lunedì 23 gennaio 2012

Per l'Espresso questa e' la cifra di Napoli, e del Suo Sindaco: meta' comica, meta' abusiva. A seguire c'e' quella di Unioncamere. Vedete voi chi sono i comici

De Magistris ti voglio bene, Emiliano Fittipaldi e Gianfrancesco Turano
Unioncamere: la Provincia di Napoli
(stralcio dalla scheda relativa, effettuato in funzione dei temi apportati nell'articolo dai due pennucoli padani)









Unioncamere: la Provincia di Napoli
Principali risultati economici
Data la rilevanza della provincia in ambito nazionale il contributo dell'economia napoletana alla formazione del valore aggiunto del Paese è piuttosto significativo e pari al 3,24% (quarto maggior valore in ambito nazionale e primo del Sud). Sono però le misure relative a dare una idea più precisa della situazione della provincia: la lettura di questi indicatori però non fornisce un quadro soddisfacente. Il Pil pro-capite infatti ammonta a quasi 17.000 euro, un dato che oltre ad essere nettamente più basso della media nazionale (26.277 euro), non riesce a spiccare neanche nell'ambito dell'Italia Meridionale (dove il dato medio è pari a 17.866 euro). Tuttavia il tasso di crescita del valore aggiunto, nel periodo 1995/2004, ha registrato un incremento anche superiore a quello medio nazionale. L'analisi del contributo dell'artigianato alla formazione del valore aggiunto provinciale mette ancora una volta in risalto lo scarso peso del settore (caratteristica comune alle province campane e del Sud in generale). Solo il 4,4% del Pil napoletano infatti proviene da queste imprese, il più basso valore nazionale. C'è da segnalare infine anche quanto accade nel settore dei servizi. L'incidenza di questo settore, oltre ad essere decisamente preponderante all'interno della provincia (81,5% del Pil complessivo ), fa registrare un risultato molto rilevante anche in ambito nazionale, tale da assicurare alla provincia il sesto valore più alto (terzo del Sud). Quota rilevante della produzione dell'energia elettrica riguarda quella termoelettrica che colloca la provincia all' undicesimo posto nazionale.

Competitività del territorio                                                                              
La situazione della dotazione infrastrutturale della provincia è assolutamente rimarchevole. Stabilito infatti un valore pari a 100 per la dotazione nazionale complessiva, il valore dell'indice generale di dotazione infrastrutturale di Napoli risulta pari a 155 nel 2007 (129,8 nel 2001) ed è tale da porre la provincia al primo posto nel Sud ed al 14-esimo in Italia. La dicotomia fra infrastrutture economiche e sociali mette in risalto come le seconde facciano segnare un risultato migliore rispetto alle prime, mantenendo comunque entrambe valori degli indici superiori a quelli medi nazionali. Infatti le infrastrutture economiche fanno segnare un valore di 135,1, che pone la provincia al 17-esimo posto in Italia ed al terzo nel Sud, dopo Trapani e Brindisi , mentre quelle sociali raggiungono un livello pari a 175,4 che significa quarta performance d'Italia e primo posto limitatamente al Meridione. Pur essendoci, nell'ambito delle infrastrutture economiche, numerose voci che fanno segnare valori superiori alla media nazionale, nessuna di esse riesce a spiccare nel quadro nazionale (con l'eccezione delle reti per la telefonia e la telematica - prima nella graduatoria nazionale), mentre raggiungono ottimi livelli nel contesto del Mezzogiorno: si tratta per l'esattezza delle reti energetico-ambientali e delle reti di banche e servizi vari. Esattamente come accade nella vicina Benevento si registra una situazione piuttosto delicata per quanto riguarda il numero di protesti bancari (3°valore in graduatoria), sia come importo rapportato al numero, sia se si prende come valore di normalizzazione la popolazione residente, che vede Napoli in questo caso al sesto posto in Italia. Particolarmente significativo è anche il peso dei fallimenti dichiarati (il sesto maggiore valore in Italia), anche se, se lo si rapporta al totale delle imprese attive, si scende all'80° posto. Diminuisce infine il numero dei reati contro il patrimonio rispetto alla popolazione residente (26° maggior valore in Italia).

Popolazione e territorio                                                                                   
 La popolazione di Napoli sfiora i 3.100.000 abitanti risultando di conseguenza la terza provincia più abitata d'Italia (nonché la più popolata del Mezzogiorno); la densità abitativa risulta pari a 2.625,1 abitanti per Km/q, dato per il quale Napoli risulta essere la prima provincia nella relativa graduatoria a livello nazionale. Riconquista inoltre il primato in graduatoria per il numero di componenti per famiglia (2,87). Ben l'82,6% della popolazione risiede nei 38 centri con più di 20.000 abitanti, un dato che risulta essere il terzo in Italia ed il primo nel Mezzogiorno. La provincia di Napoli, insieme alla limitrofa Caserta, è una delle aree nazionali in cui la popolazione risulta essere più giovane, circostanza che viene confortata dalla presenza della maggiore percentuale in Italia di under 14 (17,8%) e dalla più bassa percentuale di incidenza degli ultrasessantacinquenni (14,4%). Infine il numero di residenti stranieri è, in valore assoluto, il più alto della regione e colloca la provincia al 16° posto nella graduatoria nazionale.

Fonte: unioncamere

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