sabato 7 luglio 2012

(3)_VII.VII.XII/ Edamus, bibamus, gaudeamus (Mangiamo, beviamo, godiamo). Il proprietario d’appartamento familiare del Sud (90% circa dei residenti nel Mezzogiorno) paga di tasca propria la parte preponderante del 25% circa del totale degli interessi annuali sul monte del debito pubblico padanino. Per antipasto, l’abbuffata non e’ finita. Se lasciamo tempo ai padani, vedremo i garibaldini portar via il Tesoro di San Gennaro. E la tomba di Federico II (la comprano i tedeschi). Poi acquisiranno i gioielli della Madonna di Pompei e la salma di Padre Pio. Poi verranno a mangiare a casa tua, nel piatto di tua figlia. Serviti da tua moglie. E tu zitto.

Imu, obiettivo centrato. Incassi giugno 9,5 mld
Imu: Mef, no rialzo aliquote
Sempre meno credito e a tassi più alti soffrano soprattutto le piccole imprese
Giochi: Mef, in calo entrate dei primi 5 mesi (-4,2%)
Udin, oltrepadania. Corsi per insegnare: la carica dei mille per appena 29 posti

Imu, obiettivo centrato. Incassi giugno 9,5 mld
Ministero Economia: 'Nessun rialzo aliquote
07 luglio, 13:48
L'informativa per il calcolo dell'IMU
ROMA - I versamenti Imu registrati con l'acconto di giugno ammontano a oltre 9,5 miliardi (9.551 milioni). Lo comunica il Mef. Risultano aver versato circa 23,8 milioni di contribuenti su una platea di 25,5 milioni. L'importo medio dei versamenti e' stato di circa 400 euro. Per fine anno ad aliquote costanti l'incasso sara' di 20 miliardi.
"Obiettivo centrato" per il gettito Imu che a giugno si attesta a 9,5 miliardi. Lo spiega il sottosegretario all'Economia, Vieri Ceriani, spiegando che dunque le aliquote, che il governo poteva ritoccare entro dicembre, "restano quelle che sono, non c'é nessuna necessità di intervenire".
Il gettito Imu relativo alla prima casa è stato pari a giugno a 1.603 mln che su base annua si attesta a circa 3,3 mld, "perfettamente in linea con le previsioni". Lo spiega il Mef. I contribuenti che hanno versato l'Imu sulla prima casa sono circa 16 milioni, con un importo medio di versamento di 100 euro. Solo il 5,5% dei contribuenti (877.000) ha optato per le due rate di versamento per un importo totale pari a 91,2 milioni. L'Imu sugli altri immobili è stata pari a 7,9 mld; 15,7 mln dai fabbricati rurali.
Il gettito Imu relativo alla prima casa è stato pari a giugno a 1.603 mln che su base annua si attesta a circa 3,3 mld, "perfettamente in linea con le previsioni". Lo spiega il Mef. I contribuenti che hanno versato l'Imu sulla prima casa sono circa 16 milioni, con un importo medio di versamento di 100 euro. Solo il 5,5% dei contribuenti (877.000) ha optato per le due rate di versamento per un importo totale pari a 91,2 milioni. L'Imu sugli altri immobili è stata pari a 7,9 mld; 15,7 mln dai fabbricati rurali.
Le entrate tributarie dei primi 5 mesi dell'anno si attestano a 149.540 milioni, in crescita del 2,5% (+3.695 milioni) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con un recupero di 1,2 punti percentuale rispetto al mese di aprile. Lo comunica il Mef. In calo le entrate Iva (-1,1%), nonostante l'aumento di un punto dell'aliquota.
Le imposte dirette presentano una variazione positiva dell'1,0% (+735 milioni di euro). Il gettito Ire evidenzia una lieve contrazione dello 0,6 % (-374 milioni di euro) che riflette l'andamento negativo delle ritenute dei lavoratori autonomi (-3,3%) e dei lavoratori dipendenti pubblici (-0,4%) parzialmente compensata dall'andamento positivo delle ritenute dei dipendenti privati (+1,0). Il gettito Ires registra un incremento del 2,7% (+46 milioni di euro). Tra le altre imposte dirette si segnala la crescita dell'imposta sostitutiva su ritenute, interessi e altri redditi di capitale (+821 milioni di euro, pari a +34,2%) influenzata da diversi fattori di carattere tecnico-normativo e in particolare dalle modifiche apportate al regime di tassazione delle rendite finanziarie. In particolare si sarebbero esauriti i crediti di imposta maturati negli anni passati. Le imposte indirette fanno rilevare un incremento complessivo del 4,1% (+2.960 milioni di euro). Al netto dell'imposta sostitutiva una tantum sul leasing immobiliare la crescita delle imposte indirette è risultata pari a 5,9% (+4.219 milioni di euro). In flessione il gettito Iva (-1,1% pari a -467 milioni di euro) che riflette l'effetto congiunto dell'aumento della componente Iva del prelievo sulle importazioni (+4,1%) e della flessione della componente relativa agli scambi interni (-2,1%) che risente della stagnazione della domanda interna in particolare nel comparto dei beni di consumo durevoli compensata solo parzialmente dagli effetti legati all'incremento di un punto percentuale dell'aliquota Iva. In aumento il gettito delle imposte sulle transazioni che nel complesso aumenta del 39,5%. In crescita significativa l'imposta di bollo che registra un incremento del 148,8% (+2.043 milioni di euro) dovuto alle modifiche normative apportate con i provvedimenti della seconda metà del 2011 alle tariffe di bollo applicabili su conti correnti, strumenti di pagamento, titoli e prodotti finanziari, nonché all'anticipo del versamento dell'acconto sull'imposta di bollo.
Tra le altre imposte indirette si evidenzia la crescita del gettito dell'imposta di fabbricazione sugli oli minerali (+23,8% pari a +1.707 milioni di euro) sostenuto dagli aumenti delle aliquote di accisa disposti dalle recenti manovre. In flessione il gettito dell'imposta di consumo sul gas metano (-30,0% pari a -644 milioni di euro) a causa del meccanismo di versamento dell'imposta e del calcolo del conguaglio sui consumi dell'anno precedente. Tra le entrate relative ai giochi, che si riducono complessivamente del 4,2% (-244 milioni di euro), si evidenzia l'andamento particolarmente positivo delle lotterie istantanee (+6,1% pari a +40 milioni di euro) mentre risultano in calo le entrate relative ai proventi del lotto (-7,0% pari a -198 milioni di euro). Positivo l'andamento degli incassi da ruoli relativi ad attività di accertamento e controllo che hanno fatto registrare un incremento dell' 8,9% (+224 milioni di euro). Nel complesso, pur in presenza di una congiuntura fortemente negativa, la dinamica delle entrate tributarie registra, per effetto delle misure correttive varate a partire dalla seconda metà del 2011, una tendenza alla crescita a ritmi superiori rispetto all'analogo periodo dello scorso anno.

Imu: Mef, no rialzo aliquote
Vieri Ceriani, nessuna necessità di intervenire
07 luglio, 14:45
(ANSA) - ROMA, 7 LUG - "Obiettivo centrato" per il gettito Imu che a giugno si attesta a 9,5 miliardi. Lo spiega il sottosegretario all'Economia, Vieri Ceriani, spiegando che dunque le aliquote, che il governo poteva ritoccare entro dicembre, "restano quelle che sono, non c'é nessuna necessità di intervenire".

Sempre meno credito e a tassi più alti soffrano soprattutto le piccole imprese
Tra novembre 2011 e aprile 2012 i finanziamenti sono diminuiti del -2,6% mentre sono saliti i tassi di interesse.
Credito sempre più col contagocce per le imprese italiane. Tra novembre 2011 e aprile 2012 i finanziamenti sono diminuiti di 26.750 milioni di euro (-2,6%) mentre sono saliti i tassi di interesse. È quanto emerge dall'ultima elaborazione Flash di Confartigianato sul credito secondo il quale ad aprile 2012 il tasso medio era del 3,68%, ma saliva al 4,73% per i prestiti fino a 1 milione di euro e arrivava al 5,15% per i prestiti fino a 250.000 euro.
PENALIZZATE LE PICCOLE AZIENDE - Per le aziende medio-piccole, le erogazioni sono ancora più tirate: -4% da dicembre 2010 a marzo 2012 con tassi d'interesse maggiori di 223 punti base rispetto a quelli richiesti alle aziende medio-grandi A soffrire di più il razionamento del credito sono le imprese artigiane: da giugno a dicembre 2011 lo stock di finanziamenti è diminuito del 3,1% e si attesta a 55,7 miliardi. Per le imprese con meno 20 addetti - rileva ancora Confartigianato - la crescita dei tassi di interesse tra marzo 2011 e marzo 2012 è stata di 139 punti base. Con questi valori l'Italia è seconda soltanto alla Spagna per i tassi più alti d'Europa. Ma siamo sul gradino più alto del podio europeo per il maggiore aumento dei tassi: 68 punti base in più tra aprile 2011 e aprile 2012.
SITUAZIONE MOLTO CRITICA - «I nostri dati – sottolinea il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini – confermano che la situazione creditizia delle imprese, soprattutto quelle di piccola dimensione, rimane molto critica. Non bisogna abbassare la guardia. Serve uno sforzo comune per trovare soluzioni che invertano questa tendenza. Il credito è il carburante indispensabile per rimettere in moto l’economia e ridare slancio e fiducia ai nostri imprenditori».

Giochi: Mef, in calo entrate dei primi 5 mesi (-4,2%)
07 Luglio 2012 - 14:31
 (ASCA) - Roma, 7 lug - In calo nei primi 5 mesi dell'anno le entrate relative ai giochi, che si riducono complessivamente del 4,2% (-244 milioni di euro).
 Lo comunica il ministero dell'Economia e delle Finanze, che evidenzia l'andamento particolarmente positivo delle lotterie istantanee, che segnano un incremento del 6,1% (+40 mln). In calo invece le entrate relative ai proventi del lotto, che scendono del 7% (-198 mln).
fch/min

Udin, oltrepadania. Corsi per insegnare: la carica dei mille per appena 29 posti
Udine, ieri al via le prove di ammissione per gli aspiranti docenti. Polemiche anche per i costi sostenuti per affrontare i test
di Michela Zanutto
 UDINE. Avvio fra molte polemiche per i test preliminari ai Tirocini formativi attivi. Erano 56 gli aspiranti insegnanti che, ieri ai Rizzi, hanno sostenuto la prima delle tre prove di ammissione ai 15 posti messi a disposizione per la classe di abilitazione in fisica.
 E saranno oltre mille i candidati che, nelle prossime due settimane, sosterranno il test nell’intento di essere, a novembre, fra i 129 idonei. Tanti, infatti, sono i posti riservati dal ministero ai candidati friulani.
 L’aria nell’aula L dei Rizzi ieri era tesa. Non tanto perché ogni ragazzo ha alle spalle una lunga preparazione fatta di una o più lauree (e in molti casi pure dottorati), né per i 120 euro sborsati per l’iscrizione al test d’ammissione (l’anno di corso costerà oltre 2mila euro). Il problema è che gli esami non sono nemmeno iniziati che già piovono i ricorsi.
 Infatti, con i Tfa il Miur sta rimettendo mano a una macchina ferma da 5 anni, da quando cioè l’allora ministro Fioroni chiuse le Scuole di specializzazione per l’insegnamento secondario (Siss) nell’ottica di regolarizzare in ruolo gli insegnanti già formati. E così, in questa particolare fase, si accavallano nelle graduatorie insegnanti già abilitati, con supplenti e aspiranti “prof”. Una battaglia a suon di punti che, almeno per il momento, non sembra trovare pace.
 «Quello che è scandaloso – ha spiegato Steve Della Mora, 29 anni una laurea a Trieste e un dottorato in Svizzera – è che in caso di vittoria dovremo pure pagare il tirocinio». I candidati hanno criticato anche l’impostazione generale delle prove: «Dopo il primo test, 60 domande di cui 50 sulla materia oggetto dell’esame e 10 di comprensione del testo – ha precisato Mariagiulia Cava, 30enne goriziana d’adozione –, a settembre seguirà una seconda prova scritta e poi anche un colloquio, a ottobre. Ma non abbiamo a disposizione un programma dettagliato da preparare, possiamo affidarci soltanto ai nostri studi. Per esempio le domande del primo test non avevano nulla in comune con un programma che si insegna in un liceo».
 Un sistema “macchinoso” e che “lascia perplessi”, ripetevano i giovani all’uscita della prova. «Voglio insegnare – ha detto Pierluigi Totaro, ricercatore universitario di 30 anni – e l’unica soluzione è coltivare questa passione in parallelo ad altro. Sto per iniziare un percorso che nella migliore delle ipotesi si concretizzerà in un lavoro fra 3 anni, ma quello del “prof” è il mestiere che voglio fare». Gaia Ferri, 30 anni, nel giro di tre mesi sosterrà 9 esami: «Tento la strada per 3 abilitazioni diverse (360 euro soltanto per le iscrizioni alle prove, ndr). Ma il mio è un salto nel buio perché mentre stiamo sostenendo gli esami d’accesso non abbiamo idea di come sarà strutturato il corso».
 E proprio su questo punto l’orizzonte è ancora fumoso. «A distanza di 15 giorni dal primo test i risultati saranno pubblicati sul sito del ministero – ha spiegato Fabio Vendruscolo, delegato del rettore per i Tfa – poi, entro settembre si concluderà la seconda prova scritta e, entro ottobre, quella orale. Nella migliore delle ipotesi i corsi cominceranno a novembre, altrimenti slitteranno a gennaio 2013. In ogni caso, il percorso di abilitazione dovrà concludersi entro maggio. Pertanto in base a quando scatterà il via ai corsi capiremo meglio come modulare il piano orario».


Nessun commento: