venerdì 16 marzo 2012

am:16.3.12/ Caro Niki, la faccenda non e’ proprio esattamente come la dipingi – scusa – un po’ approssimativa e leggermente epidermica: La Puglia è espressione di un’inversione di tendenza che dimostra come si possa uscire dallo stereotipo del Sud piagnone. Siamo un piccolo territorio che ha saputo proporsi al grande mondo globale pur restando fedele a se stesso, ai suoi valori e alle sue tradizioni. Ci siamo presentati ai mercati esteri aprendo la serratura del futuro con le chiavi dell’innovazione. Ed oggi siamo il territorio in Italia che cresce di più sui mercati esteri.

Puglia leader per esportazioni. Vendola: “Lo spread che ci piace”
Fabbisogno del settore statale del mese di gennaio 2012
Grecia, disoccupazione sale al 20,7% in quarto trimestre
Grecia: S&P mantiene 'selected default', ma assegna CCC a nuovi bond
Ungheria, Orban esorta Barroso a iniziare trattative finanziamento
Croazia: Josipovic, non ostacoleremo Serbia in cammino Ue

Puglia leader per esportazioni. Vendola: “Lo spread che ci piace”
Bari – LA Puglia è la prima regione in Italia per la crescita delle esportazioni. Ad annunciarlo è il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, dopo aver letto il report trimestrale dedicato alle esportazioni nelle regioni italiane. Nell’arco di 12 mesi del 2011 l’export pugliese è cresciuto del 17,9% rispetto allo stesso periodo del 2010. È il dato migliore in Italia. Seconda regione per incremento è la Sicilia, dove la crescita è del 15,5%, mentre al terzo posto si collocano a pari merito l’Abruzzo e la Liguria con una crescita del 14,7%. Sull’intero territorio nazionale, invece, l’aumento si ferma all’11,4%.
 “La differenza di 1,25 miliardi di euro tra i dati assoluti del 2011 rispetto a quelli del 2010 è l’unico spread che ci riempie di orgoglio”, ha commentato Vendola.
 “La Puglia è espressione di un’inversione di tendenza che dimostra come si possa uscire dallo stereotipo del Sud piagnone. Siamo un piccolo territorio che ha saputo proporsi al grande mondo globale pur restando fedele a se stesso, ai suoi valori e alle sue tradizioni. Ci siamo presentati ai mercati esteri aprendo la serratura del futuro con le chiavi dell’innovazione. Ed oggi siamo il territorio in Italia che cresce di più sui mercati esteri”.
 Nel 2011 le vendite all’estero della Puglia valgono 8,159 miliardi di euro con una crescita rispetto ai valori precrisi del 2008 di 719milioni. In quell’anno infatti furono esportate merci per 7,440 miliardi. Dunque la Puglia ha superato i valori precedenti alla crisi globale del 9,6%. Se poi guardiamo ai numeri assoluti del 2010, si passa da 6,919miliardi agli 8,159 attuali, una crescita appunto di 1,250 miliardi di euro.
 “Questo primato – ha concluso Vendola – ci conforta sulla bontà delle politiche attuate in tema di internazionalizzazione, ma soprattutto ci insegna che le aziende spinte anche dagli incentivi regionali hanno imparato ad innovare e così sono diventate più competitive e più forti sui mercati esteri. Basti pensare che solo per ricerca e innovazione dal 2009 ad oggi abbiamo finanziato 615 progetti per 304,2 milioni di incentivi”.
Redazione Stato

Fabbisogno del settore statale del mese di gennaio 2012
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di gennaio 2012.
Fabbisogno del settore statale del mese di gennaio 2012
         Milioni di euro
 Formazione del fabbisogno      
 Entrate  35.425
 Spese     38.723
 di cui: spesa per interessi          5.068
 Fabbisogno (-) / Disponibilità (+)        -3.298
 Copertura    
 Totale     3.298
 Titoli a breve termine          17.700
 Titoli a medio-lungo termine      18.986
 Titoli esteri    -588
 Altre operazioni (1)      -32.800
(1) Comprendono la raccolta postale e la variazione del conto di disponibilità.
In conformità al programma Special Data Dissemination Standard (SDDS) del Fondo Monetario Internazionale, il calendario delle pubblicazioni dei dati sopraesposti è disponibile sul sito (http://dsbb.imf.org).
Roma, 15 marzo 2012

Grecia, disoccupazione sale al 20,7% in quarto trimestre
Il tasso di disoccupazione in Grecia si è attestato al 20,7% nel quarto trimestre, in rialzo dal 17,7% registrato nei tre mesi precedenti. Lo ha reso noto l'ufficio di statistica ellenico aggiungendo che il numero totale di disoccupati è pari a 1.205.877 unità.

Grecia: S&P mantiene 'selected default', ma assegna CCC a nuovi bond
15 Marzo 2012 - 18:05
 (ASCA) - Roma, 15 mar - Standard and Poor's ha assegnato un rating ''CCC'' alle nuove obbligazioni greche risultate dall'accordo con i creditori privati, ma mantiene il paese al livello di ''selected default''.
 ''Il nostro rating sulla Grecia - spiega l'agenzia - rimane al livello 'SD' (selected default ndr.) fino alla conclusione'' dell'operazione di swap sul debito.
sen/

Ungheria, Orban esorta Barroso a iniziare trattative finanziamento
Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha esortato il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso ad andare avanti nelle trattative bilaterali per la concessione di un finanziamento al Paese.
L'Ungheria sta cercando di ottenere un prestito da parte del Fondo monetario internazionale e dell'Unione europea che dia sostegno alla vulnerabile economia nazionale, ma le trattative ufficiali non sono ancora cominciate principalmente a causa delle critiche mosse dalla Commissione Ue ad alcun leggi approvate dal Governo di Orban, che minaccerebbero l'indipendenza della Banca centrale ungherese.
"Chiedo la vostra collaborazione affinché siano intrapresi i passi necessari per iniziare le trattative su un accordo preliminare ed evitare rinvii non necessari", aveva scritto Orban nell'ultima lettera indirizzata alla Commissione europea.

Croazia: Josipovic, non ostacoleremo Serbia in cammino Ue
15 marzo, 13:53
(ANSAmed) - BELGRADO, 15 MAR - La Croazia, che aderira' formalmente alla Ue il primo luglio 2013, non ostacolera' il cammino della Serbia verso l'integrazione nell'Unione europea a causa dei problemi ancora irrisolti fra i due paesi. Lo ha detto il presidente Ivo Josipovic.
 ''Il nostro parlamento ha adottato al riguardo una speciale risoluzione nella quale si afferma che la Croazia, destinata a diventare presto il 28/mo stato membro della Ue, non si servira' di tale posizione per risolvere dispute e problemi bilaterali con i paesi vicini'', ha detto Josipovic in una intervista al settimanale serbo Nin.
 Tra le principali questioni irrisolte nei rapporti tra Belgrado e Zagabria - conseguenza in molti casi del conflitto armato degli anni novanta fra serbi e croati, con la disgregazione della ex Jugoslavia - vi sono i ricorsi incrociati dei due paesi con accuse reciproche di genocidio, e una disputa di confine lungo il Danubio. (ANSAmed)

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