarichi e consulenze professionali, figurando come avvocato e fatturando con la partita Iva della quale era titolare in quanto intestatario - tra l'altro - di un'attività commerciale di ristorazione».
La direttiva d'intervento del comandante generale della Guardia di Finanza per il prossimo anno impone che l'attività dei vari reparti debba essere intensificata - oltre che nella lotta all'evasione fiscale - proprio sugli sprechi della spesa pubblica, così come del resto è stato più volte sollecitato dal governo. E quello dei doppi stipendi è certamente uno dei settori in cima alle liste di priorità per incrementare i «fondi di produttività» dei dipendenti pubblici (che servono tra l'altro a pagare gli straordinari); la legge prevede infatti che vengano incamerate non soltanto le somme ingiustamente percepite dai lavoratori, ma anche «gli introiti delle sanzioni comminate ai soggetti committenti, per lo più privati, che si avvalgono irregolarmente delle prestazioni dei pubblici dipendenti».
Fiorenza Sarzanini

Berlusconi: "Io sempre in pista"
L'ex presidente del Consiglio: "Sono ancora impegnato a sostenere la nostra forza di libertà". Duro attacco alla manovra di Monti: "E' recessiva, con le nuove tasse si comprimono i consumi"
MILANO. «Io sono sempre in pista»: lo ha detto oggi pomeriggio Silvio Berlusconi, nel corso in una telefonata alla comunità Incontro di don Pierino Gelmini. «Sai - ha aggiunto - che io sono ancora impegnato a sostenere la nostra forza di libertà. E quindi sono sempre in pista».
L'ex presidente del Consiglio attacca poi duramente la manovra varata dal governo Monti e votata anche dal Pdl in Parlamento: rischia di portare in recessione l'economia, dice l'ex premier. «Fino all'estate scorsa - rivendica Berlusconi - abbiamo sempre tenuto i conti in ordine tagliando le spese invece di aumentare le imposte. Ora però con le nuove tasse si finirà per comprimere i consumi e portare in recessione l'economia».

Il Brasile scavalca la Gran Bretagna e diventa la sesta economia del mondo
«La graduatoria mostra anche il peso crescente dell'Asia nell'economia mondiale, a scapito dei Paesi occidentali»
LONDRA - Il Brasile ha scavalcato il Regno Unito ed è diventato nel 2011 la sesta potenza economica mondiale per Prodotto interno lordo (Pil). L'Italia resta all'ottavo posto. Lo ha annunciato l'istituto di ricerca Cebr, un istituto britannico indipendente, con sede a Londra. Nella sua ultima classifica, la World Economic League Table 2011, il Centre for Economics and Business Research (Cebr) ha inserito il Regno Unito al settimo posto tra le economie mondiali, dietro gli Stati Uniti (al promo posto), la Cina, il Giappone, la Germania, la Francia e il Brasile.
ITALIA - L'Italia resta all'ottavo posto, come nel 2010 davanti a Russia e India. «Il Brasile ha battuto per anni i Paesi europei al calcio, ma sconfiggerli sull'economia è un nuovo fenomeno. La nostra classifica mostra come stia cambiando la mappa economica del mondo, con Paesi asiatici e produttori di materie prime che danno la scalata ai primi posti e l'Europa che resta indietro», ha detto il direttore del centro Douglas McWilliams in un'intervista radiofonica alla Bbc. McWilliams ha aggiunto: «Si vede inoltre che nazioni che producono generi di prima necessità, come i prodotti alimentari e l'energia, ne escono molto bene e salgono gradualmente nella graduatoria economica».
IL PRONOSTICO - Il Cebr ha pubblicato anche i pronostici per il 2020 nel quale (invariate le prime tre posizioni) si evince che la Russia risalirebbe al quarto posto, seguita dall'India e dal Brasile, la Germania scenderebbe al settimo posto e la Gran Bretagna all'ottavo. La Francia scivolerebbe al nono posto e l'Italia al decimo.

Il principe Filippo resta solo in ospedale i parenti vanno a caccia
ROMA - In ospedale da solo come molti anziani: Filippo di Edimburgo oggi è rimasto ricoverato in osservazione nel centro cardiologia di Papworth a Cambridge senza ricevere visite da parte dei familiari impegnati a 80 chilometri di distanza con la tradizionale battuta di caccia di Boxing Day nella Reggia di Sandringham.
 Quarta notte in ospedale. Buckingham Palace ha confermato che i medici, pur constatando «miglioramenti», hanno deciso di non dimettere neanche oggi l'anziano patrIarca della famiglia Reale britannica. «La Regina viene tenuta informata» ha precisato il portavoce, aggiungendo che non ci sono indicazioni su quando il principe sarà mandato a casa. È la quarta notte che Filippo passa in ospedale dopo il drammatico ricovero in eliambulanza e l'intervento di urgenza per sbloccare una arteria coronarica che l'aveva messo a rischio d'infarto la sera dell'antivigilia di Natale.
Il principe vuole uscire, i medici lo vietano. Il principe, fanno trapelare fonti dell'ospedale, non ne può più di stare ricoverato. «Sto bene» avrebbe detto, secondo il Daily Mail, l'irascibile marito di Elisabetta ai medici che lo hanno operato. Non c'è stato niente da fare: la sua età, 90 anni, e un passato di venti anni da cardiopatico hanno indotto i dottori di Papworth all'estrema prudenza, a costo di sbagliare. Così oggi, dopo essersi perso il primo Natale a Sandrigham in oltre 50 anni, Filippo è stato costretto a rinunciare alla tradizionale caccia al fagiano che per mezzo secolo era stato suo compito organizzare.
 Le visite di Natale in ospedale. Ma, quel che è peggio, nessuno dei suoi familiari si è mosso per venirlo a trovare dopo le visite del 24 dicembre da parte della sovrana con i figli Carlo, Anna, Andrea e Edoardo, e quelle di ieri di sei degli otto nipoti: William, Harry, Zara, Peter, Beatrice e Eugenie. Tre quarti d'ora al capezzale del nonno per evitare di stancarlo troppo, hanno detto fonti ospedaliere ai media britannici.
Solo in ospedale a Santo Stefano. Oggi, invece, Filippo è rimasto solo come molti anziani durante le feste, con la differenza che quella del capofamiglia dei Reali britannici è probabilmente una solitudine dorata. «È molto determinato» ha detto ieri Carlo a uno dei sudditi fuori dalla chiesetta di Sandringham, dove la famiglia reale al completo ha preso parte al servizio di Natale.
Lunedì 26 Dicembre 2011 - 19:20    Ultimo aggiornamento: 19:22

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