venerdì 20 gennaio 2012

Per noi la depressione e' come un viaggio a Disneyland

Qui - a Disneyland - regna l’essenza della legge di stabilita’ tremontiana: noccioline a pagamento per le scimmiette del Sud e giri a sbafo, franco cassa, per i padani. Nei termini del Cipe: soldi ai contractors statali e padani per le infrastrutture di proprieta’ dello Stato nel Sud - che ritorneranno sotto forma di salati biglietti per gli utenti - e soldi FAS agli enti ed alle aziende padane. Un altro furto, tutto qui. Monti non fa altro che applicare, pedissequo, la linea direttiva del grande partito del nord: Confindustria, PDL, Lega nord, Banche, stampa. Ai quali si aggiungono i meridionali miserabili, quelli dal Valore Attuale Netto di due copechi russi dell’ottocento zarista. Non valgono di piu’. G’stizz’ va dda’rrva’, chiu’ prim’ ca dopp’.
grecanico

Sviluppo, da CIPE via libera a opere per 5,5 miliardi
Cipe: Cgil, bene su Mezzogiorno. Ora affrontare emergenze
Venezia, padania. Fondi, il Cipe assegna al Veneto mezzo miliardo per lo sviluppo
Italia: Cipe sblocca 5,5 miliardi per infrastrutture. Rifinanziato il Fondo sviluppo e coesione

Sviluppo, da CIPE via libera a opere per 5,5 miliardi
20 Gennaio 2012
Tra le priorità: Mezzogiorno, infrastrutture, edilizia abitativa e scolastica, risanamento ambientale. Confermato finanziamento del Fondo Sviluppo e Coesione.
 Il Cipe, nel corso della seduta odierna, ha assunto importanti decisioni sul fronte della riqualificazione e dell’accelerazione della spesa di quattro settori-chiave per lo sviluppo del Paese: realizzazione di nuove infrastrutture e apertura di nuovi cantieri, contrasto del rischio idro-geologico, rilancio dei piani per l’edilizia abitativa, scolastica ed universitaria, rifinanziamento del Fondo Sviluppo e Coesione. A livello macro-economico, questa articolata serie di interventi - che si concentra in particolar modo nei territori del Mezzogiorno - potrà produrre un effetto positivo sul settore delle costruzioni, delle opere pubbliche, e liberare nuove risorse per il comparto dell’edilizia, mantenendo i livelli occupazionali e creando nuovi posti di lavoro. Ecco, in sintesi, le principali decisioni del Cipe con i relativi importi finanziari:

1) Nuove reti ferroviarie e infrastrutturali. Il Cipe ha espresso parere positivo sullo schema di aggiornamento del contratto di programma Rete Ferroviaria Italiana 2010-11, intervenendo su pregresse riduzioni di risorse e allocando fondi aggiuntivi netti pari a 3,9 miliardi di euro. Recepiti tutti gli interventi inseriti nel Piano di Azione Coesione, tra cui gli assi ferroviari “Napoli-Bari-Lecce/Taranto” (790 milioni di euro), “Salerno-Reggio Calabria” (240 milioni), “Potenza-Foggia” (200 milioni). In un secondo momento il Ministero dei Trasporti intende inserire la parte “servizi” nello stesso contratto. Il CIPE ha inoltre assegnato circa 1584 milioni di euro per interventi che hanno già maturato obbligazioni vincolanti e ulteriori 970 milioni di euro per ulteriori opere infrastrutturali (354 milioni di euro).

2) Contrasto al rischio idro-geologico. Ampi territori del nostro Mezzogiorno, attualmente minacciati da rischi di calamità naturali, saranno resi di nuovo pienamente fruibili ed i cittadini potranno presto riappropriarsene. Questo sarà possibile grazie alla delibera “frane e versanti” approvata oggi dal Cipe, che finanzierà con 679,7 milioni di euro (di cui 352 milioni messi a disposizione dalle Regioni sui Programmi attuativi regionali e 262 milioni attraverso i Programmi attuativi interregionali – link di approfondimento disponibile su: http://www.governo.it/Governo/ministri_senza_portafoglio/coesione/documenti.html) la realizzazione di 518 interventi identificati tra il 2010 e il 2011 attraverso un processo di leale collaborazione tra le sette Regioni del Sud interessate, il Ministero per l’Ambiente e il Ministero per la Coesione Territoriale. Le sette Regioni del Mezzogiorno che beneficeranno degli interventi saranno Basilicata, Calabria Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia (tabella in Allegato 1). La mappa della localizzazione degli interventi sarà disponibile sul sito della Presidenza del Consiglio. Sbloccati dal Cipe anche 39 milioni di euro per il Fondo nazionale per la montagna per interventi di viabilità e difesa del suolo e 15 milioni di euro per la compensazione dei territori che ospitano centrali nucleari dismesse e impianti del ciclo combustibile nucleare.

3) Piano nazionale di edilizia scolastica e universitaria. Sbloccati 556 milioni di euro per l’edilizia scolastica. Questa somma prevede il trasferimento di 456 milioni destinati a specifici interventi di messa in sicurezza delle scuole di tutto il territorio nazionale (due terzi al Sud) così come definito nel Programma straordinario di interventi urgenti finalizzati alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche strutturali, negli edifici scolastici, già approvato in seno al tavolo tecnico istituito presso la Conferenza Stato-Regioni. Infine, fino a 100 milioni serviranno per la costruzione di nuovi plessi. In questo caso sarà possibile edificare strutture che siano all’avanguardia in termini di efficientamento e consumo energetico, e che possano assolvere, oltre alla funzione educativa, anche a quella di centri di aggregazione per i cittadini, in un’ottica della scuola come centro civico cittadino. Per le Università, invece, le risorse complessive a disposizione ammontano a 1,2 miliardi, come era stato previsto dal Piano messo a punto dal ministro per Affari regionali e la coesione territoriale del precedente governo. I fondi saranno destinati a nuovi edifici per gli atenei, residenze per gli studenti e strutture per incubatori di imprese.

4) Piano nazionale di edilizia abitativa. Semaforo verde anche al piano che prevede interventi di edilizia abitativa sociale e scolastica, inseriti negli accordi di programma tra Stato e Regioni, in particolare quelli con Calabria, Abruzzo e Lazio. Gli interventi destinati alla costruzione di residenze comportano, complessivamente, la costruzione o la riqualificazione di 1.689 alloggi con un costo di 212 milioni di euro. Considerati gli accordi già approvati con altre 15 regioni, il Piano prevede una spesa complessiva di oltre 2,9 miliardi di euro (2,1 miliardi privati) nei prossimi cinque anni; per il 2012 è ragionevole prevedere che verranno realizzati parte degli interventi di recupero e ristrutturazione con una spesa stimata intorno ai 300 milioni di euro.

5) Rifinanziamento del Fondo Sviluppo e Coesione. Il Cipe ha confermato l’impegno assunto dal Governo con gli enti locali il 17 gennaio approvando delibere sulla programmazione nazionale e regionale del Fondo Sviluppo e Coesione. Una prima delibera garantisce un quadro di certezza sul finanziamento effettivo, riallocando i tagli per circa 10,5 miliardi stabiliti con diversi provvedimenti del precedente governo.
Inoltre il Parlamento ha a suo tempo stanziato 2.800 milioni di euro, destinati a ripristinare la copertura degli investimenti ritenuti indifferibili. Ciò è stato effettuato, in primo luogo salvaguardando tutti gli impegni caratterizzati da impegni giuridicamente vincolanti, quindi identificando una serie di interventi in base al loro grado di urgenza o di maturazione progettuale: edifici scolastici da mettere in sicurezza, interventi per il dissesto idrogeologico, interventi a favore delle imprese e carceri e ulteriori opere infrastrutturali (vedi Allegato 2).

Cipe: Cgil, bene su Mezzogiorno. Ora affrontare emergenze
20 Gennaio 2012 - 14:56
 (ASCA) - Roma, 20 gen - ''Una scelta coerente con quelle fatte nel piano di azione che puo' essere un segno tangibile e concreto di attenzione al Mezzogiorno dopo anni di sterile propaganda''. Cosi' il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino, commenta le decisioni assunte oggi dal Cipe, sottolineando ''il cambio di passo rispetto al precedente governo''.
 Per la dirigente sindacale ''nel Mezzogiorno rimane l'emergenza forte dell'occupazione e di come si rilancia una politica per le attivita' produttive e per la mobilita'.
Penso all'immediato ripristino dei treni a lunga percorrenza e al trasporto pubblico locale. Queste risposte le attendiamo dal governo, gia' a partire dai provvedimenti sulla crescita dove verificheremo - conclude Sorrentino - se le politiche nazionali daranno risposte anche al divario territoriale''.
 com-sen/

Venezia, padania. Fondi, il Cipe assegna al Veneto mezzo miliardo per lo sviluppo
Il governatore Zaia: «Ora investiremo i soldi in rilancio economico, sicurezza del territorio, trasporti, tutela dell'ambiente e risparmio energetico»
VENEZIA - Ammontano a 513,419 milioni di euro le risorse del Fondo per lo sviluppo e coesione che il Cipe, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, ha assegnato alla Regione del Veneto nella riunione a Roma, approvando il suo programma attuativo Fas (Fondo Aree Sottoutilizzate) 2007-2013. «Attendevamo questo via libera da parte del Cipe - sottolinea il presidente veneto Luca Zaia - che apre nuovi e promettenti orizzonti di intervento in settori strategici per la nostra regione e innesca un importante meccanismo di rivitalizzazione del tessuto economico e sociale. L'assegnazione di oltre mezzo miliardo di euro è il giusto riconoscimento dell'ormai proverbiale capacità progettuale del Veneto e soprattutto del suo pragmatismo nell'affrontare i problemi prioritari che caratterizzano l'attuale situazione congiunturale, quelli che interessano davvero alla gente: il rilancio economico, la sicurezza del territorio, i trasporti, la tutela dell'ambiente e il risparmio energetico».
«All'approvazione di questa delibera da parte del Cipe - prosegue Zaia - dovrà far seguito la concreta messa a disposizione delle risorse da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, cosa che noi auspichiamo avvenga al più presto, perchè, come il Veneto ha sempre dimostrato in passato nell'impiego dei Fas, questi fondi garantiscono l'avvio di nuove opportunità di sviluppo e di investimenti, il potenziamento del sistema infrastrutturale, l'apertura di cantieri e la creazione di nuova occupazione. Segnalo l'importanza dei finanziamenti destinati alla difesa del suolo, obiettivo al quale lavoriamo guardando oltre l'emergenza vissuta con l'alluvione del 2010, prevedendo interventi strutturali e duraturi di messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico. Ma anche gli investimenti nel settore del trasporto pubblico consentiranno alla nostra regione di dotarsi di una rete più moderna di collegamenti, per garantire un adeguato standard di servizi nonostante i penalizzanti tagli fatti dal Governo nei trasferimenti alle Regioni in quest'ambito».
Cinque sono gli Assi prioritari relativi ad attività infrastrutturali e uno di assistenza tecnica che, come previsto dal Governo, serve a finanziare azioni per una miglior realizzazione del programma. A ognuno di questi Assi corrispondono diverse linee di intervento.
ASSE 1, «atmosfera ed energia da fonte rinnovabile» (100 milioni): riduzione dei consumi energetici, efficientamento degli edifici pubblici; sostegno alla mobilità collettiva con priorità alla propulsione ecocompatibile
ASSE 2, «difesa del suolo» (61 milioni): prevenzione e mantenimento della risorsa idrica, riduzione del rischio idrogeologico e difesa degli insediamenti; contrasto all'erosione costiera e di ripristino ambientale
ASSE 3, «beni culturali e naturali» (76 milioni): conservazione e fruizione dei beni culturali e promozione di attività ed eventi culturali; valorizzazione e tutela del patrimonio naturale e della rete ecologica regionale
ASSE 4, «mobilità sostenibile» (182 milioni): Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (Sfmr); impianti a fune; sistemi di trasporto collettivo a basso impatto ambientale; piste ciclabili; -asse 5, «sviluppo locale» (80 milioni): servizi sovra-comunali sostenibili e recupero di siti produttivi ed artigianali di pregio architettonico; progetti integrati di area o di distretto turistici culturali e sostenibili; riqualificazione dei centri urbani e della loro capacità di servizio
ASSE 5, «assistenza tecnica» (14 milioni): programmazione, gestione, attuazione, monitoraggio e controllo; valutazione, studi e ricerche. «L'approvazione di questa delibera del Cipe testimonia l'ottima capacità programmatoria del nostro Ente - commenta Marino Zorzato, vicepresidente e assessore regionale alla programmazione del Fas - che si è sempre distinto a livello nazionale prima per l'oculatezza e la concretezza dei progetti presentati e poi per l'efficace e puntuale attività di attuazione degli stessi. Un Veneto bravo a programmare e a realizzare, dunque, virtù sempre riconosciuteci da tutti e che consentono alla nostra Regione, anche in questa fase di grande difficoltà di reperimento di risorse per le amministrazioni pubbliche, di attuare iniziative ambiziose in grado di migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini, grazie all'effetto moltiplicatore di questi finanziamenti». (Ansa)

Italia: Cipe sblocca 5,5 miliardi per infrastrutture. Rifinanziato il Fondo sviluppo e coesione
La riunione di questa mattina del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica a palazzo Chigi ha sbloccato 5,5 miliardi di investimenti in opere infrastrutturali e rifinanziato il Fondo sviluppo e coesione. A renderlo noto un comunicato della presidenza del Consiglio ripreso da Reuters. Il Cipe ha confermato l'impegno assunto dall’esecutivo con gli enti locali lo scorso 17 gennaio approvando le delibere sulla programmazione nazionale e regionale del Fondo sviluppo e coesione. Una prima delibera garantisce il finanziamento effettivo, riallocando i tagli per circa 10,5 miliardi stabiliti con diversi provvedimenti del precedente governo. Ad essi vanno aggiunti i 2.800 milioni di euro già precedentemente deliberati dal governo, destinati a ripristinare la copertura degli investimenti reputati indifferibili.
Le delibere odierne. Tra gli interventi infrastrutturali finanziati oggi, il Cipe ha espresso parere positivo sullo schema di aggiornamento del contratto di programma Rete Ferroviaria Italiana 2010-11, intervenendo su precedenti riduzioni di risorse e destinando ad esso fondi aggiuntivi netti per 3,9 miliardi di euro. Sono stati anche recepiti gli interventi riguardanti gli assi ferroviari Napoli-Bari-Lecce/Taranto (790 milioni di euro), Salerno-Reggio Calabria (240 milioni) e  Potenza-Foggia (200 milioni), inseriti nel Piano di Azione Coesione. Il Cipe ha inoltre assegnato 1,584 miliardi per interventi che hanno già maturato obbligazioni vincolanti e altri 970 milioni di euro per ulteriori opere infrastrutturali.
 Il Cipe è intervenuto anche nel merito degli interventi destinati a contrastare il rischio idro-geologico, per i quali sono stati finanziati 679,7 milioni di euro, 352 dei quali messi a disposizione dalle Regioni sui Programmi attuativi regionali e 262 milioni reperibili attraverso i Programmi attuativi. Sono stati sbloccati, inoltre, anche 39 milioni di euro per il Fondo nazionale per la montagna per interventi di viabilità e difesa del suolo e 15 milioni di euro per la compensazione dei territori che ospitano centrali nucleari dismesse e impianti del ciclo combustibile nucleare. 556 milioni, infine, sono stati sbloccati per il piano nazionale di edilizia scolastica e universitaria e 212 per il piano nazionale di edilizia abitativa per la costruzione o la riqualificazione di 1.689 alloggi.
M.N.

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